Capitolo 62

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Cirilla era determinata ad informarsi questa volta. Avrebbe cercato ogni lettera, ogni biglietto che suo padre avesse mai scritto. Voleva sapere come erano arrivati a quel punto e per farlo, doveva partire dal principio.

Esiliò Nick e si concentrò col consigliere, per dividere tutti i documenti in cose utili, cose possibilmente utili e cianfrusaglie. La mole di documenti era immensa, c'erano più di venticinque anni di tabulati e resoconti. C'era tutta la vita di suo padre scandita dalle lettere che aveva scritto.

Prima di conquistare Mane, scoprì che suo padre non era mai stato un principe ma un nobile qualunque, che aveva vissuto per anni nel castello di Mane come sottoposto del re suo nonno. Venne a conoscenza dell'assurda usanza che aveva suo nonno Erik di dare un grosso ballo una volta all'anno in una regione diversa per tenere sotto controllo i propri nobili.

Spostava l'intera corte e tutti i vertici delle varie fazioni, nella ragione scelta.

"Erano feste bellissime, quando ancora la Norvegia possedeva la ricchezza dopo tutto quelle conquiste che vostro nonno aveva fatto nel corso degli anni. Io le ricordo ancora e non ce ne sono più state di così grandi." Mathis le raccontò delle decorazioni, del cibo, del fatto che il tutto durava un mese intero e finiva con la celebrazione della festa della luna, cioè il giorno del compleanno di Cirilla. Gli chiese come mai di quella data e Mathias le fece un sorriso mesto.

"Era il compleanno di vostra madre, voi siete nata il giorno dopo il suo. All'epoca era una coincidenza che ci convinse proprio che dovevate essere state entrambe mandate da Mane in persona. E come eravate simili già dall'inizio." Mathis si stava toccando il mento e stava sorridendo sotto i suoi baffoni bianchi.

"Come si sono conosciuti?" chiese Cirilla e Mathias voleva non rispondere ma gli occhi perentori di Cirilla glielo impedirono.

"Vostro padre aveva venticinque anni, vostra madre appena diciannove. Il re disse che per quell'anno doveva essere Mane, la casa del generale Markus ad ospitare i festeggiamenti e vostro padre, con tutto quello che aveva mise su una delle feste più sfarzose che avessi mai visto, per impressionare sua maestà il re. Lui ne fu molto contento, ricordo che parlava bene del generale finché non lo scoprì ad allungare gli occhi alla principessa sua figlia. Allora cominciò a denigrarlo, a toglierli piano piano ogni pezzo di terra che aveva per rendergli impossibile anche solo pensare di raggiungere vostra madre. A prima vista, lei non era nemmeno così colpita da vostro padre, anche se il racconto so, che vi è giunto in maniera diversa." Ammiccò il consigliere e Cirilla sorrise. Suo padre le diceva sempre che si erano innamorati all'istante, in effetti.

"Vostro madre era come voi, Cirilla. Cavalcava tutto il giorno, stava con la gente, aiutava dove e quando anche non doveva. Vostro nonno la odiava per quella sua buona indole e spesso la puniva, chiudendola nelle sue stanze per settimane. Credo che involontariamente, abbia spronato vostra madre ad innamorarsi di vostro padre proprio perché non poteva averlo. A quel tempo, Markus non aveva molto la testa dietro il matrimonio ma quando vide Alexandra, io me lo ricordo ancora, che gli cadde il bicchiere dalle mani e non riuscì ad afferrarlo in tempo. Vostro padre era una scheggia, maestà, non gli sfuggiva mai nulla. Fu come folgorato e rimase imbambolato tutta la sera. Vostra madre, con quei suoi capelli ricci dello stesso colore delle stelle e gli occhi azzurri, era una visione. Quella sera, tornato nelle sue stanze mi giurò che se la sarebbe sposata. Lui che mai aveva nemmeno pensato ad accasarsi, che voleva solo che la sua gente fosse al sicuro, decise che la figlia del re, era la sua felicità e l'avrebbe rincorsa.

"Gli ci vollero 10 mesi perché Alexandra lo notasse. Due perché fossero oltre ogni misura di recupero. Allora tuo nonno li beccò e non poterono nascondersi, per sfogare la sua rabbia, decise che avrebbe punito la bontà di sua figlia, dandola in sposa ad un signorotto di poco conto, piuttosto che lasciare che tuo padre l'avesse. Allora lui si ribellò e a seguirlo ci furono tutti i regni che erano stati per anni svenati dai vizi del re Erick." Cirilla non l'aveva mai sentita quella parte, suo padre le raccontava solo le cose belle e non si era mai spinto fino lì.

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