TeenAge Dream

By Loveonly277

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Camila Cabello è un adolescente come tutte le altre, che nasconde un segreto che altri come lei nascondono. È... More

Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Epilogo
Normila
Dua

Capitolo 16

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By Loveonly277

So che alcune di voi non leggono mai le canzoni quando appaiono nelle storie(nemmeno io lo faccio), tuttavia, vi consiglierei di leggere questa che metterò, perché ha molto a che fare con quello che sta accadendo (non preoccupatevi, scriverò anche la traduzione).
Inoltre, vorrei chiarire alcune cose...So che il comportamento di Lauren non vi piace, però, provate a mettervi nei suoi panni. C'è qualcosa che la spaventa, e mi sembra logico che tutti noi abbiamo fatto degli errori quando eravamo spaventati. Poi, mettetevi anche nei panni di Camila: la ragazza che le piace la sta dando finalmente delle attenzioni; inizia a viaggiare per la prima volta attraverso la sua sessualità e si trova a far fronte ad una Lauren che non conosceva, che si comporta in maniera strana. Da amica, vuole sapere cosa succede. E per quanto riguarda le Normila, vi dico di godervi questi momenti e quelli che stanno per arrivare. Adesso, invece, vi lascio al capitolo.

Ad un certo punto della serata, Normani ed io salimmo di nuovo al piano di sopra. Verso le mezzanotte meno venti, l'aria fuori era diventata un po' più fresca e avevamo deciso di entrare dentro. Al nostro passaggio per le scale, avevamo sussurrato l'orario a Dinah, per fare in modo che si rendesse conto di quando far finire la testa. Purtroppo, dopo la mezzanotte, non era più permesso fare rumore e non volevamo di certo che chiamassero la polizia. Lei ci aveva mostrato il pollice sollevato verso l'alto, e fiduciose che avrebbe messo fine alla festa, salimmo al piano di sopra. Lauren era sparita, forse con quel giocatore da quattro soldi. Ariana, Taylor ed Hailee ballavano sul divano, con Shawn che le guardava divertito insieme ad un altro paio di ragazzi che conoscevo. Ally era seduta in cucina con un ragazzo e parlavano insieme. Erano molto vicini. Dinah era sparsa un po' qua e là.
Entrammo nella stanza degli ospiti, dove era stato lasciato tutto come ieri sera. Ci chiudemmo la porta alle spalle e nello stesso momento, tirammo un sospiro di sollievo. Dio, quella musica mi aveva fatto venire il mal di testa. Fortunatamente, la chiacchierata con Normani, il vomito e l'aria fresca mi avevano fatto passare la sbornia. 

<<Quindi, te ne vai a New York, eh?>>, chiesi, quando ci sedemmo sul letto.

<<Mancano ancora un paio di mesi, ma sì. Andrò nella Grande Mela>>, disse, sorridendo.

<<Sono felice per te, Mani>>, dissi, accarezzandole il braccio.

<<Magari, l'anno prossimo, puoi fare anche tu domanda alla Juilliard>>, propose. Risi.

<<Anche se mi piace cantare, non credo di essere all'altezza di una scuola simile>>, mormorai, guardandomi le mani. Improvvisamente, la mia mano venne coperta dalla sua. Alzai lo sguardo, trovandomi a fissare quel paio di occhi castani sempre dolci e gentili. I ruoli tra lei e Lauren sembravano essersi invertiti: lei era quella buona, mentre Lauren era quella stronza. Anzi, Normani non è mai stata una stronza. Solo che utilizzava la freddezza per assicurarsi che nessuno la ferisse, siccome alla fine, era un orsacchiotto da abbracciare.

<<Non sottovalutarti così tanto. Non ti ho mai sentita cantare, ma sono sicura che sei ottima. Ti conosco, piccola. Sei un concentrato di energia. Quando qualcosa ti piace, la fai con tutto il cuore>>, mi sussurrò. Sorrisi, alzando gli occhi al cielo, divertita.

<<Smettila...il mio ego si gonfierà, altrimenti>>, mormorai. Normani ridacchiò.

<<Non fa male a nessuno, ragazza. Credimi>>. Qualcosa balenò nei suoi occhi, poi sorrise ampiamente. <<Cantami qualcosa!>>, esclamò.

<<No! Assolutamente no!>>, borbottai, scuotendo furiosamente la testa. Nemmeno i miei genitori mi avevano mai sentito cantare, tanto mi imbarazzavo. Mia nonna materna è stata l'unica a sentirmi cantare, ma solo perché era nascosta dietro il mio armadio quando un giorno entrai nella mia camera canticchiando. Se avessi saputo che era presente anche lei, sicuramente non avrei cantato. E sicuramente, non avrei cantato ora con Normani presente.

<<Andiamo, Camila!>>, mi incitò, mettendomi le mani sulle spalle. Oh, come si erano invertiti i ruoli. Nemmeno ieri pomeriggio, ero io quella che la implorava con gli occhi dolci, e adesso era lei. Il pensiero di lei che mi faceva mangiare un biscotto, anche quando aveva promesso il primo a Dinah, mi ritornò alla mente. Quando il suo volto si illuminò, immaginai l'avesse appena ricordato anche lei.

<<Ieri ti ho fatto avere il primo biscotto. Andiamo, Milaaaa!! Per favooooreeee!!>>, disse, mettendo su una faccia da cucciolo e utilizzando una voce da bambina. Mi lamentai, chiusi gli occhi e mi preparai all'imbarazzo.

<<Non avere vergogna. Sono solo io>>, disse, poggiandomi la testa sulla spalla. Stavo cedendo, e lei lo sapeva perfettamente.

<<Pensa che durante una delle mie prime prove per uno spettacolo, terminai per schiacciare un ballerino>>, disse. Non potei evitare di scoppiare a ridere. Mi passai una mano tra i capelli, abbassando lo sguardo sui suoi capelli ricci e scuri. Emanavano un buon profumo.

<<Poggiai male il piede a terra, e gli finì contro...Imbarazzante>>, disse, canticchiando l'ultima parola. <<Quindi, pensa a questo mentre canterai per me>>, terminò, alzando la testa per potermi guardare.

<<Va bene...>>, dissi, facendola esultare. <<...ma ad una condizione>>, continuai, prima che si entusiasmasse troppo. Siccome lei voleva sentirmi cantare, mi sembrava più che logico che lei mi facesse vedere quanto era brava nella danza. Insomma, doveva avere davvero tanto talento se l'avevano accettata alla Juilliard, quindi sicuramente non mi avrebbe negato un paio di mosse. Mi guardò con attenzione mentre mi alzavo dal letto. Presi il mio cellulare, aprendo Youtube. Cercai quello che volevo, poggiai il cellulare su un mobile, in modo tale che potesse sentirsi chiaramente la musica.

<<Come te la cavi con la bachata?>>, chiesi, guardandola con un sopracciglio inarcato.

<<Posso inventarmi qualcosa>>, disse, alzandosi subito in piedi. Iniziò la base musicale, dai classici ritmi latini. Mi prese per un polso, attirandomi al suo petto. <<a patto che balli con me>>. Scoppiai a ridere, alzando gli occhi al cielo. Perché no? Tanto, peggio di così non poteva andare.

<<Mi memoria ha conservado lo que se ha llevado el viento
(La mia memoria ha conservato quello che ha portato via il vento)>>, iniziai. Il cantante utilizzava una voce più bassa, tuttavia, io presi a cantare in maniera più acuta. Normani alzò le sopracciglia, impressionata. Preso, i suoi fianchi presero a muoversi. Imitai i suoi movimenti.

<<Y yo estoy estancado en esos tiempos
Cuando tú me amabas y con gran fulgor sentía tus besos
Dime, quítame esta duda
¿Quién es esta extraña que se ha apoderado de tu ser?
¿Dónde está la amante loca que me erizaba la piel?
Porque ya tú no me tocas como lo hacía esa mujer
Algo no anda bien
(E sono paralizzato in questi tempi. Quando tu mi amavi e con grande passione sentivo i tuoi baci. Dimmi, toglimi questo dubbio. Chi è questa sconosciuta che si è impossessata del tuo essere? Dov'è l'amante pazza che mi faceva accapponare la pelle? Perché non mi tocchi più come lo faceva quella donna...C'è qualcosa che non va)>>. Normani strinse le sopracciglia, come se cercasse di capire quello che dicevo. O forse, l'aveva già capito ed era solo confusa. Dopotutto, aveva fatto dei corsi di spagnolo, quindi doveva comprendere un po'.
Scosse la testa, sospirò e poi continuò a muoversi. Tra una pausa e l'altra, mi faceva fare delle piccole giravolte, senza mai smettere di muovere i fianchi. Era così brava e sensuale. Ed io, avevo preso a cantare con grande gusto. L'imbarazzo ormai dimenticato.

<<Esta noche me hago el interrogante
Y le pongo fin a la impostora, usurpadora
Exijo contigo una entrevista
Sospecho plagio a mi señora, mala imitadora
(Questa notte faccio l'investigatore e metto fine alla impostora, usurpatrice. Esigo un'intervista, sospetto plagio alla mia signora, cattiva imitatrice>>, continuai a cantare. 

<<Cazzo se sei brava>>, mormorò al mio orecchio, quando mi ritrovai con la schiena contro il suo petto. Sorrisi. 

<<Anche tu non sei male>>, dissi, mentre ritornavamo faccia a faccia. La canzone continuò.

<<Dime, tengo unas preguntas
¿Dónde fue bajo la lluvia que te di ese primer beso?
Dime también, relátame el momento
Número de alojamiento donde yo te hice mujerConfírmame
¿Qué me enciende en el sexo?
¿Qué me encanta de tu cuerpo?
Nuestra primer aventuraQuiero detalles
¿Será el cuello o el ombliguito,
Tu punto favorito?
Porque yo sí sé cuál esSi en verdad eres la original,
demuestrámelo ahora
(Dimmi, ho delle domande. Dov'è stato, sotto la pioggia, che ti ho dato il primo bacio? Dimmi anche, rivelami il momento...il numero della stanza dove ti ho reso donna. Confermami...che mi eccita nel sesso? Cosa mi piace del tuo corpo? La nostra prima avventura. Voglio i dettagli: sarà il collo o l'ombelico, il tuo punto preferito? Perché io so qual è...Se sei davvero l'originale, dimostramelo adesso)>>.
Normani mi guardò negli occhi con intensità, mentre la base musicale continuava dietro di me. Non continuai a guardare, perché mi persi nei suoi occhi. Un piccolo sorriso imbarazzato si formò sulle sue labbra, poi allungò la mano verso il mio volto e spostò dietro al mio orecchio una ciocca di capelli. 

<<Sono così gelosa di Lauren...>>, sussurrò, mordendosi il labbro inferiore. I miei occhi caddero sulla sua bocca, e non potei evitare di fissare quel gesto. <<...perché ha una cosa preziosa come il tuo amore...>>. Chiusi gli occhi, cercando di allontanare tutti i pensieri che minacciavano di passarmi per la testa. Sentii il suo respiro colpirmi il volto, ma d'improvviso, il suo calore sparì completamente. Si era sposata come se avesse preso la scossa, e proprio quando stavo per chiederle cosa fosse successo, la porta della camera venne spalancata. Notai tre cose: la musica era cessata, Lauren era ubriaca fradicia e il ragazzo che la stringeva per le spalle era Shawn. A quest'ultimo dettaglio, non potetti evitare di tirare un sospiro di sollievo. Non mi andava di vedere quel coglione che era stato con lei per tutta la serata.

<<Festa finita, Lauren...è ora di andare a dormire>>, disse lui, guardandoci in cerca d'aiuto. Ci affrettammo a raggiungerla. Lasciò che portassi il suo braccio intorno alle mie spalle, ma quando ci provò anche Normani, grugnì infastidita e si strinse contro di me.

<<Oh...kay...Posso andare?>>, domandò Shawn, alternando lo sguardo tra noi tre.

<<Certo, Shawn. Grazie mille per l'aiuto>>, disse Normani, indicando Lauren con un cenno del capo. <<Lascia che prenda il mio posto sul letto, non fa niente>>, aggiunse poi, guardandomi. Lauren si gettò a peso morto sul letto a quelle parole, tirandomi giù con lei. Feci per alzarmi, siccome la situazione era davvero imbarazzante, ma le sue braccia si strinsero intorno al mio busto, tenendomi stretta contro di sé.

<<Stanno per salire anche le ragazze...aiutano Dinah a buttare fuori gli ultimi ubriachi>>, spiegò lui. Non riuscii a vedere la sua espressione, poiché Lauren mi teneva stretta contro il suo petto. Cazzo, persino da ubriaca aveva un profumo buonissimo. <<Vado a salutare Hailee, poi torno a casa. Ci vediamo, ragazze>>, salutò.

<<Ciao, Shawn>>, mormorai, ed immaginai che Normani gli avesse fatto un cenno del capo o qualcosa di simile, poiché non sentì una risposta. Almeno che, non fosse uscita anche lei dalla stanza. Merda, non potevo muovermi, quindi non averi mai potuto vedere se c'era ancora o meno.

<<Mi lasci andare?>>, sussurrai al suo orecchio. Notai i brividi formarsi lungo il suo collo, e mi morsi il labbro. Ridacchiò, scuotendo la testa. Mi sa che quello era un no.

<<Arriveranno le ragazze...Non possono trovarci così. Ally deve mettersi a letto, al tuo fianco, e non può farlo se io sono su di te>>, cercai di spiegare, nel tentativo di convincerla. Strinse le sopracciglia.

<<Hai ragione...sotto di me, sei molto più sexy>>, mormorò con voce roca.  Cazzo, cazzo, cazzo! L'ultima cosa di cui avevo bisogno, era Lauren che da ubriaca, raccontava a tutti le nostre avventure. Erano solo due, ma comunque erano due situazioni che volevo tenere private.

<<Lauren, lasciala andare>>, disse la voce di Normani. Oh, perfetto, era ancora nella stanza! Porca puttana, aveva sentito il suo commento!

<<Perché? Così puoi averla tu?>>, sbottò, stringendomi solo più forte. Gemetti. Poggiai i gomiti sulle sue spalle, riuscendo così a guardarla negli occhi. Sorrise, guardandomi con gli occhi rossi. Non riuscii a trattenermi. Accarezzai dolcemente la sua guancia. Chiuse gli occhi, girandosi per poter baciare il palmo della mia mano.

<<Abbiamo interrotto qualcosa?>>, chiese d'improvviso la voce di Dinah. Potevo vedere il sorriso sul suo volto.

<<Solo Lauren ubriaca che non lascia andare Camila>>, mormorò Normani. Il suo tono di voce era strano. Non l'avevo mai sentito prima.

<<Normani è solo gelosa>>, borbottò Lauren, ma nessuna di loro la sentì. Oppure, la sentirono ma non le diedero molta importanza.

<<Lau, le ragazze sono qui. Ally deve venire a dormire. Dovresti lasciarmi andare adesso, davvero>>, dissi dolcemente. Lei strinse le sopracciglia, poi chiuse gli occhi di nuovo.

<<Ally è in un altro universo, Camila. Potrebbe dormire anche sul marciapiede, e non si lamenterebbe>>, disse Ariana, alle mie spalle. 

<<Ha conosciuto un ragazzo e fantastica ad occhi aperti>>, spiegò Taylor, che aveva fatto il giro del letto e aveva visto la mia espressione confusa. Si sedette dove aveva dormito ieri, posando la testa sul cuscino. Oh, avrei pagato per vedere l'espressione di Ally in quel momento.

<<Qualcuno le faccia una foto, per favore!>>, dissi, ridacchiando.

<<Come la separiamo da Lauren?>>, chiese Hailee. La mora, in risposta, borbottò qualcosa, e mi strinse solo più forte.

<<Semplice: non lo facciamo. Lasciamo che dormano insieme. Come ha detto Ariana, Ally si può accontentare anche di uno dei letti a terra....Ally, sei almeno tra noi?...Come non detto...il letto è tutto tuo, Camila>>, disse Dinah. Sapevo che si sentiva orgogliosa, perché lei non era al pari con ciò che era accaduto nella mia vita recentemente, quindi credeva di aiutarmi. Era davvero così dolce, quella bionda malefica.

<<Non possono dormire insieme>>, sbottò Normani. Lauren ridacchiò, divertita.

<<Hai delle idee migliori?>>, chiese Dinah.

<<Aspettiamo che si appisoli, poi le diciamo che è uscito un nuovo episodio di Orange is the new black>>, disse Hailee.

<<Già l'ho finita la serie>>, disse Lauren, ancora con gli occhi chiusi. Ed io che credevo che si stesse addormentando già.

<<Okay...solletico?>>, propose Ariana.

<<Non soffre il solletico>>, <<Non soffro il solletico>>, dicemmo io e Lauren nello stesso momento. Sorrise, e una specie di mugolio abbandonò le sue labbra.

<<Ally! Camila può prendere il tuo posto nel letto con Lauren?>>, chiese Ariana. Immaginai che avesse urlato il suo nome per ottenere la sua attenzione.

<<Ehm...certo...sì, ovviamente>>, disse lei. Oh, la mia piccola Ally!

<<Bene. Quindi, è fatta, Camila!>>, disse Dinah. Di nuovo, potei immaginare l'espressione soddisfatta sul suo volto.

Tutte si misero negli stessi letti di ieri, con l'unica differenza che Ally prese il mio e Normani quello di Lauren. Un po' per l'alcol, un po' per la giornata, presto, tutte si addormentarono. I loro respiri pesanti riempivano il silenzio della stanza. Abbandonata al mio destino, mi sistemai meglio sul petto di Lauren e mi resi conto che combaciavamo alla perfezione. Le mie gambe erano situate ai lati dei suoi ginocchi, distesi verso il basso, in modo tale che ogni tanto, i suoi piedi toccassero i miei(Dinah era riuscita a sfilare le scarpe ad entrambe, prima di coricarsi). Le sue braccia erano strette leggermente intorno ai miei fianchi, e il suo respiro mi colpiva i capelli. Il mio orecchio era premuto proprio contro il suo petto, dove sentii il suo cuore battere ad un ritmo regolare. Mi concentrai sul suo battito, piuttosto che su Taylor che russava leggermente.

<<Perché mi sono innamorata di te?>>, sussurrai in maniera talmente bassa, che persino io faticai a sentirmi.

<<Non lo so...>>. Spalancai gli occhi, mi congelai contro il suo petto. Merda, merda, merda, merda, merda! Avevo già detto "merda"? Credevo che stesse dormendo, altrimenti non l'avrei mai detto a voce alta! Anche se ormai, l'aveva capito che provavo qualcosa per lei, non volevo comunque dirglielo in questa maniera.

<<Ma se fossi una persona migliore, ti direi che non sono quella giusta per te...e magari, ti direi anche chi è quel qualcuno che potrebbe trattarti bene. Tuttavia, sono una stronza egoista, quindi non lo farò>>, sussurrò, lasciandomi un bacio tra i capelli.

<<Lauren...>>, mormorai. Entrambe usavamo un tono di voce bassissimo, per non svegliare le ragazze.

<<Voglio solo che tu sappia che io sono tua, Camila. Lo sono sempre stata>>.

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