Tu mi porti fuori dai miei in...

By ilbuiononmispaventa

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Due ragazzi diversi, ma che non potrebbero essere più giusti insieme e lo capiranno presto. Per lui nasce tut... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54

Capitolo 41

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By ilbuiononmispaventa

MADISON P.O.V.

" Papà posso chiederti una cosa? " mormorai nervosa, scrutando attentamente la sua espressione per capire il suo umore attuale. Sembrava tranquillo e rilassato come sempre e forse, forse, ciò che stavo per fare avrebbe avuto i suoi frutti.
" Lunedì ehm, c'è ancora quella gita con i Darlinston? " chiesi finalmente e giocherellai con il cibo nel mio piatto intanto che aspettavo ansiosamente che lui finisse di masticare prima di rispondermi.
" Ma certo e già che hai tirato fuori la questione dovrei dirvi qualcosa. Partiremo verso le dieci e staremo lì per ben tre giorni, le previsioni meteo sono ottime! Non temere, Mercoledì sera saremo a casa e potrai uscire con tutti i tuoi amici " disse allegro, corrugò un secondo la fronte e aggiunse
" Non vorrai darci buca, vero? "
Ehm... SÌ.
Sentii gli occhi di tutta la mia famiglia, eccetto quelli di Theo, puntati addosso mentre scuotevo la testa e abbozzavo uno dei sorrisi più falsi in tutta la mia vita. Sinceramente avevo sperato che si fosse dimenticato o che il meteo alla televisione annunciasse un'improvvisa tempesta così da annullare tutto, ma niente da fare.
" Caro, alloggeremo nella solita vecchia casa? " domandò ancora mia madre e Thomas si lasciò scappare un risolino entusiasta, era chiaro che non vedeva l'ora di partire.
La "solita vecchia casa" era davvero la solita vecchia casa. Ogni volta che andavamo a pescare andavamo sempre nello stesso posto - Bob era una persona abbastanza metodica - e affittavamo sempre per quei pochi giorni una villetta vicino alle rive del lago.

Era abbastanza grande, con tre camere da letto nel piano superiore, due bagni, una sala relax e uno sgabuzzino, mentre nel piano terra c'erano due camere, una grossa sala, una cucina e una sala da pranzo.
" Certo, cara. Sarà bellissimo come sempre " annuì mio padre raggiante per poi rivolgersi a Theo e ridacchiare
" Tu non farti strane idee e non invitare nessuno qui mentre siamo via, sono stato ragazzo anch'io, sai? "
Lui alzò gli occhi al cielo e si affrettò a finire la cena, probabilmente non volendo altre raccomandazioni sulla questione.
" Mad, sbaglio o è domani la festa a casa di Jessica Speedy? " chiese poco più tardi mia madre mentre eravamo arrivati ormai al dolce, gelato al limone. Feci un cenno con la testa e sentii mio padre schiarirsi la gola, segno che stava per dire qualcosa che non gli piaceva o lo metteva in imbarazzo.
" Ci sarà uhm anche Jason? "
Alzai gli occhi al cielo e feci un altro cenno, ignorando la sua espressione di disapprovazione. Okay, Jason non era di certo il ragazzo perfetto da presentare ai genitori, ma sinceramente questo mio padre non poteva saperlo, lui non lo conosceva nemmeno un po' rispetto a quanto lo conoscevo io.
" Sai, stavo pensando che potremmo invitarlo a mangiare ancora qui a casa? Che ne dici di Sabato? E magari potrebbe venire anche Megan " continuò Johanna sorridente, ricevendo uno sguardo incredulo e arrabbiato da suo marito.
" Megan non può " rispose automaticamente Theo, ancora apparentemente scocciato per il nostro battibecco riguardo al mio ragazzo.
" Perché il ragazzo mai dovrebbe venire un'altra volta? " protestò invece mio padre seccato, facendo alzare gli occhi al cielo sia a me che a mia madre.
" Jason " lo corressi gelida.
" Si chiama Jason ".
" È uguale " bofonchiò l'altro, scrollando le spalle, e aggiunse sprezzante
" In ogni caso non capisco perché dovrebbe venire nuovamente. L'abbiamo già conosciuto e so già che genere di persona è ".
" Perchè " intervenne Johanna seria
" Per tua figlia sarebbe importante e perchè, sempre per lei, lui è importante " scuotendo la testa tra sè e sè. Oh, grazie mamma.
Probabilmente era l'unica in quella famiglia che non odiasse il ragazzo che amavo e amo, tranne forse Thomas, ma in quel momento lui era troppo preso dal gelato per far caso alle nostre 'conversazioni da grandi', come le chiamava lui.
" Se pensi di conoscerlo e avere una minima idea su chi sia lui, ti sbagli di grosso " sbottai acidamente, alzandomi dalla sedia e andando a grandi passi in camera, senza prestare attenzione ai miei genitori che mi chiamavano.
Nel giro di qualche minuto un timido colpetto risuonò alla porta e, certa che fossero loro, gridai dal mio letto in cui ero seduta con il broncio come una bimba di quattro anni
" Non voglio parlare con nessuno, andatevene via "
Sentii una risata familiare e la voce di mio fratello maggiore ordinò
" Sfigata, fammi entrare ". Tolsi velocemente qualche lacrima di frustrazione che mi era scappata e gli aprii, ritrovandomi tra le sue braccia subito dopo.
" Papà ha fatto un po' lo stronzo, mi spiace anche se Jason non mi sta a genio, tu lo ami " sospirò staccandosi, strabuzzai gli occhi incredulo e mi gli rivolsi un sorriso gigante.
" E da dove viene tutta questa saggezza? " lo stuzzicai sospettosa, scoppiò a ridere, lasciando cadere la testa all'indietro e ammise " Megan mi ha, ehm, quasi ucciso telefonicamente quando le ho raccontato quello che ti ho detto ieri. ".
Si mordicchiò il labbro nervoso e non potei fare a meno di ridere con e di lui.
" Sei perdonato " gli sorrisi infine.
" Megan ti è così dannatamente leale, non mi stupirei se un giorno mi mentisse per coprirti " brontolò il moro, mentre un sorrisetto divertito compariva sulla mia bocca.
Chi gli diceva che non l'aveva già fatto? E Megan l'aveva già fatto.
" Sì " risposi semplicemente, rivolgendogli un ultimo sorriso riconoscente e stendendomi sul letto.

" È stato carino da parte tua accompagnarmi, visto che non ci sarai questa sera " ringraziai mio fratello Theo appena parcheggiò di fronte alla villetta di Jessica Speedy.
" Tranquilla Mad, mi ha fatto piacere. Chiamami quando vuoi così ti vengo a prendere, ma non dopo le tre " sorrise, annuii e lo baciai sulla guancia.
" Non bere, non fare stronzate e salutami la mia ragazza " aggiunse mentre scendevo dalla sua macchina e mi incamminavo verso il portone dell'entrata. La musica era molto alta già da fuori e c'era qualcuno, del quinto anno, che fumava nel vialetto.
" Madison sei uno schianto " esclamò la voce allegra di Emily e un secondo dopo sentii le sue braccia esili abbracciarmi. Ricambiai l'abbraccio e mi complimentai
" Tu non sei da meno " osservando la minigonna nera e camicetta azzurra che indossava.
Io avevo optato per un vestito semplice, formato da una gonna nera e un top fiorito, accompagnato da scarpe celesti che richiamavano i colori della sua parte superiore. " I ragazzi sono già dentro e con loro c'è anche Megan. Andiamo dai " mi incitò lei entusiasta, aprendo la porta d'ingresso e trascinandomi dentro la casa. Ad essere sinceri, il tutto mi ricordava la mia festa per i diciotto anni; la casa si apriva con un grande salone pieno di gente che ballava, luci colorate e bicchierini rossi sparsi ovunque, alcuni pieni, altri vuoti.
Guardandomi intorno, incontrai un paio di occhi azzurri, quel paio di occhi azzurri, e immancabilmente mi aprii in un sorriso che il moro ricambiò.
" Eccoli " disse nello stesso istante Em, prendendomi per mano e portandomi ad un divanetto in disparte alla sala su cui eravano seduti i nostri amici.
Jason fu il primo ad alzarsi e scontrò le sue labbra contro le mie, senza preoccuparsi delle decine di persone che ci stavano guardando proprio in quel momento.
" Sei bellissima, bambolina " sussurrò al mio orecchio, per poi scoccarmi un altro bacio sulle labbra, più casto.
" Tu pure Jas " gli sorrisi, osservandolo nei suoi jeans scuri stretti e la camicia nera, con i primi due bottoni slacciati in modo da far intravedere la muscolatura del busto. Okay
" bellissimo " non rendeva certo l'idea, meraviglioso, perfetto, eccitante, unico? Nah, non erano ancora abbastanza.
" Scusami " sbottò qualcuno irritato e ricevetti uno spintone che mi fece andare dritta dritta contro Jason. Ma che cazzo? Mi girai seccata in tempo per vedere un'incazzata - e praticamente seminuda visto la cortezza e scollatura del vestito che indossava - Victoria, seguita da un Darliston mortificato, sorpassarmi.
" Quella puttana, se ti tocca un'altra volta, giuro che la faccio cadere da quei cazzo di trampoli che ha al posto delle scarpe " ringhiò Jas, guardandola malissimo.
Se gli sguardi avessero potuto uccidere, a quel punto di quella stronzetta sarebbe rimasta solo un po' di polvere.
Mi sforzai di ignorare il tutto e andai, mano nella mano con il mio ragazzo, a salutare Derek, Tyler e Megan. Quest'ultima, con mia sorpresa, sembrava divertirsi molto nonostante i suoi pregiudizi verso Derek e Jason. Potevano sembrare due cattivi ragazzi, ma bastava conoscerli per sapere che erano a posto.
" Non ci pensare, sulle mie ginocchia tu " si oppose Jas quando feci per prendere posto a fianco alla mia migliore amica, alzai gli occhi al cielo e feci come mi aveva chiesto, facendo ridacchiare tutti.
Notai, abbastanza perplessa, che Tyler e Emily non erano seduti vicini, ma uno al lato opposto dell'altro, e lui di tanto in tanto le lanciava occhiate strane, forse angosciate, ma non capivo.
" Quella ti sta guardando praticamente sbavando " mormorai a Jason poco dopo infastidita , indicando una ragazza dalla parte opposta della sala che diventò rossa appena lui incrociò il suo sguardo. Il moro le sorrise divertito e mi chiese
" Ti va di farla impazzire? " , per poi ammiccarmi e avvicinando la sua bocca alla mia. Passò la lingua lentamente e più volte sul mio labbro inferiore, per poi morderlo piano, e farla incontrare con la mia in un appassionato bacio.
" Cazzo, prendetevi una stanza " si lamentò Derek, buttando giù in un unico sorso un drink, ci staccammo e scoppiammo a ridere.
" Sei solo invidioso, amico " lo sfotté Jason, scatenando un " oh-oh " da tutti.
" Posso baciare chiunque nella stanza, coglione. " rispose sicuro di sè l'altra, bevendo un altro drink e sorridendo.
" La Speedy sta venendo giusto giusto qui adesso. Baciala entro un minuto e ti dò 10£ " lo sfidò il suo migliore amico, indicando Jessica che ci stava venendo incontro e scatenando un secondo " oh-oh ". Dalla festa di fine scuola, in cui Derek l'aveva tradita baciando un'altra ragazza, tutti sapevano che Jessica provava un profondo rancore verso di lui e sinceramente, non riuscivo a darle torto.
" Fottiti " brontolò Derek, ma non rifiutò e rivolse un sorriso incantevole alla bruna appena ci raggiunse.
" Come va? Vi state divertendo? " chiese lei, leggermente imbarazzata da quelle attenzioni. " Se tu ci facessi un po' di compagnia, sarebbe meglio sai " rispose immediatamente Der, mettendo in mostra un'altra volta la sua dentatura perfetta e facendole posto sul divano.
" Non ci provare nemmeno Leitham " si rabbuiò lei e Tyler e Jason quasi soffocarono dalle risata, mentre il loro amico si incupiva.
" Andiamo Jessy, voglio solo che passi un po' di tempo con tutti noi, che c'è di male? " chiese retorico, guardandola dritta negli occhi.
" Jessy... " ripetè e la mora sbuffò, andandosi a sedere al suo fianco.
Quattro minuti dopo, Derek aveva già baciato Jessica e proprio in quel momento ci stava provando, con mio grande divertimento, con la ragazza che prima guardava Jason.
" Credete ci riuscirà anche questa volta? " ridacchiò Megan, Jason roteò gli occhi all'indietro e si lamentò,
" Spero di no o dovrò dare altri soldi a quel pezzo di merda " facendo ridere tutti eccetto Tyler.
" Dovreste davvero smetterla con queste scommesse e tu lo sai meglio di me, Jas " disse secco e sentii Jason irrigidirsi.
" Fatti i cazzi tuoi " rispose scocciato qualche secondo dopo, per poi concentrare tutta la sua attenzione su di me, intanto che gli altri osservavano l'impresa di Derek.
Mi attirò ancora di più a sè e appoggiò una mano sulla mia gamba scoperta, iniziando ad accarezzarmi dolcemente. Fremetti silenziosamente ed incontrai il suo sguardo, metà divertito ed eccitato. Mi stava chiaramente provocando, di fronte a tutti nostri amici, cazzo. Senza farsi notare, premette le labbra sul mio collo in diversi punto, facendomi venire la pelle d'oca, e sbuffai quando notai gli angoli della sua bocca piegarsi in un sorriso.
Voleva giocare sporco? Beh non era il solo capace di farlo.
Tyler fece una battuta su Derek alla quale tutti risero e, senza averla nemmeno ascoltata, mi aggiunsi a loro, muovendomi casualmente sul pacco di Jason.
Lo sentii trattenere il respiro e ghignai tra me e me, per poi far finta di controllare qualcosa delle scarpe e muovermi ancora più volte.
Era forse una delle cose più stupide e irresponsabili che avessi mai fatto, ma non volevo certo tirarmi indietro e dargliela vinta.
" Madison " sospirò frustrato quando sfiorai con la mano, sempre casualmente, la sua erezione nascosta, ma ben percepibile dal mio corpo.
" Qualcosa che non va, tesoro? " lo stuzzicai, parlando lentamente e usando la lingua più del dovuto, serrò la mascella e annuì.
" Andiamo a fare un giro " quasi ordinò, prendendomi per mano e scattando in piedi, ignorò completamente i nostri amici e si fece strada fino ad arrivare alle scale che portavano al secondo piano della casa, quello escluso dalla festa. Jessica ci aveva detto più volte di non andarci, eppure mentre salivamo le scale e ci incamminavamo per il corridoio notammo molte coppiette di ragazzi che si baciavano e strusciavano.
" Qua dovrebbe andare " sorrise eccitato finalmente Jason, indicando una porta e lasciandomi a bocca aperta quando la aprì.
" Nella stanza di suo fratello? " sussurrai sconvolta a bassa voce per paura che qualcuno sentisse, il moro annuì ed entrò, trascinandomi con sé e chiudendo a chiave la porta.
Mi guardai in giro per qualche secondo, sentendomi leggermente a disagio; non sapevo praticamente niente del fratello di Jessica se non che ormai frequentava l'università, ma smisi di pensarci appena le mani di Jason si posarono sui miei fianchi.
" Hai idea di quanto mi hai fatto impazzire di sotto, sei una stronza? " soffiò contro la mia bocca, riferendosi a qualche minuto prima, scossi la testa e lui continuò
" Questo dovrebbe darti un'idea " prendendo la mia mano e spingendola contro la sua erezione crescente.
Oh cazzo.
Mi lasciai scappare un gemito e lui annuì,
" Esatto, sei stata proprio una stronza vogliosa" mi rimproverò sorridendomi sghembo.
" Stronza vogliosa? " gli feci eco, indecisa se prendermela per le parole da lui usate o concentrarmi sulla sensualità con cui le aveva pronunciate.
" Oh sì, una bellissima, eccitante stronza vogliosa " ridacchiò e percorse tutto il profilo del mio busto con due dita, soffermandosi leggermente sui miei seni, fino ad arrivare al viso.
" Non sai cosa vorrei fare con questa bocca " mormorò, accarezzandomi il labbro inferiore, per poi avvicinarsi al mio viso e baciarmi con passione.
Il sapore della vodka alla ciliegia pervase su ogni mio senso e poco dopo mi ritrovai a ridere perché mi sa che aveva bevuto molto più di quanto pensassi. Era ubriaco? Probabile.
" Sei bellissima quanto ridi " aggiunse, sfoggiando uno di quei sorrisi che mi lasciavano semplicemente senza fiato. Non erano solo da calamutande, ma sapevano anche farti sciogliere e sentire viva allo stesso tempo, sapevano alimentare il mio amore, apparentemente infinito, per Jason.
"... Ma tornando a queste tue labbra " ghignò e mi spinse all'indietro, facendomi cadere sul soffice letto, per poi mettersi a cavalcioni su di me e premere il suo bacino contro il mio.
Gememmo insieme e, talmente era l'eccitazione nell'aria e nel mio corpo, che nemmeno mi preoccupai di restare zitta mentre lui lasciava baci bollenti sul mio corpo, sfilandomi lentamente la maglietta.
" Ti ho mai detto che amo le tue tette? Sono così... cazzo, sono così eccitanti e perfette, ecco, e mi fanno venire in mente tanti di quei pensieri che non puoi immaginare " continuò, passandosi la lingua sul labbro e lo sguardo fisso sul mio petto, soffocai a stento una risata isterica per quelle sue parole volgari pronunciate con tanta noncuranza e risposi, sentendomi avvampare.
" A dire il vero, un paio di volte " e ammiccandogli poi divertita.
Annuì tra sé e si chinò di nuovo su di me, baciandomi a lungo. Sembrava quasi che le sue labbra dal sapore inebriante fossero incollate alle mie e mi ritrovai senza fiato quando si staccò, cosa che non successe a lui visto che iniziò subito a mordicchiare il lobo del mio orecchio, provocandomi parecchi brividi. Impaziente, gli sbottonai la camicia di fretta, facendo saltare qualche bottone, e ribaltai le posizioni ritrovandomi sopra di lui.
Oh, era tutto così eccitante, mi sarei mai abituata alla sua vista senza maglietta? Senza pensarci troppo, percorsi addominale e addominale con l'indice e leccai e baciai la parte tra l'ombelico e la sua vita.
Sbuffai pesantemente quando le sue mani strinsero i miei glutei, spingendo il mio bacino contro la sua erezione, e mi affrettai a slacciargli la zip dei pantaloni, abbassandoglieli alle caviglie insieme ai boxer.
Mi ritrovai faccia a faccia con il membro di Jason e non esitai a lasciare un bacio sulla punta che lo fece imprecare dal piacere.
" Madison ti prego, fammi un cazzo di pompino, non ce la faccio più " mi supplicò, stringendo le lenzuola azzurre sotto di lui. Non me lo feci ripetere due volte e lo presi completamente in bocca, venendo subito seguita da un rumoroso gemito di Jas.
Feci scivolare la testa giù, scavando le guance e creando l'aspirazione che sapevo era quella perfetta per lui. Feci scattare la lingua e iniziai a leccargli dalla base dell'asta fino alla fine per diverse volte, riuscendo in qualche modo a mantenere le labbra sulla punta e succhiando.
Jason mi guardava, la bocca sensualmente aperta in un continuo mugolio sconnesso interrotto da qualche " Oh piccola " e seguito da imprecazioni come " Porca troia ". Volendo vederlo venire, misi una mano su di lui che seguiva il ritmo della mia bocca, pompando su e giù fino a farlo ansimare.
" Sono c-così vicino " sibilò, la voce rotta da un gemito, e iniziò a spingere e ruotare i fianchi, muovendosi tra le mie labbra finché non cominciai a sentire quel suo familiare sapore salato sul palato. Aumentai la velocità del tutto e dopo una manciata di secondi, Jason venne finalmente dentro la mia bocca in un rumoroso orgasmo.
" Nessuno fa pompini come te, piccola " esalò un minuto dopo, quando il respiro di entrambi si era ormai regolarizzato, e per qualche ragione mi sentì sia contenta che imbarazzata da quelle parole.
" Mi hai completamente distrutto, ma questo non significa che non sono pronto per del buon sano sesso " aggiunse, ridacchiando e tirando fuori un profilattico dalla tasca. Fece per porgermelo, quando la suoneria di un telefono irruppe nella stanza e spense velocemente l'atmosfera creatasi. Era quello di Jason.
" Porca puttana, devo rispondere, scusa piccola. Dammi un minuto, è Der " sbuffò dopo aver controllato chi lo stesse chiamando, feci un cenno e lui rispose, sedendosi dritto.
" Mi auguro per te che sia importante o giuro che ti stacco le palle " abbaiò subito seccato, restò in ascolto in silenzio e corrugò la fronte.
" Der ci sei? Tutto bene? " chiese, questa volte serio e preoccupato. Ripeté il nome dell'amico più volte, per poi attaccare il telefono e imprecare ad alta voce.
" Tutto bene? Che è successo a Der? " chiesi timidamente, accarezzandogli la spalla, scosse la testa e si affrettò a rivestirsi.
" Non capisco, lui mi stava chiamando, ma era strano, c'erano rumori strani. Io... vado solo a vedere se è tutto okay là sotto, torno in meno di due minuti. Probabilmente starà vomitando l'anima " disse velocemente, mi scoccò un bacio sulla fronte e uscì dalla porta, completamente vestito, raccomandandosi di chiudere a chiave.
Alzai gli occhi al cielo, ma non mi permisi di lamentarmi, in fondo io avrei fatto lo stesso per Megan. Certo che Derek doveva proprio scegliere quel momento per interrompere? Accidenti a lui, adesso ero svestita, biancheria intima a parte, e pure insoddisfatta sessualmente.
Mi lasciai prendere dai miei pensieri e quando tornai alla realtà mi accorsi che erano passati ben più di due minuti, ma addirittura otto e iniziavo a sentire freddo ora che il corpo caldo di Jason non era più sul mio. Sbuffai e infilai di nuovo il vestito, cercando di sistemarmi i capelli, decisa a tornare alla festa in cerca del mio ragazzo, quando dei colpetti risuonarono alla porta.
Finalmente, certo che ce ne aveva messo di tempo! Spalancai la porta sorridente, convinta che fosse Jason, ma storsi il naso quando realizzai che del moro non c'era traccia.
" Che cazzo ci fai qui? " sbottai irrigidendomi, mettendomi immediatamente sulla difensiva.

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