Torino, 14 luglio 2017
Sono in università e aspetto di essere chiamata per il mio esame di civiltà russa. Spero di cavarmela entro la mattinata, chiamandomi con la D. Già di mio odio gli orali perchè mi fanno venire un'ansia micidiale, in più se mi tocca aspettare un'infinità posso anche morire. Ho studiato parecchio per questo esame, ci tengo particolarmente perchè è molto discorsivo e a me piace molto parlare. Spero solo mi faccia domande dove posso utilizzare la mia dialettica.
Chat Whatsapp tra Olivia e Federico
Federico: In bocca al lupo piccola, spacca tutto 🤞
Sorrido leggendo il messaggio di Federico, stupita dal fatto che si sia ricordato dell'esame, nonostante sia dall'altra parte del mondo.
"Diviani Olivia?" La voce della mia professoressa mi fa alzare gli occhi dal libro della storia della Russia.
"Eccomi" alzo la mano e scendo per andare alla cattedra, pronta per sostenere l'esame.
Studiare ho studiato, speriamo che vada bene.
***
"Signorina Diviani, lei si è appena trasferita, vero?" Mi domanda la professoressa.
"Sì, frequentavo l'università statale di Milano prima" rispondo.
"Ero molto scettica nel vedere che una studentessa appena trasferita si fosse iscritta al primo appello del mio esame, invece mi sono dovuta ricredere. Le faccio i miei complimenti, ha un dono innato. Il suo modo di parlare mi ha sorpresa, in positivo, ovviamente. Le ho fatto molte domande non semplici, ma oltre ad aver studiato, mi ha dimostrato di avere una dialettica notevole. Coltivi questa dote perchè è una qualità difficile da trovare al giorno d'oggi." La professoressa mi lusinga con le sue considerazioni, che mi fanno sentire orgogliosa di me stessa. "Le do un bel 30 e lode, non sentivo un orale così da tempo. Firmi qui in fianco al suo nome ed è libera di andare."
Mi rivolge un sorriso sincero, si vede che è una persona umana, a differenza di molti docenti che nemmeno ti guardano in faccia e ti trattano come se fossi un nazista.
Firmo sul foglio delle iscrizioni nella mia riga, dove vicino vedo scritto "30L".
Esco dopo aver salutato la professoressa e mi sento più leggera, fiera del mio voto.
Estraggo il cellulare dalla borsa e compongo il numero di mio padre.
"Pronto?"
"30 e lode papi!"
"Oh mio Dio pulce, sono così orgoglioso di te, bravissima amore mio"
"Grazie papi, sono contentissima anch'io"
"Pulce, sono in ufficio e il mio capo mi ha appena detto che devo partire per la Spagna"
"Quando devi partire?"
"Stasera, devo essere a Madrid domani mattina per una riunione e devo rimanere una settimana per parlare con dei clienti... pare che sia un'azienda con molti soldi e devo chiudere questo affare per forza"
"Papi, non ti preoccupare, è il tuo lavoro. Stai tranquillo, ci vediamo prima di partire che ti aiuto con la valigia. Oddio vai nella tana del nemico"
"Non me ne parlare, il pensiero di vedere le magliette di Ronaldo ovunque mi fa venire il nervoso"
"Bruciale tutte" Scoppiamo a ridere entrambi.
"Ciao pulce ora devo scappare se no il capo mi licenzia, ancora complimenti per l'esame, amore mio"
"Ciao papi, ti voglio bene"
"Anch'io tantissimo"
Chiudo la chiamata e decido che è ora di rispondere al messaggio di Federico.
Chat Whatsapp tra Olivia e Federico
Olivia: 30 E LODEEEEEEE
Federico: Bravissima talpa, sono fiero di te. Ma quanto sei secchiona? 😜
Olivia: Non avevo mai preso 30 e lode nella mia carriera universitaria, non ci credo ancora
Federico: Non vedo l'ora di dimostrarti di persona quanto sono fiero di te
Olivia: E come faresti, sentiamo
Federico: Vorrei abbracciarti e stringerti forte...
Olivia: Solo?
Federico: Poi ti bacerei come se non ci fosse un domani, non hai idea di quanto mi mancano i tuoi baci
Olivia: Non dirmi così che mi ci fai pensare
Federico: Mancano 6 giorni
Olivia: Chissà quante ce ne sono lì che vogliono saltarti addosso
Federico: Tantissime 😏
Olivia: Bacia loro allora
Federico: Gelosonaaaaa
Olivia: Bernardeschi, non cambiare discorso
Federico: Voglio solo le tue labbra sulle mie
Olivia: 🙈
Federico: Piccola che ti imbarazzi, sei così bella
Olivia: Tu sei bello
Federico: Lo so
Olivia: Quanto mi irriti
Federico: Mi piace farti arrabbiare
Olivia: Anch'io ho voglia di baciarti comunque
Federico: 6 giorni e sono lì con te
Olivia: Non vedo l'ora ananas, ora devo andare ci sentiamo presto
Federico: A presto talpa, mi manchi
Olivia: Anche tu
***
Torino, 19 luglio 2017
Sono quattro giorni che sono da sola, mio papà è partito subito dopo il mio esame e ho fatto appena in tempo a salutarlo prima che andasse all'aeroporto. Approfitto di questa solitudine per studiare il più possibile, dato che il 27 ho l'ultimo esame della sessione e domani Federico torna.
Voglio stare con lui, non pensavo che mi mancasse così tanto. Alla fine ci conosciamo davvero da pochissimo tempo, però è entrato nella mia vita e da quando è partito continuo a pensare a lui.
Cosa mi ha fatto questo benedetto ragazzo?
Devo anche pensare a cosa dire a Federico riguardo a Veronica. Non ho più ricevuto messaggi ma ha ragione mio padre, glielo devo dire. Lui saprà sicuramente cosa fare, sperando che non la prenda male e non si arrabbi.
Chat Whatsapp tra Olivia e Miralem
Miralem: Hey Olivia ti disturbo?
Olivia: Il mio bosniaco preferito! No che non mi disturbi mi fa piacere sentirti
Miralem: Innanzitutto bravissima per l'esame, a nome di tutti, spacchi tutto
Olivia: Grazie mille sia a te che ai ragazzi, siete carinissimi!
Miralem: Figurati! Senti ma che cosa hai combinato?
Olivia: Cosa? Non ho fatto niente
Miralem: Federico è proprio cotto, non l'ho mai visto così
Olivia: Ma che stai dicendo
Miralem: Sul serio, parla sempre e solo di te, non vede l'ora di tornare per stare con te
Olivia: Ma davvero?
Miralem: Sì Olivia, gli piaci davvero
Olivia: Ma il mio cuore appartiene a Edin ormai
Miralem: Quel batuffolo, mon amour, quanto lo amo 💚
Olivia: E' stupendo, quando tornate posso vederlo?
Miralem: Certo, sarà contentissimo
Olivia: Non vedo l'ora, magari riusciamo a vederci domani quando tornate
Miralem: Mi sa che domani Federico ti vuole tutta per lui
Olivia: Sempre il solito
Miralem: Ora ti lascio o Max mi fa fare il doppio dei giri di corsa
Olivia: Corri corri se no non vinciamo più. Grazie Mire a presto
Penso e ripenso a quello che ha detto il centrocampista bianconero e mi convinco sempre di più che tra me e Federico possa funzionare, anche se siamo diversi.
Mi manca, mi mancano i suoi abbracci, come mi guarda quando mi fa un complimento, quegli occhi che sembrano leggermi dentro, le braccia muscolose e tatuate attorno ai miei fianchi e quelle dannate labbra carnose sulle mie. Okay, devo smetterla di pensare a queste cose o va a finire male.
Domani Federico torna e non vedo l'ora di vederlo. Sarà una notte lunga e sono impaziente. Speriamo che domani arrivi in fretta.
Eccomi con un nuovo capitolo! Lo so, è tardi ma stavo pensando a come mettere giù la storia. Ho parecchie idee ma non voglio farle succedere tutte insieme. Fatemi sapere che ne pensate con stelline e commenti. Ah, vi ringrazio per le oltre 400 visualizzazioni, mai mi sarei aspettata una cosa del genere, perciò grazie mille.
Ieri finalmente Paulino ha segnato e si è sbloccato. Sono contentissima per lui e per la squadra, per di più mi ha fatto commuovere quando, dopo l'esultanza per il gol, si è messo a piangere dato che era l'anniversario della morte del papà. Bello Paulino cucciolino.
Domani mi raccomando tutti sintonizzati per seguire la partita della nazionale di pallavolo che serve un mezzo miracolo.
A presto,
C.