9. RESPONSABILITà

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Sharon's Pov

La stanchezza è ormai diventata una patologia comune. Quasi alla pari dello stress.

Chi non sente lamentare almeno una persona al giorno della propria stanchezza? Prendiamo per esempio Penny, la segretaria del piano sotto al mio. Quella ragazza non fa nulla dalla mattina alla sera ma comunque sia, si lamenta ogni cinque minuti per la sua stanchezza. è salita da noi da soli dieci minuti e in questo poco tempo, non ha fatto altro se non lamentarsi.

Ogni mercoledì, Penny è l'incaricata nel portare il resoconto della settimana passata a Young.

Ma come al solito, dopo aver fatto il suo lavoro, la ragazza dai lunghi capelli rossi, si ferma a bere un caffè con Beverly. Mi chiedo ancora come possa quella donna ben educata sopportare una ragazza del genere.

Penny è invadente, scontrosa e appariscente. Tanto ma tanto appariscente.

Esco dal mio ufficio e tenendo lo sguardo sempre sulla ragazza, vado vicino alla macchina del caffè. Oggi è mercoledì e il mercoledì è il giorno peggiore della settimana all'International Study Of The Human Psyche. Decine e decine di persone vengono a trovarci per una consulenza e ogni visita, va da un'ora ad un'ora e mezza.

Diciamo che qui, il tempo sembra non passare mai.

«Tu devi essere Sharon Stevens, la nuova assistente di Young.»

Una voce stridula suona dietro alle mie spalle.

"Fa che non sia lei! Fa che non sia lei!", penso.

Preparando il mio sorriso migliore, mi volto per guardare in faccia la mia interlocutrice.

«Ciao! Sì sono io, tu invece sei?» Domando fingendo di non sapere nulla sul suo conto.

«Non sai chi sono io?» Chiede a sua volta con espressione rammaricata.

Scuoto la testa.

«Scusami ma sono qui da poco e conosco solo il personale del mio piano.» Mento.

So chi è lei. L'ho conosciuta qualche anno prima della mia laurea.

Una ragazza che va sempre alla ricerca dei riflettori e dei pettegolezzi.

«Ci siamo viste a Verona. Sono un'amica di Alexander!» Lo so chi sei Penny Gregory. Lo so.

Alexander, il mio migliore amico, ha conosciuto questa ragazza ad una festa. È rimasto con lei sì e no tre giorni, poi intuendo di che pasta era fatta, ha deciso di lasciarla.

Ma non è questo il problema. Mi chiedo ancora oggi il perché di venire a lavorare qui! Proprio qui a New York!

Certa gente non sa che il mondo è pieno di tante altre belle città in cui andare?!

Penny Gregory non è solo una delle tante ex di Alex, ma è una di quelle ragazze che hanno provato a conquistare il mio ragazzo.

Ricordo ancora quando Jesse, il mio Jesse, le disse davanti a tutti che doveva smetterla. Fu un giorno speciale!

«Oh, sì Verona.» Dico per poi sorseggiare il mio caffè bollente. «Da quanto sei qui?» Le chiedo.

«Quasi due mesi.» Risponde.

«Oh allora è per questo che non ti ho più vista all'università!» «Sì. Devo essere onesta Sharon, non pensavo che Young scegliesse te. Insomma, sei giovane e... ancora inesperta per dare supporto alla maggior parte delle persone che frequentano questo posto.»

«So fare il mio lavoro Penny. Ho studiato anni e anni per arrivare dove sono ora.» Rispondo cerando di non far trapelare il mio nervosismo.

«Beh, spero tu possa farcela. Magari se non riesci potresti venire a lavorare al piano di sotto come segretaria!» Sorride allungandosi verso il tavolino delle ciambelle e prenderne due.

Il migliore amico di mio fratello 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora