-Che vuol dire Butch? -Niente.

By Nali_lz

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Beh, non saprei cosa dire. E' una storia che non so descrivere semplicemente perchè non l'ho ancora inquadrat... More

1 capitolo.
2 capitolo.
3 capitolo.
4 capitolo.
5 capitolo.
6 capitolo.
7 capitolo.
8 capitolo.
9 capitolo.
10 capitolo.
11 capitolo.
12 capitolo.
13 capitolo.
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By Nali_lz


|| Leggete la nota autore alla fine.

- Sei serio?- chiedo con voce tremante.

- Certo, ma montarti troppo. Ho detto forse.- si fa strada sul suo viso un sorrisetto compiaciuto. Io lo spintono in modo da farlo spostare e lui agilmente si distende al mio fianco.

- Certo che sei stronzo, eh?- chiedo retoricamente.

- Lo so, piccolina. Ma cosa vuoi farci?- ride mentre si sistema dandomi le spalle, per dormire.

- Nulla, ho perso la speranza di cambiarti già un bel pezzo.- rispondo più a me stessa che a lui.

- Vuoi cambiarmi?- chiede mantenendo la sua posizione.

- No, non proprio. Mi vai bene così in un certo senso, d'altra parte però non mi dispiacerebbe che tu fossi meno lunatico. Cambi idea su di me all'incirca trenta volte al minuto.- butto fuori esausta.

- Non lo faccio per farti andare fuori di testa.- fa una piccola pausa, poi aggiunge: - Okay, forse ogni tanto sì. Ma la maggior parte delle volte mi viene naturale. Ancora non ho ben capito come comportarmi con te. Ho paura di esagerare.-

- In che senso esagerare?- chiedo curiosa.

- Nel senso che potrei a volte, ed è già capitato, farti credere di essere più importante di quel che sei realmente per me. Non sto dicendo che mi sei indifferente, capiamoci, ma ammetto di essermi fatto trasportare dalle circostanze qualche volta.- a questo punto si volta verso di me.

- Poco fa, quando hai detto quella cosa, lo hai fatto solo perché preso dalla circostanza?- ho bisogno di una sua risposta sincera, ora più che mai.

- No.- sorride leggermente.

- Ah.- mi lascio sfuggire io.

- Sei sconvolta?- scoppia a ridere.

Decido di lasciar scemare l'ultima domanda per concentrarmi su un argomento più delicato e sul quale voglio chiarirmi le idee. – E come la mettiamo con la storia della verginità?- mi faccio coraggio e pongo la domanda tutta d'un fiato.

Lui rimane interdetto per qualche secondo, poi finalmente si decide a parlare. – E' una bella domanda.-

- Hai intenzione di rispondere?- incalzo io.

- No, mi dispiace deluderti ma non ho ancora una risposta adatta.- mi spiazza.

- Buonanotte, Gennaro.- sussurro e mi alzo per ritornare nel mio letto. Non ho neanche voglia di voltarmi per vedere che espressione ha sul volto.

*****

- Buongiorno.- sento sussurrare non appena apro gli occhi.

- Giorno.- ricambio con la voce impastata. Genn è seduto sul mio letto e mi guarda con un'espressione indecifrabile.

- Perché mi guardi così?- chiedo.

Lui alza le spalle e continua a fissarmi.

- Cosa vuoi fare oggi?- chiede gentilmente.

Penso al fatto che devo riuscire in tutti i modi a tenerlo lontano da questa casa, altrimenti potrebbe capire.

- Andiamo in spiaggia?- propongo fingendomi entusiasta.

- Ma sì dai, so io dove portarti.- afferma tendendomi una mano, in modo da aiutarmi ad alzarmi. Io la afferro e mi lascio alzare controvoglia.

Siamo pronti in men che non si dica, Genn mi ha costretta a fare il più velocemente possibile. Sembra impaziente di farmi vedere questo posto, è sicuro che io non ci sia mai stata. Ed effettivamente non stento a crederci, da quando siamo qui ho visitato poche spiagge.

- Stiamo arrivando?- chiedo mentre arranco con la mia bici sotto il sole cocente.

- Sì, ma non è questo il posto di cui ti parlavo. Per adesso ci fermeremo a Cala Rossa, questa sera ti porterò da un'altra parte.- grida lui avanti a me di qualche metro, è instancabile questo ragazzo.

- Eccoci!- urla rallentando.

Io accosto al suo fianco e, dopo aver parcheggiato le bici, ci dirigiamo verso la piccola ma meravigliosa spiaggia. Ne avevo sentito parlare, mi pare anche di aver capito che sia abbastanza pericolosa.

*****

La giornata passa normalmente, ci siamo un po' abbronzati entrambi. Il che è un gran miracolo, data la nostra perenne carnagione color latte. Mi sono ritrovata a pensare che vorrei questa vacanza non finisse mai, eppure so perfettamente che accadrà.

- A che pensi?- mi domanda Gennaro, posizionando il suo esile braccio sulle mie spalle mentre passeggiamo.

- Vuoi che sia sincera?- chiedo. La spiaggia si sta pian piano svuotando e Genn mi ha proposto di cominciare a dirigerci verso il posto prestabilito, in modo da raggiungerlo per il tramonto.

- Certo, devi essere sempre sincera con me.- pronuncia quasi come un ordine.

- Cosa siamo noi due?- chiedo voltandomi per guardarlo negli occhi.

- La risposta la avrai non appena arriveremo.- risponde sorridendo. Qualche passo dopo si blocca.

Ci sono circa dieci barchette ormeggiate, penso si possano affittare perché Genn si dirige verso un ragazzo appollaiato all'interno di un minuscolo chiosco e ne esce fuori con lui.

Armeggiano con una piccola barca fin quando il biondino non mi fa cenno di salire insieme a lui.

Ci stiamo allontanando dalla riva lentamente, ma sento l'ansia invadermi il corpo. Forse dovrebbe sapere quanto io abbia paura del mare, ma non voglio rovinare il momento.

- Tutto okay?- chiede accarezzandomi i capelli. Io annuisco, incapace di parlare.

Dopo qualche minuto, durante il quale ho chiuso gli occhi e mi sono fatta tranquillizzare dal suo dolce tocco, lo sento sussurrare.. – Siamo arrivati.-

Apro lentamente gli occhi e mi ritrovo davanti due rocce identiche che formano un'unica grotta. Mi volto verso di lui guardandolo interrogativa.

- Rifammi la domanda di prima.- mi ordina puntando lo sguardo sui miei occhi.

- Cosa siamo noi due?- chiedo con un filo di voce.

- Non so se hai mai sentito parlare di questa grotta..- si scompiglia nervosamente i capelli, è così tenero in questo momento. Poi titubante aggiunge.. – E' la grotta degli innamorati.-

Non ho parole, per cui lascio che siano i miei occhi a parlare ai suoi color del mare.

Ma a lui sembra non basti. - Dì qualcosa, ti prego.- sorride mentre porta una sua mano sul mio viso.

- A volte sai essere romantico anche tu, Butch.- dico ridendo.

Lui scoppia a ridere con me. – Non ti ci abituare, ragazzina.- sussurra prima di lasciarmi un delicato bacio sulle labbra.

Il tramonto è stupendo visto da qua, gli ultimi timidi raggi del sole attraversano la grotta ed io sento la pace dei sensi.

In questo preciso istante non vorrei trovarmi in nessun altro posto.

****

- Sono stata bene oggi.- ammetto lasciandomi cadere sul suo letto esausta.

- Ci mancherebbe, sei stata con me. Mi sembra anche ovvio che tu sia stata bene.- mi prende in giro con un sorrisetto compiaciuto.

- Resti qui a dormire, vero?- aggiunge.

Ripenso a ciò che ho da fare..- Scusami non posso.-

Lui resta estremamente deluso, prova a convincermi ripetutamente ma io sono irremovibile. Vorrei tanto poterlo fare, ma.. non posso.

- Almeno fumiamo una sigaretta prima che tu vada via.- afferma quasi nervoso.

Io annuisco e mi trascino in balcone.

Estrae dalla tasca posteriore dei suoi jeans un pacchetto e lo rigira tra le sue mani, indugiando. Non appena lo apre noto che al suo interno c'è una sola sigaretta, al contrario.

Così alzo immediatamente lo sguardo su di lui.

- Pensavi l'avessi fumata dimenticandomi del desiderio?- chiede accennando un sorriso.

- Sì.- ammetto.

- Beh, no. Aspettavo solo il momento adatto per esprimere il desiderio.- sembra sincero.

- E sarebbe questo il momento adatto?- chiedo confusa.

- Sì, ho bisogno che tu resti qua questa notte.- sospira profondamente.

Ci penso un po' su, lui mi guarda con estrema tenerezza e vedendomi indecisa aggiunge.. – Se non permetti che questo desiderio si avveri, romperai la leggenda. E' questo che vuoi?- chiede cercando di essere ironico, ma sembra sia una questione realmente importante per lui.

- Okay, resterò.- dico sicura, provocandogli un sorriso spontaneo.

- Sai cosa ti dico? Questa sigaretta non la voglio fumare, te la regalo.- usa un tono dolce, ma sicuro.

Io afferro il pacchetto di sigarette che la contiene e lo sistemo nella mia tasca sinistra.

- Giuro che non la perderò.- dico portandomi una mano sul cuore.

- Ci conto. Entriamo adesso? Sono stanchissimo.-

Io annuisco.

Vado avanti io, sento la portafinestra che si chiude e immediatamente le sue mani sui miei fianchi. In men che non si dica rabbrividisco a causa del suo respiro caldo sul mio collo. – Forse non poi così stanco.- sussurra malizioso sulla mia pelle.
Mi volto verso di lui e mi ritrovo a pochi centimetri dalle sue labbra. – Che stronzo.- dico con un filo di voce prima di fiondarmi sulla sua tiepida bocca.

Mi bacia con foga, conducendomi lentamente verso il suo letto fin quando non mi ritrovo distesa sulle sue morbide coperte e con il suo corpo sul mio. Si stacca dalle mie labbra solamente per sfilarmi la maglia e fare lo stesso con la sua, ritorna a torturarmi il collo mentre sfila i miei pantaloncini. Io muovo le mani tremanti verso i suoi con l'intento di sfilarli.
Lo sento sorridere. – Sei intraprendente, non me lo aspettavo.- sussurra per poi spostarsi sulle mie labbra e aiutarmi con i movimenti a sbarazzarsi dei suoi jeans.

- Ma se mi tremano le mani come mai in vita mia! Altro che intraprendente.- mi lamento ridendo con lui.

- Mi piaci anche per questo. Sei così ingenuamente dolce a volte che mi fai impazzire.- dice a bassa voce ponendo i nostri corpi a contatto, divisi solamente da due sottili strati di stoffa.

E' lui a liberarsene per entrambi e presto accontenta la voglia che ci stava distruggendo entrambi. Si muove delicatamente mentre continua a baciarmi ovunque. Sulle labbra, sulla mascella, sul collo, sugli occhi. Io riesco solamente a tenerlo stretto a me e accarezzargli i capelli.

Dopo qualche minuto, beandoci della meravigliosa sensazione, ci rilassiamo entrambi e lui si distende al mio fianco. Mi avvicina a sé facendomi poggiare il capo sul suo petto.
- Ecco perchè volevi che restassi, mi hai ingannata di nuovo con uno dei tuoi strani giochetti, Butch.-

Lui baciandomi tra i capelli sussurra.. – Butch l'ho scelto in onore del mio film preferito, Pulp Fiction.- rimango spiazzata da questa sua confessione, da quando lo conosco gli avrò chiesto di spiegarmi questo suo soprannome un'infinità di volte e mai ho ricevuto una risposta. Fino ad ora.

- E' anche il mio preferito, non so come ho fatto a non pensarci prima. Anche nel film gli chiedono cosa voglia dire e lui risponde dicendo che è un nome americano e come tutti gli altri nomi non vuol dire..

Niente..- diciamo all'unisono.

***

Presto cadiamo entrambi in un sonno profondo. Mi sveglio verso le quattro di notte e guardandolo al mio fianco, con le palpebre chiuse ed i ciuffi biondi che gli ricadono dolcemente sul viso, mi sembra indifeso.

Mi rivesto silenziosamente, poggio sul comodino il pacco di Marlboro che avevo preso per lui e mi avvicino per un'ultima volta. Voglio imprimere nella mia mente la sua immagine, non dimenticare nessun tratto del suo viso. Imprimere nel mio cuore il suo odore, la sua voce, ciò che provo per lui.

Gli lascio un delicato bacio sulla nuca. Mi mancherai Butch, mi mancherai tanto.

POV Gennaro.

Mi risveglio riscaldato dai raggi del sole, apro lentamente gli occhi e mi rendo conto di essere solo.

- Anna?- la chiamo dolcemente, sarà in bagno o in cucina.

- Piccola, dove sei?- aggiungo alzando il tono.

Nessuna risposta.

Noto un pacchetto di sigarette sul comodino, ieri non c'era.
Lo apro e trovo dentro un biglietto ripiegato accuratamente con sopra scritto: 'Per Butch.'

Sopra ogni sigaretta ho scritto una delle mie canzoni preferite, ogni volta che ne fumerai una dovrai ascoltare quella determinata canzone. Ovviamente sulla prima ci sta la mia canzone preferita in assoluto, la nostra canzone va. Ricordati che va fumata per ultima dopo aver espresso un desiderio. Il mio desiderio in quel momento sarà un po' il titolo della canzone. 'Wish u were here.'
Prometto che terrò la tua sigaretta sempre con me e magari un giorno, se ci rincontreremo, la fumeremo insieme.
Scusa se sono andata via così, ma faccio schifo con gli addii.
Ammesso che Butch non significhi niente.. tu Butch, per me, hai tutti i più bei significati del mondo.



|| Eccomi qua, eccomi. Non so bene cosa dire, ma qualcosa devo dirla necessariamente. Come penso avrete intuito, questa è la conclusione della storia. So di essere arrivata, dopo questa infinita assenza, come un fulmine a ciel sereno e per di più con l'ultimo capitolo della storia.
E' una decisione che ho preso oggi ma sulla quale rifletto da un bel pezzo ormai. Ho sempre meno tempo per occuparmi di questa storia e sempre meno idee, soprattutto perchè ho sempre voluto evitare l'inserimento di eventi stratosferici che, a mio parere, rendono la storia poco realistica o i soliti problemi vari. Ci tenevo a scrivere una storia originale ma credibile.
Tutti i luoghi di cui parlo nell'intera storia esistono veramente, così come la grotta degli innamorati. Parlo di Favignana, che per chi non la conoscesse è un'isolotta meravigliosa.
Eh niente, volevo dirvi che non escludo assolutamente la possibiltà di fare un sequel. Magari mi preprarerò i capitoli prima e li pubblivherò poco a poco, in modo da avere degli aggiornamenti costanti e non lasciarvi per quasi un mese senza capitoli. Per cui se ci tenete ad essere informate seguitemi su questo profilo, in modo da non perdervi nulla. Non vi aspettate però che sia immediato perchè sto cercando di concentrarmi, oltre che sulla scuola, anche su un'altra idea riguardante sempre la scrittura che vedo come un "progetto" più serio. E più ciò che veramente mi piace scrivere e non vorrei trascurarlo a causa di questa storia. Ringrazio infinitamente tutti coloro che hanno perso del tempo nel leggerla e che mi hanno da sempre supportata, con votazioni commenti e tutto il resto. Ci tengo anche questa volta a sapere cosa ne pensate del capitolo ed ormai di tutta la storia, della mia decisione. Insomma di tutto.
Grazie ancora, a presto.<3

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