Esseri diversi #WATTYS2018

By rosy_fantasy

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[In revisione] Creature misteriose faranno parte della vita di Julie, una ragazza inglese di diciotto anni ch... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8 pt. 2
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11

Capitolo 8 pt. 1

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By rosy_fantasy


Odio ammetterlo, ma quel giorno accettai il suo "invito". Lo so che non era stato fatto volentieri, ma non potevo lasciarmi scappare un'occasione del genere. Voleva sfidarmi, ed io ho accettato la sfida.

Oggi finalmente è il 31 ottobre. La città durante questo periodo cambia totalmente; tutti i giardini delle case sono decorati con zucche, ragni, tombe ed ogni cosa che richiama la festività. Stasera ci sarà anche il classico "dolcetto o scherzetto" per i bambini.
Sono davvero elettrizzata, non ho fatto altro che pensare alla festa, anche se Rúmil ha cercato di guastarmi l'umore dicendomi che oggi avrei dovuto tenere gli occhi aperti. Non ho capito per che cosa, e mi rende molto nervosa non poter sapere ancora quello che sta accadendo.
Stasera il mio accompagnatore sarà Logan, magari vuole proteggermi da lui? O anche Gavin, chi lo sa. «Secondo te questa serata sara un disastro?». Chiedo voltandomi verso il mio cagnolino.  

Alza la testa dal materasso e annuisce guardandomi.
Inquietante...
La prendo in braccio e la guardo negli nei suoi piccoli occhi neri. «Tu mi capisci?». Chiedo sconvolta.

Annuisce nuovamente con la testa e mi lecca il viso.

È risaputo che i cani riescano a capire le persone, ma non ho mai sentito di cani che annuiscono o scuotono la testa dopo delle domande.
Spero solo che non centri niente il mio mondo, in quel caso rischierei veramente di perdere la testa, anche se ormai è già andata.

Mi alzo dal letto e vado a sedermi davanti la toeletta per truccarmi. Con Logan abbiamo deciso di essere Harley Quinn e Joker di del film; "suicide squad".
O perlomeno, ho deciso io da cosa travestirci. Mentre io blateravo lui annuiva, quindi spero che mi abbia ascoltato.
Il trucco per fortuna non è molto complicato.  Mentre mi trucco metto Faded di Alan Walker, come sottofondo.
Ogni tanto guardo fuori dalla finestra, il tempo per il momento sembra essere buono, c'è un po' di vento fresco ma non è troppo fastidioso, forse perché io adoro il freddo.

Ho finito di truccarmi, ho messo anche la parrucca, dato che ho i capelli scuri, di certo non sarei potuta sembrare Harley se fossi andata alla festa con i miei capelli naturali.
So che Logan è arrivato, mi dispiace averlo fatto aspettare, ma adesso sono pronta.
Esco dalla mia camera e lo vado a raggiungere in soggiorno. Mi vergogno un po', soprattutto davanti a mia madre, so benissimo che non ama la sua famiglia.
Le mie gambe ricoperte solo da un collant scuro mi fanno sentire a disagio e i pantaloncini mi sembrano fin troppo corti per il mio modo di vestire.
Non appena arrivo nella stanza lo vedo seduto sul divano, messo in modo scomposto che si beve una tazza di tè caldo.
Lui è vestito da Joker e ha un trucco davvero perfetto, credo che ci sia lo zampino di sua madre. «Sono pronta». Riesco a dire.

Confesso di non avere fiato sufficiente, la vista è da mozzare il fiato, il mio cuore batte impazzito e mi sento su di giri. «Non credi che sentirai freddo?». Mi chiede mia madre alzandosi dal divano.

Logan ha un leggero sorriso sulle labbra, non sembro dispiacergli come tutte le altre volte. Per fortuna non mi ha lasciata qui questa sera, in quel caso non gli avrei più rivolto la parola. «Si ballerà di sicuro, non preoccuparti per me». La rassicuro.

Quando mia madre ha saputo che sarei andata al ballo con Logan, voleva a tutti i costi che restassi a casa. Solo mio padre è riuscito a farla calmare e a convincerla della mia decisione.

Lui si alza e viene verso di me, ad ogni passo sento sempre di più i battiti del mio cuore accelerare.
Non voglio prendermi una cotta per lui, è stato il mio migliore amico e so che non funzionerebbe.
Anche perché mi odia, no?. «Grazie per l'ospitalità signora, è stato un piacere rivederla». Le prende con eleganza la mano e bacia le sue nocche.

Lei però rimane impassibile, con la sua solita espressione severa sul volto.
Io la saluto con un bacio sulla guancia per poi allontanarmi con il mio accompagnatore.
Fuori il leggero vento freddo mi fa diventare la pelle d'oca, il tempo è diventato grigio e il cielo è ricoperto da nuvole.

Entro nella sua auto che tratta come una figlia, lo vedo abbastanza attaccato ad essa, la lava ogni giorno e ci impiega tanto tempo per farlo.
Confesso di averlo spiato qualche volta. «Ti ho fatto aspettare molto?». Chiedo cercando di iniziare un discorso.

Non mi piace quando c'è quel silenzio imbarazzante, preferisco creare un dialogo tra di noi, soprattutto quando ci sono moltissime cose di cui vorrei parlargli. «Credo quindici minuti», dice guardando il suo orologio da polso. «Noto che hai imparato a truccarti decentemente e che hai trovato il vestito adatto». Guarda il mio corpo per un attimo.

I suoi occhi sul mio corpo mi rendono maledettamente vulnerabile. «Già... Halloween è un'ottima festa per sbizzarrirsi». Rispondo accendendo la radio.

Parte Needed Me di Rihanna, è bellissimo quando si riesce a trovare subito una canzone che piace alla radio, di solito bisogna cambiare mille volte prima di scovare quella decente. «Quindi non l'hai fatto per apparire più carina ai miei occhi?». Mi chiede mettendo in modo l'auto.

Calo la testa e sento il mio viso rosso per l'imbarazzo della domanda.
Come gli viene in mente di chiedermi certe cose?
È una festa in maschera cavolo! «L'ho fatto principalmente per me stessa». Rispondo alzando la testa.

Lo sento sbuffare, però non ricevo alcuna risposta da lui.
Cominciamo davvero bene la serata!

Guardo fuori il finestrino, ci sono già i bambini travestiti, con i sacchettini in mano che bussano alle porte.
Alcuni di loro si guardano attorno spaventati per via dell'aspetto delle case, altri invece mangiano e ridono fra di loro.
Se potessi tornare bambina cercherei di cambiare un po' le cose, non mi sceglierei un solo amico, cercherei anche un'amica, in certi momenti sento il bisogno di avere qualche ragazza con cui sfogarmi, confidarmi e scherzare.

Arriviamo a scuola velocemente, io e Logan entriamo insieme, anche se ovviamente mantiene una certa distanza da me.
Passiamo per il corridoio che è arredato con i ragni sopra gli armadietti e delle ragnatele sparse per i muri. Più ci avviciniamo alla palestra e più la musica si fa forte.
È pieno di gente, l'illuminazione è piuttosto bassa e come sottofondo ci stanno dei rumori raccapriccianti come delle urla e altro.
Il tutto è arricchito di colori come l'arancione, il giallo e il marrone. Sulla tavola ci sono foglie, zucche, candele, tovaglioli in tinta. Il cocktail richiama i veleni e il sangue, come cibo ci sono dei vermetti fatti di caramella, cubetti di ghiaccio con una pupilla, gaucamole verdissimo con fagioli neri, würstel mummificati e tartine fantasma. In giro si trovano lapidi e streghe, ci sono pipistrelli sui muri, scheletri, ragnatele e lanterne mostruose.

In poche parole hanno fatto un bel lavoro! L'ambiente non era mai stato così spaventoso negli altri anni, in più so che hanno aggiunto la casa dell'orrore in un'altra stanza. «Ma guarda un po' chi c'è qui!». Dice Chrissie avvicinandosi a noi.

Ecco, ci voleva anche lei adesso.

Abbiamo lo stesso vestito ed un trucco molto simile. Logan non sembra per niente sorpreso quando la vede, anzi, ad un tratto ha anche cominciato a sorridere. «Ehi piccola!». Gli si avvicina dandole un bacio sulla guancia.

Piccola?

Lei le prende una mano e gira su se stessa per farsi ammirare dal ragazzo.
Odio l'espressione compiaciuta che ha lui, mi sta facendo innervosire parecchio.
Il problema è che non voglio rovinare tutto pensando a qualcosa di negativo su di lei, potrei combinare un casino, ancora non so di che cosa sono capace con la forza del mio pensiero. «Posso rubartelo un attimo?». Mi chiede sorridendo.

Fingo un sorriso proprio come il suo e annuisco con la testa facendo finta che non mi importi niente di quel bastardo.

Chrissie Collins

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