Crossfire; JJ Maybank²

Por mcflysfilm

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He'd trade his guns for love but he's caught in the crossfire. Outer Banks stagione 2; sequel di Wicked Games... Más

Prologo: Crossfire.
Capitolo 1: Lovers Rock.
Capitolo 2: Boys Will Be Bugs.
Capitolo 3: You've Got The Heat.
Capitolo 5: Breakfast In America.
Capitolo 6: Kiss.
Capitolo 7: Chosen.
Capitolo 8: Fallen Angel.
Capitolo 9: Under Pressure.
Capitolo 10: Young Folks.
Capitolo 11: Sweet Talk.
Capitolo 12: Losing My Religion.
Capitolo 13: Another Brick In The Wall.
Capitolo 14: Everything Hurts.
Capitolo 15: You Get Me So High.
Capitolo 16: Buttercup.
Capitolo 17: Feel Something.
Capitolo 18: Lets Link.

Capitolo 4: Dog Days Are Over.

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Por mcflysfilm

Ecco a voi i Jarlow contents che aspettavate da secoli, amatemi !!

-Casa dolce casa.- Mormorai scendendo dalla moto di JJ sfilandomi il casco.

-Sicura che ai tuoi genitori vada bene che rimanga?-

-Wow Maybank, improvvisamente sei diventato il ragazzo modello che tutti i genitori vorrebbero per le loro figlie?-

-Beh, non vorrei che mi odiassero, ho intenzione di darti fastidio per tanto tanto tempo ancora.- Sussurrò poggiandomi le mani suoi fianchi ed iniziando a lasciare dei baci leggeri sul mio collo.

-Vedi di contenerti allora.- Mormorai aprendo finalmente la porta di ingresso.
Il biondo alzò le mani in segno di resa ridacchiando prima di seguirmi dentro casa.

-Mamma? Papà?-

-In sala tesoro.- Urlò mia madre di ricambio.
Guardai JJ notai subito la sua espressione preoccupata.
Non è che mi piacesse vederlo preoccupato però non riuscii ad evitare di sorridere perché sapevo benissimo che la sua agitazione era dovuta al fatto che teneva seriamente a me.

-Ti adorano, non hai nulla di cui preoccuparti.- Gli sorrisi baciandogli la guancia. -Vieni?- Gli domandai prendendogli la mano ed iniziando a camminare verso il salone dove si trovavano i miei genitori.

-Harlow! JJ!-

-Signori Collins.- Salutò il biondo con un sorriso nervoso stampato in volto.

Mio padre alzò scherzosamente gli occhi al cielo riprendendolo. -Figliolo te l'ho detto un centinaio di volte, puoi chiamarci Christopher e Deborah! Sei parte della famiglia ormai.-

-E lo sai che "signori Collins" mi fa sentire vecchia.-
Aggiunse mia madre con un sorrisetto sulle labbra che un istante dopo cadde avendomi squadrata bene dalla testa ai piedi. -Per l'amor del cielo dove ti sei infilata Harlow?!-

-Umh...-

-Abbiamo raccolto dei rifiuti!- Intervenne JJ vedendomi chiaramente in difficoltà. -Sapete com'è Kie, ambiente di qua, ambiente di là. Oggi era una bella giornata quindi ci siamo detti, perché no! E abbiamo ripulito la spiaggia.-

-Ragazzi è così bello che teniate così tanto al nostro pianeta.- Parlò mia madre poggiandosi una mano sul petto.
-E poi i turisti lasciano sempre i loro rifiuti sulla spiaggia quando se ne vanno quindi una ripulita a fine estate non fa mai male. Vi meritate una pausa dopo tutto...-

Mi schiarì la voce fermando mia madre sapendo benissimo dove stava andando a parare.
Dalla notte in cui John B e Sarah erano stati dichiarati dispersi, se non morti, in mare i miei genitori cercavano sempre un buon motivo per ricordarci che avevamo ogni diritto di vivere una vita normale e lontana da tutto il dramma che gli eventi di estate scorsa ci avevano portato.

-Volevamo solamente dirvi che stiamo per andare a dormire, è stata una giornata lunga ed ho chiaramente bisogno di una doccia.- Mormorai arricciando il naso sentendo la puzza che si era impregnata sui miei vestiti.

-Assolutamente! Buonanotte allora.-

-Notte mamma, notte papà.-

-Notte sign... Christopher e Deborah!- Si corresse quasi immediatamente JJ per poi prendermi la mano e seguirmi al piano superiore.

-Visto? Ti amano! E mia madre ti guardava come si guarda un figlio, sappiamo entrambi che ti adorano. Sei un Collins ormai.- Risi chiudendo la porta di camera mia alle nostre spalle.

-Pensavo che tu saresti diventata una Maybank.-

-Beh lo diventerò, però per il momento puoi considerarti un Collins onorario.-

-100% Kook.- Affermò il biondo facendomi scoppiare a ridere.

-Okay okay, vado a farmi una doccia, vedi di non distruggere niente mentre sono in bagno. Per quanto i miei genitori ti amino ci tengono veramente agli accessori Kook.- Mi lamentai scherzosamente prendendo alcuni vestiti di ricambio dall'armadio.

-Mh sai cosa? Anche a me serve proprio una doccia.-

-JJ...- Lo avvisai guardandolo negli occhi.

-Te lo giuro.- Iniziò portandosi una mano sul cuore. -Solo una doccia, ho bisogno di passare un po' di tempo con te, solo io e te.-

Alzai gli occhi al cielo sorridendo facendo cenno con la testa di seguirmi verso il mio bagno dove non persi tempo ad aprire l'acqua della doccia in modo che si scaldasse.
Sorrisi dolcemente al biondo togliendomi i vestiti sporchi e macchiati buttandoli con noncuranza dentro il cesto di vimini nell'angolo del bagno.

-Sei bellissima.-

-Huh?-

-Sei davvero bellissima Harlow Collins.-

-Devo ammettere che non sei malaccio nemmeno tu JJ Maybank.-

Il ragazzo sorrise facendo il primo passo all'interno della doccia. -Andiamo.- Parlò porgendomi la mano che non persi tempo a stringere nella mia.

Il getto d'acqua a dir poco bollente colpì i nostri corpi e non riuscì a non sorridere e ridacchiare fra me e me quando vidi le smorfie sulla faccia del biondo a causa dell'acqua troppo calda.

-Sai.- Iniziò abbassando un po' la temperatura dell'acqua. -Pensavo onestamente che fosse una leggenda o semplicemente una presa in giro, però cazzo, penso di essermi ustionato.-

-Non essere drammatico.- Parlai alzando gli occhi al cielo. -Non è così calda.-

-Quindi tu ti fai la doccia a questa temperatura?!- Mi domandò incredulo sgranando gli occhi. -Potresti letteralmente spennare un pollo da quanto è calda!-

Scoppiai a ridere alle parole del mio ragazzo, onestamente amavo il fatto che fosse così drammatico il 90% del tempo, bastava pensare a quando aveva raccontato a Kiara e Pope del nostro quasi-incontro con i due uomini a casa di Lana.

-Harlow?-

-Mh?- Domandai risvegliandomi improvvisamente dai miei pensieri.

-Quale sapone?-

-Umh quello al miele va benissimo, grazie.- Risposi allungando una mano verso di lui per prendere la bottiglia di plastica che teneva in mano.
In tutta risposta schioccò la lingua un paio di volte scuotendo la testa rovesciando un po' del prodotto color oro sul palmo della sua mano.

-JJ.-

-Ti ho quasi perso oggi, lascia fare a me.- Sussurrò strofinando con delicatezza i palmi delle mani sulla mia schiena e sulle mie braccia.

-Ti amo, lo sai vero?-

-Beh spererei di sì.- Rispose sarcastico prendendo la bottiglia di shampoo dallo scaffale prima di iniziare a massaggiarmi la testa.

-Stupido.-

-Hey! Non si chiama così il tuo ragazzo fantastico che ti sta lavando i capelli.-

-Come dovrei chiamarti allora?-

-Aspettavo questa domanda da secoli.- Rispose eccitato sciacquandomi i capelli per poi fare un secondo shampoo. -Che ne dici di Mr.Sexy, oppure Mr.Fantastico?-

-Che ne dici invece di stupido?- Proposi prendendo il sifone della doccia e puntandoglielo sul viso.

-Harlow e dai non vale!-

-Mh fammi controllare aspetta.- Dissi facendo finta di consultare un libro. -Nope, qua non c'é scritto niente quindi vale eccome.-

-Ti odio.-

-Mi ami.-

-Sfortunatamente.-

-Sappiamo che sono la cosa migliore che ti sia mai capitata.-

-Odio quando hai ragione.-

-Amo essere odiata.- Mormorai allacciando le braccia dietro al collo del biondo unendo le nostre labbra.

**

La mattina seguente non appena io e JJ arrivammo nel cortile della scuola, come era successo i giorni precedenti, ci sentimmo gli occhi di tutti puntati addosso, ovviamente non avendo degli scoop migliori i nostri compagni di scuola non avevano altra scelta se non continuare a spettegolare su di noi.

-Andiamo.- Mormorai alzando gli occhi al cielo afferrando la mano del biondo.

-Signorina Collins, signor Maybank, siete in ritardo ed abbiamo un compito oggi.-

-Lo sappiamo Mr. Sunn.- Rispose JJ prendendo posto nel suo solito banco accanto al mio.

-Okay al mio via potete iniziare la prova... via.-

Nemmeno un quarto d'ora dopo l'inizio del compito qualcuno bussò leggermente sulla porta in legno della classe attirando l'attenzione di tutti.

-Mr. Sunn potrei parlare con Pope per un minuto?-

-Siamo nel bel mezzo di un compito adesso.-

-Sono della fondazione Vanderhorst.-

Aggrottai le sopracciglia guardando Pope come per chiedergli se avesse idea del perché qualcuno della fondazione Vanderhorst lo stesse cercando, ma appena vidi il suo sguardo confuso realizzai che se avesse saputo qualcosa al riguardi ce ne avrebbe parlato immediatamente.

-Signor Heyward, è per lei.-

-Grazie, piacere di vederti Pope...-

-Cosa pensate che vogliano?- Sussurrai a JJ e Kiara ricevendo una scrollata di spalle da parte di entrambi.

-Probabilmente...- Iniziò Kiara venendo però interrotta da Pope che fece la sua comparsa in classe con una lettera in mano.

-Cos'è successo?-

Una volta sistemato al suo banco la girò verso di noi mettendo in mostra il sigillo di cera lacca.

-È il simbolo del grano?-

-Proprio così.-

-Ma che ca... ca ca cavolo.- Si riprese JJ lanciando un sorriso in direzione di Mr. Sunn.

-Biblioteca, non appena abbiamo finito qua.-

**

-Stiamo per caso giocando a Ce l'hai?- Domandò JJ irritato entrando nella biblioteca della scuola.

-Non lo so.-

-Devo picchiarti con il tuo goniometro? Che sta succedendo?-

-JJ.-

-No, ha ragione.Seriamente Pope, mi stai facendo impazzire.- Intervenne Kiara prendendo posto accanto a me davanti ad uno dei computer presenti nell'aula.

-Okay allora, quel tipo era del comitato per le borse di studio, guardate. Leggi.- Incitò passando la lettera a JJ che non perse tempo ad aprirla.

-A voce alta.-

-Non so leggere il corsivo.- Ammise guardandoci uno ad uno.

Allungai la mano afferrando la lettera dalle mani del biondo. -Caro signor Heyward, la contatto perché ho prove materiali che possono scagionare John B. Routledge.
È di vitale importanza che mi incontri di persona al mio ufficio in King street, 27, Charleston, alle 20:00 in punto questa sera.
Per favore venga da solo. Saluti, C. Limbrey.-

-Charleston?-

-È un viaggio di otto ore più il traghetto, come ci arriviamo stasera?-

-Dovremmo partire ora.- Mormorai mordicchiandomi il labbro inferiore.

-Io ho un'ora libera.-

-Poi cosa significa "prove materiali"?-

-Significa che può scagionare John B.-

-Oh cazzo allora andiamo a Charleston.-

-Devo dirlo a mia mamma... e qualunque cosa otterremo stavolta non la daremo a Shoupe.-

-Sì, certo che no.-

-Non sono sicuro.- Iniziò Pope indicando lo schermo del computer. -Ma credo che chiunque sia questo Limbrey potrebbe essere collegato al capitano della Royal Merchant.-

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