Hogwarts Legacy | Diario del...

By MaybeS0m3day

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Ranrok è stato sconfitto, ma qualcun altro sta architettando di impossessarsi della magia antica, dobbiamo sc... More

Introduzione
Una dedica a piè di pagina
°Ritorno a Hogwarts
°Segreti (parte 1)
°Segreti (parte 2) 🔞
°Si torna a lezione
°Non trascurare gli Amici
°Desideri pericolosi (parte 1)
°Desideri pericolosi (Parte 2)
°Desideri pericolosi (parte 3)
°Ritorno alla normalità
° -100 punti
°In punizione
°Isidora Morganach
°All'ombra di Sebastian (parte 1)
°All'ombra di Sebastian (parte 2)
°Serpeverde VS Grifondoro
°Dream
°La chiave
°Imperius (parte 1)
°Imperius (parte 2)
°Questa notte mi ha aperto gli occhi
°Garreth 1/2
°Garreth 2/2
°Decisioni avventate
°Alle scale piace cambiare
°Halloween
°Sweeting - Pozioni - Bacchette incrociate
°Il laboratorio di Erbologia
°Non è un gioco per ragazzi
°La riunione
°Non è un appuntamento
°Lettera da Anne
°Ricatto
°Il piano di Sebastian
°Il piano di Natty
°La ricerca
°Lo scontro dei due ragazzi
°Natale babbano part.1
°Natale babbano part. 2
Nuovo arrivo ad Hogwarts
Hogmanay 1892
Missione alla stazione di Hogsmeade
Purezza di sangue
Richiami Arcani: L'Attrazione tra Energie Magiche Affini
Il nuovo professore di Teoria della Magia
Matrimonio Babbano
L'ultimo giorno
Diario del 7° anno 1892 -1893

Non lo ricordavo così bello San Valentino

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By MaybeS0m3day

15/02/1892

Caro diario,

non posso fare a meno di riflettere sulle notevoli trasformazioni che hanno arricchito le vite dei miei cari e la mia negli ultimi dodici mesi.

Esattamente un anno fa, le nostre anime erano intrecciate in una complicata matassa di afflizioni amorose, e non solo.
Una condizione che sembrava allora senza speranza e piena di malinconia. Quasi mi sorprende quanto sia mutato il quadro delle nostre vite!

Chissà se in futuro, queste parole saranno un ricordo caro di un tempo in cui l'amore ha superato ogni ostacolo e quante di queste coppie resisteranno alla prova del tempo.

˜

Anche se erano appena le 17:00, la luce del tramonto filtrava morbida attraverso le finestre ad arco della nostra camera, tingendo di oro le tappezzerie in velluto rosso.

Mentre Natty annodava con cura i suoi ricci neri in una treccia elaborata, io mi specchiavo accanto a lei, aggiustando il fiocco della mia camicetta.

«Oggi non l'ho vista per niente. Tutto bene?» dissi, lanciando uno sguardo verso il letto vuoto della nostra compagna di stanza, Nellie.

Natty fissò il suo riflesso nello specchio e rispose senza distogliere lo sguardo: «È uscita all'alba per allenarsi.»

L'abitudine di Nellie di anteporre l'allenamento di Quidditch a quasi tutto il resto era una costante fonte di ammirazione. Mentre cercavo di accostare il giusto soprabito ai miei vestiti, notai lo sguardo di Natty spostarsi verso la mia scrivania, dove troneggiava un imponente tomo dalla copertina blu con rifiniture oro.

«E quello cos'è?» chiese, indicandolo con un gesto del mento.

Lo guardai, ricordando il momento in cui l'avevo visto fluttuare tra gli scaffali polverosi del reparto di Teoria della Magia della biblioteca. «L'ho visto levitare lì, quasi chiamandomi - risposi - È come se qualcosa mi avesse attirato, come se avessi già incrociato quelle pagine da qualche parte... credo durante una di quelle lezioni del professor Ruf che ho seguito a malapena»

Natty annuì, poi il suo viso si illuminò di curiosità: «A proposito del professor Ruf, hai sentito l'ultima novità? - Chiese, girandosi verso di me - Dopo quella lezione tumultuosa, pare che il preside abbia finalmente trovato un nuovo insegnante per la classe di Teoria della Magia. Ma nessuno sa ancora chi sia, neppure Cressida!»

La notizia suscitò in me un tumulto interiore. Finché il professor Ruf era stato nominato come supplente, era come se fosse una soluzione momentanea, come se dovesse coprire il suo collega, il quale era solito assentarsi spesso per incontri Ministeriali o altre faccende.

Teoria della Magia era la materia del professor Fig.

Il fatto che, a breve, sarebbe arrivato il suo sostituto definitivo rendeva tutto così maledettamente reale.

«Camicetta e gonna? Pensavo andassi ad un appuntamento galante, non a lezione!» mi schernì Natty, con un ultimo sguardo allo specchio.

«A Sebastian piace così!» risposi, fingendo di aggiustare la gonna con un sorriso furbo sul viso, facendo spalancare la bocca alla mia amica e, insieme, uscimmo dalla nostra camera. Era ora di incontrare Garreth e Sebastian sotto il cielo stellato di San Valentino.

Giardino di Hogwarts

I nostri passi risuonavano lievemente sulla ghiaia illuminata dalla luce soffusa delle lanterne magiche, che cominciavano ad accendersi al tramonto del sole.

Stavamo ridacchiando per qualche scherzo appena condiviso, quando il mio cuore si serrò in un battito imprevisto. Oneiro si girò verso di noi con occhi scintillanti d'imbarazzo mentre incontravano i miei. Costance, con le sue guance leggermente arrossate e un abito che accentuava la sua figura, rideva con una mano leggermente appoggiata sul braccio del suo accompagnatore Corvonero.

«Ciao» disse Oneiro, con la sua voce più calma di quanto le guance leggermente arrossate suggerissero.

«Ciao...» rispose Natty, quasi incerta.

Costance ci lanciò un ampio sorriso: «Vi trovo bene! Natty, i capelli così raccolti ti stanno divinamente, Garreth è proprio fortunato, spero se ne renda conto!»

Mentre Natty scambiava abili convenevoli con la ragazza Corvonero, io e Oneiro ci guardavamo con sguardi carichi di domande non dette.

Costance si voltò, rivolgendo di nuovo la sua attenzione a Oneiro.
«Dovremmo andare» disse lui, con un tono che suggeriva un misto di riluttanza e necessità.

Guardando Oneiro e Costance allontanarsi in direzione del Lago nero, ho sentito un'emozione indistinta, lasciandomi in uno stato di riflessione silenziosa mentre il giorno si trasformava in notte.

Trovo strano sentire quel leggero fastidio quando è con qualcun'altra. Credo sia perché si conferma essere indegno di fiducia; quando è con me si comporta e parla come se fossi la cosa più preziosa al mondo, eppure queste situazioni sono la conferma che non dovrei credere alle sue lusinghe.

«Povera Costance, forse è lei che non ha capito di essere sprecata con lui.» Disse Natty, mentre osservava i due Corvonero allontanarsi a braccetto, poi mi strinse leggermente il braccio: «Tutto bene?» sussurrò.

Avrei voluto confidare alla mia amica quanto scritto su queste pagine poc'anzi ma, proprio in quel momento Garreth, con il suo solito piglio sfavillante, si avvicinò a noi con un sorriso che avrebbe potuto illuminare l'intero giardino.

«Buonasera, signorine» esordì con un inchino teatrale, la sua voce era un misto di formalità giocosa e pura allegria. Quando si risollevò dritto sulla schiena e smise di fare lo scemo, i suoi occhi divennero improvvisamente seri, catturati dalla figura di Natty: «Natty... stasera sei un vero incanto! Quel vestito ti sta a meraviglia, e i tuoi capelli... Mi sento così fortunato!»

Natty rispose con un sorriso radioso, abbassando i suoi occhi luccicanti verso i suoi piedi: «Grazie, Garreth. Sembra che tu abbia preso lezioni di galanteria da un vero cavaliere!»

Lui rispose con un'occhiata finta-seria: «Che vuoi dire? Sono sempre galante!»

Poi, il suo sguardo si posò su di me, che cominciavo a sentirmi di troppo in quel contesto: «E tu?» chiese sfiorandomi la guancia intirizzita dal freddo di febbraio.

Risposi stringendomi nelle spalle e mostrando un sorriso circostanziale, quando un abbraccio caldo mi avvolse le spalle: «Eccomi, ho fatto tutte le scale a piedi. Dal sotterraneo dei Serpeverde a qui; non ho voluto prendere la Metropolvere, è veloce, ma ti riempie tutto di fuliggine!» Il suo respiro caldo sfiorava il mio collo, inviando un brivido lungo la mia schiena.

Garreth e Natty si erano zittiti, sorridendo con complicità mentre Sebastian mi sollevava leggermente da terra in un gesto giocoso. Quando i miei piedi toccarono di nuovo la ghiaia, mi girai per guardarlo ma, prima che potessi parlare, le sue labbra trovarono le mie in un bacio che mi travolse in una nuvola di sensazioni. Una dolce fragranza speziata, con un leggero sentore di vaniglia, accarezzò i miei sensi.

La mia preferita.

Garreth tossicchiò scherzosamente, rompendo il momento: «Va bene Sebastian, aspetta almeno che io e Natty andiamo via!» disse con un ghigno.

«Ti sei messo il profumo?» bisbigliai a Sebastian, non appena ci mettemmo in cammino lungo il sentiero per Hogsmeade, condividendo un tratto di strada con Garreth e Natty che, sottobraccio, camminavano davanti a noi parlottando scherzosamente tra loro.

«Cosa? No!» rispose Sebastian con un sorrisetto di disinvoltura.

Sapevo che mentiva. Si era preparato per me e quel piccolo gesto, quell'attenzione ai dettagli che conosceva così bene, mi riscaldava il cuore.

Alla biforcazione del sentiero, ci separammo da Garreth e Natty, scambiandoci auguri per una buona serata. La foresta intorno a noi era un susurro di foglie e rami a me ormai familiare. Ci fermammo davanti a un piccolo ponticello di pietra ed estraendo le nostre bacchette, una luce calda e soffusa emerse da esse dopo aver sussurrato un morbido: "Lumus".

Poco dopo, una serie di candele volteggianti apparve, come guidate da una mano invisibile, danzando davanti a noi e disegnando un percorso incantato. Le seguimmo, anche se conoscevamo già il sentiero, e ogni passo ci portava più vicini al nostro angolo segreto.

Quando, finalmente, raggiungemmo il nostro rifugio nascosto, davanti a noi si palesò il piccolo spazio illuminato da dozzine di candele fluttuanti, lo stesso che - quasi un anno fa - avevamo scovato insieme.

Al di là della radura, il castello di Hogwarts si ergeva maestoso, le sue torri e i suoi pinnacoli illuminati dalle luci notturne ne delineavano i contorni in lontananza. Era un panorama mozzafiato, un segreto condiviso solo tra me e lui.

Sebastian mi strinse più forte la mano, i suoi occhi cercando i miei. Era il nostro angolo di mondo, un luogo dove il tempo sembrava fermarsi e dove ogni nostra preoccupazione svaniva sotto il cielo stellato.

Beandomi della panorama, dopo qualche momento Sebastian ruppe il silenzio: «Sai, questa mattina, Infauastus mi ha detto di non andare nel sotterraneo oggi. Ha balbettato di una presunta perdita d'acqua...»

Alzai un sopracciglio, incuriosita: «Una perdita d'acqua?»

Sebastian si schiarì la gola, come se cercasse le parole giuste: «Voleva che evitassi quel posto, soprattutto oggi. Si comportava in modo strano e agitato. In più, oggi non ho visto mia sorella sorella solo di sfuggita nel corridoio della Sala Comune, sembrava come se cercasse di evitarmi»

Al mio trattenere una risata, Sebastian visualizzò ciò che stavo pensando e che lui non aveva ancora avuto il coraggio di focalizzare: «Il mio migliore amico... e mia sorella!» esternò melodrammatico.

«Ma dai Sebastian! Si vogliono bene da molto tempo. Mi sono accorta che quello che provano è sincero dalla prima volta che li ho visti insieme... lo sai anche tu che sono fatti l'uno per l'altra!»

«Il mio migliore amico e mia sorella!» Il tono di Sebastian cambiò, addolcendosi insieme alla sua espressione e facendomi scoppiare in una fragorosa risata. [1]

Anche se è chiara a tutti l'affinità che lega Anne e Infaustus e qualche volta sono stati anche pizzicati a baciarsi, l'evoluzione della loro relazione è come avvolta da una coltre di mistero, causa la riservatezza di Infaustus.  Sebastian, benché felice dell'intesa tra il suo più caro amico e sua sorella, sembra incapace di accettarli completamente nel ruolo di amanti. La sua mente, in effetti, si ritrae dall'accettare tale verità e, quando ciò avviene, le sue reazioni sono alquanto insolite e confuse.

Improvvisamente, Sebastian cambiò argomento, rivolgendomi una domanda che mi colse di sorpresa: «Cosa farai quando finiremo di studiare ad Hogwarts?» chiese, con un'espressione seria.

Il mio cuore si fermò per un istante. La fine della scuola sembrava ancora lontana, eppure la domanda di Sebastian scoperchiò una realtà che avevo evitato di considerare. «Non lo so» ammisi, sentendo l'incertezza pesarmi sul petto. «Non ho mai pensato seriamente al futuro in quel modo.»

Parlammo dei nostri sogni, esplorando pensieri e desideri che fino a quel momento erano rimasti nascosti. Mi sentivo eccitata e spaventata allo stesso tempo. La libertà di scegliere il mio percorso era allettante, un privilegio che sapevo non essere concesso a molte donne, ma allo stesso tempo ero oppressa dall'incertezza.

Dopo un lungo silenzio, in cui pesai le mie opzioni, mi decisi: «Auror - dissi con una certa determinazione - credo mi piacerebbe diventare un Auror.»

Mi voltai verso Sebastian, curiosa di conoscere i suoi sogni: «E tu?» chiesi.

Lui mi guardò, il suo sorriso pieno di tenerezza: «Mi sarebbe sempre piaciuto fare qualche scoperta, di quelle che ti fanno finire sui libri di storia!» disse con un tono che tradiva una passione nascosta.

«Modesto il ragazzo!» scherzai, cercando di alleggerire l'atmosfera. Tuttavia, Sebastian continuò a guardarmi con lo stesso sorriso, sfiorando dolcemente la mia guancia. «Poi però - sussurrò - ho pensato che vorrei fare qualsiasi cosa mi permetta di rimanere vicino a te.»

Le sue parole mi scossero profondamente, tanto che qualsiasi replica mi sembrava inadeguata. Dolcemente, gli presi il viso tra le mani e il bacio che seguì fu un'espressione perfetta dei miei sentimenti. Fu dolce, una conferma silenziosa di tutto ciò che provavo per lui, ma allo stesso tempo maturo, un riflesso della crescita e della profondità del nostro legame.

Le candele danzanti proiettavano ombre delicate sulle foglie, mischiandosi alla luce delle stelle di quel cielo limpido, creando un'atmosfera magica e intima. Lì, nel nostro rifugio segreto lontano da occhi indiscreti, ci ritrovammo avvolti in un mondo tutto nostro. Tra il soffio del vento e il fruscio degli alberi, ci concedemmo la libertà di esplorare la passione che ardeva tra noi, abbandonandoci a momenti di tenerezza e affetto.

Ormai accaldati e con le guance imporporate, a dispetto della temperatura della sera, decidemmo che era ora di avviarsi verso Hogwarts.
Camminavamo mano nella mano, le nostre risate leggere si mescolavano al suono dei nostri passi, mentre la magia della serata aleggiava ancora intorno a noi.

Superato l'incrocio con tutte le direzioni, lungo il sentiero principale, sentii dei passi sulla ghiaia farsi sempre più veloci nella nostra direzione. Erano Garreth e Natty che tornavano dalla loro serata ai Tre manici di Scopa; con un saluto amichevole, si aggregarono a noi, lungo il cammino.
«Hai un rametto tra i capelli!» mi bisbigliò Natty, mostrandomi il rametto che aveva sfilato dai miei capelli per poi gettarlo via, scambiandoci un sorriso complice.

«Dovete sentire questa!» Disse Garreth carico: «Ai Tre manici di Scopa abbiamo visto il temibile professor Sharp a un appuntamento galante!»

La notizia ci sorprese, e scambiammo sguardi increduli. Il professor Sharp, noto per la sua severità e il suo atteggiamento burbero, coinvolto in un appuntamento galante? Era difficile da immaginare.

«Ma la cosa più sorprendente è chi si è seduta al suo tavolo» continuò Natty, ridendo appena.
«Era lì seduto a un tavolo da solo, con un Moly[2] tra le mani. Ho pensato ad un appuntamento al buio e che la malcapitata, vedendo il brutto ceffo, lo avesse piantato lì da solo ad aspettare e invece...» continuò Garreth con fare pettegolo.
«E invece, al suo tavolo si è seduta la professoressa Allium, facendoci rimanere tutti con la bocca spalancata!» finì la frase Natty.

La professoressa Allium, con il suo fascino e la sua giovinezza, era oggetto di ammirazione tra gli studenti, ma vedere il severo professor Sharp coinvolto in un appuntamento con lei era davvero un colpo di scena per i più. Ricordo che, esattamente un anno fa, avevo notato una certa alchimia tra di loro. Il fatto che si facciano vedere in pubblico, beh, vuol dire che è finalmente ufficiale!

«Non ci credo! Che abbia usato l'Amortentia [3]?» esclamò Sebastian, scrollando la testa incredulo, facendo sbellicare Garreth: «È la stessa cosa che ho pensato anche io! E sarei anche andato a fare due domande al loro tavolo, ma Natty mi ha preso per il colletto: "Non siamo qui per festeggiare la tua espulsione!", mi ha detto...»

Natty scuoteva la testa, cercando di mascherare un sorriso per la spontaneità che contraddistingue sempre Garreth.

***

Glossario:

[1] Qualcuno ha colto la citazione? :D è stata una coincidenza che mi ha fatto troppo ridere, così ho deciso di lasciarla:

Starring:

Ross as Sebastian

Monica as Anne

Chandler as Infaustus

Rachel as Maeby

Joey as the reader 

[2] The Moly è un fiore magico dallo stelo nero e il fiore bianco

[3] L'Amortentia è la pozione d'amore più potente che esista

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