Una ragione per ricominciare

Por Gioia2993

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Aurora e Stephan. Lei 23 anni, lui 28. Due persone apparentemente opposte. Lei buona, dolce, amorevole. Lui c... Más

Trama e Personaggi
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18..
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo23.
Capitolo 24.
Capitolo 25
Capitolo 26
Sorpresa
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39.
Capitolo 40.
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Avviso
Ultimo capitolo
Epilogo
Ringraziamenti

Capitolo 1

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Por Gioia2993

Aurora

Controllo l'ora, è strano che ancora non sia qui.

La pasticceria è piena di gente, sono mesi che preparo questa inaugurazione.

<Tesoro vedrai che è imbottigliato nel traffico>.

Guardo Lina, lei è suo marito sono i miei vicini di casa, anzi i nostri, ma rappresentano la mia
famiglia.

<Non lo so ho una brutta sensazione. Jason non si sarebbe mai perso questo momento, doveva essere qui due ore fa, il cellulare squilla a vuoto>.

Intanto anche Ugo si è avvicinato a noi.

<Se ti fa stare più tranquilla faccio un giro di chiamate, magari qualcuno dei nostri amici l'ha visto>

<Si grazie Ugo>.

<Aurora ci sono due agenti che ti stanno cercando>.
Mi informa Laura  la mia impiegata.

Guardo Lina.
Stringe la mia mano.

<Andiamo a vedere>.

Davanti la porta ci sono due agenti in divisa, dietro di loro parcheggiata c'è la volante.

<Buona sera sono Aurora De Santis>

<Signora De Santis, dobbiamo darle una brutta notizia il suo compagno Jason Hollivee ha avuto un incidente mortale. Dovrebbe venire con noi per il riconoscimento della salma>

<No no no non è vero!>.

Urlo con tutto il fiato che ho in corpo.

Sobbalzo nel letto, accendo la luce del abat-jour sul comodino.

Guardo l'ora sono le tre del mattino.

Asciugo la mia fronte con le lenzuola, sono tutta sudata.

Ho avuto di nuovo gli incubi, guardo il letto alla mia destra.

Jason dorme al mio fianco.

Il mio amore, il mio piccolo bambino.

Gli accarezzo il viso.

Gli ho dato il nome del suo papà.

Spengo la luce, mi stendo a letto, stringendo mio figlio al petto.

Il mio piccolo che ha già un anno.

Un anno da quando il suo papà è morto senza neanche sapere della sua esistenza.

Spengo la sveglia fuori è ancora buio.
Devo prepararmi per andare in pasticceria.

Una bella doccia calda con ancora l'accappatoio faccio colazione,latte e biscotti fatti da me logicamente.

Mi vesto, sistemo i capelli,

controllo l'ora: 5;45.
In perfetto orario.
Bacio il mio bambino.

Conto alla rovescia: 3..2...1...

Sento due colpi alla porta di casa.

Apro, nonna Lina è già operativa.

<Buon giorno tesoro>

<Buon giorno Lina>

<Il mio ometto?>

<Dorme come ogni mattina>.

Prendo il cappotto e la borsa.

Bacio sulla guancia la mia mamma acquisita.

<Io vado ci vediamo questa sera>

<Buon lavoro tesoro>.

Esco da casa, scendo le scale che portano sulla strada.

Barcellona è già sveglia, il fioraio all'angolo sta sistemando la sua vetrina, il giornalaio già al lavoro da un bel pezzo.

Cammino a piedi, non ho più voluto guidare l'auto, per fortuna la pasticceria non è molto lontana.

Svolto l'angolo della via, per terra c'è un uomo che dorme su un cartone, ha una coperta di lana sul corpo.

Mi fa molta pena.

Ora che ci penso fino ad ieri non c'era.

Più tardi gli porterò qualcosa da mangiare, lo faccio spesso, soprattutto quando mi resta del
cibo invenduto.

Davanti il negozio trovo Laura.

<Buon Giorno Auri>

<Buon giorno a te Laura>.

Apriamo la saracinesca, purtroppo il comando elettronico si è guastato, sto raccogliendo i soldi per poterlo aggiustare.

Entriamo dentro, ogni mattina guardando il mio negozio ringrazio il cielo per quello che ho.

<Subito all'opera, i croissant ci aspettano>

<Come fai ad essere così allegra di prima mattina?>

<Semplice tesoro, metto amore in tutto quello che faccio, se le cose le fai con noia, imbronciata ti pesano, se le fai con il sorriso tutto sembra più bello>

Mi guarda.

<Di la verità ti droghi!>

<Simpatica! Dai a lavoro>. Batto le mani.

Accendo lo stereo, indosso il grembiule,dopodiché inizio la preparazione dei miei deliziosi pasticcini.

<Laura hai visto l'uomo all'angolo?>

<Si l'ho notato anche io è la prima volta che qualcuno si mette lì>

<Già, poverino avrà patito molto il freddo di questa notte>.

Sentiamo la campanella della porta.

<Vado dai clienti>.

<Vai tu,io sforno i croissant>.

Esco le teglie dal forno, ahi scottano!

Avvolgo un cornetto con la carta, verso in una tazza del latte caldo, metto tutto su di un vassoio.

Esco dal retro bottega, mi avvicino all'angolo della via.

L'uomo non c'è più, ma ha lasciato qui il suo cartone e la coperta.

Poggio il vassoio per terra, quando tornerà troverà la colazione.

Torno in negozio a lavorare.

La giornata la passo alternandomi fra il laboratorio ed il negozio, mi piace anche interagire con i clienti, sentire i loro pareri, aiutarli nella scelta dei dolci più adatti.

Molto spesso mi ritrovo a creare le loro ordinazioni, cerco sempre di accontentare tutti..

<Aurora c'è una sorpresa per te>

Esco nella bottega, c'è il mio bambino insieme a nonna Lina e nonno Ugo.

<Bimbo mio>.

<Mimi>.

Prendo il mio cucciolo fra le braccia.
Lo sbaciucchio tutto, mente lui si gode beato le coccole.

Sono felicissima della sorpresa.

<Cosa ci fate qui?>

<Abbiamo portato il pranzo per voi belle ragazze>.

<Grazie Ugo>.

Pranziamo tutti insieme nel laboratorio.

Guardo il mio bambino che gioca con la mia collina, o meglio con il ciondolo è un anello.

Ogni giorno che passa somiglia sempre di più a suo padre è biondo come lui, ha il suo stesso sguardo furbo.

Lina accarezza il mio viso.

<Si somigliano molto>

<Da fare male>

<Prima o poi questo dolore ti abbandonerà>

<Questa notte ho sognato di nuovo il giorno dell'incidente>.

In tanto Jason si è addormentato.

<Hai pensato di andare da un terapeuta?>

<Non ho il tempo, già non lo vedo quasi mai>, bacio la fronte del mio cucciolo,<Non posso privarmi pure dei pochi momenti che abbiamo, mi sto perdendo tanto di lui>.

Sento gli occhi pizzicare.
Ugo mi stringe le spalle.

<Lo sai che potremmo aiutarti noi>

<Già fate molto, non posso accettare anche i vostri soldi>.

<Sai che per noi sei la figlia che non abbiamo mai avuto>.

<Si lo so>.

Ugo prende Jason fra le sue braccia.

<Noi andiamo a casa, ci vediamo questa sera>.

<D'accordo>.

Laura va via insieme a loro, il pomeriggio riesco a gestire tutto da sola. I dolci sono tutti preparati, mi occupo solo della vendita.

Alle 20:00 chiudo il mio negozio, lavoro tanto per pagare i debiti con la banca, Jason aveva un buon lavoro quando avevamo aperto la pasticceria morendo lui tutto è ricaduto sulle mie spalle.

Mi avvio verso casa, gli occhi mi cadono dove oggi c'era quel uomo lui non c'è.

Il marciapiede però è sporco di pittura..

Buona sera!!!
Ho deciso di postare il primo capitolo, per conoscere un po' Aurora.
Cosa ne pensate????
Per questa settimana conosceremo solo lei e Stephan.
Spero di iniziare ad aggiornare dalla prossima settimana.
Grazie a tutti ❤️❤️

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