Alison.

נכתב על ידי storiesinmymind

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Strappata dalle braccia della madre alcolizzata, Alison si ritroverà a fare i conti con una figura ben più au... עוד

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9

Capitolo 10

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‪Harry picchiettava nervosamente il piede in attesa che la chiamata di Paul si concludesse. Stava trattando con un suo amico incluso in certi affari legali ed avrebbe potuto aiutare Harry nella sua scomoda situazione.
"Grazie Ty, sì lo so, lo so. Certo, un pranzo al palace! Domani? Ore 13, perfetto. Saluti a casa."
"Quindi? Che ha detto?"
Harry scattò in piedi prendendo a torturarsi le nocche delle dita.
"Domani hai un appuntamento con lui, dovrebbe andare tutto secondo i piani"
"Oh.. E, di grazia, quali sono i tuoi piani?" Mostrò il suo solito sorrisetto nervoso.
"Hai la più totale scelta"
Ammise Paul, per poi prendere fiato e continuare
"Rinunciare all'affidamento, ottenere l'affidamento totale o parziale. Il tutto dopo il tour, si spera."
"E nel frattempo? Insomma io, durante il tour.. Come faccio?"
"Sentimi, Harry. Oramai ti vedo come un fratello, permettimi di essere sincero con te. Sei all'apice della tua carriera ed Alison è solo una bambina. Ha bisogno di marmellata, scuola, giocattoli e principesse. Un tour non le gioverebbe affatto"
"Lei vuole stare con il suo papà"
"Il suo papà non avrà tempo per lei. Lasciala alla madre, no? È una brava donna"
"Brava donna, Paul? Ma le senti le stronzate che dici? O viene con me, o io non parto. Questa è la mia proposta"
Paul indurì il volto, senza poter far altro che annuire. Conosceva bene il carattere di Harry e sapeva che non avrebbe cambiato idea in merito.
"Ci vediamo domani, non fare tardi"
Gli diede una leggera pacca sulla spalla e andò via.

I fratelli Styles rimasero così a contemplare il tappeto persiano sul pavimento, aspettando che uno dei due proferisse parola per primo.
"Dunque, sei lunghi mesi.."
"Già"
"Uhm, non sarà semplice. Dovresti parlare con mamma"
"Alison mi odierà"
"Cambierà tutto quando tornerai"
"Finché non partirò di nuovo, eh?"
"Harry, troveremo una soluzione"
Gemma si sollevò dal divano mostrando un sorriso rassicurante per poi dargli un bacio sulla guancia.

Il mattino successivo, una volta giunti fuori l'asilo della materna, Harry non poté far a meno di imprecare. Era stata organizzata una gita scolastica di cui non sapeva assolutamente nulla.
"Perché diavolo non mi è arrivato un avviso?"
"Signor Styles, l'avviso è stato mandato tramite cartolina, e-mail e diario scolastico. Mi sembra strano che lei.."
"Lasci perdere. Ed ora non posso lasciarla in qualche altra classe?"
Chiese frettolosamente indicando Alison al suo fianco.
"Mi spiace Signor Styles ma il regolamento non lo permette."
"Grazie tante."
Si voltò afferrando la mano di sua figlia, per poi uscire fuori l'edificio.
"Scuole private del cazzo, paghi un patrimonio e per cosa?"
"Papà! Non dire la parola cattiva!"
Urlò, incrociando le braccia al petto e sbuffando subito dopo.
Harry in risposta le fece segno di stare zitta, troppo occupato a rispondere a telefono ed a tentare malamente di metterle la cintura del seggiolone auto
"Paul non me ne sono dimenticato. Sì, al Palace!"
Dopo aver chiuso la telefonata e la portiera si accese una sigaretta, per poi mettere in moto.
"Dove si trova il Palace?"
Chiese Alison, accarezzando la sua Barbie.
"55 prince's Square, la conosci?"
Harry sembrava piuttosto divertito.
"Hei! Non mi prendere in giro! Non posso venire con te?"
"No piccola, non è un posto per giocare"
"Ma torni presto?"
"Dolcezza, torno tardi ma tu puoi restare da Barbara, che ne pensi?"
"No!"
Osservò il viso imbronciato della figlia dallo specchietto retrovisore.
"Perché no?"
"Perché non ho il mio tutù e devo andare a danza!"
"Ma papà viene a prenderti in tempo per la lezione"
"Non è vero, perché dimentichi sempre tutto tu!"
"Si? A me non sembra proprio!"
"Hai dimenticato di comprarmi la merenda, i cioccolatini da portare a scuola per la festa e non"
"Aspetta aspetta, quale festa?"
"Ma quella del cioccolato papà!"
"Mh? Ad ogni modo, non dimenticherò la tua lezione"
"Posso andare dagli zii?"
Harry sbuffò, non voleva lasciarla dai ragazzi. Conosceva bene ognuno di loro, e conosceva bene anche sua figlia e quanto potesse essere rompiscatole, loro non erano del tutto abituati.
"Giuro che faccio la brava"
Aggiunse mentre tamburellava i piedi sul sedile anteriore, entusiasta alla sola idea.
"Okay, ma non fare quello che ti dice Zayn e gioca piano con Louis, gira sempre intorno a Niall e Liam, intesi?"
"Intesi!"

Ad accoglierli fu Liam che, tutto sorridente, si trascinò Alison dagli altri in salotto.
"Harry, che ci fai qui?"
"Vi lascio la peste per questa mattina, niente obiezioni. E tu Lou, per Dio, vestiti e cambiati queste mutande"
"Mi sono appena svegliato"
Dissi quasi a volersi giustificare.
"Non c'è problema, ci mancherà molto quando andremo in tour"
Niall accarezzo i capelli di Alison, che subito rispose con fare preoccupato.
"Ma dove andate zio?"
Il riccio si schiarì rumorosamente la gola attirando l'attenzione di tutti, scuotendo lentamente il capo. Non era nè il momento per parlarne nè il luogo.
"Da nessuna parte Ali, te lo giuro. Scherzavo!" Si corresse Niall, prendendola in braccio.
"Posso andare adesso?"
Harry era tutto spazientito, ma questo lo notarono tutti. Da quando non viveva più con i ragazzi sembrava molto teso, costantemente nervoso perché loro in qualche modo lo rendevano felice e spensierato, sdrammatizzando qualunque cosa seria.
Quando seppe della gravidanza di Mary, ad esempio, Harry promise di non parlarne con nessuno, eccetto i ragazzi ovviamente. Louis fu l'unico ad avere una discussione con lui perché sosteneva che ogni bambino meritasse la presenza, anche sporadica, di un padre. Comprensibile considerando la sua infanzia ma Harry, e su di questo non vi era alcun dubbio, non voleva assolutamente preoccupazioni, problemi, pensieri.
"Ciao papà noi andiamo a giocare con il mio set del trucco vero?"
"Si!"
Risposero tutti all'unisono come burattini, tranne Zayn.
"Zayn? Tu non giochi?"
"Sì mocciosetta, faccio da cavia"
"No guarda che non mi piaci più quindi non ti invito. Andiamo ragazzi?"
Harry rise spontaneamente e tutto divertito lasciò la casa.
"Lei è fantastica"
Si disse.

Una volta arrivato sotto casa di Barbara non esitò nel citofonare. Aveva necessariamente bisogno di trascorrere qualche momento con lei, soprattutto sotto le coperte.
Proprio in quel momento ricevette una forte spallata da qualcuno.

"Mary Jones!"
Questa sollevò il capo verso di lui, spalancando gli occhi.
"Harry"
Sussurrò.
Nessuno dei due ebbe il coraggio di parlare per primo, con le emozioni che facevano a gara tra di loro.
Harry non l'aveva mai vista così bella, era cambiata totalmente e sembrava stare bene; ovviamente però era una stronza bastarda per tutto il resto.
"So che la mia bambina sta con te ma è tutta colpa di Tom!"
"Chi diavolo è questo Tom?! Tu sei davvero la peggiore,Mary Jones. Questo Tom non ti giustifica per niente, sei una madre di merda!"
"Tu non sai niente e hai bisogno di sapere, almeno prima dell'udienza"
Si portò una mano verso il petto riprendendo fiato,
"Fallo per Alison, hai bisogno di sapere quello che ha passato."

"Vedremo, ti cercherò io"
"Ecco, tieni"
Velocemente gli infilò il suo numero tra le mani.
Harry la scostò dalla sua visuale con il braccio, per poi dirigersi a casa di Barbara.

Lo stava aspettando perché era in accappatoio da notte con sotto una leggera sottoveste, i capelli erano leggermente arruffati ma il viso era riposato e felice.
"Non c'è Alison?"
Chiese preoccupata, affacciandosi sull'uscio della porta per accertarsene.
"L'ho portata dai ragazzi, ma ci sono io se vuoi"
La trascinò velocemente verso di sè per baciarla ripetutamente.
Non gli andava di applicarsi su Mary, adesso voleva solo fare l'amore con lei, sfogarsi e liberarsi da tutto il resto.
Una volta entrati in casa si fiondarono sul divano, cominciando a strusciarsi delicatamente le parti intime e la foga fu tale che si spogliarono in pochi secondi.
Lei emise un leggero gridolino al contatto intimo delle dita fredde su di lei, e questo la eccitò tantissimo.
"Ti amo Harry"
"Anche io, amore"

Rimasero per qualche minuto abbracciati a scambiarsi i grattini, Harry le sussurrava strofa di canzoni all'orecchio e lei rabbrividiva.
"Quando partirai per il tour.."
"Vieni con me, ti prego vieni con me"
"Harry ho un lavoro anch'io, non posso fare finta di niente e partire"
"Solo per poco, ti riporto qui per l'udienza e poi potrai raggiungerci quando vuoi"
La sua risatina sottile esplose nelle quattro mura.
"Sei assurdo, Harry. Prenoteresti un aereo intero solo per farmi venire da te!"
"Lo farei? Io pensavo di averlo già fatto"
Si scambiarono un'altra serie di baci prima che lui si sollevasse lentamente dal divano, cominciando a vestirsi.
No, non aveva dimenticato il suo appuntamento al Palace, fissato in testa con calce e cemento.

Come di dovere, l'avvocato lo rassicurò riguardo la situazione eccetto che per il tour.
"O la getti completamente nelle mani dei giornalisti, o non te la porti."
E quindi si era ritrovato nuovamente con entrambi i piedi in una scarpa, solo una persona poteva aiutarlo.

"Ali?"
Erano le dieci di sera, dopo danza Harry le aveva promesso una pizza ma per ovvie ragioni dovettero prenderne due d'asporto senza potersi recare in qualche locale.
Entrambi spaparanzati sul divano a fissare la televisione, Harry aspettava che Alison si addormentasse per portarla a letto.
"Ali papà deve andare via per un po' e sei vuoi venire anche tu dobbiamo fare una cosa insieme."
"Sisi io vengo con te"
"Un video di presentazione perché sei piccola e non ti conosce nessuno, okay? Io ti riprendo e tu rispondi alle mie domande"
"Ma devo pettinarmi i capelli?"
"Non ce n'è bisogno amore"

Questo poteva essere un buon inizio per farla conoscere a tutti, ma proprio tutti perché sapeva che i suoi video facevano il giro del mondo.
"Ciao!"
Esclamò Harry dopo aver premuto play. Alison sorrise e sventolò la mano in segno di saluto.
"Come ti chiami?"
"Alison, e sono la tua bambina"
Harry si stava seriamente divertendo.
"E chi sono io?"
"Sei il mio papà"
"Sì, ma qual è il mio nome?"
"Harry Styles e sei tutto sporco di pizza"
"Davvero?" Si riprese qualche secondo prima di continuare con le domande.
"A quale concerto parteciperai, lo vuoi dire?"
"Tutti quanti"
"Mh? Davvero? Significa che mi seguirai durante il tour?"
"Si e per sempre, ciao ciao"

N.A:
Non ho dato il meglio di me, ma ad ogni modo ci tenevo a sapere una cosa. Non ho voluto descrivere scene spinte, voi siete d'accordo o no? Lasciate un commento xoxo

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