Our little secret [COMPLETA]

By Chiaraveltrons1997

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Avevo sognato e desiderato quel momento per così tanto tempo che adesso che era arrivato non sapevo cosa fare... More

Capitolo uno
Capitolo due
Capitolo tre
Capitolo quattro
Capitolo cinque
Capitolo sette
Capitolo otto
Capitolo nove
Capitolo dieci
Capitolo undici
Capitolo dodici
Capitolo tredici
Capitolo quattordici
Capitolo quindici

Capitolo sei

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By Chiaraveltrons1997

CINQUE GIORNI DOPO 

JUSTIN'S POV

Avevo passato di nuovo la serata con Hope tra chiacchiere e risate. I ragazzi erano contenti che passassi le serate con lei ma negli ultimi giorni la mia testa era piena di pensieri.

Pensavo a Hope e al fatto che non l'avevo calcolata per quasi una settimana.
Presi il telefono dalla tasca, erano cinque giorni che non le scrivevo.

Dio mi sentivo uno schifo.

Aprii la chat e mi misi a leggere i messaggi che mi aveva mandato.

Da: Hope

"Mi manchi"

Da: Hope

"Come stai?"

Da: Hope

"Che fine hai fatto?"

Da: Hope

"Sono cinque giorni che non mi rispondo sono preoccupata Justin"

Una lacrima scese sul mio viso, lei si preoccupava per me e io facevo lo stronzo.

Vidi che lei era online, decisi di risponderle ma il sonno prese il sopravvento e mi addormentai.

Idiota.
- - - -

MATTINA DOPO

I ragazzi mi svegliarono per dirmi che andavano a fare colazione li ringraziai e mi alzai dal letto per andare a lavarmi il viso, poco dopo bussarono alla porta e andai ad aprire.

''Ciao mamma'' gli baciai le guance.

''Amore mio, buongiorno'' ricambiò il saluto.

''Già sveglia?'' chiesi mentre mi mettevo una maglia.

''Si volevo andare un pò in spiaggia oggi'' disse sedendosi sul letto di Ryan e annuì ''Tesoro cosa ti succede?"

''Niente perché?'' mentì

''É da un paio di giorni che sei cupo i ragazzi e io siamo molto preoccupati per te''

''Ma no mamma non dovete io sto bene''

''Se stai bene perché Ryan mi ha detto che ieri notte ti ha sentito piangere?''

Mi paralizzai quando sentii quelle parole.

''Va bene mamma, adesso ti racconto tutto'', le presi la mano cominciando a dirle tutto quanto .

''Amore mio io posso solo starti accanto ma fidati che la risposta è più vicino di quanto tu possa pensare''

''Cosa vuoi dire?''

''Voglio dire quello che ho detto, adesso preparati che dobbiamo andare''

HOPE'S POV

Nonostante le mie uscite con Justin tutto andava da schifo. Ero alle Hawaii, in un resort stupendo con delle persone stupende, dovevo essere la persona più felice del mondo ma in realtà ero vuota dentro.
Justin non si faceva sentire e ormai avevo capito che non mi voleva sentire e io mi stavo cominciando a stufare di mandargli messaggi e a preoccuparmi per lui quando lui non si preoccupava di me.

Mi alzai e dopo aver fatto colazione andai in una spiaggia non poco lontano dal resort.

Arrivai su un ponte, mi misi a sedere e osservai la meraviglia che mi circondava. Il mare era di un azzurro intenso, quasi verde tanto immenso e trasparente da vedere i pesci che nuotavano.

Presi il telefono andai sulla chat di Justin e cominciai a scrivere:

A: Justin1994

"Ciao Justin,

Se stai leggendo questo messaggio molto probabilmente risponderai ma sappi che da me non ci saranno più risposte. Sono cinque giorni che non mi scrivi, non so come stai o in che dannato posto del mondo tu sia per quanto io ne sappia potresti essere con la testa dentro una vasca piena di pesci e io nel frattempo sono qui che continuo a sperare su una cosa che non accadrà.
Sapevo che il tempo per sentirci sarebbe stato poco ma arrivata a questo punto penso proprio che tu non mi voglia nemmeno sentire.

Sono sei anni che tu sei parte di me.

Sono in un posto meraviglioso dove dovrei divertirmi ed essere spensierata ma non lo sono perché ho mille problemi e tu non ci sei, io per te non conto più niente ero solo l'amichetta della California con cui vantarsi con gli amici. Questo è quanto Justin, adesso tu sei libero di vivere la tua vita senza problemi e preoccupazioni e io anche, perciò addio e spero ti trovi qualcuno a cui volere bene quanto te ne ho voluto io.

Addio

Hope"

Inviai quel messaggio cercando di mantenere le lacrime che minacciose volevano solcare il mio viso. Ricacciai tutto dentro e tornai dalla mia famiglia, cercando di godermi la giornata.

- - - -

Nel tardo pomeriggio andammo a prendere un aperitivo al bar dell'hotel, vedevo gli altri scherzare ma io ero immersa nei miei pensieri.

Ritornai sulla terra quando mia mamma mi chiamò.

''Hope ehi tutto bene?" disse con il tono di voce preoccupato.

''No mamma tutto bene sono solo un pò pensierosa niente di che''

''Qualche motivo in particolare?''

''No mamma è solo che devo scegliere l'università perché tra poco inizieranno i test di ammissione e sono indecisa''

''Sai zia è una scelta molto importante ed è normale che sia così sotto stress'', intervenne mia cugina ringraziandola mentalmente anche perché l'attenzione dei miei genitori si spostò tutta di lei.

''Oddio non è che non vuole più andare?''

''Nessuno dice questo zia ma non sarebbe male se Hope si prendesse un anno sabatico''

COSA?

''Non se ne parla proprio, Hope andrà all'università quest'anno che le piaccia o no, non starà a casa a fare le fosse sul divano e a mangiare fino a scoppiare. Qui parliamo del suo futuro, della persona che diventerà, nessun anno sabatico punto'' disse mio padre cominciando ad agitarsi e io a quel punto mi alzai in piedi.

''Adesso basta'', dissi cominciando ad alzare la voce.

''Ma di cosa state parlando eh? Questa è la scelta più importante della mia vita e voi che fate litigate? Grazie ma non ho bisogno di questo santo cielo, non ne ho bisogno, andrò all'università papà, ci andrò quest'anno senza nessun dannatissimo anno sabatico e cercherò di diventare la persona migliore del mondo-'', dissi con le lacrime agli occhi.

''Mamma vuoi sapere cosa ho? Te lo dico subito. Ho chiuso con Justin oggi e sto di merda perché pensavo che potesse interessargli qualcosa di me dopo sei anni di amicizia ma no. Lo voglio qui con me, con noi per parlare e darmi consigli ma lui non c'è...lui non c'è''

Appoggiai entrambi le mani sul tavolo, avevo il respiro affannato e il cuore mi esplodeva.
Stavo per avere un attacco di panico e non sapevo cosa fare così mi scusai e alzando lo sguardo vidi che non poco lontano da noi c'era Justin con la famiglia e gli amici che mi stavano fissando.
Corsi via fin quando qualcuno non mi prese per un polso.

JUSTIN'S POV

Ero al bar dell'hotel con la mia famiglia quando cominciammo a sentire qualcuno alzare la voce, rimasi a bocca aperta quando vedi che era Hope e rimasero a bocca aperta anche tutti gli altri, stava piangendo.

Alzò il viso, i nostri sguardi si incontrarono e lei fuggì via, non pensandoci due volte lasciai tutto e corsi da lei. Riuscì a raggiungerla e a girarla verso di me, aveva il respiro affannato ed era rossa in viso per via delle lacrime. Gliele asciugai ma lei continuava a piangere e ad ansimare.

''Cosa é successo?'' chiesi prendendola per le spalle e accarezzandogliele.

''J-Justin io- Io non riesco a respirare'' disse tra mille singhiozzi.

''Hai un attacco di panico'' annuì con la testa e provai in mille modi a calmarla ma i respiri non funzionavano così decisi, al diavolo la timidezza, la presi e l'abbracciai.
Non avete idea di quante scosse il mio corpo fu invaso. La sentii inizialmente rigida ma poi cominciò a calmarsi.

''Hope, perché ogni volta che sono con te mille scosse attraversano il mio corpo'', dissi ancora attaccato a lei.

''Succede anche a me Justin e non so perché''

Mi staccai da lei prendendo le sue mani accorgendomi di un dettaglio che non avevo mai notato.

Hope aveva un braccialetto rosa con scritto "you're my person" cosa normale, se non fosse che anche io avevo un braccialetto identico a lei di colore blu.

Mille brividi e flashback mi vennero in mente, tutte quelle cose che mi aveva raccontato in quella settimana, del suo migliore amico, l'università, la provenienza e tutto quello che mi aveva detto su di lui.

Quella persona ero io.

Io avevo davanti a me la mia migliore amica.

Hope é la mia migliore amica.

Senza pensarci gli dissi:

''Sono io il tuo migliore amico, sono Justin''

''CHE COSA?''

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