Peter's Lament

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[ crema, tasti, specchio | word count: 2256 ]


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      Non esiste un luogo dove nascondersi; non esiste un luogo dove chiudersi, sparire e non lasciarsi trovare. Non esiste niente del genere, quando al mondo esiste una persona come Tony Stark. Non che Peter abbia voglia di non passare del tempo con lui – siccome è il suo idolo, il suo punto fermo, il suo più grande punto debole e la persona che ama – incondizionatamente, quasi ossessivamente. Così tanto che certe volte fa veramente troppo male, quando ci pensa. Eppure, quando cerca di non farsi trovare, Tony lo scova sempre. Persino lassù, su quel palazzo, mentre Peter ha la tuta di Spider-Man addosso – senza la maschera, così è pure mezzo esposto e mezzo no. Così è pure mezzo supereroe e mezzo sfigato; né carne, né pesce. Né Peter, né Spider-Man. Ha i piedi penzoloni al cornicione sulla quale si è seduto. Osserva la città ridotta ad una miniatura affascinante; uno spettacolo che ama ammirare e che, paradossalmente, non lo stanca mai. Peter mangia un sandwich; lo divora a grossi morsi, e non smette di farlo, quando il signor Stark scende dal cielo – propulsori su mani e piedi accesi – e si siede accanto a lui, come se niente fosse. Come se Peter non si fosse mai nascosto e lui non l'avesse mai cercato. La maschera rivela il suo viso sorridente; un sorriso troppo gagliardo, per non leggerci sopra un «Tana libera tutti!»

Peter lo guarda. Ha ancora la guancia piena di quel sandwich che non è tanto male, ma che gli ha messo su una sete pazzesca. Non ricambia il sorriso. Non voleva essere trovato; non ci sono particolari motivi – uno solo, in realtà, ma è talmente stupido che nemmeno lui vuole accettarlo. Così sospira, torna a guardare giù, e le miniature delle auto e dei passanti, non sono più affascinanti.

  «Non dovresti aver superato da un po' quella fase dell'adolescenza dove scappi dai problemi?», gli chiede Tony, e Peter alza le spalle e un sopracciglio. Sbuffa divertito e schiocca la lingua.

  «Io non sto scappando dai problemi!»

  «Ah, no? Sai che ti cercano tutti? Tua zia mi ha fatto otto telefonate. Otto, Peter. Il record era fermo a cinque, fino al mese scorso», lo redarguisce, ma non sembra arrabbiato. Continua a ridacchiare, come se, dopotutto, non avesse alcuna intenzione di rivelare a nessuno, che lo ha trovato. Meglio così, pensa Peter. Non vuole essere trovato e, in realtà, vorrebbe che pure il signor Stark se ne andasse via e lo lasciasse da solo, almeno fino al giorno dopo, quando quella giornata maledetta finalmente sarà finita.

  «Non ho il cellulare con me. Non lo porto. La tuta non ha le tasche», cerca di giustificarsi, e Tony scoppia a ridere.

  «Avrei dovuto implementarle, a quanto pare. Con una zip, magari. Sai che voli, mentre fai Tarzan da un palazzo all'altro con quelle cose appiccicose?» Reclina la testa all'indietro e il suo fascino adulto lo ammalia per l'ennesima volta. Eppure Peter quel giorno non ha tempo nemmeno per quello. Vuole solo stare solo e, Dio, quanto accidenti è difficile cacciare via la gente, specie quella che non vuole davvero scansare. Come potrebbe mai, dire al signor Stark, che nemmeno lui è in grado di tirargli su il morale, quel giorno? Peter sa che le parole non sono semplici e che Tony, spesso e volentieri, non ascolta. Non lo fa perché non gli interessa, ma solo perché è un tipo pratico. Gli somiglia, per certi versi, ma non condividono la stessa sicurezza. Peter si sente attratto da qualcuno che è esattamente ciò che lui vorrebbe essere e che non sarà mai. Così Tony non è un punto di riferimento, un modello... è qualcuno che Peter vuole accanto, perché è esattamente ciò di cui ha bisogno. Eppure, Peter con la consapevolezza che stare col signor Stark sia impossibile, ci convive benissimo. Non è così scemo, anche se ci soffre. Sa vedere quando qualcosa è impossibile e bisogna semplicemente lasciar andare le cose, e aspettare che passi. Perché, dopotutto, che non si muore per amore, è una gran bella verità¹. Peter ha raggiunto quella palazzina perché la solitudine è la sola cosa di cui necessita, ora come ora. Perché, per una volta, non è il signor Stark, il suo problema e, paradossalmente, Peter è convinto che Tony sappia benissimo qual è.

Three Words Stories - [ STARKER - Tony X Peter ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora