#ODIetAMO

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Sofia e Lorenzo, stessa scuola ma caratteri troppo diversi, riescono a mantenere le distanze tra loro, finché... More

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FINE!

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By CatsLikeFish

- O mio dio, Gherbini! Mettiti qualcosa addosso e valle ad aprire!!-

- Sì e poi? La faccio venire in doccia con noi?-

Lorenzo si mise a farmi un ghigno storto, facendomi saltare i nervi.

- Smettila di fare il deficiente!-

Glielo urlai, ma poi mi morsicai subito il labbro perché mi ricordai immediatamente che c'era Alice fuori dal bungalow, e che poteva sentirmi.
Lorenzo invece, non si preoccupò neanche di mettersi una maglia addosso.

- E se la tua amica mi chiede di te?-

- Tu non m'hai vista.- bofonchiai coprendomi con l'asciugamano, aspettando solo che Lorenzo se ne andasse, per potermi rivestire.
Lui però ci mise un po' a scollarsi da quel bagno.
Rimase a fissarmi, annuendo con lo sguardo pensieroso.

-Ahhhhh!!! Ecco. Ecco. Io non ti ho vista, eh. -

Strinsi le dita intorno al bordo del l'asciugamano che mi fasciava lo sterno ancora umido, mi sentii un po' in colpa perché alla fine incolpavo lui di volermi nascondere ai suoi amici, quando io facevo lo stesso.
Restai a guardare la sua schiena larga voltarsi per uscire dal bagno.
Alzai gli occhi al soffitto, perché ovviamente Lorenzo era andato ad aprire ad Alice con solo le mutande addosso.

- Hai visto Sofia?-

Udii la voce di Alice, chiara e decisa.

- Ma tu manco le saluti le persone?-

Mi sorpresi a sorridere davanti allo specchio quando sentii Lorenzo dirle così.

- E poi...Sofia chi?- fece ancora, con il suo tono di voce da bambino dispettoso.

E io lì non risi più.

- Seeeeee vabbè....-

Alice disse qualcos'altro, ma quello che udii furono le solite frecciatine del cretino.

- Ahhhh!!! Aspetta!! Dici quella palla al piede con gli occhiali grossi quanto le mie palle?-

Mi rivestii sbuffando, quando Alice lo liquidò in malo modo.

- Sei proprio un coglione, Gherbini. Comunque se la vedi dille che la cerco da ore.-

Lo sentii ridere, mentre tornava in bagno. Mi ero già rivestita, e mi scansai rapidamente, quando lui provò a sfiorarmi lo zigomo con il dorso della mano.
I capelli mi scivolarono sul viso, Lorenzo rimase sorpreso non appena mi vide indietreggiare.

- Ma dove vai?- chiese poi, vedendomi afferrare la borsa con foga.

- Devo tornare.-

Prima aggrottò le sopracciglia, poi i suoi occhi si fecero più larghi e si persero nel tentare di capirmi.

- Ma..come...di già?-

Non mi feci intenerire questa volta.

- Sono qui da più di due ore! E poi cosa ci fai con una palla al piede come me!?-

Lorenzo scoppiò a ridere.

- Ma dai! Ti offendi mica?!-

- Non dovrei?-

- Non crederai mica alle cazzate che dico, Ferrari?-

Strinsi la mandibola, Lorenzo era tornato ad essere un cucciolo indifeso, e la sua espressione dolce al momento non mi aiutava affatto.

- No. Appunto. Per questo me ne vado.- dissi duramente.

- Ma che ho fatto adesso??-

Allargò le braccia, sconsolato, ma io, esasperata dai suoi cambiamenti di umore, gli risposi in maniera poco educata stavolta.

- Mi hai rotto le palle, Gherbini!-

Mi sorpresi io stessa di come mi rivolsi a Lorenzo, però ancora di più mi sorprese la sua reazione.

- Oh scusami tanto, Ferrari.- disse lui, mettendo su un broncio quasi irresistibile.
Gonfiò le labbra, mentre le sue fossette ai lati della bocca si accentuarono appena, quando fece quello sguardo deluso.
Mi sentii tremendamente in colpa, quindi feci un passo verso di lui.

- E dai..non volevo dire..-

Provai a sfiorargli il braccio quando ero ormai sulla porta, ma fu Lorenzo a ritrarsi questa volta.

- No,no va pure. -

Lo vidi incrociare le braccia al petto, mentre mi guardava con diffidenza.

- Ci vediamo dopo?- provai a chiedergli.

- Boh.-

Alzai gli occhi al soffitto e me ne andai.

🍳

-Tu e Lorenzo non state insieme.
Cioè...non vi sopportate. Ci vai a letto?-

Tossii a lungo, perché l'anguria mi era andata di traverso.

- Ali ma sei impazzita!?!?-

- Mi chiedevo se non fossi tu impazzita!- bofonchiò Alice mentre ce ne stavamo nella verandina a fare merenda.

- Perché con uno così solo quello ci puoi fare.-

- Non lo conosci.- asserii prima di deglutire silenziosamente.

Ovviamente la mia difesa in onore di Lorenzo non era passata inosservata e Alice mi guardò di traverso.

- Ah...e tu lo conosci?-

Il suo tono era chiaramente provocatore, così provai a lasciar cadere l'argomento scottante.

- Non litighiamo Ali.-

- Litigheresti con me? Per uno stronzo di quelle proporzioni?-

- Ma no! -

Alice era brava a rinchiudermi nelle sue prigioni mentali, mi faceva il terzo grado in maniera davvero abile, e in maniera altrettanto abile mi induceva a farmi esprimere sempre i miei sentimenti.

Tranne nel caso di Lorenzo Gherbini.

Non perché ci fossero sentimenti di mezzo, ma perché non mi andava di raccontarle qualcosa che neanche io riuscivo a spiegarmi.

"Finché non sarò in grado di ammettere a me stessa che cosa sta accadendo tra me e Lorenzo, terrò questa cosa per me" mi dissi, poco prima che Alice se ne uscisse con una domanda infelice.

- E almeno dimmi.. perché hai baciato Mattia?-

Stavolta posai la fetta di anguria nel piatto, l'argomento necessitava concentrazione, quindi niente cibo di mezzo.

- Ali..è stata una cazzata non so perché l'ho fatto. E non so neanche perché mi sto giustificando.-

ammisi guardandola negli occhi, sperando che lei trovasse un senso nelle mie parole.
Alice però si dimostrò menefreghista a riguardo, molto più di quanto pensassi.

- Infatti non devi giustificarti. Sai che mi frega. Solo che se ti sei innamorata di lui potresti pure dirmelo.-

Alzò le spalle e fece una smorfia.

- Ma per favore, Ali..-

-Ho sempre creduto che piacessi a Mattia.- fece lei, risistemandosi la crocchia bionda sulla testa.
A quel punto saltai su dalla sedia con uno scatto istintivo.

- Ma se gli sei sempre piaciuta tu! E lo sai benissimo, Ali!-

La vidi storcere le labbra, mugugnando un - Mmmm.- diffidente.

- Mmm che???- le chiesi indispettita.

A volte Alice mi faceva davvero arrabbiare. La maggior parte delle volte non lo davo a vedere, ma ora mi esasperava troppo per nasconderlo.

-Non è così semplice, Sofi.- continuò lei, sempre più criptica.

- Perché? Cosa c'è di difficile?Mattia è miglior ragazzo che conosci!-

Lo dissi come se fosse una cosa ovvia, ma lei sembrò non darci troppo peso.

- Sì ma amo Jack. Lo sai.-

Ruotai gli occhi velocemente.

- Jack? Ma se si è comportato da stronzo con te!-

- E che vuol dire? Secondo te smetto di provare qualcosa per qualcuno solo perché fa lo stronzo?-

Ero già sul punto di ribattere a tono, ma quando lei concluse la frase, non potei che ammettere che Alice aveva ragione.
Mi chiesi se ciò di cui lei parlava, era lo stesso meccanismo che c'era tra me e Lorenzo.
Se lui avesse fatto lo stronzo, io mi sarei disinteressata a lui?
Avrei continuato a volerli lo stesso quei baci?

Dannazione, questa era una domanda cruciale.

Ovvio che avrei smesso di dargli retta, qualora Lorenzo si fosse comportato male con me, ma quali erano i miei parametri per giudicare i suoi comportamenti?
Il mio cervello sapeva la risposta, ma non ero più così sicura che io mi sarei comportata di conseguenza.

- E quindi? Con Mattia come sei rimasta?- domandai, scacciando via i miei pensieri paranoici.

- In nessun modo. Tu piuttosto.. con quello?- fece lei, sempre più curiosa.

- Cosa?-

- Uff Sofi..Perché non puoi dirmelo? Se ci scopi con Gherbini non c'è niente di male. Solo dimmelo.-

-Non ci scopo! Ma senti quello che stai dicendo??- sbraitai indignata.

-E tu ti vedi?-

-Ma cosa dovrei vedere!?-

-Vai in giro con gli occhi a cuoricino! -

- Ma che stai dicendo!!!-

Mi innervosii parecchio, tant'è che la interruppi.

-E poi? È una specie di segreto? Ti ha chiesto lui di non dirlo a nessuno? Attenta che lo fa con tutte, Sofia!-

Iniziai a negare facendo segno di no con la testa.

-Ma no..stai divagando. Io e Gherbini siamo solo amici.-

-Perché la notte sgattaioli via!? -

"Beccata, maledizione"
Così optai per la solita vecchia scusa.

-Esco fuori a leggere.. E comunque basta con ste cavolate. Ti pare che vado appresso ad uno con la reputazione come Gherbini? Mi credi così scema?-

Fu l'unico modo per mettere a tacere Alice, ma purtroppo quella discussione accese ogni mio dubbio su Lorenzo.

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E i dubbi si moltiplicarono perché Lorenzo non mi scrisse uno straccio di messaggio quel pomeriggio, così lo lasciai perdere.
La sera invece lo vidi al ristorante del camping.
E ovviamente non era solo.

Prima di iniziare a giocare al "indovina la ragazza con cui è a cena Gherbini", decisi di fregarmene altamente di lui.
Mi sedetti al tavolo con Alice e Mattia e tentai di concentrarmi sulla nostra serata.
Che era già di per se molto complicata.

- A che ora hai il pullman dopo domani?- domandai tentando di stemperare l'imbarazzo evidente tra Alice e Mattia che se ne stavano in silenzio a fissare i propri cellulari.

- Alle dieci.-

- Oh, okay. E i compiti li cominci appena torni o aspetti settembre come facciamo sempre?-

Iniziai a fare domande decisamente idiote, solo per trovare un argomento che non fosse il silenzio più assoluto.
Alice era svogliata, e non mi era affatto d'aiuto.

- Ali puoi venire un attimo?-

La obbligai a seguirmi in bagno, ma nel tragitto attraverso il ristorante, non potei fare a meno di notare che Lorenzo era a cena con i suoi amici ed accanto a lui c'era una ragazza straniera che gli stava praticamente appiccicata al braccio.

- Ciao.-

La voce di Alberto mi diede sui nervi all'instante, sopratutto perché catturò l'attenzione di Alice, che gli sorrise.

Non so perché ma lei si fermò lì a parlare con lui. E io me ne stavo come una stupida con le mani in mano, tentando in tutti i modi di non guardare l'idiota e la sua amica che rideva ad ogni battuta demente che lui faceva.

- Hei Ferrari. Bello il pigiama che hai messo per venire a cena.-

Sentii la voce odiosa di Gherbini pungermi le orecchie.

- È una tuta imbecille.- sbraitai senza neanche guardarlo.

- Eh sì, troppo elegante. Attenta che poi le altre ti copiano il modo di vestire da reginetta dell'ospizio.-

La ragazza accanto a lui scoppiò a ridere e io ci rimasi così male che la guardai incredula.

-Ma questa le capisce le cazzate che dici o ride solo perché la differenza linguistica non le permette di accorgersi di che stronzo colossale sei?-

Lorenzo si mise a ridere, con le sue fossette odiose.

- Non capisce perché è russa. Peccato, perché si sta perdendo quanto sei simpatica, Ferrari.-

Lo disse continuando a sorridere di gusto, e io mi ritrovai lì, in piedi, a non capire più se quel ragazzo mi stesse prendendo in giro o cosa.

Non feci in tempo a richiamare Alice che Alberto disse un
- Perché non vi sedete qui? mangiamo tutti insieme!-

- Oh, sì. Grazie.-

Alice si sedette accanto ad Alberto lasciandomi attonita. E la cosa assurda fu, che lo disse pure con tono sollevato. Poi mi richiamò.

- Vieni Sofi!-

Io la guardai male, ma ormai tutti gli amici di Gherbini mi stavano fissando e io non seppi bene cosa dire.

- Vado a chiamare Mattia..- bofonchiai qualcosa del genere e mi dileguai.

- Ma che succede?- mi chiese lui, sollevando gli occhi dal cellulare.

- No, adesso me lo dici tu che succede, Matti!-

Lui mi guardò dapprima con fare sostenuto, poi, quando mi sedetti accanto a lui, si decise a confidarsi con me.

- Ci siamo baciati.-

- Lo so. E non è stato un granché.- feci io.

- Ma no scema! Io e Alice ci siamo baciati!-

Schiusi la bocca a rallentatore, fino a spalancarla.

- Stai scherzando??? E perché lei non me l'ha detto?-

- Perché ha paura del tuo giudizio!-

- Il mio giudizio??? Ma scusa e tu? Che hai scoperto questa improvvisa voglia di baciare tutte!??-

Mattia si guardò intorno, circospetto.

- Sofi abbassa la voce! Guarda che sei te che hai baciato me!-

- Sì certo e tu ti sei tirato indietro!?-

Sentii dei passi, ma non riuscii a realizzare in tempo che Lorenzo era proprio dietro di me.

- Che sta succedendo?-

Mi voltai e lo guardai malissimo, ma Mattia parlò prima di me.

- Fatti gli affari tuoi. Non hai abbastanza ragazze a cui pensare?-

La voce di Mattia fu davvero acida, Lorenzo però, non perse mai il suo ghigno strafottente.

- Oh sì, ne ho molte. Ma sai..tu stai discutendo con una di queste e io..-

"Una di queste???"

Il mio cervello inizio' a fare uno strano rumore e anche Mattia si innervosì parecchio, la maniera in cui si alzò in piedi per affrontante Lorenzo mi fece capire che era molto arrabbiato.

- Guarda che è di una mia amica che stai parlando. Datti una regolata, Gherbini!-

- Uhh! Se no? Che mi fa lo spilungone, amico della sfigata?-

Chiusi gli occhi,ma sperai davvero che Mattia gli tirasse un pugno fino farlo smettere di parlare.
La giornata era cominciata in maniera strana e stava per terminare in maniera ancora più strana.
Se avevo passato tutto il giorno ad amare quei baci che io e Lorenzo ci davamo, ora stavo finendo per odiare quelle cattiverie che uscivano da quelle labbra che tanto desideravo.

Perché le volevo lo stesso anche se erano in grado di dire cose così maleducate e crudeli?

Quella alla fine fu comunque una serata inaspettata.
Perché Mattia glielo tirò secco il pugno, e per qualche secondo provai soddisfazione nel vedere Lorenzo con il viso sanguinante, barcollare all'indietro.
Tutti si erano alzati in piedi, per via della confusione che aveva generato quello scontro, ma nonostante tutte le parole che ci eravamo detti, e nonostante il numero elevato delle ragazze alla quale Lorenzo aveva sorriso quella sera, alla fine del giorno...ero io quella che si era ritrovata a curargli le ferite.

- Ferrariiii- biascicò Lorenzo, dolorante.

- Zitto o ti faccio nero anche l'altro occhio.-

Poi me lo portai fuori dal ristorante, sotto agli occhi di tutti.

🍳🍳🍳🍳🍳🍳

Hola!!

Ditemi se vi piace come va avanti la storia e se vorreste che qualcosa andasse diversamente!

Baci e buon sabato a tutte!!

😙

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