CHRISTIAN
La guardo mentre continua a passare le dita sul mio petto e dire che mi provoca i brividi è poco. Mi fa un effetto pazzesco stare con lei. Mi fa stare bene, e sono sicuro che anche io riesco a far stare bene lei. Insieme ci completiamo e non c’è nessuna donna che vorrei qui accanto a me all’infuori di lei. La osservo attentamente e ogni cosa che vedo mi piace. Mi piace quando sorride e le si creano quelle piccole rughette intorno alla bocca, mi piace quando si passa le dita nei capelli per la tensione prima di un esame, mi piace quando si incazza e mi prende a nomi ma poi mi viene vicino e mi chiede scusa, mi piace quando fa la gelosa quando magari per provocarla guardo un'altra donna. Mi piace lei. Mi piace tutto di lei e anche se ho dovuto faticare due anni per stare così bene sono felice perché sono stato ripagato di tutto.
Chantal: a che pensi? Mi chiede appoggiando la testa sul mio petto.
Christian: a te.
Chantal: mi piace stare nei tuoi pensieri. Mi dice accarezzandomi dietro il collo.
Christian: e a me piace pensarti! Dico lasciandole un bacio a stampo sulle labbra.
Chantal cosa facciamo adesso? Mangiamo? O usciamo?
Christian: io direi di uscire e mangiare! Ma prima… dico attirandola a me. le bacio il collo, le guance per poi arrivare fino alle labbra. La bacio come si deve e poi ci stacchiamo. Mi guarda per un po’ ma poi si alza e indossa un nuovo costume che prende nel cassetto. Poi va in bagno e mentre lei si da una sciacquata io indosso il mio costume e cerco la mia maglietta in giro per la casa. La indosso e quando Chantal esce dal bagno tutta vestita le porgo la borsa mare vuota che lei riempie con due asciugamani asciutti e mette a lavare quelli sporchi. Poi mi prende per mano e dopo aver chiuso casa ed essere usciti dal palazzo ce ne andiamo sulla passeggiata del lungo mare per cercare un posto dove mangiare.
Chantal: ci fermiamo qui? Dice fermandosi davanti un ristorantino che fa pesce.
Christian: ok entra! Dico aprendole la porta ed entrando dopo di lei. Entriamo e ci fermiamo dal cameriere che ci porta a un tavolino libero. Ci porge i menù e dopo aver ordinato aspettiamo le nostre ordinazioni…
Chantal: ma Adelaide? Si vede con quel tipo?
Christian: ma penso di si… esce quasi tutte le sere con un certo Andrea…
Chantal: è lui allora!
Christian: ma perché tu sai e conosci tutto prima di me?
Chantal: perché io sono una donna!!
Christian: eh… sarà… ma comunque… è possibile che abbia visto tua mamma in compagnia di un uomo?
Chantal: quando?
Christian: quando tre giorni fa venivo da te!
Chantal: non mi ha ancore detto niente… dice abbassando la testa.
Christian: guarda che è normale che si rifaccia una vita eh! Dico prendendole la mano.
Chantal: lo so ma forse sono io a non essere pronta…
Christian: massì non ci pensare! Magari ho visto male io oppure era un suo amico! Non fasciarti la testa prima di rompertela! E dai retta a me per una volta! Finisco mentre il cameriere ci porta le nostre ordinazioni. Mangiamo in tranquillità e tra una risata e l’altra e dopo aver preso il caffè ci alziamo e paghiamo per poi uscire fuori dal ristorante.
Simone: Christian sei tu? Dice una voce a me famigliare alle mie spalle. Così mi giro e vedo lui. Simone. Il mio migliore amico.
Christian: Simone!! Dico andandolo ad abbracciare e lasciando la mano di Chantal. ci stringiamo forte, e io non riesco ancora a credere di averlo rivisto dopo quasi 4 anni…
Christian: ma non eri in America?
Simone: si ma sono tornato da poco! L’America non faceva per me!
Christian: mamma mia quanto mi sei mancato!! Dico abbracciandolo di nuovo. Poi ci stacchiamo e mi volto verso ad Chantal per presentarglielo.
Christian: amore, questo è Simone… il mio migliore amico. E Lei è la mia fidanzata, Chantal.
Chantal: piacere! Dice porgendogli la mano sorridendo.
Simone: il piacere è mio! Che dite se stasera venite a casa mia? Ho organizzato una festa con tutti i nostri vecchi amici!
Christian: che dici Chantal?
Chantal: perfetto!
Simone: bene allora ci vediamo! E vedi di non scapparmi più adesso eh!! Dice allontanandosi. Io sorrido e lo saluto con la mano mentre con l’altra cingo i fianchi ad Chantal. iniziamo a camminare nella direzione opposta e ancora incredulo di averlo rivisto sorrido scuotendo la testa.
Chantal: come mai non sapevo niente della sua esistenza? Dice tranquilla.
Christian: perché è da 4 anni che se n’è andato in America a lavorare per l’agenzia di suo padre e a me faceva ancora male fino a cinque minuti fa…. Dico abbassando la testa e accarezzandole la schiena.
Chantal: mi dispiace amore… la prossima volta però dimmelo quello che ti passa per la testa… così cerco di dare il mio contributo! Dice dolce.
Christian: ok… dico baciandole la testa E continuando a camminare con il sorriso a 32 denti. Mi mancava troppo….
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