Un uomo qualunque, senza nome degno di nota, perde se stesso. Questo scritto racconta il suo vagare perduto nell' ignoto che lo avvolge e che avvolge le menti dei suoi pazienti. Forse si tratta una richiesta d' aiuto, la speranza che qualcuno legga, che qualcuno capisca, potrebbe aiutare, ma più probabilmente è una testimonianza. Una testimonianza della crudeltà della vita, atta a rimanere impressa nel tempo senza scopo. Questo testo è un male primordiale che giace quieto in attesa d' esser scoperto, è bene che prima di leggerlo, tu capisca che non c'è ritorno.