JUNG HOSEOK
nineteen
years old
Jung Hoseok , un rinomato ballerino con una vita segreta .
tutti lo adoravano , era sempre sorridente e gentile con tutti .
insomma , lui ti rallegrava la giornata .
dietro quel sorriso e quella faccia da bravo ragazzo , però , si nascondevano tanti , troppi segreti .
Hoseok infatti non era ciò che faceva vedere , anzi , era completamente un'altra persona .
anni prima , quando era ancora un bambino , i suoi genitori lo avevano portato in una specie di manicomio , dove lo avrebbero aiutato .
il motivo di quella scelta ?
beh , innanzitutto gli psicologi erano riusciti a scoprire che soffriva di alcuni disturbi mentali ed inoltre quando era ancora un bambino aveva quasi ucciso suo fratello , strozzandolo .
appena tornó a casa , a quindici anni , sembrava ormai guarito , eppure non era affatto così .
durante tutti quegli anni aveva semplicemente imparato a fingere , se lui si faceva vedere carino e gentile lo avrebbero lasciato andare prima e così fu .
naturalmente non si dimenticò mai di ciò che i suoi genitori gli avevano fatto e all'età di venti anni conobbe Seokjin , un ottimo sicario .
«uccidili .»
l'uomo lo guardò divertito mentre picchiettava le dita sul legno del tavolo .
«non mi importa quanti soldi mi chiederai , uccidili e cerca di non farti beccare.» aggiunse mentre si guardava intorno .
«non voglio soldi .»
Hoseok si era girato di scatto verso Seokjin e lo guardava stranito .
«però voglio che tu faccia una cosa per me e per un mio amico .»
«di cosa si tratta?» chiese il bruno.
«conosci Min Yoongi , vero?»
«certamente.» rispose Hoseok sempre più curioso di sapere la sua richiesta .
«trascinalo nel tuo mondo. Abbiamo bisogno di uno come lui .»
Hoseok annuì , sarebbe stato più che facile rendere un ragazzo ,al quale era appena morta la fidanzata , un tossico dipentente .
i due si strinsero la mano e poi se ne andarono .
pochi giorni dopo il loro incontro , mentre era andato a fare alcuni corsi di ballo a Tokyo , Hoseok ricevette la notizia che i suoi genitori erano morti in un incidente stradale .
pensó che quel Seokjin era davvero bravo , per far sembrare tutto un incidente .
per tutto il tempo finse e nessuno scoprì mai la verità .
era persino riuscito a convincere quel Min Yoongi .
«ho qualcosa che può tirarti su di morale.»
il biondo si voltò verso di lui e lo guardò in modo freddo , come sempre .
«e cosa sarebbe?»
Hoseok sorrise maliziosamente e tiró fuori dalla propria giacca un sacchetto pieno di una polvere bianca .
«stammi lontano con quella roba.»
«ne sei proprio sicuro? non vuoi nemmeno provare ? ti assicuro che Jisoo sparirà dalla tua mente .» cercó di nuovo di convincerlo .
Yoongi alzò leggermente il capo e lo guardò negli occhi per un po'.
con un gesto veloce gli strappó la busta dalle mani e se la mise in tasca .
«e va bene.»
Hoseok sorrise ancora di più , era riuscito nel suo intento , la gang di Namjoon , nella quale era entrato da poco , ora aveva un nuovo componente .
JEON JEONGGUK
Il giovanissimo Jeon Jeongguk , conosciuto da tutti come Jungkook , era un semplicissimo ragazzo , timido e riservato che , dopo aver conosciuto Park Jimin , cambió totalmente , in peggio .
Aveva trovato in Jimin qualcosa di intrigante sin dal primo giorno in cui lo aveva visto .
Con il tempo poi era diventato un modello da seguire per Jungkook .
Paragonava lui e Chanel , la sua fidanzata , come Bonnie e Clyde e dentro di lui cresceva il desiderio di diventare come loro due .
Successivamente Jimin gli presentó il resto dei suoi amici e gli raccontó cosa avevano commesso .
Il ragazzino rimase affascinato , non se lo sarebbe mai aspettato .
I cinque , infine , gli spiegarono che per far parte del loro gruppo era necessario che anche lui compisse un crimine , un qualsiasi crimine .
si sentiva pronto , però non aveva la minima idea di cosa avrebbe potuto fare .
«beh , potresti ...»
Min Yoongi si fece spazio ed andò proprio davanti a Jungkook .
Quel ragazzo sembrava ancora più tosto di Jimin .
«potresti uccidere quella tua amichetta . Francine , giusto?»
A quelle parole Jungkook rimase immobile e non seppe come rispondere .
Uccidere la ragazza della quale era innamorato?
Non ci sarebbe mai riuscito , lei era sempre stata troppo importante per lui .
Se fosse stato qualcun altro lo avrebbe fatto , senza esitazioni .
«proprio lei?» chiesero nello stesso momento Jungkook e Jimin .
«beh , non per forza . Basta che sparisca dalla tua vita .»
Il ragazzo non capì il motivo delle scelte di Yoongi , perché gli importava di Francine se nemmeno la conosceva ?
✧
strinse la pistola fra le proprie mani tremanti coperte dai guanti e miró verso l'uomo che aveva attirato la sua attenzione .
«ne è proprio sicuro?» chiese il giovane prima di premere il grilletto e quindi mettere fine alla vita di quella persona .
«avremo entrambi ciò che vogliamo , no?»
Jungkook annuì con fare nervoso e poi , dopo aver chiuso gli occhi per non vedere , sparó .
Sentì un leggero tonfo e quando aprì gli occhi vide il corpo ormai senza vita dell'uomo .
Si avvicinò al cadavere e mise la pistola nella mano della vittima , per far sembrare tutto un suicidio .
«scusami tanto.»
Fece come lui gli aveva detto ed uscì dalla porta sul retro , in modo da non farsi vedere da nessuno .
Dopo quell'atto divenne un vero membro del gruppo di Namjoon .
✧
nineteen
years old
Il diciannovenne girava intorno alla sua vittima legata alla sedia .
Si trattava di una ragazza di diciassette anni , originaria dell'Olanda che aveva conosciuto in una discoteca poche ore prima .
La sua pistola era costantemente puntata verso la sua testa e l'unico rumore presente era prodotto dai passi di Jungkook .
«voglio divertirmi con te.» sussurró all'orecchio della ragazza causandole una serie di brividi lungo la schiena .
«potrei fare tutto per te.» rispose lei .
Il ragazzo rimase molto sorpreso da quella risposta e continuó a parlarle .
«come hai detto di chiamarti?» le chiese , senza aspettarsi una risposta , caricando la pistola e mettendola sotto il suo mento , per poi posare il dito sul grilletto .
proprio mentre stava per premere lei parló.
«mi chiamo Francine . Dovresti saperlo , Jungkook .»
Si fermò e la guardò negli occhi .
«Francine...»sussurró .
Una serie di ricordi gli ritornarono in mente e rimase fermo a guardare quella ragazza che , stranamente , non sembrava affatto impaurita .
Si ricordò di quella giovane ragazza , che era stato costretto ad abbandonare .
Jungkook si alzò di colpo e sparó un colpo al divano , bucandolo e facendo sobbalzare la ragazza .
«puoi andare . Giurami che non parlerai a nessuno di tutto ciò .» disse mentre liberava la ragazza .
«non ti preoccupare , Jungkook . Non lo farò mai perché io ti amo!» lo rassicurò saltandogli addosso .
Per essere sicuro e per tenere la ragazza dalla sua parte la baciò e fece finta di essere innamorato a sua volta .
Appena se ne andò Jungkook si appoggiò al muro .
«Francine... Mi hai dimenticato o mi ami ancora ?»
PARK JIMIN
Park Jimin era il figlio di una delle famiglie più rispettate della Corea .
Lui aveva bellezza , talento , soldi ed una grande capacità nell'attrarre le ragazze .
Si era sempre vantato per ciò che possedeva e si sentiva costantemente al di sopra di tutti , si credeva una specie di sovrano onnipotente .
Quando i suoi genitori si trasferirono in Olanda lui decise di restare a Seoul , la città in cui viveva a quei tempi .
Il motivo di quella scelta era stata una ragazza , colei che amava : Chanel , o Chloe , come lei gli aveva imposto di chiamarla .
Non aveva mai capito le intenzioni della ragazza ed era trattato da lei come uno schiavo .
Jimin obbediva a qualsiasi cosa Chanel gli dicesse e per lei avrebbe fatto qualsiasi cosa.
Il giorno in cui la ragazza sparí Jimin ricevette solamente un messaggio : "ho capito che non fai più per me . Io vado ad Amsterdam , non venirmi a cercare."
Il ragazzo sentì il mondo crollargli addosso.
Perchè lo aveva abbandonato?
Era brutto? Grasso? Di sicuro .
Da quel momento lui non smise nemmeno un secondo di cercare di migliorare il proprio aspetto , fino a cambiare completamente .
Era caduto in depressione e non sapeva più come uscirne .
O meglio , lo sapeva, ma non voleva .
Tre anni dopo , quando aveva compiuto i diciannove anni , cominció a frequentare un gruppo di ragazzi .
In tutto erano quattro e sembrava che tenessero a Jimin .
Gli spiegarono che tutti loro erano criminali e che volevano renderlo uno di loro .
Jimin senza pensarci due volte accettó e dovette per forza commettere un crimine .
Sapeva perfettamente cosa fare e a chi.
Poche settimane dopo un ragazzo di diciannove anni morì in un incidente stradale , o almeno così credevano .
Dopo questo compì altri omicidi , di propria spontanea volontà .
Trovava molto divertente uccidere quelle persone .
Vedere il modo in cui lo pregavano in ginocchio lo faceva eccitare .
«tu sei stato con Chanel Hendriks , vero?» domandava a tutte le sue vittime .
«s-sì , perché ?»
«dovresti sapere che è già proprietà di qualcun altro.»
Continuava a girare attorno a loro con la pistola carica e sempre puntata verso la spalla . Non voleva ucciderli subito , preferiva farli soffrire .
La morte della sua prima vittima fu davvero cruenta e fu anche la sua preferita .
Nessuno sospettó che quelle persone fossero state assassinate perché tutti credevano che fossero solo incidenti .
Per quanto riguarda i telegiornali , che trasmettevano spesso la notizia che questo celebre killer si aggirava per la città , lui si divertiva moltissimo a far spaventare le persone , lasciando messaggi .
twenty
years old
Osservava la sorella di Chanel ogni giorno e aspettava il momento giusto per agire .
Non aveva intenzione di ucciderla o di farle del male fisico , semplicemente aveva bisogno di lei per trovare la sorella e per soddisfare le proprie voglie .
Dato che in quei tempi era molto conosciuto e stimato da qualsiasi persona pensava che se avesse ucciso qualcuno e poi fosse scappato nessuno avrebbe sospettato di lui.
Tutto ciò era successo grazie ai soldi e alla sua bellezza .
Appena la luce della camera si spense Jimin entró nella casa furtivamente ed aspettó la ragazza in cucina , sicuro che sarebbe andata lì .
BANGTAN 、25-12
I sette ragazzi erano fermi a guardare la grande distesa d'acqua che si parava di fronte ai loro occhi .
Nonostante al loro fianco non ci fossero più i genitori , i fratelli o qualsiasi altra persona a cui tenevano , non si sentivano affatto soli.
Si sostenevano l'un l'altro ed erano sicuri che non si sarebbero mai abbandonati , per nessun motivo .
Rimanevano in silenzio e nessuno osava parlare per non rovinare quel momento.
«sapete » disse Namjoon rompendo il silenzio .
Tutti si girarono verso di lui ed iniziarono ad ascoltarlo .
«nonostante io sia solamente un criminale e non ci siano i miei genitori qui con me , a festeggiare il Natale con me sono felice.» aggiunse sorridendo .
Tutti gli altri sorrisero a loro volta ed annuirono .
«voi siete la mia famiglia.» sussurró un po' imbarazzato Taehyung mostrando il suo stravagante sorriso .
A quell'affermazione tutti si abbracciarono ed iniziarono a guardare i fiocchi di neve cadere dal cielo e posarsi a terra o su di loro.
The end
_______
spero vi sia piaciuto e scusatemi per eventuali errori .