❤️❤️❤️❤️Buon pomeriggio e tantissimi auguri a @ Jakota_50Shades ecco il tuo regalo amore ti voglio bene ❤️❤️❤️
Stephan
Sono ancora turbato dall'incontro con Erik ed Elvira.
Non mi sembrano volti nuovi, ho come l'impressione di conoscerli.
Finalmente sono andati via, Aurora adesso sembra più tranquilla.
Jason dorme fra le mie braccia, si è addormentato appena è iniziata la Messa, devo ammettere che se non fosse per la mia adorabile compagna che ogni due minuti mi da botte col gomito sul braccio dormirei anche io insieme al mio bambino.
<Oggi sto dando troppo, fra recita e Messa, mi sa che questa notta mi toccherà ricevere >.
Sussurro all'orecchio di Aurora, che diventa bordeaux.
<Step siamo in chiesa>
<Ed allora? Mica è una cosa grave!>.
Non mi risponde, ma trattiene un sorriso.
< ho voglia di te amore>
<Step!>
<Tu no?>
La voglio provocare, magari si decide a tornare a casa prima.
<Si>
<Andiamo a casa>
<Sta per finire>
<Dai>.
Le bacio il collo.
<Smettila Step>.
Mi guarda negli occhi, ho capito vuole restare.
<Va bene aspetto!>.
Metto il broncio come i bambini.
Apro gli occhi, il suono delle campane mi ha svegliato.
<Buon Natale amore>.
Aurora bacia le mie labbra con dolcezza.
<Buon Natale anche a te>.
Dopo aver salutato tutti finalmente stiamo tornando a casa insieme ad Ugo e Lina.
<Ti sei addormentato!>
<Amore sai benissimo che non sono un tipo religioso, accontentati che ero presente!>.
Si stringe al mio braccio.
<Grazie per essere rimasto>
<Non ti avrei mai lasciata sola, ho capito che ci tenevi>.
È strano come per amore si riescano a tollerare cose che normalmente non riesci.
Io farei di tutto per vederla felice, per far in modo che sia lei che Jason abbiano tutto quello di cui hanno bisogno.
Entriamo in casa, domani passeremo la giornata con Ugo e Lina, anche loro come noi non hanno nessun altro.
Aurora sta mettendo Jason a letto, io ne approfitto per creare un'atmosfera un po' particolare voglio darle il mio regalo.
Accendo lo stereo a basso volume, anche se comunque Jason continuerebbe a dormire.
Stappo una bottiglia di spumante, riempiendo due calici.
Mi sarebbe piaciuto fare tutto ciò in un bel Hotel, ma per adesso mi accontento di questo.
Aurora mi viene incontro, le porgo uno dei due calici.
<A cosa brindiamo?>.
<Tu a cosa vuoi brindare>.
Ci pensa su.
<Al nostro primo Natale insieme>.
<Mi piace ma non basta>
<Brindiamo a noi?>
<Ci siamo quasi>.
Mi avvicino a lei, siamo ad un palmo, i nostri respiri si fondono, come vorrei fondere anche i nostri corpi.
<Brindiamo alla nostra conoscenza, alla nostra attrazione>. Strofino la mia erezione sulla sua intimità<Brindiamo ai nostri sentimenti>.
Ora o mai più Step!
<Brindiamo al fatto che ti amo>.
Gli occhi le diventano lucidi.
<Brindiamo alla passione>, le trema la voce< Brindiamo alla vita che ci ha dato una seconda possibilità>, fa una pausa.
<E Brindiamo all'amore, anche io ti amo Stephan>.
I calici tintinnano, beviamo entrambi un sorso.
Le tolgo il bicchiere dalle mani, lo poggio insieme al mio sul tavolo.
Mi avvicino alle sua bocca, si sporge per baciarmi, né approfitto per bloccare il suo labbro inferiore tra le mie labbra, lo mordo sento il suo sangue nella mia bocca.
Lo succhio come se potesse nutrimi.
Voglio tutto di lei.
Le sue mani tirano i miei capelli, libero il suo labbro, ma non le do tempo di parlare.
La mia lingua è nella sua bocca, sollevo le sue gambe intrecciandole alla mia vita, voglio perdermi in lei.
La stendo sul divano, tolgo via la mia maglia, la stessa fine faccio fare alla sua.
La voglio vedere nuda.
Bacio ogni centimetro della sua pelle che libero dagli indumenti.
Mi stendo su di lei, la guardo negli occhi.
<Se non vuoi mi fermo>
Mi zittisce con un bacio, le sue mani sbottonano i miei jeans, li fa scivolare lungo le gambe.
Strizza il mio sedere.
<Ti basta come risposta>.
<Si, ma se non abbassi i slip non possiamo continuare>.
<Sempre diretto tu!>.
Sta volta la zittisco io.
Con una mano provo a togliere le mutande, perfortuna viene in mio soccorso, o rischiavo di schiantarmi sul suo corpo!
Struscio la mia cappella sulla sua entrata.
I suoi umori mi bagnano.
<Dimmi che prendi la pillola>
<La prendo>.
Provo ad entrare è strettissima.
Chiudiamo entrambi gli occhi, è doloroso.
Do una spinta decisa, entro tutto, Aurora morde la mia spalla.
<Scusa amore, ma era peggio o se no>.
Annuisce.
Cerco le sue labbra, la bacio piano con dolcezza, le do il tempo di abituarsi a me.
<Va meglio?>.
<Si>.
Mi approprio della sua lingua, mentre piano inizio a muovermi.
Esco di poco e rientro, non stacchiamo mai il contatto visivo, siamo uniti non solo nel corpo.
Scivolo con più facilità dentro il suo corpo, questo mi da la sicurezza per aumentare le spinte.
Si sentono solo i rumori della nostra pelle che sbatte, oltre gli ansimi.
Sento il suo corpo stringersi sul mio cazzo.
<Ti amo Aurora>.
<Ti amo anche io>.
Raggiungiamo insieme il piacere.
I nostri umori si mescolano insieme, ed in questo momento vorrei che non prendesse la pillola, vorrei che restasse incinta di mio figlio, perché se c'è una cosa che ho capito è che voglio lei per il resto della vita.
Mi accarezza il volto, mentre riprendiamo fiato.
<Come stai?>.
<Davvero tu ti preoccupi di come sto io? Io in questo momento sono l'uomo più felice del mondo. Tu piuttosto come stai?>
<Io sono felice>.
Sorride, ed è bellissima, gli occhi ancora lucidi per il piacere, le guance rosse, i capelli sparsi sul cuscino.
<Sei bellissima>.
<Tu lo sei di più>.
Guardo il suo collo come al solito la collana sta lì, passo il dito sulla catenina.
<Non sopporto di vedertela addosso>.
<Sganciala>.
<Non devi farlo per me Aurora>
Porta le mani sul mio viso.
<Io questa sera ho chiuso con il passato, ricorderò per sempre Jason ed infondo nel mio cuore ci sarà sempre, ma adesso voglio vivere nel presente, amo te>.
Sgancio la collana.
Mi sporgo per prendere il pacchetto regalo.
Ansimiamo entrambi mi ero dimenticato di essere ancora dentro di lei.
Inizia a muoversi sotto di me.
<Volevo darti il regalo>.
<Per ora voglio te>.
<Ok il regalo aspetterà>.
Dio quanto amo questa donna...