Un rumore assordante mi fa sobbalzare dal mio riposino pomeridiano, subito dopo un vociare proveniente dalla strada e poi urla. Esco dalla mia camera in cerca di qualcuno.
"Grace!" chiamo mi sorella senza risposta
"Mamma!" niente
"Papà?" ancora silenzio
Cammino per il corridoio che porta in sala per capire cosa sia successo. Improvvisamente sento la porta spalancarsi e sbattere contro il muro violentemente. Sto iniziando a preoccuparmi sul serio quando vedo mia sorella in preda al panico.
"Grace? Che sta succedendo?" sono confusa e preoccupata, non ho mai visto mia sorella in uno stato del genere, quindi la situazione è seria. Fuori si unte un baccano assurdo sto par andare a vedere quando la voce di mia sorella mi blocca.
"Amber...O Dio Amber, va tutto bene, ok? ci sono io" Grace cammina con passo spedito nella mia direzione e mi abbraccia.
"Perché sei...così? Ti prego dí qualsiasi cosa, Grace parlami" le domande mi frullano per la testa, il cuore batte a mille e il respiro diventa affannoso.
Grace si stacca da me e inizia a piangere portandosi una mano alla bocca. Si sentono le sirene in lontananza.
"Grace...mamma e papà? Dove sono mamma e papà?" lei inizia a pingere più forte e a girare per la stanza
"Grace!" urlo contro a mia sorella maggiore ma è in stato di choc
"Cazzo Amber" riesce a far uscire dalle labbra in un sussurro.
"No! No! Ti prego no..." corro fuori dalla porta con gli occhi umidi, vedo i vicini preoccupati e mortificati.
Guardo alla mia destra e due auto a una decina di metri da dove mi trovo sono distrutte, c'è stato un incidente. Ditemi che non...e invece. Riconosco l'auto dei miei genitori anche se distrutta, la Porsche Carrera GT, rosso fuoco la riconoscerei tra altre mille.
In quel esatto momento mi crolla addosso il mondo intero.
Corro verso le due auto ma un agente riesce a fermare il mio corpo minuto che cerca di divincolarsi dalla presa.
"Vi prego, lasciatemi!" urlo tra le lacrime
"Mamma! Mamma ti prego!" continuo
"Ei ragazzina, fermati" la voce dell'uomo sembra un suono lontano poi sento la voce famigliare di mia sorella.
"Ei sorellina...ti prego, resta con me" apre le braccia mettendosi accanto a me e l'agente che mi sta tenendo.
Guardo Grace, gli occhi colmi di lacrime, mi fiondo tra le sue braccia.
"Una delle due è la macchina di vostra madre?" chiede l'agente in tono pacato
"Dei nostri genitori" prende parola Grace "erano appena usciti e poi.." non ha la forza di continuare.
L'uomo annuisce
"Venite ragazze" ci supera e cammina verso una delle ambulanze poi si avvicina a un paramedico e gli dice qualcosa che non riesco a sentire.
"Salve ragazze, mi chiamo Oliver, mi riuscite a dire i vostri nomi?" dice il paramedico cercando di avere un tono più tranquillo possibile
"Io mi chiamo Grace, lei è mia sorella Amber" prende di nuovo parola lei e le sono grata perché in questo momento non penso di riuscire ad aprire bocca senza far uscire urla.
"Bene, venite pure con me" seguiamo Oliver fino all'ambulanza più lontana dall'incidente dove non si vede più quasi nulla.
"Staranno bene?" riesco a chiedere tra i singhiozzi
"Ragazze...non voglio darvi false speranze, l'incidente ha avuto un forte impatto e ci sono scarse probabilità di sopravvissuti" quelle parole sono l'ultima cosa che sento, le mie gambe cedono e poi il buio.
Mi risveglio dopo un tempo indeterminato sul lettino di un ospedale, mi alzo a sedere e vedo Grace.
"Oddio ti sei svegliata" balza verso di me e mi abbraccia.
Mi gira la testa. Un attimo dopo ricordo tutto.
"Come stanno?" il cuore batte a mille e in quel momento entra un dottore, o infermiere, non ne ho idea.
"Ben svegliata Amber, sono il dottor Smith, chiamami pure Liam" si avvicina ma non ho ancora ricevuto una risposta alla mia domanda, guardo mia sorella, è tornata a sedere sulla sedia su cui stava fino a qualche secondo fa, sta piangendo, Grace sta piangendo ancora. Quando Grace piange non significa nulla di buono, Grace non piange mai.
A volte vorrei essere come lei, invece sono molto sensibile.
Vedo piangere lei, mi giro verso il dottore, mi guarda come se provasse pena per me, non voglio che provi pena per me.
Merda.
"Mi dispiace Amber" dice l'uomo accanto al mio letto, mi giro ancora verso Grace.
"No..." è l'unica cosa che esce dalla mia bocca prima che inizi a piangere come non mai, i singhiozzi mi permettono di respirare a fatica e tutto intorno a me scompare completamente. Non ho più dei genitori, i miei genitori non ci sono più.
Mamma...Papà...perché mi avete lasciata? Perché ci avete lasciate? Le vostre amate figlie... Come farò senza di voi? Come? Mi sento a pezzi, distrutta, spaesata. Com'è potuto accadere? Perché a noi? Perché a loro? Erano i genitori migliori del mondo, non si sarebbero mai meritati una cosa del genere. Si meritavano di invecchiare con insieme, vedere le loro figlie crescere. Si meritavano di diventare nonni. Papà doveva accompagnare le sue figlie all'altare in un giorno speciale e mamma doveva viziare i suoi nipoti. Si meritavano questo e molto altro.
I miei...angeli.
***
Mi addormento tra le braccia di mia sorella dopo un controllo che mi hanno fotto per assicurarsi che stessi bene dopo essere svenuta.
Non ho più detto una parola, Grace cerca di dimostrarsi forte ma so che dentro sta soffrendo, molto.
Come farei se perdessi anche te?
***
Mia sorella è andata in centrale per parlare con i poliziotti e avere più informazioni sull'incidente. Ormai è passata una settimana. Non sto bene, non stiamo bene ma ci siamo l'una per l'altra.
Dovrebbe tornare a momenti.
Ora da quel che ho capito lei diventerà il mio tutore legale essendo maggiorenne a differenza mia. Non so come funzionerà ma va bene così.
La serratura scatta e poco dopo Grace mi raggiunge sul divano.
"È stato principalmente un problema della macchina, il meccanico da cui sono stati il giorno prima ha lavorato male e ha danneggiato i freni, è anche colpa del altro conducente, a quanto pare l'uomo stava guidando in stato di ebrezza e le telecamere dei vicini hanno ripreso tutto. Lui aveva superato il limite di velocità ed è spuntato davanti alla macchina dei nostri genitori, hanno provato a frenare ma le ruote non si fermavano..." spiega con un filo di voce.
La guardo con occhi lucidi e poi mi sdraio con la testa sulle sue gambe.
"Hanno sofferto?" chiedo mentre una lacrima cade e bagna i pantaloni di Grace.
"No..." risponde mentre mi sta accarezzando i capelli.
Personaggi
Blanca soler - Amber Patel
Paul Walker - Brian Collins