Moonlight Drive || Larry Styl...

By xDreamerOfDreamsx

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In cui Harry suona la batteria, Louis il violino, si odiano profondamente e vivono nello stesso condominio, s... More

Premessa
Parte prima
Parte seconda
Parte quarta
Parte quinta
Parte sesta
Sequel!
Thinking Out Loud

Parte terza

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By xDreamerOfDreamsx

Olga, l'assistente femmina del Signor Amministratore, ha una specie di lista chilometrica in mano con nessun punto spuntato e una smorfia disperata sul viso pieno di lentiggini e nei vari, che le danno un'aria più giovane di quanto non sia.

(Harry pensa che abbia una trentina d'anni, ma alla fine non ne è molto sicuro perché ricorda i suoi vestiti verdi acido da quando ha sei anni e mezzo, quindi. Niente è sicuro quando si parla degli abitanti del One Direction.)

Ha un'espressione che da l'idea di una persona sul punto di buttarsi da una scogliera perché semplicemente, da quanto ha capito Harry, il pullman del signor Hood è in ritardo (ha una ditta di mezzi di trasporto che si chiama Cinque secondi di pannocchie, il perché ancora non si sa) e il suo autista è a vomitare chiuso nel bagno della sua abitazione e non è una grande cosa, visto che l'intero chiassoso condominio One Direction è tutto raggruppato davanti alla palazzina sopracitata da ben venti minuti e dieci secondi, da quanto sta urlando Kent, l'altro assistente.

Harry sbadiglia e stringe la tracolla del borsone che userà in questi due giorni di "gloriosa" vacanza e si guarda intorno, sorridendo qua e là ai suoi condomini.

Luke Hemmings è seduto sul muretto che fa dislivello tra la strada e il marciapiede con le guance rosse, scommette Harry, grazie alla presenza di Calum Hood accanto a lui che sta messaggiando al cellulare come un ossesso e si passa continuamente una mano tra i capelli scuri. In piedi c'è Michael Clifford con le braccia incrociate sul petto, che sta parlando con Ashton Irwin che ovviamente si è autoinvitato alla gita del One Direction (non sono da meno Eleanor Calder e Sophia Smith che però almeno hanno portato un intero carico di alcolici con una specie di frigorifero trolley e delle casse di cocomeri che ovviamente si accolleranno gli assistenti, sotto grande richiesta del Signor Amministratore) e ha i capelli più lunghi del solito, tenuti fermi da una bandana, mentre gli adulti sono raggruppati tutti da una parte a chiacchierare allegramente, al contrario di Paul Higgins che sta litigando con la signora Edwards perché si è portata cinque valige diverse, sicuramente piene di vestiti che non intende accollarsi lui -visto che dopo gli assistenti lui è la migliore scelta del Signor Amministratore per quanto riguarda i favori vari- e Zayn Malik, lì accanto, alza gli occhi al cielo e guarda l'orologio con aria annoiata.

Harry si riscuote dal suo torpore e si avvia a grandi passi verso il suo amico, aggirando la figura massiccia del Signor Amministratore che a quanto pare ha già stappato la prima bottiglia di rum sotto lo sguardo abbastanza esaurito di sua moglie (santa donna!) e arrivandogli davanti con un sorriso lucente sul viso morbido e bianco.

"Buongiorno Zay, Niall dov'è?" chiede, spostando il peso da un piede all'altro con aria nervosa. Non sta-non sta assolutamente cercando con lo sguardo Louis Tomlinson, ci mancherebbe altro. E' solo che ormai sono le 7:30 di mattina e lui dovrebbe essere già lì, no? Così come Liam, ma dove sono finiti tutti?

Prende un respiro profondo e si passa una mano tra i capelli arruffati guardando Zayn con aria interrogativa e il ragazzo alza le spalle, con un piccolo sorrisino sul viso. "Niall arriva tra dieci minuti, mi ha appena scritto, Theo non voleva mangiare la sua colazione e quindi sono un po' in ritardo. Liam, invece?"

Harry si morde il labbro inferiore e "Non lo so." Risponde, con un sospirone un po' affranto. "Penso venga, però alla fine non ne ho idea."

Zayn sembra rifletterci su per qualche secondo per poi annuire, occhieggiando alle portinaie che hanno iniziato già a stappare le bottiglie di alcolici con il Signor Amministratore, per poi alzare gli occhi al cielo e passarsi una mano sconsolato.

"Devo parlare con lui, non capisco che abbia ultimamente. Pensi che ce l'abbia con me?" mormora poi, guardando Harry fisso negli occhi.

"Uhm-ehm-non credo, Zayn." Balbetta il diretto interessato, a disagio. "Comunque, ecco il tuo futuro marito e i suoi nipoti!"

"Ed ecco al tua dolce metà." ribatte sarcastico Zayn indicando qualcuno dietro ad Harry per poi girarsi e arrossire vistosamente alla vista di un Niall Horan vestito di azzurro che lo saluta calorosamente tenendo per mano Beth e Theo con un sorriso luminoso sul suo viso allegro.

Harry si impedisce di girarsi con velocità e di non arrossire a quel "la tua dolce metà" che gli ha fatto smuovere qualcosa nello stomaco e il batterista non è tanto sicuro che gli piaccia questa nuova sensazione.

Prende un respiro profondo e si gira, vedendo Louis fottuto Tomlinson dare il buongiorno all'anziana signora Lisette e lasciarle un tenero bacio sulla guancia, con un sorriso sul viso un po' più riposato dagli altri giorni.

Si morde le labbra, mentre occhieggia al suo piccolo corpicino tutto curve fasciato da una t-shirt rossa e da dei jeans neri strappati al ginocchio che gli lasciano le caviglie scoperte e-assolutamente. Il suo sguardo non si ferma assolutamente su quel ben di dio che si ritrova per sedere, non lo fa.

Nemmeno in un milione di anni Harry Styles potrebbe trovare Louis Tomlinson sexy, non sono in una puntata di Glee dove tutto viene capovolto ogni volta, Harry non trova Louis attraente e non lo troverà mai.

(Okay, forse non è vero. ) (Louis eccita Harry.) (Harry vuole spararsi.)

Perché, perché trova Louis Tomlinson bello? Questo non era nei piani, non doveva succedere e il mondo si capovolgerà molto molto presto perché anche solo l'idea di Harry Styles e Louis Tomlinson insieme è....terribile. Decisamente, orrendamente, terribile.

Il batterista prende un respiro profondo e appena sente lo sguardo freddo di Louis su di sé, abbassa subito il capo e prende a calciare con i piedi i sassolini sul marciapiede e a mordersi il labbro compulsivamente perché Louis non si deve accorgere del suo stato di nervosismo.

Anche se ovviamente se ne accorgerà perché è sempre stato così: Louis e Harry sono decisamente la stessa persona, vivono in una specie di simbiosi alternativa praticamente da sempre e riescono a capire subito che cosa pensa l'altro. Per questo per loro è così stancante litigare, come fai a colpire nel punto debole una persona se quella sa esattamente le tue mosse future e il tuo stesso punto debole?

"Scusate!" esclama il padre di Calum Hood, arrampicandosi su un lampione per farsi vedere da tutti quanti e farsi sentire con più chiarezza. "Volevo solo dirvi che il pullman sarà qui a momenti, abbiamo trovato un nuovo autista!"

L'intero condominio più infiltrati vari scoppia in un applauso fragoroso e Harry si sta per unire ai festeggiamenti quando il respiro caldo di qualcuno s'infrange contro il suo orecchio e lo fa rabbrividire notevolmente, senza contare il peso leggero che improvvisamente gli si appoggia sulle spalle, delicato come un soffio di vento.

"Stai fissando, Styles." Sussurra la voce suadente di Louis Tomlinson, gelida come il ghiaccio che ricopre i davanzali delle finestre del One Direction a Natale. "Ho qualcosa in faccia?"

Harry cerca di pensare a cose orribili, come gattini morti, manzo avariato e amori non ricambiati ma è tutto inutile perché non riesce a controllare quello strano calore che sta iniziando a sentire sulle guance mentre sente Louis Tomlinson poggiato sulle sue spalle e con la patta dei suoi pantaloni pressata contro le sue natiche.

"I-io non ti stavo proprio fissando Tomlinson, sei proprio bravo ad inventarti le cose!" Harry sospira profondamente e si gira, incrociando lo sguardo della sua eterna nemesi. " Vuoi soltanto avere l'attenzione su di te, ma tanto lo sappiamo tutti che sei solo uno stronzetto imbecille."

Louis lo guarda per qualche secondo con aria assorta ma poi solleva gli angoli della bocca, regalandogli un sorriso scintillante che lo fa boccheggiare per poi passarsi una mano tra i capelli castano dorato leggermente disordinati. "Veramente Styles, lo pensi solo tu." Dice, ridacchiando. "Ah, hai un aspetto orribile oggi. Giusto per dirtelo."

"Giuro su Dio che ti picchierei se non-"

Non fa in tempo a finire la frase che un pullman verde acido con una scritta sulla fiancata giallo limone, che recita il solito "Cinque secondi di pannocchie" gira l'angolo della strada e arriva davanti al One Direction, suonando il clacson all'impazzata sotto le esclamazioni entusiaste di tutti i condomini.

"Per questa volta l'hai scampata Tomlinson" dice Harry, dando un colpetto sulla spalla del suo nemico per fargli fare un passo indietro. "Ma non aspettarti la pace di questi giorni, al mare! Progetto di seppellirti vivo per poi andarmene via e ignorare le tue urla che sicuramente saranno come quelle di un maiale sgozzato."

Louis non perde il suo sorrisetto bastardo, e questo è decisamente, decisamente inquietante. Harry deglutisce e fa un passo indietro, mentre tutti gli abitanti del One Direction iniziano ad ammassarsi all'entrata del pullman ignorando le raccomandazioni del signor Hood di non spingere troppo mentre al contrario i due assistenti sono compressi nella folla e sono sul serio punto di suicidarsi, visto che non riescono nemmeno a fare l'appello.

Che condominio di matti, Harry lo dice sempre che prima o poi la polizia farà un sopralluogo e li arresteranno tutti.

Louis fa un passo in avanti, arrivando ad un centimetro di distanza da Harry e lo guarda attraverso le ciglia lunghe e ramate, leccandosi lentamente le labbra fini e sottili.

(Harry, assolutamente, non guarda la sua lingua. Ci mancherebbe altro. Okay, forse l'ha guardata. Perché non si è ancora suicidato.)

Il batterista arrossisce vistosamente e cerca di ignorare il battito del suo cuore nella cassa toracica, che quasi riesce a sentire nelle orecchie, e si passa una mano tra i capelli ricci, nervosamente.

"E chi lo dice, Harry Styles" mormora Louis, quasi soffiando sulle sue labbra. "E chi lo dice che non sarò io a seppellire te?"

Harry sgrana gli occhi e "C-chi arriva primo si becca i posti migliori!" urla, girando sui tacchi e lanciando il suo borsone al povero Kent l'assistente, che boccheggia dal suo peso e si scapicolla sulle scale che portano al piano di sopra del pullman, rosso come un papavero rosso in primavera.

Ignora tutti i suoi condomini che sorridono sotto i baffi alla vista del suo viso e corre in fondo al pulman, accasciandosi su uno dei sedili (gli altri sono occupati da Niall con in braccio Theo, e da Beth, ne rimane solo uno accanto a Zayn) con il fiatone e il cuore che gli batte sempre più forte, come se fosse impazzito.

"Tutto bene Hazza?" Chiede Zayn, sporgendosi. "Sembra che tu abbia appena visto un fantasma."

Niall ridacchia e "Ha appena visto Lou-mph!" prova a dire, ma non è un tentativo molto riuscito, visto che Harry gli schiaffa una mano sul viso per impedirgli di dire un'altra parola. A volte si scorda del fatto che Louis e Niall sono amici e che parlano di lui alle sue spalle, insomma. E' davvero frustrante.

"C-Comunque" cerca di sviare la conversazione, arricciandosi una ciocca di capelli ricci intorno al dito. "Liam?"

Zayn sembra incupirsi di botto e guarda a terra, strofinandosi una mano sulla guancia priva di barba con aria leggermente intristita. "Non so H, sua madre è seduta avanti con la mia, ma lui non c'è. Cioè, io---"

Non fa in tempo a finire la frase che una voce familiare lo interrompe e gli fa sgranare gli occhi, come impnotizzati. Harry segue il suo sguardo e si ritrova a fissare un ragazzo decisamente figo, in piedi davanti a loro, con una cannottiera nera e slabbrata e dei jeans piuttosto stretti. Ha delle scarpe bianche da ginnastica ai piedi e uno snapback sul capo, girato al contrario...e.

Quel ragazzo è Liam e il batterista non assolutamente idea che cosa sia successo perché a) la barba, da quando Liam ha la barba b) quei muscoli? Da dove sono usciti quei muscoli? c) soprattutto, da quando è così figo?

Lo guarda decisamente sconvolto sedersi accanto a Zayn (che è rosso sulle guance e continua ad avere la bocca spalancata-quando l'ha aperta?) e separare di nuovo le labbra per dire qualcosa, perché prima cosa aveva detto?

"Mi sentite?" esclama Liam, agitando la mano davanti al viso di Zayn con un sorrisetto decisamente compiaciuto. "Vi ho chiesto come state."

Zayn sembra rimanere nello stato di trance per qualche altre secondo e poi si riscuote, fissando il suo amico leggermente titubante. Anche Niall sembra essere decisamente stupito così come tutti gli altri abitanti del One Direction, che parlottano tra di loro e si girano continuamente verso i loro posti per guardare "La novità."

Ma è ovvio, pensa Harry, guardandolo sorridere a Zayn anche con gli occhi oltre che con le labbra, Liam è sempre stato quel ragazzo riservato e con la testa sui libri e mai, mai nessuno avrebbe potuto immaginare che potesse effettuare un cambiamento simile. La cosa terribile di tutta questa faccenda è che oltre al fatto che è stato lui l'artefice del cambiamento del suo amico, nel guardargli le gambe fasciate dai jeans, non ha potuto fare a meno di pensare che quelle formose di Louis sono molto molto meglio.

Harry prende un respiro profondo e sente Niall dire a Liam qualcosa come "Ti trovo bene! Ti ricordi di me, vero? Ci siamo visti una volta!" e tendergli la mano.

Liam la guarda incerto ma poi l'afferra, con un sorrisino.
"Si, mi ricordo di te! Sei il ragazzo delle caramelle, vero?"

Harry è felice che Liam sia una brava persona e che non tratti male Niall, ma ha davvero davvero paura per il dopo. Nel senso, se il piano alla Gossip Girl è quello che sta cercando di fare Liam, Zayn andrà decisamente in crisi. E già non è che stia benissimo, visto che è piuttosto sconvolto dal cambiamento del suo amico.

Harry lo sa, questa vacanza sarà un vero e proprio disastro, e fa in tempo ad abbandonarsi sul sedile prima di vedere Louis Tomlinson salire sul pulman e sedersi accanto a Aiden Grimshaw, secondo piano, con un sorriso sul viso abbronzato. Il batterista distoglie subito lo sguardo che va a finire sui suoi piedi e si impedisce di iniziare ad arrossire perché, decisamente, non è il caso.

Partono dopo pochi minuti e il viaggio fila tutto liscio, se si escludono il Signor Amministratore e la portinaia Eliza che cantano al microfono vicino all'autista "I limoni sono belli da pitturare, i fiordalisi mi fanno vomitare" o qualcosa del genere.

•••

"Alla gita al mare sono presenti-Kent, non fare il cretino e segna quello che ti dico. Sono presenti I signori Edwards più la loro figlia Perrie, Micheal Clifford e madre, Luke Hemmings accompagnato dai genitori di Calum Hood e dal suo amico stesso, la signora Lisette, Eliza e Mary Rose, i due ragazzi Styles più la madre Anne, Zayn Malik con sua madre e accompagnato dal suo amico irlandese con i due bambini, la signora Payne e suo figlio, Louis Tomlinson da solo, Aiden e fratello, i signori Pinnock senza la figlia, Eleanor Calder e Sophia Smith, i sigori Higgins, Ashton Irwin e la sua batteria...a proposito, segna espressamente che la deve portare lui e nessun altro perché conoscendolo potrebbe fuggire mollandola a qualcun altro. Almeno il ragazzo Styles ha avuto la decenza di non portarsela dietro. Poi---Jesy Nelson e basta mi sembra, no? Alcune persone non sono venute, come la famiglia di quell'amica delle altre ragazze come si chiama...Jade? Okay, lei. Ah, il signor Amministratore e sua moglie, che donna quella Annabelle, qualcuno dovrebbe decisamente farla santa. Ah, ma già segna anche noi Kent! Quindi, in totale siamo....okay penso meno di quaranta, ma il signor Amministratore ha spazio per tutti nella sua casa?"

Harry passa davanti ad Olga e a Kent, i due assistenti, che da quando sono arrivati alla spiaggia non hanno smesso un attimo di organizzare e contare cose perfino sotto l'ombrellone e ridacchia, nel vedere Kent in difficoltà replicare qualcosa "Da quello che ho capito noi due dormiamo in una tenda in giardino" che fa sgranare gli occhi alla povera Olga, che si schiaffa una mano sul viso.

Harry li compatisce, poverini, a stare dietro ogni giorno a quel tornado umano che è il Signor Amministratore, lui per esempio non sa se potrebbe resistere a fare quella sottospecie di lavoro.

Sorride e si avvia verso il suo ombrellone, sorpassando anche Eliza e Mary Rose che hanno già iniziato a stappare le bottiglie di alcolici e a buttarle giù con un solo colpo (e nemmeno sono le undici di mattina) e declina le loro offerte con un sorrisone pieno di scuse, sedendosi sull'asciugamano accanto a quello di Gemma, che è riversa sulla pancia e sta leggendo un libro, che più che altro è un mattone di dimensioni bibliche.

Sospira e guarda il mare azzurro, cercando di non pensare alla sabbia bollente che quasi brucia sotto i piedi, e si sdraia completamente sull'asciugamano, chiudendo le palpebre.

Da quello che ha potuto osservare, Liam sta facendo le cose mooolto con calma, nel senso che non si è azzardato a dire o a fare qualcosa contro Niall e questo, secondo Harry, gli fa onore.

Sì, però non cambia il fatto che sicuramente nella notte succederà qualcosa, visto che il batterista ha la netta sensazione che appena andranno alla villa (che poi è sopra le loro teste) del signor Amministratore, scoppierà il caos vero e proprio.

Nessuno l'ha ancora vista dall'interno, visto che tutti quanti hanno lasciato i loro borsoni nel pulmann e si sono cambiati ai bagni dello stabilimento vicino a dove stanno loro (è divertente perché in realtà non avrebbero dovuto farlo, visto che si sono sistemati alla spiaggia libera) ma dall'esterno sembra davvero molto grande, circa quattro piani!- ha urlato il Signor Amministratore, quindi molto probabilmente ci staranno tutti e non ci saranno problemi di alcun genere.

Harry apre piano le palpebre e si focalizza a guardare il telo dell'ombrellone colorato sopra di lui con un'espressione leggermente assorta, mentre Gemma accanto a lui sospira pesantemente e gira un'altra volta pagina del libro, grattandosi la schiena nuda con una mano.

"Gem, vuoi venire a fare una passeggiata?" chiede Harry dopo un po', sbadigliando sonoramente. E' decisamente annoiato e fa veramente troppo troppo caldo per stare al sole (almeno secondo lui e la sua pelle bianchissima) e non gli va nemmeno di stare sdraiato all'ombra, visto che la sabbia continua ad appicciarsi alla sua pelle umida di crema e non gli va proprio di fare la fine di una cotoletta panata.

Gemma alza il viso e lo guarda fisso negli occhi verdi, scostandosi una ciocca di capelli dal viso e portandosela dietro le orecchie con aria annoiata. "Haz" dice, girando un'altra pagina. "non prenderla sul personale, ma io tra una settimana ho un esame importantissimo e non ho proprio tempo di andare a fare una passeggiata con te, scusa."

Harry mette su il suo solito broncio adorabile e "Mamma invece dov'è?" domanda, alzandosi in piedi e spolverandosi le gambe dalla sabbia. "Vorrà dire che chiederò a lei."

"Mamma è alla villa con la signora Hood e la moglie del Signor Amministratore per cambiare le lenzuola visto che le portinaie sono troppo ubriache per ehm-farlo. Chiedi ai tuoi amici, no?" borbotta Gemma, sbadigliando di nuovo. "Ora vai via che mi distrai Harry, su."

Il riccio alza gli occhi al cielo e annuisce, correndo per non sentire la sabbia scottare sotto i suoi piedi fino al bagnasciuga e sorride, una volta bagnatosi i piedi con l'acqua azzurra e salata del mare. Gli piace, gli piace tanto venire in questa spiaggia (anche se fino ad adesso con il condominio lo aveva fatto solo dalla mattina alla sera) perché è da quando è piccolo che ama correre sulla sabbia e camminare fino al faro, dove iniziano ad esserci gli scogli.

Prende un respiro profondo e trattiene un sorrisetto divertito, nel ricordare lui, Zayn e Liam che a otto anni si erano persi tra gli scogli e l'intero condominio era andato a cercarli urlando i loro nomi per ore e ore per poi ritrovarli a mangiare more con le facce tutte sporche di succo viola (Harry non scorderà mai tutti i rimproveri che si sono presi) per poi scappare ridendo dalla furia buia delle loro madri.

Si gira e cerca con gli occhi i suoi amici, individuando subito Niall che aiuta i suoi nipotini a costruire un castello di sabbia e Zayn al suo fianco, che ride come un matto ad una battuta che deve aver appena fatto, visto che è rosso in viso come un pomodoro maturo.

Lo sguardo di Harry si addolcisce, perché li trova davvero adorabili ed è così bello vedere l'amore riflesso negli occhi del suo amico. Perché Zayn guarda Niall come se fosse qualcosa da proteggere, lo guarda come il cielo guarda la sua luna, come se la sua intera felicità dipendesse dai sorrisi luminosi che gli rivolge, con le gote rosse e gli occhi azzurri e lucidi di gioia.

Harry fa vagare lo sguardo tra gli ombrelloni vicini e cerca anche la figura di Liam, che è sdraiato con un'espressione non troppo felice sul viso e ha un libro aperto davanti, continuando a mordersi le labbra con aria decisamente nervosa. Il batterista alza gli occhi al cielo e alza un braccio, cercando di attirare la sua attenzione: fortunatamente conoscersi da anni serve a qualcosa, visto che Liam alza subito lo sguardo e lo guarda dritto in faccia con un'espressione interrogativa.

"Vai da lui" sillaba Harry, indicandogli con lo sguardo Zayn. "Almeno fatti vedere un po' più allegro."

Liam sembra guardare il felice quadretto leggermente titubante per qualche secondo, ma per poi sospirare e alzarsi, andando loro vicino e abbandonando le braccia lungo ai fianchi. "Posso stare qui con voi?" lo sente chiedere a Zayn e il batterista non fa in tempo a fargli il pollice alzato che un familiare calore gli si pressa sul fianco e la voce divertita di Louis Tomlinson dice qualcosa come "Styles, che caspita stai facendo?"

Harry si scosta di scatto e si ritrova davanti Louis Tomlinson, nel suo costume azzurro cielo come i suoi occhi e i muscoli delle braccia in bella mostra, visto che le ha intrecciate sul petto con un sorrisetto decisamente divertito.

Il batterista si costringe a non guardargli la curva morbida del sedere e i fianchi asciutti (fino a pochi anni fa non era così, era Harry quello dai fianchi asciutti e Louis quello con le fossette di venere; adesso che è successo? Si sono completamente invertiti, e ad Harry non piace per niente questa cosa, visti i fianchi formosi che si ritrova) per poi puntargli lo sguardo in viso cercando d'ignorare la sensazione che gli provocano quei fanali azzurri che si ritrova al posto degli occhi, che gli stanno praticamente facendo una radiografia.

"Gira a largo, Tomlinson, se non vuoi venire affogato." Dice bruscamente, dandogli una spintarella che lo fa barcollare all'indietro. "Non ho voglia di litigare, di nuovo."

Louis ride e "Guarda che la mia proposta del seppellimento è sempre valida, Styles." Dice, mordendosi il labbro inferiore con fare lascivo. "E abbiamo ancora domani e dopo domani, ti consiglio di premunirti della bombola d'ossigeno."

Harry socchiude le palpebre e si passa una mano tra i capelli, cercando ti trattenere un ringhio minaccioso che inizia a salirgli dal retro della gola. "Bella battuta, Tomlinson. Peccato che non fa ridere."

Louis alza un sopracciglio e alza teatralmente gli occhi al cielo, per poi girarsi e camminare verso il suo ombrellone (che divide con la signora Lisette) e Harry gli fissa il sedere perché---oh santo cielo, no!

Il batterista si rigira di nuovo verso il mare e si porta una mano al petto, stringendo gli occhi con rabbia e cercando di respirare lentamente, anche se è decisamente tutto inutile. Louis è attraente okay, lo è sempre stato ma che cosa sta succedendo ad Harry ultimamente? Sta arrivando a considerare Louis... bellissimo.

Prende un ultimo respiro profondo e si impedisce di fare questi malsani-a detta sua, pensieri non accorgendosi che poco lontano da lui, Louis Tomlinson lo sta fissando con un'occhiata soddisfatta sul viso delicato.

•••

"Benvenuti, cari condomini, nella mia casa al mare!" esclama allegro il signor Amministratore, salendo sul tavolo del salotto e ignorando le occhiate abbastanza preoccupate di quella santa di sua moglie, che è seduta sul divano con un'espressione abbastanza sconvolta.

Il fatto è che il Signor Amministratore ha più o meno sessant'anni, è decisamente grasso e tozzo e ha due baffoni bianchi che gli danno un'aria decisamente rassicurante, così come le guance sempre rosse a causa dell'alcol, fanno la loro parte. Inutile dire che ad ogni Natale, il Babbo Natale che porta i regali ai bambini e che canta ubriaco durante la notte dal ventuno dicembre fino a Capodanno è il Signor Amministratore. Ogni Natale ricevono parecchi richiami, ma ormai anche i palazzi vicini si sono rassegnati al fatto che il condominio One Direction non cambierà mai e che bisogna solo mettersi l'anima in pace.

Harry ridacchia e incrocia le braccia sul petto, sbadigliando sonoramente. Sono le nove di sera ma sono tutti stanchi morti, quindi hanno deciso di andarsene subito a letto per poi evitare litigi per i bagni la mattina seguente (da quello che ha capito però i giovani si dovranno lavare in giardino con l'idrante, quindi. Harry odia essere giovane) e il Signor Amministratore ha appena estratto dalla tasca dei suoi bermuda a fiori gialli e arancioni, un foglio bianco in cui, da quanto ha appena detto, ci stanno scritte le disposizioni delle stanze.

"Questa casa è praticamente un hotel e abbiamo stanze per ognuno di voi, anche se i miei assistenti dormono in giardino, non si sa mai. Comunque, al primo piano vanno tutte le coppie sposate, al secondo gli adulti single e al terzo i giovani! Ovviamente voi giovani siete discriminati perché mi va, e quindi...le stanze ovviamente sono a coppie! Tu, Neil...." Dice, mentre già tutti gli adulti iniziano a salire alla volta delle loro camere ignorando le occhiate disperate dei loro figli.

"E' Niall" dice l'irlandese, ridacchiando tra sé e sé e stringendo il piccolo Theo tra le braccia, che gli si è addormentato addosso dopo aver mangiato in pizzeria, come un sacco di patate.

"Giustoooo. Comunque Neil, te e i tuoi bambini dormirete nella prima stanza del terzo piano, ci sono anche dei lettini piccoli. Poi vabbè, mettetevi d'accordo per le camere, fate come volete, divertitevi! Come sono andato Annabelle, ho seguito il discorso che mi hai scritto?" esclama, poi buttandosi il foglio dietro di sé, rivolgendosi a sua moglie seduta sul divano, che alza gli occhi al cielo ma poi annuisce. Harry si schiaffa una mano sul viso, divertito, perché ovviamente è ovvio che il Signor Amministratore non possa fare un discorso del genere, lui che parla solo di alcolici e farfalline svolazzanti.

"Scusami Michael Clifford, che ci fa un pappagallo sopra la sua testa?" chiede dopo qualche secondo Olga l'assistente, avvicinandosi di soppiatto al ragazzo dai capelli verdi.
Ha le istruzioni su come montare una tenda in mano e gli occhi decisamente stravolti, tanto che Harry si chiede seriamente se non abbia bisogno di una vacanza.

"Uh?" Michael alza il capo e il pappagallo rosso emette uno strano verso per poi svolazzare sulla spalla di Olga, che si irrigidisce.

"Si chiama Pontmercy!" le spiega il ragazzo, tutto infervorato. "Non so, oggi al mare sono andato a prendere il gelato dal tizio dei carretti e Pontmercy mi si è appollaiato sulla testa. E' carino, vero? Potremmo farlo diventare la nostra mascotte!"

Harry è così abituato alle stranezze nei capelli di Michael che neanche ci ha fatto caso al pappagallo, se deve essere sincero. Anche perché praticamente non l'ha visto quasi per niente tutto il giorno, più che altro è stato occupato a guardare Luke e Calum accanto a lui che si sono lanciati occhiatine praticamente tutto il tempo, facendogli scuotere la testa sconsolato. E' così palese che si piacciano entrambi, ed è anche così palese che lo stesso Calum sia l'ammiratore segreto di Luke, Harry non vede l'ora che gli confessi i suoi sentimenti, perché a suo parere sarebbe una coppia adorabile.

"Perché mai hai chiamato il tuo pappagallo con il cognome di un personaggio dei Miserabili?" chiede Louis Tomlinson, alzando un sopracciglio. "My name is Marius Pontmercy...(*)" canticchia poi, trattenendo un risolino divertito. "E' un bel nome però."

"Non ce ne frega nulla, Tomlinson." Borbotta Harry, sotto gli sguardi esasperati di tutti i presenti. "Ora vogliamo andare a dormire?"

"Chi arriva primo si becca le stanze migliori!" urla Perrie Edwards iniziando a correre per le scale, seguita subito da tutti gli altri giovani residenti del One Direction come una mandria di bufali, ignorando le raccomandazioni della moglie della Signor Amministratore di fare poco rumore e Pontmercy segue il suo padrone, riaggrappandosi ai suoi capelli verdi erba con le zampe.

"And mine's Cosette!" termina la canzone il signor Amministratore, sorridendo a sua moglie. "Andiamo a dormire, Annabelle?"
In salotto rimane solo Olga, che traumatizzata, si ripromette che non accetterà mai più di lavorare con individui del genere.

•••

Harry odia tutti. Odia il mondo, odia i fottuti Liam e Zayn che addirittura dormono in stanza insieme, odia Luke Hemmings che dorme con Calum, odia sua sorella Gemma che si è presa l'unica stanza singola e odia tutti. L'ha già detto, vero?

Beh, Harry Styles si ritrova ad odiare il mondo intero perché deve condividere non solo la stanza, ma anche il letto, con il suo acerrimo nemico Louis Tomlinson e tutto questo deve essere un dannato scherzo televisivo. Ora sbucherà una presentatrice dall'armadio vicino al letto e gli urlerà qualcosa come "Sorpresa! Sei su candid camera!" ma Harry ha già controllato, nell'armadio non c'è nessuna signorina presentatrice.

Perciò sbuffa sonoramente e si tira seduto sul letto, vedendo Louis Tomlinson uscire dal bagno (bagno un corno, c'è solo un water e il lavandino, senza nemmeno una specchio) con un asciugamano sulle spalle bagnate e i capelli disordinati e sparati per aria senza una direzione.

"Mettiamo bene le cose in chiaro" dice Harry, mentre la sua nemesi si piega sul suo borsone per prendere il pigiama con un sorrisino sulle labbra. Harry ha urlato come un ossesso quando ha scoperto di dover condividere la camera con lui, ma i suoi tentativi sono stati decisamente vani anche perché tutti i condomini gli hanno urlato di starsene zitto e al limite che ne approfittasse della situazione per frenare la sua eterna attrazione sessuale verso il violinista. Harry, decisamente, li odia tutti.

"Io dormo sul letto e tu per terra." Harry annuisce tra sé e sé, mentre Louis si infila il
pigiama e cerca di non guardare la pelle nuda del suo corpo, che gli provoca un insolito calore al bassoventre. "e vado primo al bagno domani mattina."

"Nei tuoi sogni Styles" esclama Louis allegramente, sedendosi dall'altra parte del materasso. "Ora buonanotte e spegni la luce, hai il pigiama no?"

Harry trattiene il solito ringhio e spegne l'interruttore sul comodino, sdraiandosi a pancia in sopra e fissando il soffitto illuminato dalla luce delle macchine che passano in strada, filtrata dalle tende bianche alla finestra.

"La mamma di Luke mi ospita per i pasti" dice dopo un po' Louis, e Harry sembra quasi risvegliarsi dal suo stato di trance, girandosi leggermente sul fianco per guardarlo in viso.

Ha gli occhi chiusi e le gote sono ombreggiate dalla luce della luna, che creano bagliori argentei anche con i suoi denti bianchi, lasciati scoperti da quella sottospecie di sorrisino dolce che ha sempre stampato sul viso. "E il Signor Amministratore e sua moglie mi prestano un po' di soldi, anche se devo per forza trovarmi un nuovo lavoro."

Harry lo guarda parlare, guarda come gli tremano leggermente le palpebre ad ogni parola e sospira profondamente, portandosi una mano al petto ampio.
"Sono contento per te" Dice, sorridendo leggermente. "Si vede che stai meglio, comunque."

Louis spalanca gli occhi e si gira a sua volta verso Harry, i loro nasi che quasi si toccano e i respiri che battono l'uno sull'altro.
"Lo so." Sussurra. "Grazie a te."

Harry decide di ignorare tutti i segnali che urlano allarme rosso allarme rosso allarme rosso nella sua testa e non dice niente, quando Louis Tomlinson, quel Louis Tomlinson, si addormenta con le gambe intrecciate alle sue, il viso nell'incavo del suo collo e le sue labbra pressate sulla pelle bollente delle sue clavicole, come se fosse il materasso e lui la sua coperta.

Non dice niente anche quando Louis, mugolando, strofina il naso sulla sua pelle tatuata e mugugna qualcosa come "Solo grazie a te" che lo fa arrossire ancora di più, e mentre il cuore inizia a battere come un tamburo come fa sempre da un po' di giorni a questa parte da quando è con Louis, capisce che le cose stanno decisamente per cambiare.

Non può continuare a negare la realtà, ad odiare una persona da cui alla fine non vorrebbe solo odio, vorrebbe anche qualcos'altro. Harry Styles scopre di essere completamente perso per Louis Tomlinson e che lo ama da tutta la vita ed è- parole sue- decisamente fottuto.

•••

"Harry per l'amor di dio. Harry. Harry che cazzo, ti devo parlare, non puoi addormentarti sotto l'ombrellone, stanotte non hai dormito? Oddio sono in un casin-Harry, cazzo!"

Il batterista si alza di scatto dal suo asciugamano e guarda Zayn, chinato su di lui con gli occhi stravolti. Beh, vorrebbe dirgli. Non è che riesci a dormire, quando scopri di provare dei sentimenti amorosi verso la persona che hai giurato di odiare per tutta la vita. Però non lo fa e deglutisce, guardando le gote rosse dell'amico e quello stano tic all'occhio sinistro.

"Che è successo?" mugugna, sbadigliando. "Problemi in paradiso?"

Zayn prende un respiro profondo e "Liam." Dice, passandosi una mano sul viso madido di sudore. "Liam si comporta in modo strano, mi---Harry ci credi se ti dico che mi provoca?"

"Mhh-mh." Mugugna il batterista, ricadendo come un sacco di patate sull'asciugamano. "Cioè, non lo so. Possiamo parlarne tra un po', Zee? Dammi solo un'ora. Un'ora e potremmo parlarne senza problemi."

Zayn alza un sopracciglio e annuisce e Harry, chiudendo le palpebre, lo sente allontanarsi. Okay, Liam ha iniziato il suo piano, ha tirato fuori gli artigli e oh-oh, i guai inizieranno adesso. Harry spera soltanto che Zayn abbia una grande forza di volontà, anche perché lui sicuramente non resisterebbe ad un Liam così figo com'è ora,che ci prova con lui spudoratamente.

Sta per riaddormentarsi quando sente la voce di Louis non poco lontano parlare con un tono decisamente agitato e quindi si alza di scatto, ignorando il giramento di testa e reggendosi alla sbarra dell'ombrellone.

Scavalca Gemma e si guarda in giro, vedendo Zayn sdraiato sull'asciugamano con accanto Niall (devono esserci decisamente baciati, perché lo stato di agitazione di Zayn è notevolmente diminuito, ma non cambia il fatto che ha una faccia pallida da funerale) per poi cercare con lo sguardo Louis, quasi ansiosamente.

Lo individua quasi subito; è praticamente appiccicato ad un ragazzo, sotto il suo ombrellone (la signora Lisette deve essere rimasta alla villa) ma al contrario dello sconosciuto, che alla fine tanto sconosciuto non è perché ad Harry ricorda qualcuno, ha una smorfia in faccia e cerca di allontanarlo dal suo corpo, ma inutilmente.

Harry cerca di ignorare quello strano pizzicore che gli percorre le membra e che gli fa venire voglia di ammazzare quel ragazzo di botte e si avvia verso i due, stringendo i pugni e riconoscendo lo sconosciuto, che si tratta di Stan Lucas, uno degli ex ragazzi di Louis.

"Tomlinson?" domanda, interdetto. "Tutto bene?"

Louis alza il viso e lo guarda stupefatto. Per un secondo si fissano come se esistessero solo loro due al mondo, ma poi Harry vede la scintilla che rifulge negli occhi della sua nemesi quando gli viene in mente qualcosa e-oh. Sa già che finirà male, finirà malissimo.

Louis tira una specie di calcio a Stan Lucas e lo butta sulla sabbia bollente, facendo segno ad Harry di sedersi accanto a lui, con un sorrisino malizioso.

"Tutto bene, Harry. Ti ricordi di Stan? L'ho incontrato qui, è al mare con dei suoi amici" Harry obbedisce a Louis, fissandolo sconvolto per poi fare lo stesso con Stan, perché: l'ha appena chiamato con il suo nome di battesimo? Il violinista lo guarda come a voler dire stai al gioco, e gli prende la mano, portandosela in grembo. "Come ti stavo dicendo prima, Stan, Harry è il mio ragazzo."

E Okay, ah-ah. Harry impallidisce, diventando bianco come un cencio, e tutti gli altri abitanti del One Direction girano le teste verso di loro, guardandoli con occhi sconvolti.

"Ma se fino a-quando era, cinque mesi fa eravate come cane e gatto! Dì la verità, Louis, non ti piaccio più. Però davvero, perché non possiamo riprovarci? Stavamo ben insiem-"

Stan non fa in tempo a finire la frase che Louis prende il viso di Harry tra le mani, lo guarda fisso negli occhi verdi per qualche secondo e fa incollare le loro labbra con forza, in una collisione così luminosa che risulta quasi accecante.

Tutti gli abitanti del One Direction si ammutoliscono e Harry, oh Harry, non capisce più niente, decisamente. E' tutto bianco, è tutto morbido, e c'è Louis che è---è bellissimo.

Sente la sua lingua spingere per entrare tra le sue labbra e di conseguenza spalanca la bocca, accogliendola con un mugolio di piacere. Da allora, davvero, il mondo sembra scomparire: Harry si ritrova disteso sull'asciugamano, con il corpo del suo eterno nemico pressato addosso e la sua lingua che gli lecca le labbra e, davvero, tutto questo non può essere reale.

Louis intreccia le mani nei capelli madidi di sudori di Harry così come intreccia la sua lingua alla sua, mordicchiandola con dei potenti sospironi e facendo strusciare i loro bacini tanto che Harry sa che andranno decisamente a fuoco. Baciare Louis è più forte del toccare con mano il fuoco stesso, è attesa, è desiderio, è odio e sentimento e tutto insieme e Harry si sente in dovere di catalogare questa sensazione come una delle più belle che abbia mai provato.

Louis non è freddo come aveva sempre pensato, Louis è bollente e ad Harry piace tantissimo muovere la testa in sincronia con la sua e continuare a mordergli il labbro inferiore e a far scontrare i suoi denti sente---sente che è come se sia questo quello che aspetta da una vita intera.

Mentre bacia Louis percepisce che finalmente ha anche lui quel piccolo posto nel mondo, è parte di qualcosa, e quando si staccano e si respirano addosso, pesantemente, capisce che il fuoco è divampato e nessuno potrà più spegnerlo, neanche lui, anche se ci mettesse d'impegno.

Così lo fissa dritto negli occhi, ignorando le risatine dei loro vicini (cercando di non esultare del fatto che Stan Lucas se ne è andato via), e si vede riflesso nelle sue pupille, ammettendo a sé stesso ha decisamente uno sguardo stravolto. Poi passa ad osservare e ad ammirare il viso di Louis, che ha i capelli ramati così disordinati che sembrano quelli di un leone, le gote rosse, gli occhi azzurri che sembrano contenere il mare e il cielo stesso, così liquidi che ti ci viene voglia di annegare dentro, le labbra rosse e umide dai baci, semi aperte e il fiato corto ed è---è semplicemente splendido- Harry non potrebbe descriverlo con un aggettivo migliore.

Perciò non si fa troppi problemi e si sporge di nuovo verso le sue labbra, catturandole in un bacio ancor più vorace del primo e gli sembra quasi di sentire le labbra di Louis curvarsi in un sorriso dolcissimo, pressate sulle sue.

E non importa del fatto che sicuramente saranno oggetto di pettegolezzi per mesi interi, che tutto l'odio che hanno costruito in questi anni si sgretolerà come un vaso di terracotta che cade sul pavimento, quasi in mille pezzi. Baciare Louis è così bello che, si dice Harry, potrebbe anche farlo per sempre.

(*) E' una strofa della canzone "A Heart full of Love" del musical Lès Miserablès

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