MY SOLUTION l.h.

By iamapandacorn00

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Lei, Nicole, è una ragazza semplice, ma allo stesso tempo è molto incasinata. Permalosa, impulsiva, ma anche... More

Hi!
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
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Capitolo 16
Capitolo 17

Capitolo 10

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By iamapandacorn00

-Luke- lo chiamo con l'intenzione di scrollarmelo di dosso e lui mugola qualcosa. Ma... sta dormendo? Sposto lo sguardo e con la coda dell'occhio vedo che ha gli occhi chiusi. Okay, come fa?Sono così comoda?

-Luke- lo scrollo per quanto mi è possibile visto che mi sta tenendo troppo stretta e troppo vicina a lui. Mi lascia quanto basta perché io possa sciogliere l'abbraccio e girarmi verso Sarah.Quando ci stacchiamo sento una strana sensazione di vuoto e capisco subito da dove proviene. Non ci bado e mi concentro sulla mia amica.Non la guardo negli occhi. Non ho paura di lei, anche perché so che non mi giudicherebbe mai, solo che so cosa pensa. Per lei sono stata incoerente. Il problema è che lei non sa il motivo per cui ci stavamo abbracciando.

-Luke vai- ordina lei al biondo. Lui non se lo fa ripetere due volte e si dirige verso l'uscita. Che coglione. La mia amica mi prende per un polso e mi conduce verso lo spogliatoio maschile.

-Cos'era quello?- domanda dura.

-Un abbraccio..-dico sorridendo anche se sembra più una domanda che una risposta. Lei mi guarda incredula.

-Un abbraccio? Stai scherzando, vero? Cioè hai già dimenticato cos..-replica alzando il tono di voce.

-Certo che no! Non ho affatto dimenticato quanto mi ha fatta stare male- la interrompo e lei apre la bocca per parlare, ma io la precedo- sì sono ancora arrabbiata con lui. Dovresti conoscermi. Sai benissimo che non dimentico facilmente. L'unico motivo per cui mi ha abbracciata è stato per farmi sentire la sua erezione che non sapevo nemmeno di avergli procurato-

-La sua erezione? Quindi sei tu la causa- ride e io la guardo confusa.

-Cosa vuoi dire?- domando.

-Mentre ci allenavamo lo vedevo torturarsi il labbro inferiore e ogni tanto metteva la mano sul cavallo dei suoi pantaloni guardando voi che ballavate. Pensavo fosse per colpa di una delle cheerleader, e non tua-

Lei continua a ridere e l'unica cosa a cui riesco a pensare è un Luke che si prende quel suo dannato piercing tra i denti.

"Smettila di essere così pervertita" mi rimproverala mia coscienza.

"Ma stavo solo pensando a lui che si m- mi blocco e devo ammettere che ho torto- okay, forse hai ragione"

"Ovvio, io ho sempre ragione"

"Non è assolutamente vero, quindi zitta"

Mi riscuoto dal dialogo con la mia coscienza e noto che Sarah ha smesso di ridere ed è molto seria.

-Il fatto è che io ti sono sempre stata accanto, so quanto hai sofferto a causa di uno stronzo che non ti meritava. Forse non sentivo il tuo dolore, ma nei tuoi occhi potevo vedere tutto ciò che provavi. Nicole, siamo amiche fin da quando eravamo solamente delle bambine e ci siamo sempre state l'una per l'altra. Io non sono arrabbiata con te per quello che è successo prima, solo mi preoccupo per te. Non voglio più vederti stare male in quella maniera. Mi ferisce sapere che la mia migliore amica sta soffrendo in modo atroce e io non posso fare niente per aiutarla-

-Lo so e ti ringrazio molto per questo, ma stai tranquilla. Io quel deficiente ci odiamo- rido e lei mi segue-Andiamo?- chiedo dopo un po'.

-Certo- risponde sorridendo. Usciamo dallo spogliatoio maschile per andare verso quello femminile. Dopo essermi fatta la doccia ed essermi cambiata saluto tutte e mi dirigo a piedi verso casa chiacchierando con Sarah, visto che non so dove sia finito Ashton. Quando arriviamo davanti all'edificio completamente azzurro ci fermiamo e saluto la mia amica.

Ora che Sarah non è con me e non ho niente su cui concentrarmi particolarmente, la sento. La voglia. Luke, ti odio.Prendo il cellulare e digito velocemente il numero di Jason entrando in casa. Risponde al primo squillo.

-Ciao amore- dal modo in cui parla capisco che sta sorridendo.

-Ciao. Ti va di venire a casa mia? Mia mamma torna tra un paio d'ore e-

-Arrivo- mi interrompe e riaggancia. Che stupido.Sistemo la mia camera il più possibile, mentre il resto della casa la lascio così com'è; tanto staremo di sopra. Quando suona il campanello, però, la mia stanza è ancora in disordine. Vado lo stesso ad aprire sapendo che Jason l'ha vista anche in un modo peggiore di quello.

Non faccio nemmeno in tempo ad abbassare la maniglia che lui spinge la porta, cercando di non farmela arrivare in faccia e fiondandosi sulle mie labbra. Io ricambio immediatamente e lui chiude la porta con il piede per poi appoggiarmici contro. Gli allaccio le gambe intorno ai fianchi facendo scontrare involontariamente le nostre intimità.

-In camera- gli dico sulle labbra e lui annuisce. Saliamo le scale verso la mia stanza senza mai staccarci l'uno dall'altro. Entriamo e mi fa stendere sul letto sotto di lui.

-Sei davvero sexy con questi abiti addosso, ma secondo me -mi sfila il top- senza sei anche meglio- continua guardandomi. Inverto le posizioni in modo da essere sopra di lui.

-Sei così intraprendente, piccola- sorride maliziosamente. Gli tolgo la maglietta nera, che fino a qualche momento fa gli fasciava perfettamente il busto, e la butto sul pavimento dietro di me. Ricambio il suo sorriso e inizio a baciargli il collo muovendomi in modo circolare sopra di lui. Geme al mio orecchio e mi prende i fianchi con le mani. Fa salire la mano lungo la mia schiena per slacciarmi il reggiseno, quando il campanello suona. Non può essere mia mamma. È ancora presto. Mi stacco da Jason e indosso la sua maglia visto che non so dove sia il mio top. Scendo le scale velocemente e mi avvicino alla porta d'ingresso. La apro e mi ritrovo Luke davanti con uno strano sorriso in faccia.

-Che ci fai qui?- chiedo un po' preoccupata.

-Sono venuto a finire ciò che ho iniziato in palestra-dice in tono provocante.

-N-non puoi. Io s-sono impegnata- balbetto imbarazzata.

-Sì lo so che hai un ragazzo e che probabilmente lo ami, ma..-

-Shhh- lo zittisco mettendogli un dito sulle labbra e sfiorando appena il piercing. Sento dei passi provenire dal piano superiore e tolgo la mano. In un attimo mi ritrovo Jason di fianco a torso nudo che mi guarda ridendo. Io lo guardo confuso.

-Hai preso la mia maglietta- sorride sincero non badando il ragazzo che c'è alla porta. Mi giro verso Luke e noto che sposta lo sguardo da me a lui formando sulle sue labbra una specie di "o". Subito dopo però sorride in modo malizioso e si avvicina al mio orecchio.

-Dunque è lui che hai chiamato per soddisfare la voglia che IO ti ho fatto venire- sussurra e poi se ne va.

-Chi era quello?- mi domanda il mio ragazzo.

-Nessuno di importante- rispondo assente.

-Sicura?- mi avvicina facendomi scontrare con il suo petto scoperto. Mi volto verso di lui e gli sorrido complice per poi baciarlo con foga mordendogli il labbro inferiore. Lui mi alza prendendomi dal sedere e mi riporta in camera. Sono di nuovo sopra di lui e senza maglietta. Mi sgancia il reggiseno e io mi abbasso per baciargli il petto caldo.

-Li saltiamo i preliminari?- chiedo lasciandogli un succhiotto sul collo. Lui esita un momento.

-Okay- con un movimento rapido scambia le posizioni e io ora è lui ad essere sopra .

Mi bacia il collo e io gemo. Si sofferma su un punto e capisco subito che mi sta facendo un succhiotto, proprio come io l'ho fatto a lui prima. Mi sfila la gonna e gli slip contemporaneamente continuando a guardarmi negli occhi. Infila un dito dentro la mia intimità e io gemo. Dopo poco lo tira fuori e si allunga verso i suoi pantaloni sul pavimento, che non so nemmeno quando si è sfilato, e prende un preservativo dal portafogli.

-Se ti faccio male, devi solo fermarmi- dice per poi baciarmi ed entrare in me con una spinta decisa. Sa benissimo che non mi fa male, ma lui me lo dice ogni volta. In un certo senso, gliene sono grata. E come se volesse dirmi che se non voglio farlo, posso fermarlo. E lo apprezzo molto.

Aumenta la velocità e sento le gambe irrigidirsi.

-Sto per venire- lo avviso.

-Aspettami, piccola- le spinte si fanno più decise e mi bacia per trattenere le urla sia mie che sue mentre veniamo insieme.

Si accascia su di me appoggiando la testa sul mio petto.Inizio a giocare con i alcuni ciuffi dei suoi capelli marroni. Pace e tranquillità. Ecco cosa regna nella mia stanza in questo momento.Questa quiete viene però interrotta dal suono di un cellulare. Il mio. Allungo una mano verso il comodino e leggo il messaggio che mia madre mi ha appena inviato.

-Jason, alzati. Sta arrivando mia mamma- gli dico allarmata. Lui esce da me cercando di farmi il meno male possibile e si alza. Avvolge il preservativo nella sua carta e lo mette nella tasca dei pantaloni, dopo essersi vestito. Sento la porta di casa aprirsi quindi l'unica possibilità ormai è andare con lui, per evitare le domande di mia madre. Mi vesto velocemente e mi sistemo i capelli. Usciamo dalla camera e scendiamo le scale. Proprio in quel momento lei esce dalla cucina e ci saluta sorridendo.

-Ciao mamma, Jason stava andando via quindi..- lo spingo verso la porta sorridendo alla donna.

-Oh, okay. Ci vediamo presto Jason-

-Certo, a presto signora O'Brien- sorride e poi si volta verso di me -ciao piccola- mi bacia.

-Ciao- ricambio il saluto quando si stacca.

Chiudo la porta alle mie spalle e mi giro verso mia mamma che mi fissa con uno strano sguardo.

-Cosa avete fatto di sopra?- chiede sorridendo. Cazzo.

-Mi ha aiutata a fare matematica- mento avvicinandomi a lei.

-Ah sì e da quando la matematica prevede che ci si facciano dei succhiotti?-

-Un succhiotto? Dove?-domando ridendo nervosamente

-Tesoro, non sono nata ieri. Anche io sono stata giovane, sai-

Mi arrendo e mi siedo su uno degli sgabelli posti intorno al mobile della cucina.

-Devo dirti una cosa- alzo lo sguardo e mi sta fissando.Seria.

-Cosa?- chiedo preoccupata.

-Mi ha chiamato tuo padre e ha detto che la settimana prossima viene qui con i tuoi fratelli-


Nota Autrice:

So che la scena "intima" tra Nicole e Jason fa schifo, ma non so descrivere certe cose.

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