Three Words Stories - [ STARK...

By miryel

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Tre parole, due personaggi, un amore, zero collegamenti. Solo un mero tentativo di lasciare che li vediate... More

First Meet
The Sunflower and the Sun
The King of Wishful Thinking
Are You Still There?
Peter's Lament
A Testa Alta
It's All Spider-Man's Fault
The Last Time
No One Is Innocent
Wouldn't It be a Lovely Photograph?
Behind the Wall of Sleep
Have You Ever Been In Rome, Peter?
Fear of the Dark
Oh, Teacher!
Love yourself at first, so I can love you.
Light and Darkness
Your Mess Is Mine
I Just Really Need a Driver License, Mr. Stark?
New Kind Of Neighborhood
La Banalità del Mare
Tear in my Heart
Suit and Tie
School's Out
A Little Talk
I Just Sit In Silence
Over.
Imprevedibile
Benvenuti a Hotel Cliché
Sunrise, Sunburn, Sunset
Perché proprio il mare

Ma non quel giorno

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By miryel


[ speranza, cicatrice, buio ]


Quando si è presentato a casa tua per la prima volta, ostentando un'auto costosa di fronte al tuo vialetto, hai pensato che fosse assurdo che, proprio lui, fosse la persona che avresti trovato seduto sul tuo divano ad aspettarti. Forse perché non è mai successo che qualcuno lo avesse fatto per te; a parte zia May, ovviamente. La persona più famosa d'America ti ha guardato come se avesse trovato in te una speranza su cui riporre aspettative e hai pensato, non troppo tempo dopo, che per come ti sei presentato forse lo avresti deluso e invece non è successo. Non quel giorno.

Quando poi ti ha ingaggiato per combattere in Germania contro Captain America, facendo di te un alleato inconsapevole della guerra che stavano combattendo tra di loro, hai immaginato che la tua forza non era niente, a confronto di quella degli altri. Hai pensato che, tra tutti quei supereroi, il meno forte fossi proprio tu. Sotto ogni fronte ti sei sentito inferiore, debole, fuori posto. Hai creduto che lo avessi deluso, e hai pensato che te lo avrebbe anche detto, chiudendo con te ogni possibilità di proseguire insieme un percorso che faceva di lui un mentore e di te un allievo. Eri certo che ti avrebbe dimenticato. Ma non quel giorno.

Ti ha seguito davvero, e ti ha dato tante di quelle possibilità di crescere che alla fine lo hai fatto davvero, accanto a lui, con una premura che ti si incastrata addosso come un'armatura. Un'armatura a protezione dal mondo, che ti ha difeso dal male esterno e da quel senso di inadeguatezza che porti sempre dentro. Ti ha detto che vali qualcosa, anche se non lo ha detto a parole, ma solo con i gesti, perché lui non è capace di trasformare i sentimenti in parole, ma i suoi occhi parlano per lui. Hai imparato a conoscere il significato di ogni gesto, di ogni ruga d'espressione che gli divide la fronte quando è orgoglioso di te. Di ogni sorriso che ti fa sentire, in qualche modo, il centro del suo mondo. Hai creduto che per lui non fosse davvero così, poi ti ha regalato una tuta nuova e l'opportunità di schierarti ancora dalla sua parte. Hai rifiutato preferendo di restare con i piedi per terra. E lui poteva decidere di chiudere quella porta e non aprirla mai più. Avrebbe potuto. Ma non quel giorno.

Poi ti sei innamorato e non lo hai nascosto. Non con gli occhi, non con le labbra arricciate dall'amare di quella paura che ti si è raggomitolata intorno all'anima, quando hai capito che per lui non può essere lo stesso. Non poteva essere la stessa cosa, perché tu sei solo un giovane inesperto e con troppa poca vita alle spalle e lui è un uomo troppo grande che ha già vissuto abbastanza. Solo che non ha mai vissuto te, e avrebbe potuto semplicemente dirti che non è lo stesso, che la tua è solo una fase, che certe cotte passano come arrivano. Ma non quel giorno.

Ti ha amato, ti ama ancora e probabilmente lo farà quanto basta perché tu possa sentirti, finalmente, accettato in un posto accogliente: il suo cuore. Ogni istante passato con lui è un momento da imprimere addosso come una cicatrice che racchiude gioie e dolori, bene e male, vittorie e sconfitte. Voi due, e nient'altro. Una cicatrice che a volte si riapre, e che lui ti cura con quel suo modo goffo di dimostrarti quanto sei importante, quanto lo hai cambiato, quanto tu sia l'ultimo tassello che gli mancava a vivere una vita nuova, diversa, migliore. Un riscatto. Poteva andare diversamente, certo. Ma non quel giorno.

Ti ha fatto promesse, al tempo, sempre e solo palesate con gli occhi e con i gesti: carezze, baci, sorrisi e silenzi. Ti ha convinto che niente è eterno ma che l'eternità vive anche in un momento, per questo godi ogni istante passato attaccato alla sua spalla e alle sue dita strette alle tue. Ti ha detto, con un bacio sulla fronte, che ti proteggerà finché potrà e che tu farai lo stesso con lui. Ti ha detto, con un tocco di labbra sulle tue, che la vita era un'altra cosa, prima che tu la arricchissi con i tuoi occhi pieni di stelle cadenti. Ti ha anche detto che ti avrebbe accompagnato per sempre in quel cammino che è la vita, quando sei tornato da cinque anni di buio e ti ha stretto tra la braccia. Ti ha detto che sarebbe rimasto accanto a te e che non se ne sarebbe mai andato via. Così ha promesso, e così poteva essere, dopotutto.

Ma non quel giorno.

Note autore:

Ispirandomi al famoso fumetto di Chinese Netizen "But You Didn't" ho scritto questa breve shot. Era un po' che volevo farlo, ma non sapevo come. Non avevo idea di quale forma usare e ho pensato che la seconda persona fosse calzante. Scusate per l'angst, vi prometto che sono in lavorazione altre storie un po' più allegre, nel frattempo spero che questo breve estratto vi sia piaciuto ♥

Miry

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