Capitolo 50

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MADISON P.O.V.

" E tu saresti? " chiese, scostandomi ed entrando tranquillamente in casa, le lanciai un'occhiataccia e replicai
" Potrei chiederti la stessa cosa " già seccata dai suoi modi.
" La fidanzata di Erik, mi pare logico "
La fidanz... Aspetta cosa? Il mio migliore amico era fidanzato? Perché mai non me lo aveva detto?! È meraviglioso, pensai, sinceramente felice per lui, poi ricordai le sue parole di questa mattina che mi avevano lasciato tanto scombussolata. " sai i miei sentimenti per te, non sono cambiati " mi aveva detto.
Possibile che le avesse pronunciate senza pensarci? E se... Ma certo! Si stava riferendo alla nostra amicizia, sicuramente, e io come al solito avevo solo creato castelli inesistenti, ero una sciocca.
" Ti ho fatto una domanda " la voce seccata della ragazza mi riportò con i piedi per terra. Arrossii e feci per parlare, ma dei passi e subito dopo Erik stesso mi interruppero.
" Madis- oh Tyra che ci fai qui? " chiese nervoso, fermandosi di fronte a noi e dondolando sui talloni.
" Ero passata a vedere come stava il MIO fidanzato " iniziò lei, mettendo molta enfasi nella parola ' mio ',
" ma a quanto pare, è occupato " concluse seccata, lanciandomi un'occhiataccia che ricambiai senza problemi. Cosa diamine voleva da me? Non mi conosceva, non aveva nessun diritto di trattarmi in questo modo.
" Non ti innervosire per nulla Ty, Madison è una persona molto speciale per me, la conosco da anni! " disse Erik, cingendole la vita per rassicurarla, misi da parte l'astio verso la ragazza e cercai di aiutare il mio amico.
" Già, siamo come fratelli " sorridendogli calorosamente. Lui ricambiò il sorriso e Tyra sembrò calmarsi un pochino, anche se continuava a guardarmi sospettosa di tanto in tanto. Carattere difficile a parte, era davvero una bella ragazza. Tanto magra quanto bassa, lunghi capelli ricci a incorniciarle il viso a forma di cuore, qualche lentiggine sulle guance e un paio di occhi scuri, ben truccati. Certo non si poteva non notare la pelle perfetta diafana in contrasto al rossetto color ciliegia sulle piccole labbra,
" Bambola " era forse il modo migliore per descriverla nel suo semplice vestito a fiori.
" Perché non ti ho mai vista? Io e Erik ci frequentiamo da tre settimane e non ti ha mai nemmeno nominata una volta " parlò lei e giurai di aver visto divertimento nei suoi occhi.
Davvero il mio migliore amico non aveva mai parlato di me alla sua ragazza? Nemmeno una volta? Guardai Erik incredula aspettandomi che smentisse, ma quest'ultimo guardava per terra, imbarazzato. Oh.
" Abito a Londra " mormorai, rispondendo solo alla prima domanda.
" Capisco " replicò lei, mi sorrise di nuovo, probabilmente il sorriso più falso che io abbia mai visto, e chiese ancora
" E cosa ci fai qui a Manchester? Una breve visita di cortesia, immagino " lasciandomi quasi senza parole. Breve visita di cortesia? Era un modo gentile per dirmi di andarmene via? Che poi, 'gentile' era una parola grossa, cosa c'era di sbagliato in questa stronza?
" In realtà resterà qui per... Uhm un po', sì, resterà qui per un po', fino a quando vorrà " intervenne Erik, mostrandomi uno dei suoi sorrisi più belli e dolci, uno di quelli che anche impegnandosi non si riesce a non ricambiare talmente sono belli.
" Capisco " ripeté Tyra, chiaramente arrabbiata, e dentro di me ridacchiai alla vista dei suoi occhi socchiusi e i tratti facciali rigidi, non potevo farci nulla, ma già la detestavo. Evidentemente non riuscii a trattenere le emozioni come speravo visto che sbuffò e, dopo avermi lanciato uno sguardo di puro disprezzo, disse
" Be' mi spiace, ma sono venuta qua per passare un po' di tempo con il mio ragazzo e intendo farlo " rivolta ad Erik.
" Ti aspetto in camera tua " aggiunse, ammiccandogli e dandogli una pacca sul culo, per poi incamminarsi verso il piano superiore, lasciando il suo caro ragazzo sconvolto, rosso come un peperone, solo con me.
" Lei, io-i... Noi non... " cercò di giustificarsi, balbettando, ma lo interruppi con una risata.
" Tranquillo, per me non è un problema se passi la serata con lei, guarderò un po' di televisione . " sorrisi, cercando invano di trattenere altre risatine, lui annuì, ancora scioccato, e fece per seguirla.
" Divertiti! " gli gridai dietro appena sparì dalla mia visuale, per poi sedermi sul divano del salotto e iniziare un noioso zapping fino a trovare un programma decente.
" Erik è per caso in dolce compagnia di una ragazza mora? " chiese Aileen, spuntando dal nulla e spaventandomi. Mi mordicchiai il labbro indecisa su cosa rispondere e annuii, vedendola sbuffare.
" Non sopporto quella ragazza " mi confidò, alzando gli occhi al cielo, per poi aggiungere
" Non ti preoccupare, mio figlio è stupido, ma è ancora innamorato di te " e andarsene, facendomi l'occhiolino.
Ma che cosa? Perché mi aveva detto quelle cose? Erik era davvero...? Perché fidanzarsi con un'altra persona allora?
Scossi la testa confusa e frustrata, tornando a guardare la televisione e sbadigliando. Non avevo intenzione di pensarci, erano i suoi sentimenti, non i miei, non mi riguardavano.

Tu mi porti fuori dai miei incubi.  Wattys2020Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin