#ODIetAMO

By CatsLikeFish

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Sofia e Lorenzo, stessa scuola ma caratteri troppo diversi, riescono a mantenere le distanze tra loro, finché... More

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FINE!

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By CatsLikeFish

Il giorno seguente mi alzai presto.

Non avevo un piano preciso, semplicemente perché non ero mai stata abituata a dover fronteggiare un idiota di tali proporzioni.
Così decisi che la mia arma sarebbe stata la gentilezza, sarei stata carina con lui, così magari avrebbe smesso di prendermi di mira in quel modo.
Avrebbe funzionato?
Non ero stupida, avevo un secondo piano e la mia parte preferita di questo piano era "quando l'imbecille abbasserà la guardia, gli rifilerò una vendetta stratosferica".

Allo specchio notai che il mio viso stava iniziando a prendere un colorito più dorato, mentre le mie spalle erano sempre ed inevitabilmente rosso fuoco.
Indossai una maglietta e un paio di pantaloncini sopra al costume a due pezzi, lanciai un'occhiata ad Alice che dormiva ancora,poi mi diressi a fare colazione.

-Hei stai bene, tesoro?-

Lorenzo mi rivolse un tono canzonatorio quella mattina , quando mi apprestai a prendere una brioches al bar.
Se ne stava dietro al bancone con una maglietta bianca, i pantaloncini del costume e i capelli spettinati.

- Quando finisci il turno dobbiamo parlare. -

Feci senza giri di parole, guardandolo storto.

- Uhhuuuu.... interessante. -

Ghignò mostrandomi i denti, poi richiuse le labbra formando una smorfia divertita.

- Hei Ferrari, non è che se ti ho levato le mutande vuol dire che siamo...come dire... Intimi!-

Sghignazzò delle sue idiozie mentre io lo fissavo truce. 

- Sono seria.-

- Beh, e io sono curioso. - fece lui, guardandosi in giro, quasi infastidito dal mio tono serio.

- Non sto scherzando, Gherbini.-

Lui alzò un sopracciglio, fissandomi dritta negli occhi.

- Vieni... nel mio bungalow?-

Mi fece un cenno con la testa, accompagnato da un tono un po' troppo profondo e seducente per i miei gusti.

- Cooosa? No!- esclamai inorridita.

- Beh io non ho nessuna intenzione di farmi vedere in giro con te, Ferrari la rompipalle. Ho una reputazione. -

"Ma quanto si può essere stronzi??"

- Oh sì certo ti stai proprio costruendo una bella..-
Mi bloccai perché avevo deciso che non ero lì per litigare.
Lui ovviamente sghignazzò di gusto.

- Anche se capisco il perché non riesci a starmi lontana..-

-Ma sei idiota! Dobbiamo parlare!-

-Intendi, parlare..parlare?-

Aggrottò le sopracciglia confuso e io tentai di non sbuffare.

-E cos'hai capito?-

- E che ne so, magari vuoi ricambiarmi il favore e levarmi le mutande .-asserì prima di passarsi la lingua tra le labbra.

-Che schifo.-

-Ah già dimenticavo che per te sarebbe roba già vista! -

-Non ti ho visto senza...!-

Mi morsi il labbro, quando la ragazza che lavorava dietro al bancone ci guardò male.
Lui si sporse, parlando sottovoce.

- Oh si mi hai visto nel momento migliore..- ghignò - non so se capisci, Ferrari.-

Scossi il capo. "È troppo deficiente non merita affatto la mia pazienza né il mio tempo".

- Dammi un cornetto al cioccolato, va. -sputai indicando la vetrina dei dolci.

-Li abbiamo finiti. - asserì lui con fare da pallone gonfiato, incrociando le braccia.

-Ma se c'è n'è ancora uno! Dammelo e basta!-

- Lo vuoi eh,Sofia?-

- Piantala di fare l'idiota, lasciami fare colazione in pace.- dissi ormai stufa di discutere.

-È prenotato.-

Sbuffai sonoramente.

-E da chi?-

"Sentiamo la volgarità delle nove e trenta."

-Dalla ragazza che mi sono scopato tre volte stanotte. Si è svegliata affamata, Ferrari.-

-Ewwww.-

- Fossi in te non farei quella faccia schifata!-

Non ne potei più del suo modo di fare, era sfiancante. E non si stufava mai, continuava all'infinito.

- Perché c'è l'hai con me?? Me lo vuoi dire una benedetta volta???-

Persi le staffe ma lui mi rivolse uno sguardo freddo.

-Non so di che parli, Ferrari. -

Si voltò ed ignorandomi totalmente prese a parlare con la ragazza che preparava i cocktail.

Odio puro.
Ecco cosa rappresentava Lorenzo Gherbini per me.

🐸

Nel pomeriggio mi unii ad Alice, Jack e Nash.
Dopo una partita a minigolf ci stendemmo sotto il sole a cuocere come delle aragoste e all'una ci dirigemmo a prendere un panino al bar.

- Sofi vieni a giocare a biliardo??-
Mi chiese Alice subito dopo pranzo.

- Non sono capace.. Rimango ancora un po' qui- dissi appoggiandomi al tavolino del bar, felice di aver portato con me un buon libro.

Mi stavo godendo una delle mie letture preferite, ma quando Mr. Darcy descrisse Elizabeth Bennet in maniera fredda e distaccata, mi venne il nervoso.
Ne parlò come una ragazza 'appena passabile, ma non abbastanza bella da tentarmi'.

"Guarda un po' sto stronzo!"
pensai, incavolandomi come una stupida per l'atteggiamento strafottente di un personaggio immaginario, che neanche non esisteva nella realtà.

Peccato che poi ci pensò Gherbini a materializzare l'odio che provavo per i personaggi rozzi e maleducati dei romanzi.

-Hai detto che dovevamo parlare, no?-

Arrivò con il suo sorriso smagliante, gli occhi stropicciati e i capelli disordinati come se si fosse appena svegliato.

- Si, siediti.- affermai tentando di non perdere la pazienza sin da subito.

-Mhm. No. Ora non posso.-

Asserì lui divertito.
E io sì che persi la pazienza.

-Mi prendi in giro?!!-

-No, devo andare a farmi una nuotata. - disse sfilandosi la maglietta, rimandendo con i pantaloni del costume blu scuro.
I suoi addominali si inturgidirono.
E mi diede fastidio.
I suoi capelli castano chiari non ne vollero sapere di stare in posa, così si passò una mano in mezzo.
E mi diede fastidio.

-Vieni con me?-

Sorrise con quel suo sguardo intenso. E a me diede fastidio.

-Fossi pazza!-

- Ti sto proponendo di muovere il culo, Ferrari, non ti farebbe male.-

- Mi stai dando della grassa?-

Mi alzai di scatto, colpita io stessa della mia superficialità.
"Da quando mi importa il parere di uno scimmione che ha gli organi genitali al posto della materia grigia??"

-Non sei grassa, ma voglio prevenire la tua futura grassezza.-
Ridacchiò, passandosi una mano sul petto abbronzato.

-Sei un coglione, lo sai vero?-

-Eh fidati per una volta.-

-Di te? Mai.-

-Quante storie che fai Ferrari... -

-Storie? Mi hai lasciato mezza nuda  senza costume ieri!-

Mi imbarazzai per aver detto una cosa del genere, ma lui non si scompose affatto.

-E beh? Il tuo fidanzatino americano non è stato contento? -

Ghignò ancora. Sempre più odioso.

-Gli ho evitato lo sforzo di toglierti le mutande! E dovrebbe ringraziarmi dato che te le tieni appiccicate come fossero una seconda pelle!-

-Sta zitto!- sbraitai.

- Perché ??-

-Andiamo a fare questa nuotata.- asserii decisa, dirigendomi verso la spiaggia.

Amavo nuotare ma avevo smesso di andare a nuoto quando iniziai il liceo, semplicemente perché le verifiche e le interrogazioni si fecero più intense e io non avevo tempo neanche di mettere il naso fuori casa.

Iniziammo a nuotare a largo e io spensi totalmente il cervello, godendomi l'acqua fresca che cullava la mia pelle arrossata dal sole.

- Cazzo Ferrari.. -

-Che c'è!???-

- Sei una macchina. Non riesco a starti dietro!-

Non so perché mi misi in testa di fare una cosa del genere, di passare del tempo con lui.
"Eppure è persino divertente." Pensai.

-Sei una femminuccia!- urlai per farmi sentire da lui, che nuotava dietro di me.

-Questo non dovevi dirlo!-

Accesi la foga competitiva di Lorenzo e iniziammo a nuotare a stile, lui alla fine mi supero' ma finimmo entrambi per avere il fiatone.

- Ffff... ci dai dentro eh, mezza cartuccia.- sbraitò quando ci fermammo in prossimità di una boa.

Gli schizzai dell'acqua negli occhi.

- Mezza cartuccia ci chiami quella cosina che hai tra le gambe.-

-Oh no, tesoro. Quella è una cosa degna di nota.-

- Sì certo.-

-Avevo ragione su Nash?- chiese muovendo appena le braccia per stare a galla.

- He?-

- Ce l'ha piccolo vero?-

- Ma piantala!-

-Oddio non glielo hai ancora visto???-

"Sono seriamente nel bel mezzo del mare a parlare con un idiota degli organi riproduttivi di un ragazzo che conosco a malapena??"

-No e allora?-

-Ma sei davvero una verginella del cazzo, vuoi che ti facciano santa?-

-Ma la pianti! Ci siamo solo baciati! -

Non so perche lo dissi , ma lo feci.
Come per voler sottolineare che non ero la bambina che credeva lui.
Anche se, ripensandoci,aspettare Gianluca per anni, era stata una mossa un po' infantile.

-Oh... Ferrari lingua lunga ha usato la lingua per fare qualcosa di buono per una volta!- mi canzonò dandomi dei pizzicotti sulle spalle doloranti.

-Ma taci!-

Scoppiammo a ridere entrambi, all'unisono, e sentii tutto il profumo salato del mare inebriarmi le narici.
Stavamo a mollo l'uno di fronte all'altro, ma ad un certo punto ci fu del silenzio.

-Il sole ti ha fatto uscire delle cose..lì.. sul viso...- mormorò Lorenzo, strizzando gli occhi verdi per il sole accecante del primo pomeriggio.

-Si chamano lentiggini, Mr gentilezza!-

-Ah. - mormorò fissandomi, mentre io guardavo il suo naso e le sue guance leggermente arrossate, sotto ai capelli chiari.

-E ai capelli che hai fatto?-

-Ai capelli? Niente.-

Per un attimo mi imbarazzai.
Avevo i capelli spettinati e bagnati di acqua di mare.
E non ero truccata.
"Che ti importa se l'idiota ti vede in questo stato? Tanto ti trova già brutta"

- Sono piu chiari..-

- Ma che vuoi?- risposi acidamente.

- Hei ti sto facendo un .. ah lascia perdere Ferrari. Non capisci un cazzo-

- Mi stai facendo cosa? Un complimento stavi dicendo?Così tu fai i complimenti alle ragazze???-

- No, di solito dico...'Hei hai un gran bel culo. Scopiamo?'-

- Dio che idiota! E mi chiedo perche quelle poverette ti stiano dietro!-

- Mi stanno davanti. Io sto dietro.-

- Che schifo.-

-E non sono poverette. Loro si divertono più di me, quindi non provare troppa pena.-

-E invece provo pena, non ti ricordi neanche i loro nomi!-

- Te l'ho gia detto, devo centrare un buco, non ripetere i loro nomi davanti ad un prete!!! E poi che che cazzo sei? La paladina delle tipe da una botta e via?-

Dinnanzi a quella parole non ci vidi più. Tutto il ribrezzo e lo schifo che provai presero il sopravvento.
Certo avevo intenzione di fingere di essere gentile con lui, ma ero anche la classica persona che voleva vedere il buono negli altri a tutti i costi. E in qualche modo, scorreva dentro di me la voglia di trovarci qualcosa di buono persino in lui.
Ma mi sbagliavo.

- Mi hai rotto, me ne vado!-

- Hei!- mi prese dal braccio.

- Ma che ho detto?-

- Sei uno stupido maschilista, ecco che hai detto.-

- Sei frustrata perche io scopo e tu no?-

- Ohhh si certo. E proprio questo il problema Lorenzo.- dissi amareggiata.

Guardai i suoi occhi verdi come il colore del mare ancora una volta, poi mi tuffai sott'acqua, nuotando fino a riva.
Non so perché, ma sentivo dell'amaro in bocca e non era l'acqua del mare.

🍹🍹🍹🍹🍹🍹🍹🍹🍹🍹

AVOCADO!

In questo capitolo Sofia ci prova a capire perché Lorenzo si comporta da stronzo patentato, ma come vedete lui è insopportabile.

Auguri a Fgrinch che ieri ha compiuto gli anni! 😙✌🏻️

Buona giornata e fate le brave!!
🙋👙🌴

{se riesco aggiorno Badlands più tardi}

🙈

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