Delicate

De Its_Francy

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Rose "Rossa" Weasley è incinta. "Non sono grande abbastanza per diventare madre! Sono a malapena capace di al... Mais

The test
Red Rose
Christmas Complication
I'm Not You
A BLUE CHRISTMAS AND A RANDOM NEW YEAR
Letters From My Godmother
Gimme A Break!
Parents Dispute
CHOCOLATE, CUPBOARDS AND MEMORIES
II CAN'T GET ANY WORSE... RIGHT?
LEARNING TO LIVE AGAIN
The Cherub's Wrath
Ask Your Mother
My Father's Daughter
Secrets and Cigarettes
Boy's Don't Cry
A long night
April Fool's Prank Gone Horribly, Horribly Wrong
The hospital wing
Preparation
Happy birthday,Rosie
A day to remember
The perfect idiot
Blissfully Perfect? Not Likely.
We Don't Do Things The Normal Way
The Hitch In The Plan
No More Mister Niceton
Becoming Parents
Desperate times
Victory and Defeat
The end of an era
A Spot Of Discomfort
Blood, Sweat and Tears
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Going Home

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De Its_Francy


Sono così contenta di ritornare domani ad Hogwarts, dopo le peggiori vacanze natalizie della storia. A volte penso di stare davvero rovinando la mia famiglia, e che dovrei solo andarmene in qualche paese lontano, come... Cuba? Sì, Cuba. Così tutti sarebbero molto più felici. Probabilmente persino io sarei più felice - una strega britannica ragazza madre, che vive nella Cuba comunista... che potrebbe esserci di meglio?

Non riesco a guardare in faccia Dom da Capodanno. Ho questo orribile senso di colpa alla bocca dello stomaco, ogni volta che mi sorride oppure è carina con me. Non è solo mia cugina, è la mia migliore amica, e io l'ho tradita. So di essere incinta del figlio del suo ragazzo, ma almeno avrei potuto dirle che era successo prima che loro si mettessero insieme. Ora ho fatto un casino coi fiocchi.

Per fortuna non ho più visto Scorpius, dopo la festa. A sentire Al, è dovuto tornare a casa dai suoi genitori, a causa di alcuni problemi familiari di cui non ha voluto parlare. Oh beh, non tutto il male viene per nuocere, no? Vero è, che spesso il male è talmente opprimente da non riuscire a lasciar scorgere alcun lato positivo, ma invece qualcosa di buono, per quanto flebile, c'è.

A proposito di problemi di famiglia, penso che i miei genitori siano sul punto di uccidersi a vicenda. Non è passato un solo giorno nell'ultima settimana senza un litigio furioso tra i due. Sto cominciando a considerare l'idea di fare come Hugo e di tenere la musica a volume talmente alto da coprire il loro furioso gridare l'uno contro l'altra. E non stanno nemmeno più litigando per la mia gravidanza. Litigano su tutto. Ed è ovvio che c'è qualcos'altro, a cui nessuno dei due fa accenno, alla base della loro discussione.

Al momento sono nella mia stanza, a preparare il baule per domani. Mamma e papà urlano come al solito, perciò sto cantando 'Tomorrow' dal musical 'Annie' per coprire le loro voci. Sto anche cercando di concentrarmi sui bagagli (e ovviamente sul testo della canzone) per non pensare a Scorpius. Perchè lui è più o meno tutto quello a cui ho pensato in questi giorni, e non riesco a capirne il motivo. A quest'ora, due settimane fa, stavo bene. Non avevo nessun pensiero impuro su di lui, non sapevo di essere incinta, potevo parlare e ridere e scherzare con Dom fino alle calende greche. Ma ora il mio cuore fa questo piccolo sussulto quando penso a lui, ma ne do la colpa al bruciore di stomano e a nient'altro.

Perchè diamine le calende, poi, devono essere greche?

"VATTENE!"

Oh, cavoli. Non ho più sentito mamma urlare così da quando... beh, da circa dieci anni fa. Smetto di cantare e sento che Hugo ha spento la musica. Apriamo entrambi le porte delle nostre camere da letto nello stesso momento, e ci guardiamo l'un l'altra, il mio sguardo spaventato specchio del suo. Scivoliamo furtivamente verso la cima delle scale, per dare un'occhiata a quello che sta succedendo. Mamma e papà sono in piedi nel corridoio. Il volto di mamma è rosso e chiazzato, mentre papà sembra davvero arrabbiato, e sono l'uno di fronte all'altra con le bacchette sguainate.

"Esci da casa mia," dice mamma con fermezza.

"Questa è anche casa mia!" le urla papà in risposta.

"Vedremo cosa diranno gli avvocati," sibila lei.

"Gli avvocati?" sussurra Hugo, ed io gli faccio cenno di tacere.

"Smettila di minacciarmi con questa storia degli avvocati, Hermione. Pensi che solo perchè lavori all'Ufficio Applicazione della Legge, allora lasceranno che tu tenga i figli?"

"Tu non sei adatto a far loro da padre!" urla mamma. "Guarda come hai trattato Rose per tutte le ultime settimane!"

"Non è colpa mia se ha preso da te!" scatta papà.

Non ho idea di cosa intenda con questo, ma mamma sembra davvero offesa e schiaffeggia papà sulla guancia così forte che dopo si deve massaggiare la sua stessa mano.

"Violenza," dice papà, sfregandosi la guancia. "Aspetta che i tuoi "avvocati" sappiano di questo!"

"Taci!" sibila mamma. "Ed esci da casa mia."

"Smettila di essere così teatrale!"

"ESCI DA CASA MIA!"

Per un attimo la sua voce riecheggia per l'intera casa, seguita da un silenzio assordante. Papà ha il respiro davvero pesante, e sembra sul punto di ricominciare ad urlare, ma poi semplicemente supera furioso mamma ed esce di casa, sbattendo la porta dietro di sé così forte che le foto del matrimonio di mamma e papà cadono dal muro e si rompono in mille pezzi. Mamma guarda le immagini rotte, si volta e se ne va in salotto, senza preoccuparsi di metterle a posto.

"Che diavolo è successo?" mi sussurra Hugo. Mi stringo nelle spalle e scuoto il capo.

"Vado a parlarle," decido, e scendo le scale, più o meno consapevole del fatto che questa sia una delle peggiori idee che io abbia mai avuto, comprese quelle di andare a letto con Scorpius Malfoy, per poi rifiutarmi di dirgli della mia gravidanza e poi pomiciare con lui.

Mamma è seduta sul divano, con il viso tra la mani, e singhiozza così forte che sembra non riesca a respirare bene. E' difficile sapere se si è accorta che sono nella stanza, o se mi sta solo ignorando. Mi siedo con cautela accanto a lei e mi chiedo se questa potrebbe essere la fine del matrimonio dei miei genitori. Ho sempre saputo che la nostra famiglia era molto lontana dalla perfezione, come tutte le famiglie. Ma siamo sempre rimasti uniti, e solo questo mi ha dato speranza. Ora non sono così sicura che mamma e papà possano passare sopra ad una discussione come questa.

"Mamma?" dico gentilmente. Sobbalza, e sembra davvero sorpresa di vedermi seduta accanto a lei. A quanto pare non si era accorta del mio ingresso.

"Rose," singhiozza. "Torna su."

Io resto dove sono. Nonostante sappia che è pronta a scagliarsi contro di me, so anche che non può restare sola adesso. Una parte di me vuole porgerle l'infinita serie di domande che si sta formando nella mia mente ed un'altra parte di me vuole uscire e cercare papà e prenderlo a calci nel sedere. Ma non faccio nessuna delle due cose. Vado in cucina, che è collegata al salotto, e preparo una tazza di tè per Mamma. Non so perché lo sto facendo, è solo quello che fanno gli adulti quando sono turbati. È come se una tazza di tè possa risolvere tutti i problemi del mondo. Seriamente, perché zio Harry e mamma e papà, un'infinità di anni fa, non hanno fatto semplicemente sedere Voldemort, con una tazza di tè, invece di passare per tutta quella stronzata degli Horcrux? Le cose sarebbero state molto più semplici. Ma forse è solo che a Voldemort il tè non piaceva.

Qui però sto perdendo il punto del discorso.

Preparo una tazza di tè e la porto a mamma. Lei non la prende, perciò la poso sul tavolino da caffè (su un sottobicchiere, naturalmente, perché se non l'avessi fatto probabilmente mi avrebbe mangiata viva). Restiamo entrambe sedute in silenzio. In apparenza mamma ha smesso di piangere, ma i suoi occhi raccontano una storia diversa. Mostrano molto turbamento interiore, che è evidentemente represso dentro di lei e se non lo lascia uscire, si farà del male. Mi avvicino a lei, ma non dà segno di accorgersi della mia presenza. Ha lo sguardo fisso, lontano, verso il camino e ben oltre. Non ho la minima idea di dove sia ora la sua mente.

"Mi dispiace," dice alla fine.

"Non scusarti," ribatto in fretta.

Lei scuote il capo e quando tira su con il naso, una singola lacrima rotola giù, lungo la sua guancia.

"E' colpa mia," sussurra.

"E' anche colpa di papà!" esclamo.

Mamma scuote la testa. Non capisco cosa intenda, ma non posso chiederle spiegazioni. Non che me le darebbe, in ogni caso.

"Vai a letto," dice. "Per favore, Rose."

Non discuto, anche se ogni piccola parte di me vorrebbe farlo. La lascio sola con se stessa in salotto, a fissare con aria assente di fronte a sé, ma senza vedere niente. Hugo è ancora seduto sulle scale. Mi siedo accanto a lui. Mi guarda come se cercasse una specie di rassicurazione o di conforto, ma io scrollo le spalle e scuoto il capo. Sospira profondamente e ritorna nella sua camera senza dire una parola.

Queste vacanze natalizie sono appena peggiorate.


Quando stamattina mi sono svegliata, mi ero dimenticata di quello che è successo ieri sera. Questo finché non ho visto il mio baule pronto ai piedi del mio letto e ho realizzato che oggi tornerò ad Hogwarts. Amo quei pochi secondi di oblio, quando ci si è appena alzati e ci si dimentica il proprio nome o il proprio genere. E' il momento in cui non ti devi preoccupare che tua mamma abbia buttato fuori casa tuo papà, la scorsa notte. Si tratta di pochi, gloriosi secondi in cui non devi nemmeno pensare alla nuova vita che sta crescendo dentro di te, o a come quella vita sarà. Non devi nemmeno pensare a quei sentimenti terribilmente confusi che hai nei confronti di Scorpius Malfoy, od all'inspiegabile senso di colpa che ti porti dietro per aver tradito tua cugina.

Sfortunatamente, quei pochi secondi sono destinati a finire e quando tutte queste consapevolezze ti colpiscono alle nove e mezza del mattino, è peggio dei postumi di una sbornia da un migliaio di Firewhiskey. Mi trascino fuori dal letto e mi vesto, nonostante mi senta un po' strana a lasciare mamma sola in questo stato. Ovviamente non può stare sola mentre sta così male. Corro giù per le scale e mi preparo a chiamare Zio Harry e Zia Ginny, in modo che possano occuparsi di mamma mentre Hugo ed io siamo via. Ma non devo nemmeno contattarli, dato che sono già qui.

Beh, in ogni caso c'è lo zio Harry, con James, Al, e Lily. Hugo sta mangiando la sua colazione, mentre James e Al stanno parlando sottovoce. Harry mi sorride debolmente quando entro nella cucina.

"Dove è mamma?" è la mia prima domanda.

"E' a letto," dice Harry. "Ha bisogno di riposare."

So che significa - forse ha un po' esagerato con il vino, ieri sera. A quanto pare la mia tazza di tè non ha risolto un ben niente.

"Porto te e Hugo a King's Cross," continua Harry.

"Dove è mio padre?" chiede Hugo. James e Al si zittiscono subito, ed Harry sembra davvero a disagio.

"E' a casa vostra, non è vero?" dico, prima che Harry abbia la possibilità di continuare. L'evidente espressione sui volti di James e Al è assolutamente rivelatoria. E io avrei dovuto sapere che papà sarebbe andato a casa del suo migliore amico e di sua sorella. Harry sembra dispiaciuto, anche se so che non vorrà schierarsi in questa discussione. Dopo tutto, anche mamma è la sua migliore amica.

Saliamo tutti nella macchina dello zio Harry, che è stata magicamente espansa nella parte posteriore per farci stare tutti, insieme a tutti i nostri bauli, e percorriamo la strada per la stazione di King's Cross. Lily è insolitamente tranquilla, e ho l'impressione che sia un po' di cattivo umore.

"Lils, ti sei ricordata la tua bacchetta?" chiede zio Harry mentre imbocchiamo la strada principale.

"Certo, pensi che sia completamente stupida?" scatta.

Zio Harry sembra un po' intimorito dalla sua sua figlia adolescente, perciò tace. Ok, è davvero di cattivo umore. Sta levando lo smalto rosa dalle sue unghie ad un ritmo talmente feroce che di secondo in secondo sono sempre più sicura che si strapperà le unghie. Quando arriviamo a King's Cross, usciamo tutti incespicando dall'auto, afferriamo i nostri bauli e attraversiamo la barriera per il binario 9 e ¾. Aspetto che Harry abbracci ognuno dei suoi figli e Hugo, prima di andare io stessa ad abbracciare il mio padrino.

"Abbi cura di mamma e papà," dico quando abbiamo finito di abbracciarci.

"Non preoccuparti per loro, Rosie," dice Harr., "Hanno litigato per gli ultimi vent'anni. Alla fine cambieranno idea."

Mi sorride, mi scompiglia i capelli (perchè sa quanto mi dia fastidio), così gli do una spinta scherzosa prima di salire sull'Espresso per Hogwarts. Lo saluto con la mano fuori dalla porta e vado a cercare uno scompartimento con i miei cugini.

"Rose."

Mi volto per vedere chi ha appena chiamato il mio nome e il mio cuore per un attimo smette di battere, quando vedo l'alto biondo idiota che si è impadronito di ognuno dei miei pensieri nell'ultima settimana o giù di lì. Chissà, se ne accorgerebbe se io ora saltassi fuori dal finestrino del treno in movimento?

"Ciao," dico senza entusiasmo. "Uhm, devo andare."

"No," dice Scorpius. "Dobbiamo parlare."

"Senti, non ti preoccupare, non ho intenzione di dire a Dom di... ciò che è successo, ok?"

Faccio per superarlo, ma lui mi afferra la mano e mi trascina in uno scompartimento vuoto.

"Che cazzo pensi di fare?" sibilo. Dom potrebbe apparire in qualsiasi momento e questo ragazzo si sta comportando come un completo maniaco!

"Basta che mi ascolti, ok?" dice, chiudendo la porta dello scompartimento.

"Senti, se tu... tenti qualsiasi cosa... mi metterò ad urlare!" dico stupidamente. Lui solleva un sopracciglio e poi mi sorride maliziosamente.

"Non ho intenzione di assalirti, Weasley. Calmati." dice con noncuranza, appoggiandosi contro la porta con le braccia conserte.

"Che cosa vuoi?" dico in tono seccato.

"Gesù, vuoi calmarti? E' quel periodo del mese?"

Hmm, prova tu ad essere INCINTA DI TUO FIGLIO.

"Taci, Malfoy. Non sono in vena per te, oggi." dico.

"Eri in vena per me, a Capodanno," dice piano, con un sorriso davvero irritante sul suo attraente (finora assolutamente esasperante) volto.

"Sei tu che hai baciato me!" sussurro furiosamente. "Ed è stato un completo sbaglio! Come hai potuto fare questo a Dom?"

Sì, sto provando ad usarlo come capro espiatorio, ma adesso non mi importa proprio.

"Come hai potuto tu farle questo! E' tua cugina! E' la tua migliore amica! Io e lei a malapena ci stiamo frequentando," dice Scorpius.

"Non mi sembra sia così," dico. Spero di non sembrare gelosa perché non la sono. (Beh, forse la sono, ma lui non deve saperlo.)

"Sei così irritante, lo sai Weasley?" dice.

"Mi vengono in mente le parole "bue", "asino" e "cornuto"!" grido. "Se sono così irritante, perché semplicemente non mi lasci in pace?"

"Perché non ci riesco!" sibila. "Lo vorrei, credimi."

Non ho idea di che cosa stia parlando. Mi sta guardando come in attesa di una qualche specie di replica, ma non ne ho nessuna.

"Devo andare a cercare James e Al," dico. "Scansati."

"Ecco, sai solo scappare," dice con rabbia.

"Senti chi parla! Sei tu quello che è corso a casa dopo la festa di Capodanno. Sei tu quello che mi ha evitata dopo la festa di James in ottobre. Perciò chiudi quella bocca e basta e guarda te stesso prima di dirmi stronzate come questa!"

Lo spingo per superarlo e corro fuori dallo scompartimento, ancora fumante di rabbia per la discussione accesa. Trovo James e Al seduti in uno scompartimento con Dom, Luis, Hugo, Lily, Fred e Roxanne. Dove siano le figlie di zio Percy non lo so e non mi interessa. Non sono davvero dell'umore adatto per sentire Molly ciarlare del suo ragazzo magonò. Dom balza in piedi e mi abbraccia quando entro nello scompartimento. Hugo mi fissa con le sopracciglia inarcate. Cerco di ignorarlo.

"Rose! Come stai? Ti senti meglio ora?" chiede.

"Sì," dico. "Molto meglio, grazie."

"Hai visto Scorpius in giro?" chiede.

"Eh-"

"Tutto bene, ragazzi," sento dire Malfoy da dietro di me (Sì, ora è "Malfoy". Scorpius è un nome ridicolo, comunque. E se lui insiste a chiamarmi "Weasley", allora nominerò l'inferno piuttosto che lui.)

Dom salta addosso al suo ragazzo e gli dà un bacio lungo, profondo e vomitevole. Tutti nello scompartimento fanno delle facce schifate, ma penso che in realtà la mia sia l'unica sincera - gli altri stanno scherzando. James tossicchia e borbotta qualcosa che semrba molto "prendete una stanza". Dom e Malfoy si siedono e Malfoy finisce per sedersi accanto a me. Seriamente, qualcuno lassù deve davvero odiarmi.

"Allora, i Grifondoro sono tutti pronti per la partita della prossima settimana?" chiede Al con tono di condiscendenza.

"Prenderemo a calci i vostri ossuti culi Serpeverde, fratello," dice James, con aria indifferente. Malfoy sbuffa.

"Sognatelo, Jamsie," dice Malfoy.

"Vi prendiamo sempre a calci nel sedere, a Quidditch," scatto, forse un po' troppo duramente. Tutti mi guardano in modo strano, così mi zittisco.

"Questo prima che io divenissi capitano," dice Al. "Le cose cambieranno!"

Cavoli, se cambieranno. I Grifondoro stanno per perdere il loro portiere (perchè diciamocelo, questione di mesi e non sarò più in grado di giocare) e i Serpeverde probabilmente perderanno il loro cercatore, quando la gente scoprirà che sono incinta - e come ho già detto, la vita di Malfoy è in bilico.

"Sì, ma stai dimenticando che noi abbiamo il miglior capitano della storia di Hogwarts," dice James. "Io!"

"Piantala, stronzo!" dice Al. Stavolta è lui a prendersi tutti gli sguardi straniti. "Scusa."

Il discorso sul Quidditch continua, mentre il treno sfreccia più a nord. Sono seduta tra Fred e Malfoy, cosa che mi mette estremamente a disagio. Dovrei davvero andare a fare la pipì, ma ho intenzione di tenermela finché non arriveremo al castello, perchè non voglio dovermi alzare e così attirare l'attenzione su di me. Presto si passa dall'argomento Quidditch all'argomento amore, e vorrei che qualcuno facesse ritorno a quello di prima. Lily sembra davvero avvelenata quando guarda Dom e Malfoy stretti l'uno all'altra. Non provo solidarietà per lei - almeno non deve sedersi vicino a loro.

"Faresti bene a farti Laura Phelps," dice Fred e tutti i ragazzi annuiscono in assenso. Laura è la personificazione di Pandora (la ragazza del mito del Vaso di Pandora). E' bellissima, ma totalmente stupida e puramente maligna. Dom e io condividiamo con lei il dormitorio ad Hogwarts. Si alza ogni mattina circa alle cinque e mezza per fare gli addominali (perchè Merlino ha vietato che lei avesse altro oltre i muscoli sullo stomaco), e poi passa il resto del tempo preparandosi per le lezioni - in altre parole, rendendo perfetti i suoi lunghi capelli castani e truccandosi. E' così stupida da essere preoccupante. Voglio dire, al secondo anno stavamo imparando a duellare, e lei ha tenuto la bacchetta al contrario, causando il proprio ricovero in ospedale per circa due settimane. Stupida non è nemmeno la parola giusta per lei. E mi odia con tutta se stessa. Non sono molto certa del perchè, dato che, diciamolo, io sono adorabile.

"E di te che ci racconti, Rossa?" mi chiede James, "Su chi hai messo gli occhi?"

Oh no. Tutti mi stanno guardando. Forse dovrei andare a fare la pipì ora.

Ma poi Malfoy penserebbe che sto scappando dalla domanda. Dannazione, mi sta guardando.

"Ehmm... su nessuno", dico, anche se tecnicamente ho messo gli occhi su due persone, entrambe fuori mercato e che escono con una Delacour-Weasley. Perchè diamine Zio Bill ha dovuto avere figli?

Nel momento in cui il treno raggiunge la stazione di Hogsmeade, ho estremamente caldo, la mia vescica è pronta ad esplodere e mi sento male per via del viaggio. Non mi preoccupo di aspettare nessun altro prima di scappare via dal treno e salire sulla prima carrozza che vedo e che mi porterà al castello. I gemelli Scamandro sono nella mia stessa carrozza, a discutere di qualche strana, inesistente cosa di cui non ho mai sentito parlare. Lorcan e Lysander sono al quarto anno a Serpeverde. La madre, Luna Scamandro, è molto amica dei miei genitori, perciò conosco i gemelli abbastanza bene. Non ho ancora la più pallida idea di cosa di cosa parlino la maggior parte del tempo, però.

"Oh, ciao Rose," dice Lorcan."Hai passato un bel Natale?"

"Meraviglioso," dico sarcasticamente, ma naturalmente il gemelli non fanno commenti. Ee il vostro?"

"È stato bello," dice Lysander. "Mamma mi ha preso un libro tutto sui Criptidi."

Non mi preoccupo di chiedergli che sono, perchè francamente non mi importa per niente.

"Che bello," dico con aria distratta.

"Hai sentito del nuovo Ministro della Magia, Roger Davies?" chiede Lorcan. "A quanto pare suo bisnonno era per metà sfinge. Ho sempre pensato ci fosse qualcosa di strano in lui."

Perchè questa dannata carrozza non va più veloce? I gemelli stanno parlando a ruota libera di Blargilli o Nargilli o qualche altra parola a caso che sono abbastanza sicura esista solo nella loro testa. Finalmente la carrozza si ferma all'esterno del castello e saluto Lorcan e Lysander. Sul serio, quei ragazzi sono il duo più strano che abbia mai incontrato in vita mia, e sì che di gente strana ne ho incontrata.

Sono la prima ad entrare nel castello. Sembra che la cena nella Sala Grande sia ancora in corso, ma me ne vado direttamente verso la Torre Grifondoro. Sto correndo abbastanza veloce (sul serio, se non raggiungo un bagno subito, finirò per sporcare il corridoio) e chiaramente vado a sbattere contro un gigante guardiacaccia - Hagrid. Non fraintendetemi, adoro un sacco Hagrid, ma ho davvero bisogno di fare la pipì, perciò questo non è il momento migliore.

"Tutto bene, Rosie? Come è stato il tuo Natale?"

"Fantastico," mento "Uhm, Hagrid, ti dispiace-"

"Come sta tua mamma e papà? Loro non l'ho visti da anni," sorride affettuosamente al loro pensiero.

Invece di rispondere con sarcarmo, dicendo "sull'orlo del divorzio, ma tengono duro", dico solo, "Stanno alla grande, ma ti dispiace se-"

"Sembra ieri che erano della tua età, tutto il tempo a litigare e discutere!"

"Non è cambiato molto, allora," dico cupamente, ma Hagrid ride, perchè pensa stia scherzando. Saltello da un piede all'altro, per cercare di smettere di pensare alla mia vescica strapiena. Probabilmente Hagrid pensa che sia drogata - proprio come pensavano mamma e papà. Ispiro davvero questa sensazione?

"E' strano come il tempo vola, vero?" dice Hagrid "Non ci posso crederci che hai quasi diciassette anni, Rosie! Mi ricordo quando Ron e Hermione mi hanno detto che si sposavano! Certo tutti lo sapevamo che succedeva, quei due sono fatti l'uno per l'altra, non è vero?"

Hagrid amico mio, se solo sapessi.

"Ehmm, Hagrid ti dispiacerebbe se io-"

"Hagrid!"

James, Al e Lily arrivano salgono di corsa le scale per salutare Hagrid.

"Come sta il mio figlioccio preferito?" Hagrid sorride calorosamente ad Al. Colgo l'occasione per correre via come il vento fino alla Torre Grifondoro. Lascio cadere il mio bagaglio nella sala comune e mi precipito su nel dormitorio femminile del sesto anno, e poi nel bagno. Ma quella cazzo di porta è chiusa! Busso all'infinito, finchè finalmente la porta si apre per rivelare una Laura Phelps davvero infastidita.

"Dove è il cuoco?" dice freddamente.

"Si dice dove è il fuoco, non dove è il cuoco," dico, sbigottita per la sua stupidità. Mi fiondo dentro il bagno e sbatto la porta dietro di me.

Dopo essermi del tutto liberata, esco dal bagno. Laura è seduta sul suo letto, a leggere un libro (senza dubbio un libro illustrato), ma alza gli occhi quando sente aprirsi la porta del bagno.

"Così sei tornata," dice.

"Sei davvero così perspicace?" replico beffarda.

Rotea gli occhi, sul volto la familiare espressione di una che sta cercando di pensare ad un buon insulto da usare contro di me. Poi, dopo quasi cinque minuti...

"Farai meglio a non perdere la partita di sabato contro Serpeverde," dice.

"Laura, non abbiamo perso una partita contro Serpeverde da quando sono entrata in squadra," le dico.

"Vabbè," dice, e chiude di scatto il libro (che posso vedere è intitolato "Modern Witch Fashion") e si trascina fuori dal dormitorio.

So che tutti hanno il diritto di essere stupidi, ma quella ragazza abusa del privilegio.



Note (random):
- Ci sono alcuni modi di dire nel testo. Ho usato i corrispettivi italiani, per cui alcune frasi risultato diverse dall'originale letterale inglese.
Per quanto riguarda il modo di dire "ridere fino alle calende greche",significa ridere fino per sempre, perchè le calende sono romane, quelle greche non esistono... (Per chi non lo sapesse, il calendario romano si basa non sulle settimane ma sul ciclo della luna. Il primo di ogni mese, Calende, era il giorno della luna nuova. Il nostro calendario attuale - giuliano perchè introdotto da Giulio Cesare - è costruito tenendo come riferimento il sole, non la luna).

- Per chi avesse bisogno di una rispolverata di nomi e di ricordare chi era Roger Davies: link (guardate sotto Corvonero)

- I Criptidi in realtà non se li è inventati Lysander. Per chi volesse saperne di più: Criptozoologia

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