°La ricerca

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8 Dicembre

Caro Diario,

sono già passati tre giorni dal nostro pellegrinare nella regione del Guado. Onestamente, pensavo che le ricerche sarebbero state più veloci, ma non voglio mostrare nessun segno di frustrazione... per quello ci sono già i due Serpeverde che viaggiano con noi ad esternare l'insoddisfazione di questo viaggio.

Questa regione, interamente paludosa, è avvolta dalla nebbia, dove il Guado serpeggia silenzioso tra alberi dalle radici affondate nell'acqua scura. Qui la luce fioca e grigia attraversa il folto delle fronde e, insieme alle luci delle mosche di Crisopa[1], crea giochi d'ombra che alimentano la tensione nell'aria, quasi non permettendo di distinguere il giorno dalla notte.

Durante il cammino, il professor Sharp, con il suo sguardo penetrante, guidava la marcia con passo deciso, seguito da Infaustus e Sebastian, con le bacchette strette tra le loro mani pronte all'uso. Al centro della fila, il professor Ronen, camminava a passo leggero, scrutando intorno a sé, accertandosi di tenerci lontani dai Dugbog[2] che sono soliti mimetizzarsi nella palude.
A seguire, io e Natty ci consultavamo spesso, studiando le mappe magiche, cercando indizi e strade utili da seguire.
«Non ti senti in soggezione a viaggiare con tua madre?» Avevo sussurrato a Natty, mentre la professoressa Onai, chiudeva la fila dietro di noi.

«Assolutamente no! Sono elettrizzata da questa opportunità. Finalmente vedrà quanto valgo a duello e capirà che non ha nulla da preoccuparsi!» rispose la mia amica con il petto gonfio. Mi schiarii la voce e le feci notare come l'anno scorso lo finimmo in bellezza, con lei in infermeria per essersi beccata la maledizione Cruciato dal mago oscuro Harlow.

«Pericoli del mestiere! - scrollò le spalle Natty - E poi, è successo solo una volta. Considerando tutte le altre che abbiamo affrontato situazioni analoghe, lo prendo come un traguardo da andarne fieri.»

«E quante sarebbero "tutte le altre volte", gazzellina?» Chiese la professoressa Onai con un tono di rimprovero, facendo ammutolire con una risata imbarazzata sua figlia.

Eravamo ormai giunti ad Est della palude del Guado, quando: «Oh, dei visitatori! Può servirvi qualcosa? Se dovete rifornire le vostre scorte di pozioni Edurus - molto utili contro questi dannati Dugbog - oppure possono servire delle foglie di malva, prego: date un'occhiata!»
La voce pastosa di un uomo aveva preceduto la materializzazione di una bottega errante, bloccando il nostro cammino. Da quello che sembrava un semplice carretto si elevò una tenda, un bancone fece la sua comparsa e dietro di esso tanti scaffali ricolmi di merce di ogni tipo. «Sono Leopold Babcocke e questa è la Bottega del Viandante.» disse l'uomo ben rivestito, sorseggiando una fumosa tazza di tè, anch'essa comparsa da chissà dove.

«Signor Babcocke, che piacere rivederla!»

Gli sguardi di tutti i presenti si posarono su di me, ma ormai avevo fatto l'abitudine a queste situazioni.

«Signorina Mayfield... cosa vi porta qui?» chiese il signor Leopold Babcocke poggiando bruscamente la tazzina sul suo piattino, che tintinnò rumorosamente, per poi far scomparire entrambi.

«Stiamo Cercando una studentessa di Hogwarts, dovrebbe essere nei dintorni con un paio di maghi... avete per caso visto qualcuno di sospetto passare di qui?» mi avvicinai verso il mercante e, sporgendomi verso di lui, quasi a non volermi far vedere dagli altri, gli mostrai un galeone. Il signor Babcocke fissò la moneta e dopo qualche secondo deglutì. Allungò la mano e, prima che io potessi lasciare la presa, disse: «Si dia il caso che sì, ho visto degli strani movimenti... vedete quella dimora laggiù? - indicò dietro di me con lo sguardo - è un rifugio per i viandanti. Vi consiglio di sostare lì per questa notte. Sono sicuro che troverete le risposte che state cercando.»

Hogwarts Legacy | Diario del 6° anno 1891 - 1892 IN REVISIONEUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum