#ODIetAMO

Από CatsLikeFish

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Sofia e Lorenzo, stessa scuola ma caratteri troppo diversi, riescono a mantenere le distanze tra loro, finché... Περισσότερα

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FINE!

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Από CatsLikeFish

Trattenni tutto in gola il più possibile.

- Ali..-

Lamentai sommessamente il nome della mia amica, che però dormiva come un ghiro nel lettino a castello.
Mi gettai giù dal letto ma presi male le misure, tant'è che mancai la porta in pieno e mi schiantai contro la parete del bagno.

- Porca di quella...-

Mi portai istintivamente le mani davanti alla bocca prima di combinare un danno proprio sul pavimento del bungalow.

- Ma Sofi, che cazzo stai facendo!?!?-

La voce di Alice arrivò assonnata e decisamente infastidita.
Non feci in tempo a risponderle che mi ritrovai con la testa sulla tavoletta del gabinetto.

- Oh merda! Stai vomitando!??- urlò lei.
Corse ad aggrovigliarmi i capelli sulla nuca, per tenermeli lontani dal viso, mentre io pativo le pene dell'inferno.

"Mai più." mi ripetei a mente.
"Non berrò mai più in vita mia."

🍁

Dopo una doccia e una bella lavata di denti mi rimisi a letto e dormii fino a mezzogiorno.
Alice mi svegliò con una tazza di caffè ed un gran sorriso.

- Per una volta ci siamo scambiate i ruoli, eh...- fece lei, discostandomi una ciocca dalla fronte.

Ero ancora a letto, in stato profondamente comatoso, quando le immagini offuscate della sera precedente mi vennero alla mente.

- Dio mio. È un inferno.-

- Ti senti ancora male?- chiese lei, allungandomi la bustina di zucchero.

Chiusi gli occhi, ma la testa faceva ancora un leggero formicolio.

- Mi sento da schifo, Ali. Scusa se ieri sera non ti ho ascoltata...- sibilai a testa bassa.

Vidi la mia migliore amica spostare gli occhi a lato, come se fosse appena stata colpita da un pensiero sgradevole, ma non le chiesi a cosa stesse pensando.
Ero troppo concentrata a subire quelle frasi frammentate che mi si accavallavano nel cervello.
E la voce che le pronunciava era proprio quella di Lorenzo Gherbini.

- Tranquilla, Sofi..Alla fine mi sono preoccupata tanto ma poi eri a casa prima di me..-

-Già..-

Ripensai a come ero scappata da Lorenzo. Non ricordavo cosa ci eravamo detti, ma ricordavo nitidamente il suo sguardo affranto.
Sentii il petto stringersi forte al solo pensiero.

- Sofi che ne dici di alzarti? La pizza è la cura migliore per la sbronza!-

La voce di Alice mi riportò alla realtà. Vidi la mia amica alzarsi per aprire le finestre del bungalow dalla quale entrò un sole accecante.

- Ma Matti!?- chiesi guardandomi in giro.
Delle sue cose non c'era più traccia in quella stanza.

- È andato già a pranzare perché ha l'autobus tra mezz'ora. Oggi torna a casa.-

Corrucciai lo sguardo poi mi battei una mano sulla fronte.

- Porca miseria, me n'ero completamente dimenticata!-

Alice sforzò un sorriso poco convinto, così capii che ero stata così presa da Lorenzo e dalle nostre piccole scaramucce, che non avevo badato all'umore triste della mia migliore amica. E tanto meno mi ero ricordata che Mattia partiva oggi.
Guardai l'ora sul telefono.
Mezzogiorno e dieci.

-Perché non lo raggiungiamo?- domandai schietta.

Alice si legò i capelli biondi in una coda alta.

- Mmm...no. Passa poi lui a farci un ultimo saluto.- biascicò criptica.

Da quando era avvenuto quell'improbabile e spiacevole litigio tra me, lei e Mattia, non ne avevamo più parlato. Non avevamo fatto come in quei telefilm in cui i protagonisti si siedono e discutono dei loro problemi, noi semplicemente avevamo lasciato che la cosa cadesse lì. Se non fosse che tra Alice e Mattia c'era stato un bacio e lei non me ne aveva parlato.
Ma forse lei avrebbe potuto dire lo stesso di me, siccome io non avevo avuto il coraggio di confessarle ciò che avevo fatto.
"Non ti riconosco più, Sofia."
Queste erano state le parole della mia migliore amica, la sera precedente.
Ci ripensai a lungo, infine capii che da quando avevo conosciuto Lorenzo, neanche io mi riconoscevo più.

🍁

-Matti non puoi rimanere qualche giorno in più?-

Mattia era ancora con noi a bere un cappuccino al bar, ma già ne sentivo la mancanza.

-Ci starei qui, ma lo sai..mio fratello parla di questa vacanza in Grecia da anni!-

Mattia non ci abbandonava al camping di Santa Marinella per tornarsene a Roma a fare i compiti, no. Lo faceva per andarsi a divertire con suo fratello e i suoi amici in un'isola della Grecia.

- Vabbè..capirai che spasso.- borbottò Alice con fare stizzito.

Arricciai il naso perché mentre bevevo il cappuccino e tentavo di farmi passare la nausea, la mia migliore amica mi stava intossicando con l'odore pungente dello smalto che si stava mettendo sulle unghie. Odore che a tavola non sopportavo.

- Comunque voi due mica ve la passate male qui.- disse Mattia guardandomi negli occhi.
Ovviamente nel mio caso, si riferiva a Gherbini.
E io mi sentii tremendamente in colpa perché non solo non gli avevo confidato tutto quello che stava succedendo tra me e l'idiota, ma anche perché l'avevo "usato" per provare a me stessa che i baci con Gherbini erano identici a quelli che mi sarei potuta dare con un amico.
E invece mi sbagliavo di grosso.

"Però ora basta pensarci" mi dissi.

C'era Alice lì con noi al tavolo, ma fu più forte di me, dovetti dirlo.

- Scusa Matti. Davvero. Mi sento ancora uno schifo per quella volta...-

Alice mi fulminò con sguardo riluttante.

- Tranquilla.- sorrise Mattia, allargando i suoi occhi scuri - Di cavolate ne abbiamo fatte tutti ultimamente..-

L'attenzione del mio amico però finì diritta su Alice che s'imbarazzo' e tornò a mettersi lo smalto con le guance colorite.

- Tu, Mattia, di sicuro ne hai fatte più di tutti.- si lagnò lei, dandomi sui nervi.

La guardai male, perché Mattia non si meritava affatto quel trattamento, tantomeno da Alice.

- Ali..prima che Mattia vada via...perché non risolviamo questa cosa?- domandai ad un certo punto, cercando un dialogo.

Lui scrutò l'ora sul telefono.

- Per me va bene. Ho ancora una ventina di minuti per parlare prima di prendere l'autobus.-

Ma Alice fu pronta a gettarmi un'occhiataccia truce.

- Ma cosa c'è da parlare? Vi siete sbaciucchiati e allora? A me sinceramente non interessano i dettagli.- fece lei con una smorfia.

Conoscevo bene Alice, e lei non era così meschina di solito.

- Non voglio dirti i dettagli, anzi..- mi fermai giusto il tempo per rifletterci su -...anzi, ora che ci penso..sì! Voglio proprio dirteli! È stato solo un bacio a stampo! - mi animai.

-E chissene frega!- sbottò lei.

Non so come, ma mi ritrovai a litigare con la mia migliore amica per una cosa che per me era davvero di poco conto.

-Ali perché fai così!- biascicai, tentando di farla ragionare.

Mi voltai verso Mattia che mi apparve più teso del solito.

-Mi sto mettendo lo smalto, i miei due migliori amici si sono baciati e Mattia se ne va a divertirsi in Grecia, ma qual è il problema!?!- sbraitò lei con voce stridula.

Alcune ragazze al bancone del bar si voltarono a guardarci, incuriosite dal tono troppo alto di Alice.

-È questo il problema.- asserì secco Mattia. -Se ti dà fastidio che vado in vacanza con mio fratello, perché non me lo dici!?-

Alice sgranò gli occhi.

-Io!?? Cooosa? Ma che dici!?-
fece dapprima una risatina imbarazzata, poi tornò seria.

Io però non sopportai più tutti quei segreti tra noi. Le cose andavano molto meglio prima, quando non c'erano malintesi, quindi mi decisi ad affrontarla.

-Senti smettila di fare quella che se ne frega, Alice! Lo so cosa c'è stato tra voi!- urlai.

La mia amica punto' un dito verso Mattia.

-Non riuscivi a tenerlo per te, vero!?!- lo accusò.

Lui in tutta risposta, scrollò il capo con sguardo affranto.

-Sei la mia migliore amica! Perché non mi hai detto nulla!?- mi inviperii, levandole lo smalto dalle mani. Alice aprì bocca per gettarmi addosso il suo livore, ma alla fine sospirò delusa, curvando il capo verso il pavimento del bar.

-Ma Sofi cosa avresti pensato di me, se te lo avessi detto?!- fece lei con occhi lucidi.

"Cosa avrei pensato!?"

- In che senso, Ali..?- chiesi confusa.

- Nel senso che mi avresti giudicata! Ho baciato due ragazzi diversi in una settimana!- esclamò aprendo le braccia.

Stavamo discutendo animatamente davanti al povero Mattia che controllava l'ora instancabilmente, con faccia dispiaciuta.

"Quindi non me l'ha detto per la paura del mio giudizio! Se solo Alice sapesse cosa stavo combinando con Gherbini..."

Erano gli stessi pensieri che facevo io con Lorenzo. Avevo paura di confessare ad Alice quello che c'era stato con lui, perché ero morsa dal terrore che lei pensasse male di me. Che chiunque pensasse male di me.

- Ragazze io devo...- Mattia scolò il bicchiere di Coca-Cola e afferrò il suo zaino.

- Sì, bravo! Vai!- tagliò corto Alice alzandosi di scatto dalla sedia, prima di voltarsi e andarsene arrabbiata.

🍇

Salutai Mattia, poi passai il pomeriggio in spiaggia a leggere, riparata dall'ombra di un grosso pino marittimo. Dopo qualche ora controllai l'ora ma non c'era traccia dei messaggi di Alice. "Probabilmente è rimasta tutto il giorno in bungalow a guardare Netflix" mi dissi.

-Senti Ferrari...-

Sobbalzai quando la voce di Lorenzo Gherbini mi sorprese più roca e intensa che mai.
Mi strinsi contro l'albero con il libro al petto, mentre tentavo di non mostrare quanto fossi tesa nel vederlo.
Lui mi guardò dall'alto corrucciando le sopracciglia, poi si schiarì la voce.

-Cosa c'è?- domandai impaurita per il tono serio della sua frase.

- Devo dirti una cosa.- asserì mettendosi le mani sui fianchi.

Notai che i capelli castani un po' umidi si attorcigliavano in ciocche sparse, mentre la leggera brezza pomeridiana dondolava i bordi della sua camicia azzurra sbottonata su un paio di pantaloncini chiari.

-Non avrei dovuto baciarti.-

L'affermazione di Lorenzo mi stordì più del dovuto.
Non me l'aspettavo.
Non pensavo potesse dirmi qualcosa con quel tono così serio. Ma sopratutto non credevo arrivasse a dirmi una cosa del genere.

"Che cosa diavolo è successo ieri sera!?!"
Non lo ricordavo minimamente, ma annuii, come se servisse a dare veridicità alla sua constatazione e a nascondere la mia debole delusione.

Lorenzo si passò una mano tra i capelli leggermente mossi, poi aggrottò la fronte.

-Insomma..sì è stato bello.. Ma niente di più. Non mi interessano quelle come te.-

Restai senza parole, avevo solo un forte groppo nella gola che mi impediva di pronunciare qualsiasi suono.
Continuavo a rimanere rannicchiata contro l'albero con il libro in mano a chiedermi il perché della reazione improvvisa di Lorenzo.

-Siamo troppo diversi Sofia.-

Si schiarì nuovamente la gola, gettando gli occhi verdi sulla sabbia dorata.
Io non seppi cosa dire, così lui chiarì maggiormente la sua posizione.

- Non sto scherzando.-

Sembrò recitare un copione e a me non convinse per nulla, ma dovetti crederci quando mi volto le spalle aggiungendo:

- E non parlarmi mai più.-

🐱🐱🐱🐱🐱🐱🐱🐱🐱

Ciao ragazze!
Finalmente sono riuscita a continuare!
Il prossimo capitolo sarà scoppiettante 😂 solo che è lungo lungo quindi lo pubblicherò nel fine settimana!

💕Mi siete mancate 😘

🙋

Συνέχεια Ανάγνωσης

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