#ODIetAMO

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Sofia e Lorenzo, stessa scuola ma caratteri troppo diversi, riescono a mantenere le distanze tra loro, finché... More

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FINE!

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By CatsLikeFish

Lorenzo Gherbini - quell'insensibile stronzo di Lorenzo Gherbini- mi aveva allontanata senza un apparente motivo.

Restai a guardare i granelli di sabbia che si appiccicavano umidicci sotto alle mie dita.
"Ho detto qualcosa di male?"
Non riuscivo a ricordare nulla della serata che avevamo trascorso al mare, quindi rimasi ferma ad arrovellarmi il cervello, piena di dubbi e pensieri, quando nel mio zainetto cominciò a vibrare il telefono.

Alice.

Risposi immediatamente.

- Hei! Ma dove sei Sofi?!-

- Sono...ehm...in spiaggia..- mormorai seguendo con gli occhi la sagoma di Lorenzo che si avvicinava ad alcune ragazze, scherzavano tra loro in riva al mare.

- Ti va di parlare?-

La domanda di Alice mi riempì di sollievo, così smisi di guardare le spalle larghe di Lorenzo Gherbini e mi diressi verso il bungalow.

Mi accorsi subito di Alice che stava rannicchiata sui gradini, nel suo vestitino a righe bianche e nere.

-Volevo essere la prima a dirtelo. Per quello mi sono arrabbiata con Matti.- si spiegò la mia amica, stringendosi nelle spalle.

- Infatti non è un problema, il fatto che tu e lui vi siete baciati, Ali. Volevo solo capire perché hai tenuto il broncio a Mattia per tutti questi giorni..è per quello che è successo tra noi?-

-No. Matti mi ha detto che ve ne siete pentiti subito. La cosa che mi ha fatto arrabbiare è come ha baciato me.-

- Lui ha baciato te Ali?- domandai diffidente. - Sicura non fosse una cosa reciproca?-

-Io e lui siamo solo amici, non so che mi è preso quella sera. E comunque ora se n'è andato e..-

La nostra attenzione fu immediatamente rapita da alcuni schiamazzi. Lorenzo e tre ragazze abbronzatissime fecero la loro apparizione davanti a noi.

- Quello laggiù è il casottino degli attrezzi, mentre da quella parte c'è la reception. Ma non potete perdervi il meglio del camping....-

L'idiota stava mostrando il suo campeggio a delle turiste che erano probabilmente arrivate in mattinata.

- Cosa?- chiese una di queste.

La domanda fu seguita dal sorriso smagliante di Lorenzo.

-Il mio bungalow.È una tappa fondamentale per ogni ragazza che viene in questo campeggio.-

Le tizie scoppiarono a ridere ma io e Alice ci indignammo in un'espressione schifata.
Nonostante non le conoscessimo, quando ci passarono davanti, le turiste ci salutarono ma noi rispondemmo con occhiate scontrose.
Lorenzo si voltò a guardarci con sufficienza, fece un ghigno.

-E voi due che fate?! -

- I cazzi nostri, Gherbini. Va a portare il tuo gregge da un'altra parte!- sputo' acidamente Alice.

-Sempre meglio che starmene con Ferrari a cucirmi all'uncinetto la cintura di castità!- replicò lui continuando verso il suo bungalow.

- Sì sì certo! Ti piacerebbe!- urlò inviperita la mia amica, rincorrendo Lorenzo.

- Ali ma dove stai andando?- mi sbracciai seguendoli.

Non avevo nessuna voglia di stare a discutere con quell'idiota, ma Alice non sembrava della mia stessa opinione.

-Mi piacerebbe?!? Secondo te mi piacerebbe stare con due sfigate come voi due?- rise lui a gran voce.

-Come hai detto!??-

Tentai di fermare la furia di Alice ma lei si scagliò contro le spalle di Lorenzo, ormai prossimo ad entrare nel suo bungalow.

-Qualcuno mi spiega cosa sta succedendo?!- sbraitò una ragazza mora. Alice percorse rapidamente gli scalini gettandosi dentro con Lorenzo.

-Ali! Ferma!- la richiamai ma lei non ascolto' minimamente.

- Siamo nervosette eh..il tuo amichetto del cuore se n'è andato da due minuti e già stai a dare di matto??- la punzecchiò lui.

-Sei un grandissimo stronzo e se non la smetti......-

Alice gli puntò un dito contro con fare minaccioso, ma si bloccò all'improvviso, quando i suoi occhi chiari caddero sul tavolo di legno che riempiva la stanza.
Allungai il collo per capire cosa avesse rapito lo sguardo della mia amica, ma la penombra in cui era immerso lo spazio non mi permise di capire. Senza contare che davanti a me c'erano due spilungone che non mi lasciavano modo di vedere nulla.

-E questo cos'è!?- strillo Alice, causando una reazione inaspettata negli occhi smeraldo di Lorenzo.
Le guance gli si colorarono lentamente, finché non lo vidi afferrare un quaderno pieno di fogli sfusi.

-Ma qualcuno vi ha invitate a voi due?!- biascicò riluttante.

-Ali andiamo per favore! Lascialo perdere!!- insistetti, ma quando un foglio cadde dal quaderno di Lorenzo, Alice fu pronta a raccoglierlo dal pavimento.

-Oh..-

-Cos'è?-

- Ridammelo!- fece lui.

- Uhhhh- Alice ridacchiò. - Non sapevo fossi così bravo a disegnare...- lo prese in giro.

-Dammelo ho detto!-

Alice stava mettendo in imbarazzo Lorenzo davanti a quelle ragazze, di sicuro non ce l'avrebbe mai perdonata una cosa del genere.

- E questa chi è!?- domandò Alice con tono strafottente indicando un viso disegnato sulla carta.

-È..una mia amica.- borbottò lui tirandole via il foglio in maniera brusca.

-Quindi Sofia è una tua amica?-

- Che cazzo dici!? Mica è Ferrari!- sputò lui con livore.

Restai confusa per via del quadretto insolito, poi Lorenzo mi lanciò un'occhiataccia e ad Alice prese a suonare il telefono.

- Che palle! Salvetti!- esclamò lei prima di uscire dal bungalow prendendo a spallate le ragazze che le ostacolavano la strada.

Vidi Alice scendere gli scalini di legno, rispose al cellulare mentre le ragazze presero a parlottare tra loro, allontanandosi.

C'era molta confusione nella mia testa e questa aumentò quando mi accorsi che eravamo rimasti solo io e Lorenzo nel bungalow.
Le sue mani formavano due pugni attorno a quel foglio di carta.

-Ho detto qualcosa ieri, Gherbini?- domandai d'istinto.

Lui buttò il foglio sul tavolo.

-No.-

Capii che non era di molte parole, qualcosa nel litigio con Alice lo aveva scosso.

-Per favore parla. Lo fai sempre.- lo incalzai.

-Non mi va di parlare con te, Ferrari. Poi perché dovrei!? Per te sono solo inaffidabile.- disse con voce tesa.

-Beh lo sei.- ammisi alzando le spalle.

Lorenzo incrociò le braccia al torace, poi scrollò il capo.

-Appunto. Allora perchè dobbiamo continuare?-

I suoi occhi grandi per un attimo si fecero incredibilmente tristi ed io all'improvviso ci vidi tutto ciò che non riuscivo a ricordare. Il suo sguardo mi rivelò quello che ci eravamo detti la sera prima.

Spinsi su gli occhiali sul naso, poi continuai.

-Non vuoi più avere niente a che fare con me perché ho detto che non verrò mai a letto con te, vero?-

Scosse la testa colma di capelli castani. Sembrava che le mie parole toccassero Lorenzo in qualche modo. Ma non mi spiegavo il perché.
"Possibile che io gli piaccia sul serio!? È impossibile! "

- Senti, Ferrari..stai facendo la rompicoglioni. Vorrei farti notare che avevo della compagnia con cui trascorrere una piacevole serata e tu e quella sfracassapalle della tua amica mi avete rovinato l'umore!-

Avrei dovuto voltargli le spalle e andare via, era la cosa giusta da fare. Ma non mi andava più di fare la cosa giusta.

Mi avvicinai a Lorenzo con cautela.

-Avevi detto che sarebbe stata solo una cosa estiva, Lorenzo. Parole tue. Perché ora sembra che sia colpa mia!?-

-Estiva!?! Tu manco vuoi cominciarla questa cosa, Sofia!- sbottò rabbiosamente.

-Tu hai detto finiamola qua! Me lo hai detto prima!- urlai.

-Perché è quello che vuoi tu! Perché voglio smetterla di illudermi, cazzo!-

Lorenzo mi scagliò addosso quelle ultime parole, lasciandomi lì, da sola nel suo bungalow, a guardare un foglio riempito da una bozza fatta a matita. Era un disegno pieno di chiaroscuri, che ritraeva una ragazza curva su un libro, con una mano a reggere la fronte. Se Lorenzo fosse stato meno bravo, avrei potuto scambiare quella ragazza per qualcun'altra. Ma Lorenzo era davvero bravo, e quella ritratta ero senza dubbio io.

💕

Lorenzo POV

- Ci vieni o no?-

Non la guardai neanche in faccia, chiesi ad una delle ragazze che mi ero portato in bungalow di appartarsi con me.
Una ragazza dallo sguardo sveglio mi osservò di traverso mentre con le dita estraevo una sigaretta dal pacchetto umido di acqua di mare.

- Se magari me lo chiedi con più gentilezza!- fece lei con un sorriso sgembo. Due fossette apparvero sulle sue guance piene.

Sbuffai, inoltrandomi nella pineta.

- Dove mi porti?- fece lei, seguendomi.

Roteai gli occhi sperando la ragazza non si scorgesse che mi stavo già stufando delle sue domande inutili.
Mi presi il tempo di espirare il fumo, sperando che con quel gesto passasse tutto quello che avevo provato con Sofia, la sera che eravamo stati al mare insieme. Ma ciò non avvenne, era qualcosa di troppo forte da mandare via.

Dopo qualche passo nella pineta mi voltai verso la ragazza mora alle mie spalle. Le chiome degli alberi creavano delle forme di luci e ombre che si rispecchiavano su quel viso sconosciuto.
Provai un senso di fastidio nel guardarla.
Non la conoscevo e la cosa cominciava a darmi noia.
"Da quando ti fai problemi Lorenzo?" Mi chiesi, maledicendo Ferrari e la sua parlantina che restava sempre presente nel mio cervello.
"Devi solo divertirti." Mi dissi.
La ragazza si sporse verso di me, mi rubo' la sigaretta dalle mani e se la portò tra le labbra socchiuse.
Stavolta non feci la prima mossa, qualcosa mi bloccava.

-È vero quello che dicono di te?- chiese con un sorrisetto malizioso.

La presi dai fianchi e me la portai contro i miei, respirando le sue labbra inasprite dal forte gusto del fumo.

- E cosa dicono di me?- mugugnai accarezzandole il lobo dell'orecchio con il labbro inferiore.

- Che sei stato con un centinaio di ragazze..- gemette la ragazza, mentre le mie mani s'insinuavano sotto al suo vestitino.

- Direi anche più di cento...-

-E neanche una di queste è riuscita a farti innamorare, Lorenzo?-

La sua pelle liscia ed abbronzata si ammorbidiva sotto alle mie dita, ma qualcosa non andava come al solito.

-Che c'è ora?-
Lo sguardo della ragazza si fece curioso, quando si rese conto che non avevo voglia di ricambiare il suo bacio.

- Senti..qui non è il posto adatto. Ci becchiamo stasera.- tagliai corto, riprendendomi la mia sigaretta.

💕

Sfregavo l'accendino contro il tavolo della discoteca al quale stavamo seduti da qualche minuto.

- E che cazzo! Ma quando t'hanno tolto la voglia di vivere?!-

Alberto mi spronò a essere più presente ma il mio umore era ormai ridotto in poltiglia da più di un giorno. Da quando Sofia Ferrari e la sua linguaccia lunga mi avevano fatto capire chiaro e tondo che non ci sarebbe stato mai niente tra noi.
Me l'aveva detto da ubriaca, e proprio per questo mi ritrovai a credere che fosse davvero sincera.
Come se non bastasse lei e quella bacchettona della sua amica se ne andavano in giro con Salvetti e la sua compagnia di snob arricchiti.

-Uh guarda chi c'è!-

Federico salutò con la mano il gruppetto di ragazze che erano arrivate oggi. Notai che c'era pure la mora con le guance paffute alla quale avevo toccato il culo in pineta.
"Non le hai manco chiesto il nome." Mi dissi, scuotendo il capo.
"Ma perché dovrebbe importarmi di come si chiama!?" Mi ammonii l'attimo dopo, sorpreso dai miei nuovi pensieri.

- A me piace quella coi capelli rossi.- asserì Federico.

- Nah. C'ha troppe lentiggini.- feci io picchiettando con l'accendino contro il dorso della mano.

- E la riccia?- propose Alberto, indicando una bionda con una marea di capelli.

- Ma stai scherzando!? È alta il doppio di te.- bofonchiai contrariato.

- Cazzo ma sei diventato selettivo!?- mi presero in giro i miei amici.

- Lo sono sempre stato!- mi innervosii.

- Sì ma sono delle belle ragazze, qual è il tuo problema?-

- Già... Qual è il tuo problema?-

La ragazza mora con cui avevo parlato nel pomeriggio mi si presentò davanti con un vestito fucsia davvero troppo aderente per le sue forme.

Federico e Alberto si misero a chiacchierare con le altre e io mi ritrovai senza sapere che dire.
"Se proprio devo farlo, prima devo bere." Mi dissi, nel guardare la ragazza che si sedette accanto a me.

- Vado a prendere qualcosa da bere. Arrivo.-

Mi dileguai tra la folla sudaticcia e, vista la temperatura troppo alta che c'era in quella discoteca, stavolta fui contento di non aver messo la camicia, ma una T-shirt a maniche corte.

Mentre stavo al bancone ad aspettare i miei drink, sentii alle spalle una specie di elefante venirmi addosso.

- Porca merda ma vuoi stare attent..- mi bloccai quando la vidi.

- Sofia.-

Deglutii.

Nessun vestito audace, nessun trucco esagerato, né scarpe con il tacco.
Era solo Sofia, con i suoi occhioni nascosti dagli occhiali.

- E rilassati! Mica l'ho fatto apposta!- sbraitò.

Mi venne da sorriderle, ma poi mi ricordai delle sue parole.
"Mandala via" mi intimai.

- Beh fa più attenzione la prossima volta.- sbottai, voltandole le spalle.

- Sbaglio o hai la faccia un po' sbattuta Gherbini?-

La sua vocina mi diede sui nervi.
"Ma come osa! Sono sempre perfetto!"

-Sbaglio o tu ti stai facendo Salvetti da due giorni?-

Lei ingrandì le iridi. Ma non negò.

-Sbaglio o a te non dovrebbe importare niente?!-

"Cazzo, non ha negato!"

-Infatti..- inghiottii il nodo in gola -Non mi importa di quello che fai, Ferrari.-

-Bene. Allora ciao Gherbini.- sentenziò lei prima di tornare dai suoi amici.

Una mano mi strattonò il bicipite teso. Mi girai di scatto con lo sguardo in cagnesco.

- Hei! Sta calmo amico! Volevo solo dirti che i tuoi drink sono pronti!- mi informò il barista.

"Ah, già."

Sofia non solo mi aveva fatto dimenticare di ogni cosa, ma mi aveva pure fatto salire un nervoso non indifferente.
Sciolsi i pugni e afferrai i bicchieri.

Sono stato chiaro con lei.
Non avvero mai provato nulla di così forte. Mi ha spaventato. Ero addirittura disposto ad aspettarla.
Ma lei non sembrava affatto decisa a farsi aspettare.
E io sentii un nodo nello stomaco che avevo bisogno di sfogare al più presto.

Porsi i cocktails alla ragazza che mi aspettava su un divano, poi feci un cenno ai miei amici, come per dir loro di uscire fuori.

- Ma non vedi che sto..-

Federico mi guardò stranito.

- Andiamo fuori a fumare.- asserii.

- Ma le ragazze?-

- Solo noi tre.- aggiunsi secco, mentre Federico e Alberto fecero scendere dalle ginocchia le ragazze ubriache con le quali parlavano.
Ci incamminammo verso l'uscita del locale, per poi fermarci all'esterno a fumare una sigaretta.

-Ho baciato Sofia Ferrari.-

Lo dissi sottovoce, ma senza timore.

Loro due si guardarono all'unisono.

-Uhhh..è scattato l'amore anche per Gherbini! Era ora!- mi prese in giro Federico.

-Perché dici così!?!- inorridii.

I miei amici risero.

-Vi ricordo che avevamo fatto una scommessa. Quindi c'è poco da ridere.- aggiunsi.

- Ma quale scommessa.. Quella ti piace.- sostenne Alberto.

- E c'è un motivo alla cazzata che hai appena detto!? Perché dici così? Che... dici che mi piace!?- ribattei stizzito, lanciando la sigaretta consumata a terra, per poi ucciderla con la punta delle scarpe.

-Semplice. Perché ancora non l'hai scopata e non ci hai raccontato come urlava.-

Federico annuì davanti alla constatazione di Alberto.

-Non lo farei mai con Sofia.-

-Cosa?-

-Niente. Comunque è stata una cazzata. Non so che mi era preso.-

-È ora che farai..- domandò curioso, Alberto.

-Ho bisogno di una scopata.-

-Ma che dico una? Voglio farmi tutte le ragazze che conosco d'ora in poi.- dissi guardandomi in giro.

- Sai che novità. Una volta stavi zitto e agivi. Adesso parli solo.-

-Ferrari non gliel'ha data ora piange per tre mesi.-

Lo sapevo che mi avrebbero deriso per una cosa del genere.
Come so che adesso c'è una cosa che devo assolutamente fare.
Dimenticarla.
Sofia mi andrà via dalla testa.

💕💕💕💕💕💕💕💕
Vi chiedo scusa per gli errori ma non ho ricontrollato e ho scritto di corsa. Quindi sì, lo so. Fa schifo.

🌸🌸🌸🌸🌸🌸🌸🌸
Non manca tantissimo alla fine!!!🐱

💙💙💙💙💙💙💙💙💙

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