Tim
O mi sta dando di volta il cervello o sto diventando un ragazzo normale. Non so quale delle due opzioni sia più probabile, io preferirei la seconda.
Di certo so che:
Vivo in un mondo parallelo mentre dormo.
Sally, la superfiga con un culo da urlo e due tette da sballo, non mi interessa più.
I social ho smesso di frequentarli, i miei follower stanno drasticamente calando, alcuni mi insultano, io non rispondo nemmeno perché non me ne frega niente!!!
Il rugby è un divertimento, ci vado perché sto in compagnia dei miei amici e mi piace giocare, ma in palestra non ci vado più, i muscoli non mi servono, quelli che ho bastano e avanzano.
Sono riuscito ad aggiustare il Game boy giallo! Ho fatto un bel lavoro di fino, ho riposizionato i circuiti e saldato le parti in plastica. Sembra nuovo. Fino a qualche tempo fa non sapevo nemmeno accendere il forno! Mia madre è stupita, mio padre quasi orgoglioso, le gemelle sono contente.
Passo il mio tempo a pensare ad una ragazzina che se fossi il Tim di qualche settimana fa non degnerei nemmeno di uno sguardo: Ellis.
Di Ellis non guardo il corpo, il viso, i capelli, io guardo lei, il modo in cui mi parla, le cose che mi dice e per la prima volta nella vita sento crescere qualcosa dentro di me, quella cosa morbida che chiamo tenerezza.
Ho una missione da portare a termine per Ellis, anzi per noi. Sto facendo qualcosa che ci unisce. Ora metto le scarpe alle gemelle, usciamo di casa e nel nostro zainetto mettiamo la merenda ed il Game boy giallo.
Il bus 22B ci porta dritti a Bevendean Park.