Una ragione per ricominciare

By Gioia2993

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Aurora e Stephan. Lei 23 anni, lui 28. Due persone apparentemente opposte. Lei buona, dolce, amorevole. Lui c... More

Trama e Personaggi
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo12
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18..
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo23.
Capitolo 24.
Capitolo 25
Capitolo 26
Sorpresa
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39.
Capitolo 40.
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Avviso
Ultimo capitolo
Epilogo
Ringraziamenti

Capitolo 13

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By Gioia2993

❤️❤️❤️Buon giorno, appena finite di leggere voglio sapere che ne pensate😉❤️❤️

Aurora

Apro gli occhi ho dormito benissimo questa notte, il merito è di questo uomo che mi tiene ancora stretta a se.
Se ripenso all'incubo di questa notte mi viene la pelle d'oca.
Sembrava reale, ero di nuovo all'obitorio solo che questa volta sotto il lenzuolo c'era Step era suo il corpo che dovevo riconoscere.

Sento la sua mano accarezzarmi la schiena.

<Non tremare>.

La sua voce roca è qualcosa di indescrivibile.
Mi stringo al suo corpo, non è stata una mossa saggia.

Avevo dimenticato come si sveglia un uomo la mattina.
Sento le guance calde.

Il suo petto è scosso dalla sua risata.

<Sei bella tutta rossa in viso>.

<Smettila>.

Abbassa il viso alla mia altezza.

Adesso siamo vicinissimi.

<Perché dovrei smetterla? È vero Aurora, sei bellissima e lo sei di più quando sei in imbarazzo>.

Guardo le sue labbra è da ieri sera che immagino come sia sfiorarle.

<Aurora se vuoi tirarti indietro fallo adesso, perché dopo che ti avrò baciata tu sarai mia>

<Io non voglio tirarmi indietro>.

Si avvicina alle mie labbra.
Le sfiora con le sue.

Le sue labbra sono come le immaginavo, morbide dolci.

Ricambio il bacio.

Blocca il mio viso con le sue mani, con i pollici accarezza i miei zigomi, la sua lingua cerca la mia.
È un bacio dolce, passionale, ci stiamo scoprendo lentamente.

Interrompe il bacio, le sue labbra restano sulle mie.

<Dobbiamo fermarci>.

<Sei pentito?>

<No>, sorride senza allontanarsi, <Ma non è il caso che ti faccia mia in un letto dove dorme un bambino>.

Sento molto caldo.

<Sei sempre così diretto?>

<Si non mi piacciono i giri di parole>.

Bacia di nuovo le mie labbra, è stato tropo veloce però!

<Aurora dobbiamo alzarci, oggi devo riuscire a vendere qualche cosa>.

Interrompe il momento che si era creato, sento preoccupazione nella sua voce.

Fissa il soffitto.

<Cosa c'è che non va?>

<Tu credi che possa funzionare?>

<Perché non dovrebbe?>

<Forse perché non ho una casa ed un lavoro?>.

<Un lavoro l'hai, realizzi quadri che sono opere d'arte, secondo me dovresti solo aspirare a qualcosa di più e la casa è un problema risolvibile come cosa>

<E se io non volessi?>

<In che senso?>

<Io ho scelto di vivere così, io ho deciso che la mia vita sarebbe stata questa>

<Step da cosa scappi?>

Si volta verso di me, accarezza il mio viso.

<Aurora io...>. Rilascia il fiato.
<Ne possiamo parlare questa sera?>.

<Certo come vuoi tu>.

Bacia le mie labbra, sentiamo bussare alla porta.

Guardo Step.

<Cavolo che ora è?>

Si volta a guardare la sveglia.

<Le cinque e mezza?>

Scoppio a ridere.

<Per la prima volta nella mia vita non sono in orario!>

Ride anche lui, mentre Lina a breve butta la porta giù.

<Hai una cattiva influenza su di me!>

<Vai ad aprire la porta e tranquillizza Lina>.

Mi alzo dal letto, non prima di aver ribaciato le sue labbra.

Corro ad aprire la porta.

Lina ha ancora il pugno sollevato.

<Aurora Dio Santo tutto bene?>

<Si non ho sentito la sveglia>.

Prova ad entrare, ma la blocco.

<Ehm Jason te lo porta dopo Step>

<Ha dormito con te?>.
Sembra arrabbiata.

<No ha dormito qui>. Rispondo infastidita.

<Scusa non volevo intendere>

<Tranquilla, ora però devo andare davvero a prepararmi Laura mi avrà data per dispersa>.

<Certo tesoro, allora aspetto di la>

Bacio la sua guancia.

<Ti voglio bene>

< Io di più>.

Stephan

Sento chiudere la porta.

Aurora torna correndo in stanza.

<Sono in super ritardo! Per fortuna sta aprendo Laura!>

Rido perché è comico vederla correre per la camera.

<Ti dispiace se prima che vai lasci Jason a Lina?>

<Perché non vengo via adesso con te?>

<Ma è presto anche se è tardi!>.
Entra in bagno, riaffaccia con lo spazzolino in bocca<Mi porti le chiavi di casa dopo in pasticceria>.
Si chiude in bagno.

No ma è bello dialogare con lei. Ti da possibilità di scelta!

Guardo Jason dormire bacio la sua guancia.

<Beato tu che sei ancora un bambino>.

Esce dal bagno è già pronta, c'è stata dieci minuti ed è bellissima.
In realtà lo è sempre.

Si avvicina al bambino, lo bacia, lo stesso fa con me.

<Ci vediamo dopo>

<A dopo>.

È uscita da casa, mi sollevo dal letto, entro in cucina.

Mi Preparo un caffè.

Ok stephan ragioniamo.
Che cazzo stai facendo?
Sono a casa della donna che mi piace e fino a qua ci sono.
Io non posso avere una relazione.
Cioè posso averla, ma come faccio che fa la invito a passare la notte nel mio cartone?
Anche se ormai è tardi per farmi questa domanda, in verità ormai ho già deciso di volerla.
Questa notte sono stato chiaro con lei ma soprattutto con me.

Sono un bipolare del cazzo!

<Gnonna>.

Mi precipito in camera Jason è sveglio, o meglio più o meno sveglio.

<Amore>

Allunga le braccia verso di me.

Lo stringo al mio petto.

<Buon giorno ometto>.

Ha chiuso di nuovo gli occhi.

E adesso che dovrei fare? Panico!
Non mi ha detto se devo fargli il latte, se devo vestirlo.

Jason apre gli occhi.

<Gnonna o è?>

<A casa sua. Vuoi lei?>

<Gno tu>.

Bacio le sue guance calde,
<anche io voglio te piccolo, ma abbiamo bisogno di nonna>.

Busso alla porta di Lìna con Jason fra le braccia.

Apre subito, mi guarda, le sopracciglia le arrivano all'attaccatura della testa.

Cazzo Sono senza maglia, chissà film che si sta facendo abituata alla mela di suo marito.

<Jason si è svegliato>.

<Si certo dallo pure a me>.

Bacio il bambino, non vuole staccarsi da me.

Inizia a piangere ed il mio cuore diventa minuscolo.

<Amore devo andare a lavorare>.
Mi guarda.
<Togni?>
<Si questa sera torno, promesso>.

Sembra convinto anche se piange ancora, va fra le braccia di Lina.

<Io mi preparo e vado>

<Si certo. Buona giornata>

< a te>.

Torno in casa a prepararmi.

Evito di pensare che è meglio, questa sera devo raccontarle del mio passato, ma non so se sono pronto, non ho più parlato con nessuno di quello che è successo..

Esco da casa, per prima cosa devo dare le chiavi ad Aurora...

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