Scusate il ritardo, avevo finito Internet 😢.
Non per rovinarvi i vostri filmini mentali, ma tra poco arriverà la fine😈😈😈
Ora vi lascio a morire dalla curiosità.
Buona lettura
"Dobbiamo lasciarci, io non ti amo e mia madre ha ragione, stai alla larga da me, o soffrirai"
Blake si gira di spalle e si allontana, mentre io cerco di rincorrerlo, ma inciampo, cadendo per terra. Sollevo la testa e lo vedo sparire dalla mia vista, mentre qualcosa dentro di me si spezza.
Apro gli occhi di scatto e mi accorgo che mi trovo nella mia stanza, ho il fiatone e la fronte imperlata di sudore.
"Era solo un incubo"
Passo le mani sopra gli occhi e giro la testa di lato per vedere che ore sono.
"E chi si è mai alzato alle cinque e mezza, questo si che è un evento da scrivere sul calendario,anzi scriverò questo messaggio ai miei futuri discendenti."
Non sia mai che in un futuro di macchine volanti e raggi laser esista una nipote uguale a me, sarebbe la fine del mondo!
Mi alzo dal letto e dopo essermi stiracchiata la schiena, vado in bagno per lavarmi la faccia e i denti,per poi vestirmi con una comoda tuta, una maglietta della Nike sotto, più una felpa e le mie scarpe da ginnastica.
Devo andare al negozio e se riesco a prendere il bus delle sei che passa per il centro arriverò all' incirca per le sette.
Lascio i capelli sciolti e dopo aver agguantato la mia borsa e il telefono scendo le scale silenziosamente, a quest'ora dormono tutti ed è meglio non svegliarli, soprattutto la mummia dal suo letargo.
Sgranocchio qualche biscotto,ma per non fare tardi, mi porto dietro tutta la busta, non sia mai che si apra lo stomaco mentre lavoro.
Esco di casa e decido di inviare un messaggio a Blake, voglio essere la prima a fargli gli auguri.
"AUGURI SCIMMIONE BRONTOLONE! Oggi sei diventato più vecchio e questo fa di me una giovane ed adorabile bambina rompiscatole.
Ho prenotato un posto per te all' ospizio se ti interessa XD
Ti amo tantoooooo solo che sono sadica e mi devi sopportare muahahahah.
Ci vediamo oggi Blake ;*"
Beh che dire, di prima mattina la mia ispirazione non ha limiti, ma credo che Blake mi manderà al cimitero quando leggerà il messaggio.
Salgo sul bus e non vedo l'ora di preparargli il regalo che ho ideato ieri, sono così euforica!
***
"Sei un vampiro?"
"Finalmente sei arrivata"
A quanto pare sono arrivata in anticipo, in effetti ora che guardo l'orologio noto che sono ancora le sei e trentacinque.
"E comunque non sono un vampiro, ma il compleanno del mio ragazzo è oggi"
"Devi amarlo molto per essere già attiva a quest'ora"
"Solo perché mi porta a mangiare quello che voglio io, comunque, COSA ASPETTI APRI! "
La mattina sono davvero moooltooo calma e rilassata, non si era notato da come sto ballando il tip tap dal freddo?
"Subito padrona, che tipa"
Non commento sulle sue parole poco educate, perché mi serve e preferirei non essere bandita anche da questo negozio.
Appena entriamo mi porta direttamente sul retro, dove rimango sbalordita dalla quantità di tessuto che c'è.
"Questa è la macchina da cucire, il dinosauro lì in fondo ridefinisce il modello e questa applica diverse stampe. Buon lavoro, per qualunque cosa mi trovi dietro al bancone"
"Grazie"
Bene, è ora di dare il via alle danze!
Poso la mia borsa e ne estraggo il mio modello, appendendolo contro ad una bacheca ed inizio a cercare la stoffa nera adatta.
Voglio che la camicia sul bozzetto sia identica a quella reale,quindi devo impegnarmi con tutta me stessa.
***
"Ehy schizzata, ancora lavori?"
"Si, che ore sono?"
"Mezzogiorno"
Porca peppa, il tempo è volato! E io che credevo di lavorare da massimo una mezz'ora.
"A che punto stai?"
"Devo ridefinire la camicia, ce un punto in cui fa difetto che mi sta facendo uscire fuori di testa"
"Hahaha povera, vuoi che ti porti qualcosa da mangiare?"
"SI! Grazie, ho finito i biscotti e ora il mio buco nero è di dimensioni enormi"
"Va bene, torno subito"
Quella tipa tutta metallo deve essere fatta Santa, ma adesso è meglio tornare ad impazzire su questo benedetto punto dispettoso.
***
Ammiro il mio lavoro e sono davvero molto soddisfatta, è la prima cosa che realizzo con le mie mani senza essere aiutata da nessuno.
Dopo aver finito la camicia ho dovuto solo applicare con una carta, credo adesiva, il disegno che avevo preparato a parte.
Così, adesso, su tutta la spalla sinistra c'è il drago che Blake ha tatuato sulla pelle e in più una scritta in giapponese, nella zona della colonna vertebrale, che significa guerriero.
"Hai mai pensato ad iscriverti alla Sent Fashion University?"
Sobbalzo dallo spavento e mi giro verso la ragazza di ferro.
"Sei peggio di un fantasma"
"Hahaha, capita spesso"
"Comunque no, non so nemmeno cos'è questa Fashion University o come si chiama"
"Una sottospecie di scuola della moda, insomma, hai fatto questa camicia in tredici ore."
"Aspetta, hai detto tredici ore?"
"Si, sono le diciannove e trenta"
Mi cade la mascella e rimango a bocca aperta per non so quanto tempo, prima di riattivarmi e scattare a prendere la borsa.
Pago la ragazza il prezzo che abbiamo concordato prima e dopo aver agguantato la camicia corro a tutto gas.
Ora che ci penso, forse ho capito il motivo per cui non sono ingrassata mangiando le quantità di cibo che ingerisco, corro dalla mattina alla sera!
***
"Erika dove sei stata?"
"Le spiegazioni dopo, ora devo correre a cambiarmi"
Salgo le scale, rischiando di cadere e mi rinchiudo nella mia stanza.
Calcolando il tempo che ho a disposizione, devo essere pronta entro le ventuno.
"Che la missione abbia inizio"
Caccio i vestiti che avevo comprato qualche giorno fa, insieme ai stivaletti e lego i capelli in una cipolla disordinata per correre in bagno per lavarmi il viso, mentre mi tornano in mente le parole della ragazza di ferro, devo ricordarmi di chiederle il nome se la rivedrò.
Scuola per la moda, eppure non mi ci vedo a fare la stilista.
Faccio un sospiro e penso a truccarmi in maniera decente, prima che arrivi mia madre armata di prodotti chimici dalla provenienza ignota.
***
"Papaaaaaaaà"
"Dimmi"
"Andiamo? Gli altri mi hanno scritto che sono già a casa di Mike e manco solo io, dato che il mio orologio interno è sempre puntuale"
"Va bene, noi usciamo Steph"
"Fai la brava Erikaaaaa"
"Si mamma"
Avrà capito che la figlia sta ormai diventando una mummietta?
Comunque, io e papà partiamo e durante il viaggio non ha fatto altro che canticchiare la musica di sottofondo dei Rolling Stone, il titolo non me lo ricordo, ma era una delle più soft.
Arriviamo a casa di Mike e prima di scendere mi abbraccia.
"Come mai questa dimostrazione di affetto improvviso?"
"Sei sempre la mia bambina, è normale per un padre"
"Ma tu non sei normale"
"Vero"
Ridiamo e mi accarezza i capelli.
"Sei crescita troppo in fretta"
"Non ho avuto la possibilità di inventare la pozione per restare bambini"
"Con te fare discorsi seri non si può"
"Esagerato"
"Ora sparisci e divertiti"
"Ok capo"
Gli bacio la guancia prima di scendere dalla macchina e scappare dentro casa.
Busso e mi viene ad aprire Sasha che mi trascina dentro casa.
"La signorina si è fatta attendere?"
"Così apprezzate di più la mia presenza"
"Hahaha"
Entriamo nella sala e vedo Blake indossare un capellino, classico delle feste di compleanno, con dei nastrini, e la mia reazione più ovvia è quella di scoppiare a ridere.
Ovviamente il gorilla mi nota e scansa Mike e Rick e mi viene ad abbracciare per poi farmi girare peggio di ha trottola.
"Il telefono non esiste più?"
"Ho avuto da fare oggi"
Si abbassa alla mia altezza fino ad arrivare al naso.
"A parte mettere questa gonna al quanto corta per farmi diventare uno stupratore seriale, cos'è che avresti fatto?"
"Lo saprai tra poco"
Gli sorrido prima di legare le mie braccia attorno al suo collo e baciarlo.
Dio se mi erano mancate queste labbra altamente sexy.
"Ora festeggiamo!"
Mi allontano da lui e gli faccio segno di seguirmi per ballare dopo che Beth ha acceso la musica.
Il suo passo sicuro in quei dannati pantaloni aderenti nei punti giusti, più la maglietta a maniche lunghe con tanto di dita scheletriche, mandano il tilt il mio autocontrollo.
Iniziamo a ballare e divento più audace, sculettando contro di lui e facendo aderire la mia schiena al suo petto e accarezzandogli il collo.
"Non ti ho ancora fatto gli auguri di compleanno come si deve"
"Puoi rimediare questa notte, non ho fretta"
Rido e allora decido di dargli adesso il mio regalo, senza mostrarlo agli altri.
Gli afferro la mano e andiamo in giardino.
"Tu aspettami qui, torno tra dieci secondi"
"Va bene puffetta"
Corro dentro e prendo la busta con il regalo per poi tornare dal gorilla.
"Erika, avevo detto niente regali"
"Si lo so, ma io ho la testa dura, quindi, zitto e apri"
Scuote la testa e poi prende la busta, aprendola e sbarrando gli occhi.
Guarda la camicia e credo che abbia riconosciuto il disegno del drago.
"Ma questa dove, dove l'hai trovata?"
"L'ho fatta io, così non le vendevano e stavo per bombardare tutti i negozi"
"Come? L'hai fatta tu?"
"Anche io ho le mie qualità nascoste... Cosa aspetti, misuratela"
Si leva la maglietta come se il freddo di febbraio non lo preoccupa minimamente, ed indossa la camicia.
Per fortuna gli sta bene, avevo paura di averla fatta troppo piccola.
"Beh che dire, nessuno mi aveva fatto un regalo così, è bellissimo"
"Lo so, sono brava"
Rido quando mi solleva in braccio e divento più alta di lui, le soddisfazioni della vita.
"Non avresti dovuto, per me il regalo perfetto è avere te"
Che dire, sono una persona dalla lacrima facile e a sentire queste parole mi commuovo.
"Avere te nel mio letto con solo del nastro per regali a coprirti"
"BABBANO PERVETITO!"
"Sempre è comunque"
Per dispetto lego le mie gambe attorno alla sua vita e "accidentalmente" sfiorò più volte l'amico dei bassi fondi.
"Stanotte ti farò rimpiangere le tue parole"
"Non vedo l'ora"
Avvicina le sue labbra alle mie e mentre mi bacia sento la sua mano andare sotto la gonna e palpare una mia chiappa.
Purtroppo qualcuno deve interrompere questo nostro piccolo momento a luci rosse.
"USATE LE PROTEZIONI! NON VOGLIAMO MINI PSICOPATICI IN GIRO PER SEATTLE"
Scendo da Blake ed inizio a ridere sentendo le parole di Mike, che adesso sta correndo inseguito dal mio gorilla arrabbiato.
Che dire, questi sono compleanni assolutamente memorabili per la loro normalità.
Chiedo ancora scusa per il ritardo.
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Manu