Devil and Angel fall in love

By AUnicorn04

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IN REVISIONE Hannah è dolce, sempre sorridente, tenace. Capisce al volo le persone e ama avere il controllo s... More

Prologo
Cast e Trailer
Cast e Trailer pt.2
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22

Capitolo 11

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By AUnicorn04

"Cosa significa la sua gang?" Praticamente Erica sta sbraitando contro Jordan mentre io mi sono ammutolita. Sto fissando con la coda dell'occhio l'arrivo, dove la sua moto si è fermata. Tutto il mondo è stato risucchiato, è nero intorno a me, vedo nitidamente solo lui. Oggi stranamente non indossa la sua solita giacca di pelle nera ma un giubbotto da moto, rosso, imbottito. I jeans evidenziano le sue gambe lunghe strette ai lati della sua moto.
Una folla di persone lo accerchia, probabilmente sono i componenti dei Black Wolf che si complimentano con lui. Sarò ingenua ma non stupida, la sua gang significa solo una cosa: lui è il capo.

"Ecco perché volevo tenervi fuori da tutto questo, ma siete due testarde" sbuffa Jordan.
"Perché?" chiedo solo, sussurrando.
"Cosa perché?" I miei amici mi guardano perplessi.
"Perché fate parte di una gang?" deglutisco rumorosamente. E' la prima cosa che mi è venuta in mente, anche se banale: vorrei sapere il perché. Un conto sono qualche gara clandestina, un conto è far parte di una gang. E' molto più pericoloso e immorale.

"Non tutti nascono in una casa dove piovono soldi" sospira il mio amico.
"Soldi? Lo fate solo per soldi?" ridacchia Erica, gli manca solo un tic all'occhio e sarebbe spaventosa.
"Io non faccio parte di nessuna gang, conosco solo Blake e gli altri. Spesso mi scambiano per un Black Wolf ma non lo sono ufficialmente e non lo voglio diventare. Rovinerebbe solo il mio futuro, ma non li biasimo. E non risponderò a nessuna delle vostre altre domande, sapete già troppo" sbotta il nostro amico.

"Siamo capitati in uno di quei film americani dove ci sono gli scontri tra gang? Che bello" ride ironica la mia amica.
"Be' almeno ridiamo e non piangiamo" l'appoggio.
"Ragazze, codice rosso ad ore due"
"Che significa?"
"Tre ragazzi che conosco perfettamente stanno venendo verso di noi e uno di loro ti sta fulminando con i suoi occhi azzurri Hannah" dice e io mi sento morire.

"Porca puttana Hannah, il tuo Blake sembra veramente incazzato" sussurra Erica.
"Non è il mio Blake." La fulmino con gli occhi.
"Certo certo, adesso smetti di guardarti le unghie e alza il viso e guardarlo, tanto tra neanche un minuto sarà qui" dice e io alzo piano il viso incontrando i suoi occhi dopo nove lunghi giorni.
Il ciuffo nero sempre spettinato ricade sulla fronte, il naso dritto, la mascella serrata, le braccia muscolose strette lungo i fianchi, la camminata decisa e sicura di sé e due occhi che ricordano il mare in tempesta, cupi e meravigliosi allo stesso tempo: questo è Blake Davis.

"Cosa ci fanno loro qui?" La sua voce profonda mi è mancata tanto, il suo caratteraccio un po' meno.
"Blake avete vinto, non sei contento?" Cerca di cambiare discorso Jordan.
"Jordan non puoi fare amicizia con la ragazza di Moore" lo riprende un altro ragazzo. I capelli di grano sono sistemati in un ciuffo su un lato lasciando così scoperti gli occhi di un azzurro chiarissimo. Lui, a differenza di qualcuno, si è tolto la giacca di pelle lasciando intravedere i miliardi di tatuaggi sulle braccia.

"Ehi io non sono la ragazza di nessuno, ci vado solo a letto." Alza le spalle Erica, mentre io la guardo stralunata. Diventa ancora più schietta quando è arrabbiata.
"Be' non cambia la cosa, non puoi stare con una che si fa uno Scorpion." Continua l'altro ragazzo dai tratti decisamente sud americani. I capelli color castagna sono posizionati in una cresta ribelle mentre gli occhi scuri come chicchi di caffè ci fissano. A differenza dei due occhi azzurri ha molti meno tatuaggi, riesco a intravederne solo uno sul collo. Pochi tatuaggi e una faccia da angelo, cosa ci fa con questi energumeni?

"Ehi lo sai che sono qui" richiama l'attenzione la mia amica.
"Infatti non dovreste essere proprio qui," ricalca la lamentala Blake guardando però solo me, "Questa sera è diversa, non dovevate venire"
"Aspetta, sono già state qui?" gli chiede il biondino.
"Non sono affari tuoi Ashton" lo fulmina.
"Calmati Blake, noi adesso andiamo. Lizzie viene con noi, tu che fai?"
"Rimango" dice fissandomi con la coda dell'occhio.

"Anche per noi è ora di andare, Jordan vieni con noi? Prendiamo un taxi"
"Sì" le sorride il mio amico.
"Hannah viene con me" ci ferma sul posto la sua voce.
"Cosa?" balbetto io. "Scordatelo, non rimango con chi non mi vuole"

"Hai capito benissimo, andiamo. Parliamo in privato." Mi afferra per un polso trascinandomi da qualche parte. Questa scena mi sembra troppo familiare, ho un dejà vu.
"Non voglio venire con te" dico quando arriviamo davanti alla sua moto, non quella da corsa, ma quella su cui sono salita la prima volta.
"Andrò piano" mi porge il casco. Forse ricorda ancora cosa è successo l'ultima volta e io mi sento sempre più in imbarazzo. Odio mostrarmi fragile. Eppure la sua accortezza mi fa piacere.
"Non puoi scomparire nel nulla per nove giorni, tornare, partecipare ad uno scontro tra gang e aspettarti che salga su quell'arma mortale" mi imbroncio incrociando le braccia al petto.

"Tutto questo per me è normale, mi dispiace di averti scandalizzato," è così schifosamente ironica, "Sali, forza, dannata testarda" ridacchia.
"Non sono testarda, sono perseverante" preciso, alzando gli occhi al cielo per le sue parole.
"Capisco, c'è tantissima differenza" mi mostra quel sorrisetto fastidioso ma altamente sexy.

"Voglio portarti in un posto" torna serio
"Chiedimelo gentilmente e forse verrò" schiocco la lingua sul palato.

"Mi ferisci, madame. Sono pur sempre un galantuomo, io." Smette di prendermi in giro quando vede il mio sguardo serio che con le sue battute spera di alleviare. "Vuole venire in un posto con me angelo?" Il mio cuore fa le giravolte a risentire quel fastidioso, odioso, meraviglioso nomignolo. Mi odio per questo.

"Va bene" tentenno. Una parte di me non vede l'ora di vedere dove mi porterà, l'altra grida solo di scappare prima che succeda un finimondo.

"Tieni metti questa, non si va mai in moto con le braccia scoperte." Tira fuori da una specie di baule una giacca di pelle, la sua.
"Ok" mormoro imbarazzata mentre infilo qualcosa di suo. Mi sta enorme ma il suo profumo è troppo buono, tanto da soggiogarmi completamente.
"Ti sta bene" dice solo dopo avermi guardata attentamente incitandomi a salire.
"Perché questo bolide mi sembra più alto ogni volta?" sbuffo sistemandomi meglio. Lo sapevo che dovevo mettere i jeans e non dei pantaloncini corti.
"Forse ti si sono accorciate le gambe nella notte puffa" ridacchia passando il suo sguardo sulle mie gambe scoperte.
"Dove andi-amo?" balbetto con le guance imporporate.
"E' una sorpresa" prende le mie mani legandosele in vita, dà gas alla moto e partiamo.


"Mi hai portato al mare?" quasi urlo quando noto l'enorme massa d'acqua e la sabbia dorata della California.
"Più precisamente questa è Long Beach" dice mentre scendo dal veicolo nero.
"Cosa fai?" mi chiede quando nota che sto slacciando il laccetto delle zeppe.
"Voglio sentire la sabbia e l'acqua" immergo i piedi nella sabbia e inizio a dirigermi verso la riva. Il mare è subito libertà pura.
"Non vieni?" mi giro verso di lui quando vedo che non si è mosso dalla moto.
"Tu vai, io arrivo" dice e io continuo a camminare nella sabbia, felice come una bambina in vacanza.

"Allora come ti sembra il mare della California?" Blake, dopo qualche secondo mi ha raggiunto, con in mano una birra.
"Freddo" rispondo secca, è la prima cosa che si sente appena immergi un piede.
"E' normale, dà sull'oceano"
"Anche New Orleans, ma il mare è diverso." Nel frattempo mi piego e raccolgo una conchiglia carina.
"Vieni da New Orleans?" mi chiede stranito.
"Sì"
"Avevo capito fossi del sud, ma non di New Orleans"
"Neanche tu sembri californiano all'apparenza" ridacchio
"Solo perché non sono biondo e non serfo dalla mattina alla sera non significa che io non sia di Los Angeles" dice sorseggiando la sua birra.
"Lo so, ci dovrà essere pur qualcuno che rompa il pregiudizio del classico californiano biondo e abbronzato"
"C'è anche qualcuno che lo alimenta, tipo Harris." Non mi guarda più.
"Cosa centra Dean adesso?"

"So che siete usciti insieme" rialza il viso fulminandomi con lo sguardo.
"Come fai a sapere sempre tutto?" deglutisco.
"Ho le mie fonti," sorride sghembo, "allora è vero?"
"Non sarebbero affari tuoi ma sì. Non credo però che ci uscirò ancora." Esco dall'acqua sedendomi al suo fianco.

"Perché?"
"Ripeto: non sarebbero affari tuoi...Lo vedo solo come un amico"
"Povero ragazzo" ride.
"Non prenderlo in giro" gli lascio un colpo sul braccio.

"Mi aspettavo che mi chiedessi qualcosa su quello che hai visto oggi." Torna serio dopo un minuti di precario e dolce silenzio. Gira il viso verso di me guardandomi attentamente.
"So che non me lo diresti, quindi non te lo chiedo." Mi mordo il labbro.
"Stai imparando ad essere meno ficcanaso, brava." Batte la sua grande mano sulla mia testa come se fossi un cucciolo di cane.
"Eddai smettila" sbuffo. "Dove sei stato in questi giorni?" balbetto piano, come se stessi esplorando un terreno nuovo che nasconde sabbie mobili e altre trappole mortali
"Ho avuto un problema con i Black Wolf e ho dovuto risolverlo." Il suo sguardo si spegne.
"Pensavo di dover insistere" sussurro.
"Ormai sai, è inutile mentire, ma non ti aspettare che ti riveli altro" sbotta stringendo mani facendo sbiancare le nocche. "Non so se posso fidarmi"

"Va bene" guardo in alto. Il cielo è scuro, nuvoloso, come il mio umore adesso.
"Ti riporto a casa" dice freddo. 
"Blake," lo richiamo, lui si ferma ma non si gira, "Non so perché tu sia così freddo e scostante, ma non potrai tenerti sempre tutto dentro"
"Sei diventata anche una fottuta psicologa ora?" ringhia.
"No, ma riconosco il vero dolore e riconosco chi lo ha provato sulla propria pelle. E tu ne hai provato tanto" lo raggiungo. "Quindi capisco che tu non ti fidi e lo accetto. Però io sono qui"
"Non sono affari tuoi comunque" L'ho fatto incazzare lo so, ma dovevo dirglielo. Forse volevo dirglielo dal primo momento che ci siamo visti.
"Lo so e, per quanto è doloroso per la mia vena curiosa, cercherò di rispettare i tuoi silenzi" sbadiglio.

"Dai ti porto a casa, la bambina deve andare a letto." Gli ritorna il sorriso quando nota che mi sfrego gli occhi per la stanchezza. Mi prende per le spalle portandomi davanti alla moto.
"Non sono una bambina" mormoro con la guancia appoggiata alla sua schiena.
"Quando la smetterai di prendermi in giro?" mormoro con la guancia appoggiata alla sua schiena e quasi non sento più la sua risposta.

"Buonanotte angelo." Capto le sue parole, come tutti i rumori a me circostanti nonostante la stanchezza. Va così piano che mi culla, eppure riesco a rimanere sveglia abbastanza da tenermi stretta. In quello stato di dormiveglia tra il mondo reale e quello dei sogni, in bilico su un filo pericoloso di cui lui tiene in pugno la matassa.



Ciao,
ho aggiornato prestissimo, quanto mi amate?
Comunque che ne dite del capitolo, vi piacciono Blake ed Hannah insieme? Gli shippate già?
Entrano nella storia due nuovi personaggi: chi saranno?

Anyway ad avere notato il piccolissimo riferimento alla mia prima storia "An impossbile love" (la trovate sul mio profilo) è stata marinacaty
Black Wolf, il nome della gang di Blake and company, significa lupo nero (Ares nella storia è un lupo dal pelo nero) inoltre Black è il cognome della protagonista (la nostra Ellen). 😍

Sto ancora lavorando sul cast, se qualcuno vuole consigliarmi un presta volto ne sarei molto felice. Ho qualche dubbio su Blake.

Scusate se ci sono errori, ci "vediamo" al prossimo capitolo,
AUnicorn04

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