l'infinito tranne noi #wattys...

By AsiL92

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VINCITRICE ITACONTEST 2016 -SECONDO CAPITOLO DELLA STORIA '' IO, TE E L'INFINITO'' CHE TROVATE SU WATTPAD E N... More

Capitolo 1 -JAKE-
Capitolo 2 -Isabel-
capitolo 3
capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29 -Jake-
Capitolo 30
Parte senza titolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40 -Jake-
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Itastory 2016

Capitolo 20

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By AsiL92

I giorni passano, ci avviciniamo all'inizio di Maggio e il primo caldo torrido Californiano inizia a far capolino.

Nell'ultima settimana io e Jake ci siamo visti pochissimo, lui troppo preso dall'imminente processo e dalle corse per racimolare i soldi con gli altri, io troppo presa dallo studio, dal tirocinio e dal lavoro.

Quelle poche sere che ci siamo visti insieme agli altri, siamo riusciti a convivere pacificamente, parlandoci normalmente.

Anche se l'attrazione che sento per lui è davvero imbarazzante. Non riesco a pensare ad altro quando lo vedo e quando non lo vedo. La notte mi sveglio in preda alla frustrazione a causa di sogni particolarmente spinti che hanno come protagonista lui. Altre notti mi sono svegliata piangendo.. era da tanto che non avevo l'incubo di lui e Juliet insieme sul letto.

Oggi sono più nervosa del solito, anche se il ciclo mi è appena passato. Mi si è di nuovo regolarizzato, dopo mesi.

Almeno qualcosa di regolare nella mia vita ora posso dire di averlo.

Verso le cinque di pomeriggio dovrò essere alla famosa mostra, ho sempre voglia di andarci anche se, l'euforia dopo gli ultimi avvenimenti si è un po' spenta.

Non fumerò quella merda mai più in vita mia, sono stata malissimo. Oltre a non ricordarmi praticamente niente.

Ho scene in testa di Rush che dice di volermi baciare da quando mi vide la prima volta, ma non ne sono sicura. La mia mente chissà cosa ha elaborato in quegli attimi, lui non mi sembra proprio il tipo.

Arrivo nel luogo segnato sul foglietto che mi aveva dato e appena lo vedo gli vado incontro.

Indossa una maglia bianca con dei disegni astratti sulla spalla e dei bermuda grigi. Mi vede e mi viene incontro sorridendomi mentre si toglie gli occhi da sole ''ehi raggio di sole, pensavo mi avessi dato buca'' ''ehi ho fatto solo dieci minuti di ritardo, scusami ma sono uscita tardi dal reparto'' ''non fa niente, come sta andando?'' ''benissimo.. mi trovo davvero bene, sono tutti gentili con me'' ''scommetto che porti un bel po' di allegria quando ci sei vero?'' scuoto le spalle ''cosa te lo fa pensare?'' ''guardandoti sorridere mi viene naturale pensarlo''.

Arrossisco schiarendomi la voce ''io direi di entrare'' mi guarda cercando di non ridere ''entriamo, prima che ti faccia qualche altro complimento che ti porti a pensare che ci voglio provare spudoratamente''.

Lo guardo scoppiando a ridere ''non ho pensato questo'' realmente sì ''ma è quello che voglio fare'' fa una specie di faccia sconvolta ''eddai muoviti e andiamo a vedere questi famosi quadri'' ''prima le signore'' mi fa strada mentre mi fa l'occhiolino.

Che tipo strano.

Passiamo il resto del pomeriggio a girovagare per le stanze della mostra. L'artista è un mix tra un impressionista, un surrealista e un pittore dei tempi moderni. Alcune opere sono davvero impressionanti e altre ti lasciano senza parole.

Il tutto è amplificato da Nick che mi ha spiegato con così tanta passione e bravura che mi ha incantata completamente.

Ha un non so che davanti a quei maledetti quadri che ti impedisce di non guardarlo. È ipnotico mentre concentrato ti spiega perché quel pittore ha deciso di usare il giallo ocra anziché il giallo canarino. Che, diciamoci la verità. Me ne frega meno di zero, ma... sentendolo parlare è come se dovessi avere questa informazione assolutamente.

E ha un sorriso contagioso e spensierato. Gli ho chiesto se da piccolo aveva portato l'apparecchio mentre mi spiegava la differenza di forza usata con il pennello. Si è messo a ridere e mi ha fatto vedere il suo dente storto. Per poi ritrovarci a ridere senza un motivo.

Mi sono davvero divertita e il tempo è volato. Per tutto il tempo ho tenuto bene a mente che non è un appuntamento, anche se lui me lo ricordava appena poteva ''vuoi che ti passi quel volantino? Guarda che non è un appuntamento'' ''vuoi un cupcakes ispirato al quadro? Guarda che non è un appuntamento'' oltre a farlo sapere ad ogni persona che ci guardava divertita.

Finalmente, dopo due settimane di caos ho respirato di nuovo e non ho pensato a tutto il casino che mi circonda.

''mi piacerebbe dipingerti'' mi dice mentre siamo a sedere sul locale fuori la mostra ''davvero? E come?'' si morde il labbro mentre mi guarda ''vuoi davvero che te lo dica?'' annuisco ''mi piacerebbe dipingerti completamente nuda su un prato di margherite e viole''.

Quasi mi strozzo con il frappè ''oddio..io, non pensavo fosse.. voglio dire, io...'' ''Isabel calmati, non ti ho detto che voglio farlo. Ho detto che mi piacerebbe'' ''lo so..è che, mi piace l'idea. Nel senso, non la metterò mai in pratica ma...mi piacerebbe essere usata come soggetto di un dipinto'' annuisce ''non potevi dirmi cosa più bella''.

Annuisco ''penso che ogni ragazza al mondo sarebbe felice di essere usata come soggetto di un dipinto..'' mi squilla il telefono, è Nat. stasera abbiamo invitato a cena tutti quanti, compreso Erick, per mettere a punto le ultime cose.

Mi rendo conto che è tardissimo e che il tempo è volato ''mio dio, sono quasi le otto. Devo andare'' mi alzo velocemente ''vuoi che ti accompagni a casa?'' mi chiede mentre mi osserva sempre con quel sorrisetto.

Gli piace quando entro in crisi ''no..no, no. Farò una camminata'' e poi Jake sarà già arrivato, non voglio che pensi cose strane.

''beh, allora grazie di avermi accompagnato, sono stato bene e la mostra era strafiga'' annuisco ''grazie a te di avermi invitato, è stato tutto fantastico'' ci guardiamo e nessuno dei due sa cosa aggiungere.

Poi lui fa due passi verso di me e mi stampa un bacio sulla guancia ''ci vediamo in giro Isabel'' mi da un buffetto sul naso e se ne va come al solito, senza darmi il tempo di risponderli.

La cosa che mi preoccupa di più è che mentre richiamo Nat mi rendo conto di avere un sorriso idiota stampato in faccia.

Appena metto piede davanti casa noto che tutti sono in giardino che si bevono una specie di intruglio preparato da Nat.

''ciao ragazzi, scusate il ritardo'' saluto tutti velocemente ''vado a cambiarmi e poi aiuto Nat a preparare da mangiare'' mi salutano e poi tornano a concentrarsi su Wiskie e Adriana che giocano insieme.

''ciao Nat, scusa il ritardo. Dammi cinque minuti e sono da te'' annuisce senza voltarsi, è troppo indaffarata ''com'è andata alla famosa mostra?'' ''bene... mi sono..mi sono divertita'' si volta asciugandosi le mani ''hai portato anche lui a cena?'' chiede divertita ''lui chi?'' ''come si chiama, il tuo amichetto.. Nick'' la guardo come se fosse pazza ''perché dovrei portarlo qua?... eddai, non mi guardare anche tu così. Siete fissati, già ci pensa Jack a farmi salire i nervi'' continua a stare zitta e a guardarmi con un sopracciglio alzato ''senti Nat, non so neanche perché mi sto giustificando. Se fossi uscita con Erick non avreste fatto tutte queste storie'' ''forse perché tutti abbiamo visto come ti guarda questo qua?'' sbuffo esasperata ''siete impossibili''.

Indosso un semplice vestitino bianco con disegnati dei piccoli tulipani e lascio i capelli sciolti. Stanno esagerando, quando finirà questa fissazione sul fatto di piacermi Nick? È un bel ragazzo, è evidente. Ma colui che mi vortica in testa giorno e notte ha occhi celesti, è moro ed è testardo come un mulo.

Esco di camera velocemente e ci vado a sbattere contro ''dio scusami'' ''scusami tu'' mi gratto la testa imbarazzata e appena lo guardo arrossisco.

Dio, come può essere sempre così bello.

Il suo profumo mi avvolge e subito un senso di sollievo e familiarità si fa strada dentro di me. mi è mancato, mi è mancato il suo dannato profumo.

''dove stavi andando?'' ''a venirti a chiamare, la cena è pronta'' ''di già?'' ''Nat ha ordinato le pizze'' ''ecco, ora torna tutto.. allora andiamo a mangiare che ho una fame da lupi'' annuisce mentre con lo sguardo scende lungo il mio corpo.

''carino il vestito'' mi schiarisco la voce ''grazie..io..'' ''ti sei divertita oggi?''

ecco, ci siamo.

Credevo se ne fosse dimenticato ''sì.. io.. io sono stata bene, sì'' annuisce mentre mi inchioda con lo sguardo ''beh, sono felice per te'' dice acido prima di oltrepassarmi.

''Jake..non.. non fare così'' ride sarcastico ''e cosa dovrei fare? Darti il cinque e consigliarti cosa mettere la prossima volta? non essere ridicola'' poi prende ed esce in giardino.

Dio che casino.

La serata passa velocemente. A parte il fatto che io e Jake non ci rivolgiamo la parola se non lo stretto necessario, ma per il resto è una bella serata.

Per quanto possa essere bella per me visto che Jake mi tiene il muso. Non so come sia possibile che siamo arrivati a questo punto. È tutto un gran casino, perché in cuor mio so che cosa voglio io. Ovvero lui, stare con lui. È semplice da dirsi ma non da farsi.

Perché non posso stare con una persona di cui faccio fatica a fidarmi. Vorrei, ci provo, ma non ci riesco.

E dal canto suo, lui non fa niente per rendere le cose facili. Sinceramente non so neanche io cosa debba fare, so già che sta facendo il possibile per non perdere la pazienza. Ma è più forte di me.

Ora per esempio è un quarto d'ora che sta battibeccando con Erick, ho smesso di ascoltarli perché sono veramente ridicoli.

Il riassunto della serata è che hanno raccolto un bel po' di soldi, ma siamo ben lontani dall'avvicinarci ad una somma consistente. Abbiamo deciso di lasciare Las Vegas per quando Jake avrà affrontato il processo. Sarà un modo di festeggiare la sua vincita, almeno spero. Oltre al fatto che se succedesse qualche casino potrebbe compromettere tutto.

E non è stato facile convincerlo ''Isabel non me ne frega niente, prima ci andiamo meglio è per tutti. Non preoccuparti per il processo, vedrai che..'' quando si è rivolto a me così, come se la mia preoccupazione fosse cosa piantare tra zucchine e broccoli anziché la paura che lui finisca in galera, sono uscita di testa puntandogli il dito contro ''senti Holders, che tu lo voglia o no, non andremo a Las Vegas in quel maledetto casinò fino a quando tutta la questione del processo non è chiusa e archiviata. Non posso neanche immaginare cosa succederebbe se qualcosa andasse storto e l'ultima cosa che voglio è vederti dietro a delle sbarre. Quindi caro mio non si discute. Si fa come dico io, punto e basta''.

Poi mi sono rimessa a sedere educatamente e ho ripreso il controllo. Mi guardavano tutti a bocca aperta ''ha realmente zittito Jake o me lo sono sognato?'' chiede Dean mentre io arrossisco, perché non volevo esagerare. Non so cosa mi sia preso.

Mi giro verso di lui per chiedergli scusa, non voglio peggiorare ancora la situazione. Ma quando vedo la sua espressione mi muoiono le parole in gola. Mi sta guardando con un sopracciglio sollevato e a bocca aperta. Scuote la testa e mi rivolge il suo solito sguardo, quello che mi fa capire che mi prenderebbe qua, davanti a tutti.

Non so neanche più cosa volevo dire, così continuiamo a guardarci. In momenti come questo vorrei che tutto scomparisse, tranne lui. Vorrei saltargli addosso seduta stante, ma non mi sembra il caso.

Non riesco a distogliere lo sguardo da lui, il modo in cui mi sta guardando è così familiare e mi fa sentire così desiderata che mi manca il fiato.

Qualcuno si schiarisce la voce ''ok.. sì..è davvero imbarazzante'' dice Nat prima di alzarsi per buttare una bottiglia ''già, concordo'' la segue Erick.

Smettiamo di fissarci di colpo a vicenda ed inizio a giocare con una bottiglia di birra, non ho il coraggio di alzare gli occhi e guardare gli altri.

È imbarazzante da morire, concordo con Nat.

Non so per quanto rimango a fissare quella dannata bottiglia però ad un certo punto Jake mi sussurra all'orecchio ''non ho mai visto in vita mai una bottiglia di birra interessante come quella''.

Il problema che me lo dice quando sono sovrappensiero quindi, appena mi sento il suo respiro dietro l'orecchio faccio uno scatto sulla sedia e la bottiglia mi scappa dalle mani rovesciandosi addosso a lui.

''merda'' esclamo troppo tardi, quando ormai una macchia enorme di birra si sta espandendo sopra il cavallo dei suoi pantaloni.

''Isabel cazzo'' fa uno scatto alzandosi in piedi, fortunatamente sento che ha la voce divertita '' l'hai rovesciata proprio tutta eh?''.

Dio che imbarazzo ''scusa io..'' lo guardo sugli occhi ''non ho fatto apposta'' ''ci mancherebbe altro, anzi,visto i precedenti, non ci giurerei'' alzo gli occhi al cielo ''erano anche nuovi'' sbotto e lui mi guarda sorpreso ''come fai a saperlo?'' arrossisco immediatamente rendendomi conto della gaffe ''io..io, so.. non li avevo mai visti..'' mi guarda cercando di non sbottarmi a ridere in faccia.

E farebbe più che bene ''Jake si è venuto nei pantaloni'' sbotta Trevis cantilenando come un bambino ''davvero maturo Trevis, complimenti'' gli rispondo e non so per quale motivo e cosa mi dica esattamente il cervello, ma prendo un fazzoletto e inizio a tamponarlo.

''Isa io direi che va bene così, ma ti prego leva quella mano'' mi dice Jake tra i denti esasperato e solo quando sento i risolini di quegli idioti mi rendo conto in che punto sto strofinando così mi fermo di colpo mettendomi le mani davanti alla faccia.

Dio ti prego apri una voragine sotto di me adesso.

Quando guardo Jake in faccia vedo che sta facendo dei respiri profondi passandosi una mano sulla faccia ''è il caso che vada a casa stasera, prima che faccia qualche cazzata delle mie...'' si alza sistemandosi il cavallo dei pantaloni. Ormai credo di aver raggiunto tutte le tonalità di rosso. '' buonanotte a tutti'' gli altri stanno sghignazzando divertiti mentre io non so che fare ''ciao bambolina'' mi passa velocemente accanto per poi scomparire nella notte con la sua moto.

Guardo gli altri ancora rossa in viso ''io, voglio dire... o mio dio che figura'' ''Isabel vuoi due insieme siete una delle cose più assurde che io abbia mai visto'' ''grazie Jace, non so se prenderlo come un complimento o meno''.

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