-La stanno prendendo molto bene.- Commentò sarcasticamente JJ guardando Kiara nel bel mezzo di uno scontro di urla con i suoi genitori.
-Mhmh.-
-Come hai preso il furgone? So che il tuo vecchio non te l'ha dato.- Continuò lanciando un'occhiata veloce a Pope che si trovava alla guida.
-Ho svitato le valvole di aspirazione.-
-E adesso lo porti a casa di tuo cugino Jeff per farlo aggiustare...-
-Passiamo la notte lì.- Conclusero simultaneamente.
-Wow ragazzi che piano malefico.-
-Sto influenzando Pope.-
-Esatto, e odio che stia succedendo.- Sospirai aggiustandomi meglio in braccio al biondo. -Abbiamo bisogno di almeno una persona responsabile con noi.-
-Mentire al tuo vecchio, rubare il furgone... mi ricorda qualcosa.-
-JJ.- Lo avvertii vedendo la faccia di Pope ma comunque trattenendo una risata.
-Okay, è un argomento difficile, scusa.- Ridacchiò alzando le mani in segno di resa.
-Direi che abbiamo circa diciotto ore prima che perda assolutamente le staffe. Se lo riportiamo prima di allora però penso che saremo apposto.-
-Ragazzi.- Avvertii entrambi non appena sentii la voce della nostra migliore amica, se possibile, alzarsi ancora di più.
-Non vado in collegio!-
-Ti darebbe disciplina!-
-Merda.-
-Già.- Borbottai aprendo lo sportello del furgone e scendendo velocemente seguita a ruota dal biondo.
-Non sono una di loro!-
-Guarda la tua vita adesso!- Urlò il padre di Kiara di rimando. -Guarda la tua vita!-
-È bello vedervi signore e signora Carrera!-
-JJ.-
-Non ho detto nulla!- Borbottò abbassando la mano che aveva alzato precedentemente in segno di saluto.
-Salve signora, signore. Vi prometto che ve la riportiamo stasera ad un'ora ragionevole e sana e salva.-
-Cosa stai facendo?- Intervenne la diretta interessata guardando Pope.
-Kiara, ascoltami. Vuoi andare, allora puoi andare. Ma se non torni ad un'ora ragionevole non ti azzardare a tornare del tutto.-
Guardai la madre della mia migliore amica sgranando gli occhi perché non pensavo lontanamente avrebbe potuto dire una cosa del genere.
-Sta bluffando...-
Lanciai un'occhiata veloce a Kiara che in tutto risposta scosse la testa prima di salire in auto accanto a Pope.
-Buona giornata!- Salutò JJ salendo in macchina prima di me per poi farmi spazio sulle sue gambe e chiudere lo sportello.
-Tutta questa storia sarebbe molto più semplice senza genitori.-
-Puoi dirlo forte.-
**
-I miei hanno così tanta paura che io sia una Pogue, come se fosse la cosa peggiore del mondo.-
-Hey, però ho sentito che hanno della buona erba in collegio.- Parlò JJ cercando di spezzare la tensione. Eravamo finalmente sul traghetto in direzione Charleston seduti sul retro del furgone.
-Non andrò al collegio. Se vogliono che ci vada dovranno rapirmi, legarmi e buttarmi in un van.-
-Beh, io dico che adesso dovremmo fumarci dell'erba.-
-Strano che tu lo stia proponendo.- Commentai, prendendo però la canna che mi stava porgendo il biondo.
-Mi conosci.-
-Kie, hai provato a richiamare John B su quel numero?-
-Più o meno ventimila volte.-
-È un bel po' di volte.-
-Una tizia a caso in un hotel continua a rispondere.-
-Probabilmente era riuscito a farsi prestare un telefono.- Mormorai facendo spallucce.
-Probabile, beh, fino a quando non riusciamo a contattarlo di nuovo dobbiamo continuare a cercare di scagionarlo. Ed al momento questa lettera- Parlò Pope prendendosi un secondo per scuotere la lettera. -è la nostra unica speranza.-
-Signor sì signore.-
-Giusto, dobbiamo concentrarci su questo. Per questo ti voglio bene Pope.-
-Ruffiano.-
-Mi ami.- Ribatté il biondo prendendomi le gambe in modo tale che potessi poggiargliele in grembo.
-Mh.-
-Che Pope sarai oggi?- Gli domandò Kiara porgendogli la canna che le avevo precedentemente passato.
-Sto bene così, voglio restare lucido.-
-Boooh Pope.-
-Il Pope buono, il Pope noioso.-
-Beh la prendo io allora.-
-Ci avrei scommesso.-
**
-Ragazzi l'ho riletto tipo un milione di volte e non ha senso. Allora, i Limbrey possiedono praticamente metà Charleston. Cosa sanno di re Kook di Charleston di un omicidio sull'isola di Kildare?-
-Probabilmente si annoiano.- Borbottai sistemandomi meglio in braccio a JJ dopo aver letto il cartello che segnava quasi 200km a Charleston.
Essendo stati obbligati a prendere il furgone del padre di Pope e di conseguenza della nostra disponibilità limitata di spazio questa era la sistemazione migliore, Pope al volante, Kiara di fianco a lui, JJ accanto al finestrino ed io in braccio a JJ.
-Vero. E perché proprio Pope? È l'altra cosa inquietante, capito?-
-"Vieni da solo" è sospetto.-
-Però non temere profeta Pope, noi siamo qua con te... quindi in caso gli agenti dovranno investigare per quattro omicidi invece di uno.- Sorrisi al moro che mi aveva lanciato un'occhiata scettica prima di iniziare a parlare.
-Stavo pensando la stessa cosa.-
-I quattro omicidi?-
-No Harlow, penso che mi vogliano da solo perc- Improvvisamente il motore del furgone iniziò a scoppiettare con tanto di una nemmeno poco abbondante uscire di fumo bianco.
-Oh andiamo.-
-Che cos'ha? Accosta, è parecchio fumo-
-Anche se si tratta del furgone di tuo padre.- Concludemmo insieme io e Kiara.
-Pope amico ho i polmoni sensibili!-
-Sto accostando!-
-Pope vai piano!-
-Ragazzi abbiamo perso un pezzo.- Risi incredula una volta che ci fermammo completamente con l'auto riferendomi ad uno dei quattro copricerchio.
-Merda.-
-No, no, no, no.-
-Sta per esplodere!-
-No, non esploderà!-
-Beh non starò qua sopra per precauzione!-
-Forse hai sganciato il radiatore.-
-Non ho mai visto una cosa del genere.-
-Harlow!- Mi chiamò JJ ridendo.
-Cosa?-
-Guarda cos'ho qua.- Continuò a ridere indicando per terra il copricerchio davanti a lui.
-L'avevo detto!-
Il biondo iniziò ad applaudire per poi prendere il pezzo di metallo da terra per mostrarlo ad un molto frustrato Pope.
-Forse dovresti rinviare la riunione di stasera Pope.-
-Umh, piano B? Potremmo arrivare là in autobus o qualcosa del genere, fare autostop, noleggiare delle bici.-
-Yup, è il radiatore.-
-Mio padre mi ucciderà.-
-Sì, potrebbe.-
-JJ!-
-Scusa...-
-No, è impossibile che suo padre lo uccida perché saranno sicuramente i Lindrey a farlo.- Continuai scoppiando a ridere nonostante da ridere ci fosse ben poco vista la situazione nella quale ci trovavamo.
-Oh mio Dio ti amo.- Rise il biondo battendomi il cinque.
**
Dopo aver passato più di due ore ad aspettare il carro attrezzi, un'intera serata in un'officina in mezzo al nulla e la notte accampati sul retro del furgone del padre di Pope eravamo finalmente tornati in marcia in direzione Charleston di prima mattina.
-Chissà dove sono John B e Sarah adesso.-
-Le Bahamas non sono affatto brutte.- Mormorai ancora mezza assonnata poggiandomi con la schiena al petto di JJ e posando la testa sulla sua spalla.
-Dovresti portarmici.-
-Andata, sarà la prima cosa che farò non appena avremmo risolto tutto questo casino.-