SPAZIO AUTRICE:
Salve ragazzi! So che probabilmente non è la prima volta che leggete certe cose ma, devo avvisarvi comunque: questo capitolo sarà a rating rosso e quindi molto esplicito. Perciò, invito tutti quelli a cui non piacciono queste cose a non leggerlo e ad aspettare che io pubblichi il prossimo.
Scusatemi ancora per il clamoroso ritardo ma questo è stato uno dei capitoli più difficili da scrivere, ve lo assicuro.
Grazie a tutti per l'attenzione e buona festa della mamma in anticipo. ♡
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《 Che ne dici se andiamo di sopra e ci diamo una rinfrescata?》chiese Draco alzandosi e baciandomi delicatamente il collo.《 Oh si ti prego, ne ho un bisogno disperato!》
Lo seguii al piano di sopra e mi portò nella stanza degli ospiti dove, avevano già sistemato tutti i miei vestiti e gli oggetti personali. Non somigliava per niente a quella che avevo ad Hogwarts però, era ugualmente splendida.
Draco mi spiegò che quando lui se ne sarebbe andato, avrei dovuto dormire lì in quella camera che, grazie al cielo, aveva un bagno privato che si trovava in un angolo infondo alla stanza, praticamente accanto al letto.
Aprii piano la porta in legno e rimasi letteralmente affascinata: era tutto fatto di marmo bianco e con delle delicatissime rifiniture in argento che, luccicavano come piccoli cristalli, era molto attrezzato e ne ero sicura, sarebbe stato fantastico lavarsi li dentro.
Una volta finite le spiegazioni, Draco mi lasciò sola e in un battibaleno, ero pronta ad entrare nella pulitissima vasca della mia nuova stanza. Feci scorrere l'acqua calda e presi, da delle piccole mensoline poste sopra la mia testa, un profumato bagnoschiuma alle rose che quasi sicuramente, era lo stesso che utilizzava Narcissa.
Cominciai ad insaponarmi pensando che Draco aveva sicuramente preparato qualcosa di speciale per quella sera, probabilmente anche lui si stava lavando e poi, si sarebbe fatto bello...per me. E io avrei fatto lo stesso. Infondo, quando ci sarebbe ricapitata un'occasione del genere?
Mi sciacquai il sapone di dosso e uscii dalla vasca, presi l'accappatoio azzurro cielo appeso accanto alla vasca e lo indossai. Mentre mi asciugavo, uscii dal bagno e mi diressi verso l'armadio, intenzionata a trovare qualcosa che lasciasse Draco a bocca aperta...qualcosa di sexy insomma. Volevo che mi vedesse con qualcosa che non avrebbe mai creduto potessi indossare.
Aprii i cassetti alla base del grande armadio di legno e ringraziai mentalmente la mia amata Ginny.
Il suo nome mi ricordò che eravamo nel bel mezzo di una guerra e io pensavo a...vestirmi sexy. Dovevo essere proprio ridicola ma, non me ne importava. Volevo passare quella notte insieme a Draco godendomela fino alla fine e nulla me lo avrebbe impedito, men che meno questo tipo di pensieri.
Sospirai e dopo una rapida occhiata a quegli splendidi e delicatissimi pezzi di stoffa, afferrai tre o quattro completini provocanti e me li provai uno alla volta: il primo era di un graziosissimo rosa confetto e mi sembrava fin troppo da brava ragazza perciò, lo scartai; il secondo fece la stessa fine essendo un esagerato corpetto bianco abbinato a reggicalze e mutandine, così gli sarebbe venuto un infarto per l'orrore; il terzo invece, era la perfezione...si trattava di un completo bordeaux composto da: reggiseno in pizzo con intarsi neri, mutandine/perizzoma dello stesso colore e autoreggenti lunghe quasi fino alla fine della coscia, sempre dello stesso colore. Per completare l'opera, ci abbinai una vestaglia di seta nera lunga fino a metà coscia e dei tacchi non troppo alti ed eleganti.
Presi un bel respiro e mi guardai allo specchio: i miei capelli, ormai lunghissimi, ricadevano in morbide onde sulla mia schiena arrivando fino alla vita, le mie guance erano arrossate e "vestita" così sembravo...non lo sapevo nemmeno io cosa, speravo solo di essere abbastanza bella per i suoi freddi e scaltri occhi alla Malfoy.
Il cuore mi batteva come mai prima d'ora e le gambe tremavano per l'eccitazione, era ora di andare da lui e...di passare la notte più bella della mia vita.
Uscii dalla stanza sperando che non ci fosse nessuno in giro e mi diressi piano verso quella di Draco. Tentando di fare il meno rumore possibile, visti i tacchi e il respiro affannoso, attraversai il corridoio e mi fermai davanti alla porta. Da dentro non proveniva alcun rumore, sembrava quasi che lui non ci fosse. Bussai piano due volte e sull'orlo di una crisi d'ansia, attesi.
Poco dopo, la porta si aprì e...
《 Haldy! Ti avevo detto di non...》
Il biondo Serpeverde si plesò davanti a me in tutto il suo splendore, il suo sguardo mi sondò dall'alto al basso e poi tornò verso l'alto, fino a soffermarsi sulle mie labbra leggermente socchiuse. Si leccò le sue e a quel punto, cominciai a non capire più nulla: era a torso nudo e la sua pelle di porcellana era incredibilmente luminosa, aveva indosso dei semplicissimi pantaloni di seta nera e guardando meglio, notai chiaramente che non portava i boxer.
Arrossii e spostai lo sguardo sul suo viso, notai che aveva i capelli umidi e leggermente scompigliati e mi fissava con uno sguardo velato di un enorme desiderio per troppo tempo represso.
P.O.V. DRACO
Aprii la porta infastidito dal fatto che il mio elfo non mi avesse ascoltato, insomma mi sembrava di essere stato chiaro quando gli avevo detto di non disturbarmi no?
Spalancai la porta pronto a dirgliene quattro ma, ciò che mi trovai davanti mi fece quasi girare la testa per la sorpresa: di fronte a me c'era la creatura più bella che avessi mai visto, era la fine del mondo, era sexy e pura al tempo stesso e bella, bellissima e...Cristo Santo!
Non riuscivo a spiccicare parola, ero totalmente ipnotizzato da quel viso amgelico e da quel corpo perfetto, quella vestaglietta nera le donava alla perfezione e io non vedevo l'ora di strappargliela via da dosso.
Il mio amico al piano di sotto cominciò a tirare nei pantaloni, ormai aveva vita propria e bramava il suo dolce e umido antro caldo.
《 S-sei...》dissi passandomi una mano fra i capelli, eccitato come non mai.《 Wow...》conlusi, non riuscendo a dire nient'altro.
Restammo lì fuori a scrutarci per qualche minuto, io non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso e lei, continuava a mordersi le labbra per la timidezza che la stava invadendo.
La presi delicatamente per un polso e la condussi dentro la stanza che, avevo fatto pulire e riordinare per bene. Avevo anche fatto aggiungere qualche candela, che era stata accesa al posto delle abat-jour, per rendere l'ambiente più romantico e caldo.
La abbracciai da dietro e le mordicchiai il lobo dell'orecchio facendola ridere poi, le accarezzai il collo e sorrisi su di esso.
Finalmente, una Serpe ed una Grifona si stavano per unire, l'odio che era corso fra di loro non esisteva più e sarebbe stato così, per sempre.
Volevo che la prima volta della mia splendida Regina fosse speciale, a differenza della mia e di quella di tutte le altre ragazze a cui l'avevo rovinata fregandomene altamente.
Non si sarebbe mai dovuta pentire di essersi donata a me, mai.
《 Tu...sei diversa.》dissi senza rendermene conto, doveva essere solo un pensiero e invece...lei si voltò di scatto e mi guardò con quegli occhi dalle iridi di cioccolato, facendomi sentire il ragazzo più fortunato del mondo.《 Da chi?》chiese curiosa.
Io le sorrisi e le spostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio.《 Da tutti.》
A quel punto, l'attirai a me prendendola per la vita, la schiacciai contro il mio petto e strinsi leggermente. Lei sussultò per il gesto improvviso ma poi, posò le mani sul mio petto e lo accarezzò piano, erano tiepide e morbidissime come la seta della sua vestaglia nera.
Con le dita le accarezzai la schiena, la vestaglia faceva su e giù in un lento fruscìo accarezzandole la pelle bollente. Posai le labbra sulla sua fronte e poi scesi piano: le baciai il naso, le guance, l'angolo della bocca e poi andai giù, baciandole il collo e leccandole la giugulare che pulsava forte. I suoi mugolii di apprezzamento facevano fremere ciò che avevo in mezzo alle gambe; le baciai la spalla abbassandole una parte della vestaglia e rivelando l'intimo di colore bordeaux. Sciolsi poi il nodo della veste nera come la notte e lasciai che scivolasse giù lungo i suoi sinuosi fianchi, una volta arrivata a terra Sara la calciò via e io, feci un passo indietro per ammirare fino all'ultimo centimetro di quell'incredibile spettacolo della natura.
《 Ohh...Dddio...》sussurrai in preda ad un istinto animale incontrollabile, la mia voce era diventata roca e le mani mi sudavano.
Deglutii e la osservai giocare con una ciocca di capelli, quella ragazza mi avrebbe mandato al manicomio.
Mi avvicinai nuovamente e le passai lentamente le dita sulle braccia, poi scesi sul petto sodo, sull'addome piatto e infine...la afferrai per le natiche e la sollevai da terra.
Ringhiai quando mi resi conto che quelle meravigliose mutandine trasparenti in realtà, erano un provocante perizoma di pizzo.
La adagiai piano sul letto e poi, le tolsi le scarpe col tacco gettandole a terra, feci fare la stessa fine a calze e reggicalze e poi cominciai ad esplorare il suo incredibile corpo: la baciai sulle labbra mordendole e succhiandole fino a farle diventare rosse e gonfie, scesi giù strofinando il naso contro il suo collo e godendomi il profumo dolce della sua pelle, le morsi i seni sodi attraverso la stoffa del reggiseno poi, fu la volta del ventre che baciai e leccai facendola gemere di piacere, scesi ancora più giù e le lasciai un bacio...proprio lì, sul suo fiore delicato e bagnato pronto solo ed esclusivamente, per me.
A quel punto, lei emise un urletto di sorpresa e rise piano, infilò le mani sotto l'elastico dei miei pantaloni e fece per sfilarmeli via, lasciando me completamente nudo e sbalordito davanti alla sua determinazione.
P.O.V. SARA
I baci bollenti del mio amato Serpeverde mi provocavano dei brividi intensi e carichi di eccitazione, sentivo che c'era qualcosa di umido fra le mie gambe e sapevo che cosa voleva dire...ero pronta per lui.
Mille emozioni passavano per la mia mente in quel momento ma, di una cosa ero sicura, non avevo paura.
Mi fidavo ciecamente di lui e lo volevo, con tutta me stessa.
Presi l'iniziativa e gli abbassai piano i pantaloni neri, con il suo aiuto glieli sfilai del tutto e ora avevo avuto la conferma di quello che credevo...il mio principe non portava le mutande.
La sua erezione svettante e - Dio mio, enorme - si protendeva verso l'alto pulsando, smaniosa di entrare dentro di me. Presa dalla curiosità e dall'eccitazione, mi misi seduta e presi in mano il membro caldo, lui mi guardava come se mi volesse mangiare, aveva gli occhi lucidi e le labbra semi aperte, aspettava soltanto che dessi il via ai giochi.
Mossi lentamente la mano verso l'alto accarezzandogli il glande, non ero sicura di quello che facevo ma da quel poco che avevo sentito in giro sapevo bene o male come funzionava, poi scesi sempre piano e ripetei il movimento per un paio di volte. Alzai lo sguardo verso Draco e lo sentii irrigidirsi così, tolsi immediatamente la mano.
《 Oh Dio...ti ho fatto male?!》chiesi preoccupata.《 No piccola, è solo che...se mi guardi un'altra volta in quel modo, rischio di non riuscire a controllarmi.》rispose lui con voce roca e leggermente affannosa.
Io sorrisi e mi morsi il labbro inferiore, ricominciai quella lenta tortura e mi sollevai per baciarlo sulle labbra. Draco mi slacciò il reggiseno e lo gettò per terra assieme alle calze, mi accarezzò le spalle e ne morse una delicatamente facendomi ansimare, fece scivolare le mani sui seni stringendomeli leggermente e gemendo assieme a me. Sentirlo ansimare era qualcosa di afrodisiaco, sapere che provava piacere a causa mia mi faceva eccitare come nulla al mondo...era musica per le mie orecchie.
Lentamente, il mio biondo principe mi spinse facendomi tornare in posizione supina poi, si chinò su di me e prese in bocca uno dei miei capezzoli facendomi emettere uno stridulo gridolino di piacere.
Sentivo la pelle bruciarmi e l'umido fra le gambe aumentare sempre di più, molto probabilmente avevo gli occhi rossi e i miei capelli cominciavano a tingersi dello stesso colore. Anche se non sapevo quale o cosa fosse, ero al limite...lo sentivo. Non sapevo cosa avrei provato una volta raggiunto l'apice ma doveva essere qualcosa di straordinario perché, soltanto quello che lui mi stava facendo in quel momento mi mandava in estasi.
Quei preliminari romantici e perfetti, si stavano trasformando in una lenta e sensuale tortura.
La mano del bel Serpeverde percorse per l'ennesima volta il mio corpo fino ad arrivare al fulcro umido e bollente, la vulva fremeva per essere accarezzata e finalmente, dopo che mi ebbe tolto le mutandine, Draco l'accontentò. Alla prima delicatissima carezza, sussultai e istintivamente serrai le cosce attorno alla sua mano.
L
ui sollevò lo sguardo perplesso e mi accarezzò l'interno coscia per calmarmi. Era vero che non gli resistevo ma...ecco...insomma...nessuno mi aveva mai toccato in quel modo.
《 Va tutto bene Sara, rilassati...lasciati accarezzare piccola...》
Le sue parole mi calmarono pian piano, smisi di irrigidire le coscie e lasciai che lui me le aprisse nuovamente. Spostai lo sguardo sul soffitto e lo lasciai fare fino a che...soffocai un urlo quando lui introdusse un dito dentro di me. Fu totalmente inaspettato ma molto, molto piacevole. Non faceva male, come invece avevo temuto, anzi era una sensazione particolare e...bella.
Quando iniziò a muoverlo, il piacere invase il mio corpo e la mia mente, alzai automaticamente im bacino verso la sua mano in una muta richiesta di averne di più.
Ad un tratto, tirò fuori il dito e poi si allungò sopra di me baciandomi intensamente, mi guardò come solo lui sapeva fare e passò il pollice sulle mie labbra.
《 Tu mi farai impazzire...》disse continuando ad accarezzarmi e a guardarmi con quegli occhi grigi che in quel momento, sembravano molto più scuri del solito.《 Draco io...ti voglio...adesso.》
Il bel principe si leccò le labbra e ghignando, si allungò verso il comodino per prendere la bacchetta e subito dopo, recitò l'incantesimo contraccettivo.
《 Sei sicura...?》mi chiese piano.《 Sicurissima.》
P.O.V. DRACO
Ormai eravamo entrambi al limite, mi sdraiai sopra di lei sostenendo il mio peso con le braccia per non gravare troppo e la baciai, affondando la lingua nella sua bocca e mordendole le labbra gonfie per i troppi baci.
Cominciai a muovermi lentamente, il mio membro faceva avanti e indietro fra le sue cosce e si godeva la morbidezza della sua pelle vellutata.
Sara voltò la testa di lato e ansimò arrossendo, io mi morsi il labbro inferiore e continuai quella splendida tortura per qualche minuto finché non la sentii bagnata a sufficienza. Sapevo che le avrebbe fatto male ma, avrei comunque provato a renderlo il meno doloroso possibile e dopo aver recitato un incantesimo contraccettivo, presi un bel respiro...
Afferrai il membro con una mano e lo puntai verso la sua liscia apertura, la guardai negli occhi e notai subito la sua paura ma non dovevo farmi prendere dal dispiacere, era tutto normale. Le sorrisi per rassicurarla e le accarezzai delicatamente la coscia.
Cominciai a spingere piano piano ma, non ci fu bisogno di ulteriore accortezza...il mio amico scivolò facilmente dentro di lei che, urlò e si contorse per qualche istante. Dannazione, mi dispiaceva da morire, non volevo farle del male ma d'altronde, era una cosa naturale provare dolore la prima volta.
《 Tutto bene amore mio?》le chiesi, sperando in una risposta positiva.
La vidi annuire e sorridere, poi mosse i fianchi facendomi capire che era davvero tutto a posto e che...ne voleva ancora. Allora, tirai indietro il bacino e con unica e forte spinta entrai di nuovo dentro di lei, il gemito di piacere che le uscì dalle labbra mi annebbiò il cervello facendomi eccitare all'inverosimile. Tentai di calmarmi anche se era praticamente impossibile, avevo un vero e proprio angelo sotto di me e sia ringraziato il cielo...finalmente era mia.
Cominciai a pompare dentro di lei, all'inizio piano e poi sempre più veloce, quando aumentai l'intensità delle spinte sentii le sue unghie piantarsi nella mia schiena e le sue gambe stringersi attorno al mio bacino. Mi chinai per baciarla e lei mi afferrò il viso, mi teneva premuto contro di lei e assecondava le mie spinte con timidezza.
Ad un certo punto, i suoi ansiti aumentarono e quando la guardai negli occhi notai che erano completamente...rossi. Per un attimo mi spaventai credendo che saremmo morti entrambi ridotti a due mucchietti di cenere poi però, accadde qualcosa di meraviglioso: un alone blu e viola si creò attorno a noi, era come se l'intensità del momento avesse scatenato la bellezza del suo potere, il cerchio etereo vibrò e brillò intensamente quando la mia regina raggiunse l'apice.
Vederla venire mi fece perdere letteralmente ogni briciolo di autocontrollo rimasto: il suo sesso avvolgeva il mio stringendolo ad ogni ondata di piacere, i suoi umori rendevano il tutto lisco e scivoloso, rovente e incredibilmente morbido.
In un impeto animalesco, le afferrai le cosce stringendole e spinsi forte, talmente forte che raggiungemmo l'apice insieme. Riversai il mio seme dentro di lei che, ansimava con la testa riversata all'indietro e le labbra spalancate. Io ringhiai come una belva, soddisfatto e felice come mai prima d'ora.
Mi accasciai su di lei, completamente privo di forze e bagnato di sudore, lei mi accolse sul suo petto e mi accarezzò piano i capelli.
Pensai che, in certo senso, quella fu una prima volta anche per me.
Già, era la prima volta che facevo l'amore...quello vero. Tutto ciò che avevo fatto in passato era soltanto sesso e niente di più, non c'erano sentimenti, era più uno sfogo che un atto d'amore, era...orribile.
Con lei però, era tutto diverso: mi sentivo in paradiso ogni volta che il suo sguardo si posava su di me, quando mi accarezzava il mio corpo rispondeva automaticamente per volerne di più, le sue labbra mi facevano impazzire, il suo profumo mi estasiava e la sua pelle morbida...mi morsi le labbra accarezzandole il fianco e sorrisi, quando le venne la pelle d'oca.
《 Grazie per questa splendida notte, non potevo desiderare di meglio. Ti amo Draco.》mi sollevai per guardarla negli occhi e le risposi.《 Sono io che devo ringraziarti, per tutto. Ti amo, piccola Grifona.》
La sentii sorridere e stancamente, appoggiare per bene la testa sul cuscino. Dopo qualche minuto, mi accorsi che si era addormentata e allora, cambiai posizione spostandomi di lato e stringendola forte a me.
Lei mugolò nel sonno facendomi sorridere, le spostai una ciocca di capelli dal viso e le baciai la guancia per poi, lasciare che Morfeo cullasse anche me fra le sue braccia.