Touching Souls

By Pizza_Margherita01

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[Tomarry - Sloooow burn - What if - Rewrite dal secondo libro in poi] Per una serie casuale di eventi, Harry... More

Mezza anima nel vuoto
Uno scambio di libri
Analisi e deduzioni
Primo contatto
Un "amico" tra le pagine
Una crepa sul mondo
Halloween
Camera dei Segreti
Quidditch e mancanze
Duelli e serpenti
Pozione Polisucco
Scomode verità
Crolli

Frasi che spariscono

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By Pizza_Margherita01

Sebbene Harry ne avesse di esperienze pazzesche da raccontare in un diario, non aveva mai pensato di segnare ciò che gli capitava, i suoi pensieri, o altre cose del genere.

Intanto Harry era un maschio, e si sa che sono più le ragazze a tenere i diari, e poi Harry era cresciuto con Dudley Dursley, pertanto con la totale e assoluta certezza che se avesse mai tenuto un diario segreto a cui rivelare ogni sua emozione o pensiero o anche solo ciò che gli succedeva, sarebbe stato trovato dal cugino nel giro di pochissimi minuti, e usato contro di lui nei modi peggiori.

La regola d'oro della convivenza con i Dursley era di non mostrare alcuna debolezza che i parenti potessero usare contro di lui, e un diario sarebbe stato un bersaglio troppo grande sulla sua schiena.

Pertanto, dopo aver trovato il diario vuoto di T. O. Riddle, Harry se n'era completamente dimenticato.

Aveva avuto altro a cui pensare, dopotutto.

Tra lo studio dell'ultimo minuto per finire i compiti prima di tornare a Hogwarts, l'emozione degli ultimi giorni alla tana, e soprattutto un viaggio in una macchina volante con il terrore di non arrivare e poi di essere espulso, Harry aveva avuto la mente altrove, e si ricordò di avere un diario di seconda mano solo la mattina della sua prima lezione di erbologia e trasfigurazione, quando per cercare i libri della giornata si ritrovò a stringere il diario tra le mani, di nuovo.

E di nuovo sentì qualcosa che lo intrigava, in quel diario.

Non avrebbe saputo dire esattamente che cosa, ma voleva trovare il modo di usarlo.

Era piccolo, comodo, e non utilizzava molto spazio, quindi Harry decise di metterlo nella borsa insieme agli altri libri, e poi si avviò velocemente alla prima lezione.

E trovò subito il modo di usare il diario mentre cercava un foglio di pergamena dove segnare i compiti.

Beh, scriversi i compiti nel diario era decisamente molto più comodo che portarsi appresso troppe pergamene.

Lo tirò fuori, prese la piuma con l'inchiostro, e segnò velocemente ciò che la professoressa Sprite aveva appena annunciato alla classe:

"Compiti di Erbologia: una ricerca sulle mandragole e i loro usi tecnici (chiedere a Neville qualche aiuto)"

Neville era bravo in Erbologia, e a differenza di Hermione, sicuramente lo avrebbe aiutato senza criticarlo troppo per la sua poca voglia di studiare le cose da solo.

Poi Harry ripensò all'incontro avuto a inizio lezione con il professore di difesa contro le arti oscure, e decise di aggiungere una piccola postilla, per ricordarlo al sé stesso del futuro:

"P.s. Evitare Allock"

Harry poi chiuse il diario senza neanche aspettare che l'inchiostro si asciugasse, e seguì Ron e Hermione, non notando che, pochi secondi dopo aver scritto i suoi compiti di Erbologia, tali parole erano sparite dal suo diario, come risucchiate dentro le pagine.


Tom Riddle era senza parole.

E non solo per via del fatto che non poteva letteralmente parlare perché era un diario che non sentiva neanche il suo corpo ma solo pensieri e vaghe sensazioni di esistenza, ma perché tutto si sarebbe aspettato, tranne di finire nelle mani di un tizio a caso che lo avrebbe usato per scrivere i compiti di erbologia.

Ma chi si credeva di essere quel ragazzo, ad inzozzare le sue illustri pagine con dei semplici compiti, scritti anche con una grafia disordinata che lasciava macchie di inchiostro?!

Non che Tom potesse vedere la grafia, ma la percepiva, in qualche modo.

Ed era infastidito.

Perché il piano era un altro!

Il piano era di affidarsi a qualcuno di segnato, manipolabile, che avrebbe desiderato aprire la camera dei segreti, e che sapesse delle proprietà del diario, non un tizio qualunque!

E come ci era finito il suo diario nelle mani di un tizio qualunque, in primo luogo?!

L'altra parte della sua anima non poteva essere stata così imbecille da perdersi il proprio diario e Horcrux, vero?!

O forse erano passati secoli, e la il suo corpo era ormai...

No, macché, non era possibile.

Secoli o no, lui sarebbe comunque rimasto in vita, era immortale, dopotutto.

Il punto degli Horcrux era quello, per le mutande di Merlino!

Ma comunque non spiegava che Morgana stesse facendo la sua altra mezza anima rimasta in un corpo, e perché affidarlo ad un tizio qualunque!

Okay, okay, calmo Tom, rifletti.

La scrittura era disordinata, quindi poteva essere uno studente giovane, del primo o del secondo anno.

Probabilmente del secondo se stavano studiando le mandragole, o forse del terzo, se l'insegnante di erbologia era poco preparato o lento con il programma. Il fatto che lo studente avesse scritto i compiti significava che fosse a Hogwarts, e il fatto che si fosse segnato di chiedere aiuto a qualcuno voleva dire che non era un grande studioso.

Per il calcolo delle probabilità era un maschio, a giudicare dalla scrittura, ma non era affatto detto.

Usava la mano destra, dato che non aveva sbafato l'inchiostro, ed era probabilmente di fretta, dato che non lo aveva fatto asciugare. Oppure era solo goffo.

Il post scriptum faceva capire che aveva intenzione di usare il diario anche per scrivere altro, oltre ai compiti. Quel tipo di nome Allock poteva essere un ammiratore (o ammiratrice) indesiderato, oppure un bullo che lo aveva preso di mira. A giudicare dalle precedenti affermazioni, era più probabile fosse un bullo, perché lo scrittore non sembrava una persona abbastanza degna di attenzione da avere ammiratori.

Ma Tom non aveva ancora abbastanza informazioni, quindi decise di non rivelarsi, per il momento.

Si limitò a cancellare l'annotazione, e aspettare di ricevere altre scritte.

Era meglio avere un quadro migliore di chi ci fosse dall'altra parte della pagina.

Certo, era un Horcrux, ed era difficile distruggere un Horcrux, in linea generale, soprattutto se chi provava a distruggerlo non sapeva che fosse un Horcrux, ma uno studente prudente avrebbe comunque potuto portarlo ad un insegnante se avesse temuto che il diario fosse pregno di magia oscura o qualcosa del genere.

Tom avrebbe fatto finta di nulla e non avrebbe risposto a nessun eventuale insegnante, ma non voleva attirare l'attenzione, in ogni caso.

Meglio essere paziente, aveva aspettato anni (o secoli, o settimane, o ore, o giorni, chissà), poteva aspettare un po' di più.

Se avesse avuto fortuna, lo studente dalla brutta grafia avrebbe potuto perdere il diario, o darlo a qualcuno di più interessante.

Se non avesse avuto fortuna... beh, avrebbe sudato sette camicie immaginarie per manipolare lo studente dalla brutta grafia e convincerlo comunque a fare quello che voleva lui.

Era persuasivo, e irresistibile.

Anche in forma di diario.

Nessuno poteva avere la meglio su Tom Orvoloson Riddle.


Harry si rese conto della stranezza del diario dopo qualche giorno dall'ultima e unica volta in cui l'aveva utilizzato.

Si era nuovamente dimenticato della sua esistenza, e se lo era ritrovato in mano mentre cercava affannosamente una pergamena su cui scrivere i compiti che Piton stava assegnando velocemente e con chiara intenzione di dare fastidio a Harry e non farglieli segnare per bene.

Harry sapeva che avrebbe potuto limitarsi a chiedere a Hermione in futuro, ma non voleva dare scuse a Piton di prendersela nuovamente con lui o togliergli qualche punto perché non era attento, quindi prese il diario, e iniziò a scrivere i nuovi compiti di Piton in una pagina bianca presa a caso.

"Pozioni di qualcosa che non mi ricordo, dieci centimetri di pergamena (?), Piton è insopportabile! Tanto poi chiedo a Hermione. Ma perché non lo cacciano e basta?! Non dovrebbe poter insegnare!"

Harry si distrasse presto dal segnare le informazioni giuste e si limitò a fingere di scrivere qualcosa, tanto non riusciva proprio a capire ciò che diceva con quella voce biascicata.

E scrivere la sua irritazione era una valvola di sfogo stranamente appagante.

-Potter, si può sapere cosa continui a scrivere? Ho concluso le istruzioni da parecchi secondi- la voce lenta e allo stesso tempo trionfante del professor Piton lo distolse dai suoi pensieri.

-Stavo finendo di scrivere ciò che ha dettato, professore. Sono solo più lento degli altri- Harry si giustificò in fretta, chiudendo il diario e facendo per metterlo nella borsa.

Se Piton gli chiedeva di vederlo, Harry era spacciato.

Ecco perché non teneva i diari e non scriveva i suoi pensieri.

Lo sapeva che erano una debolezza non indifferente!

-Potter, portami quel diario- gli ordinò Piton, sollevando la mano, e impedendo a Harry di seguire i suoi compagni fuori dalla classe.

Ron e Hermione si fermarono e lo guardarono preoccupati.

Harry fece cenno loro di andare senza di lui, sospirò, tirò nuovamente fuori il diario dalla borsa, e si avviò verso il professore, pronto a vedersi togliere almeno cinquanta punti, ricevere una punizione severa, e almeno una minaccia di espulsione, ad essere generosi.

Porse il diario senza riaprirlo alla pagina giusta, sperando che Piton non la trovasse proprio.

Il professore lo prese con un sopracciglio inarcato.

-Un oggetto con una sua storia, a quanto pare. Con i soldi lasciati dai tuoi genitori non puoi permetterti un diario nuovo per scrivere i tuoi importanti compiti?- lo prese immediatamente in giro, insultando le condizioni del diario di seconda mano.

Harry strinse i denti, ma non rispose.

Non doveva cedere alle sue provocazioni, anche se ogni volta che Piton nominava i suoi genitori sentiva un nodo formarsi nello stomaco.

Si concentrò sul fatto che quantomeno Ginny non avrebbe ricevuto offese simili a causa delle condizioni dei suoi libri.

Tsk, come se Piton potesse parlare delle condizioni delle cose, poi, lui che non si lavava neanche mai i capelli!

Deluso dal non aver provocato nessuna reazione in Harry, Piton iniziò a sfogliare velocemente il diario, senza leggere il nome in copertina o la data, ma cercando il foglio incriminato con i compiti che Harry non aveva segnato.

Harry si preparò a ricevere una batosta, ma dopo qualche secondo, Piton sbuffò, e gli disse le ultime cose che si sarebbe aspettato di sentire.

-Vedo che il grande Harry Potter è troppo superiore per scrivere i compiti come i suoi compagni comuni mortali. Cinque punti in meno a Grifondoro, e vedi di non fare ritardo con il tuo tema, Potter- gli restituì il diario con un'occhiataccia, e lo incoraggiò ad uscire dall'aula di pozioni.

Harry era estremamente confuso dalle sue parole, ma non se lo fece ripetere due volte, e si affrettò a correre fuori dall'aula prima che Piton decidesse di controllare meglio il diario.

Non aveva trovato la pagina? Non era da Piton, che era molto meticoloso quando si trattava di rendere la vita di Harry un inferno.

-Tutto bene, Harry?- gli chiese Ron, una volta che Harry ebbe raggiunto lui e Hermione in sala grande.

Harry annuì.

-Non ha trovato l'annotazione e mi ha tolto solo cinque punti- spiegò, osservando le clessidre con i punti e rallegrandosi del fatto che la classifica non era cambiata poi così tanto.

-Non sapevo che avessi un diario- commentò Hermione, che sembrava combattuta sul rimproverarlo per aver scritto qualcosa di sbagliato, o elogiarlo perché aveva seguito il suo consiglio di non scrivere più su fogli di carta volanti. L'ultima settimana era stata l'unica che sapeva sempre i compiti che dovevano svolgere, e iniziava a farlo pesare ai due amici.

-Sì, beh, l'ho trovato in mezzo a un libro- Harry alzò le spalle, e iniziò a sfogliare il diario per cercare l'annotazione incriminata. Avrebbe dovuto cancellarla o strappare la pagina per assicurarsi che Piton non la vedesse mai, ma... non la stava trovando.

-Comunque avresti dovuto scrivere i compiti e basta. Non so cosa hai aggiunto ma era meglio se non lo facevi- ed ecco il rimprovero di Hermione.

-Lascialo in pace, Hermione! Almeno lui ci ha provato a scrivere qualcosa. Io non riuscivo a capire nulla di quello che stava dicendo Piton- Ron prese subito le sue difese, e Hermione alzò gli occhi al cielo.

-Era semplice se prestavi attenzione- insistette.

-Comunque Piton...- continuò Ron, ma Harry li interruppe entrambi quando si accorse dell'inaspettato.

-Non c'è!- esclamò, sorpreso, sfogliando per la terza volta il diario e confermando che l'annotazione scritta durante l'ora di pozioni era sparita.

-Cosa non c'è?- chiesero in unisono Ron e Hermione.

-Quello che ho scritto... è sparito dal diario- spiegò Harry, indicando le pagine bianche.

Hermione lo guardò incuriosita.

-Sei sicuro di averlo scritto?- chiese, analizzando il diario anche lei.

-Sì, e anche i compiti di Erbologia sono spariti, li avevo segnati in prima pagina- spiegò Harry, mostrando la prima pagina, completamente bianca.

-Forse è un libro stregato- suppose Ron, osservandolo con leggero timore.

-Magari il vecchio proprietario ha fatto un incantesimo per evitare che qualcuno leggesse ciò che ci scriveva dentro- indovinò Hermione, rigirandoselo un po' tra le mani, ma poi restituendolo a Harry senza indagare ulteriormente.

-Ma a che serve un diario dove non puoi scrivere?- Ron scosse la testa, poco convinto dall'utilità di quel libricino.

-Di certo non serve a segnare i compiti. Dovresti prenderne un altro, Harry- gli suggerì Hermione, tornando poi al suo pasto.

Harry annuì, e rimise il diario nella borsa, ma nella sua mente, un pensiero aveva iniziato a formarsi.

Era vero che un diario del genere era inutile per segnare cose che si volevano ricordare, come i compiti.

Ma poteva essere davvero utile per scrivere ciò che Harry teneva dentro da sempre, e non aveva mai avuto occasione di esprimere.

Ricordi, dubbi, paure e sfoghi, in quel diario sarebbero stati scritti, e poi dimenticati per sempre.

Nessuno avrebbe potuto usare le sue parole scritte come una sua debolezza.

Era solo questione di poco, prima che Harry decidesse di prendere una piuma, e scrivere le prime vere interessanti parole su quel diario.

Parole che Tom avrebbe cancellato dal libro, ma tenuto per sempre nella sua memoria.

"È più probabile che Allock abbia causato i disastri piuttosto che li abbia risolti. Non riesco a credere che abbia davvero fatto ciò che dice! È assolutamente incompetente!"

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