Sweet Hell

By eenJoyyy

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Kyla ha sempre avuto una vita ordinaria, niente di nuovo. Sempre i soliti quattro amici, esce una sola volta... More

it's just the beginning
so, you are Kyla?
You're an asshole
A little secret.
What the hell is going on?
I'm surrounded by lies
Blaze.
It's a party, have fun.
Truth or Dare? pt.1
Truth or Dare? pt.2
Don't play, Kyla.
Kyla: 1 Alexander: 0.
Why?
I can't.
Emma.
I still have your shirt.
Girls night pt.1
Girls night pt.2
No love.
Marisa.
The eyes...they never lie.
Alexander.
This isn't your first try.
Privacy.
Feelings.
Are you okay?
Last race.
So it's a secret?
College.
Noah.
James, what the fuck?
My first College party.
Insecurity.
Study with me.
Welcome back Marisa
Where are we?
It's Always my fault.
The Wood.
If you want, i'm here.
Don't you dare.
I'm obsessed with you.
We missed you.
You saved me.
Please, don't leave me.
Finally you came back.
I wanna see that dress on the floor.
We're six people in one house.
I'll always love you.
Finally we can go out all togheter.
I'm not cheating on you.
Happy Birthday, Alex. pt.1
Happy Birthday, Alex. pt.2
Let's spend some time togheter.
Go away.
I can do to you everything you read.
Don't you dare.
Don't fight.
Love.
My sweet hell.

Why does everyboy knows him here?

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By eenJoyyy

E' passata una settimana e con mia madre le cose vanno molto bene.

Riesce a ritagliare qualche ora di tempo per me, staccando dal lavoro.

Non è tantissimo, ovviamente, ma si fanno piccoli passi.

«Cosa metto per stasera?.» Alexander è sdraiato sul mio letto con il cellulare in mano.

Quando faccio questa domanda, lui lo sposta da davanti il suo viso, guardandomi.

«Metti quello bianco che avevamo comprato insieme.» lo tiro fuori dall'armadio e mi dirigo in bagno per provarlo di nuovo.

«Nono, stai qua.» lui si tira a sedere e mi guarda attentamente.

Vuole che mi cambi davanti a lui.

Mi tolgo la maglia con lo stemma della scuola, rimanendo coperta solo dal pigiama e dal reggiseno.

Sotto il suo sguardo attento tolgo anche il sotto del pigiama a quadretti.

Lui stringe gli occhi e la mascella, e nel mentre provo il vestito bianco.

«Come mi sta?.» chiedo, sistemando la gonna.

«Sei una dea.» si alza e mi circonda i fianchi con le mani.

«Una dea?.» chiedo, trattenendo una risata.

Lui annuisce e mi bacia, chiedendomi di inserire la lingua in quel contatto.

Ovviamente glielo concedo.

Le sue mani viaggiano per tutto il mio corpo, fermandosi sotto il sedere per indurmi ad aggrappare le gambe attorno al suo busto.

Poi mi poggia sulla scrivania.

Io gli sbottono i pantaloni e lui inizia ad ansimare.

«Kyla, guarda questo nuovo post-.» mia madre apre all'istante la porta.

Io e Alexander ci separiamo ma non ci vuole molto a fare due più due e capire.

«Ciao Alexander, vuoi scendere giù dai tuoi fratelli o ti ci spedisco a calci?.» scendo dalla scrivania, imbarazzata da morire.

Alexander guarda mia madre dall'alto e si defila giù per le scale.

«Non voglio più vedervi in queste condizioni, sono stata chiara? o metterò delle regole in questa casa.» alzo gli occhi al cielo, coprendomi il viso con i capelli.

«Va bene. Cosa volevi?.» le chiedo.

«Ne riparliamo dopo.» sbatte la porta subito dopo essere uscita.

***

«Dobbiamo passare a prendere Emma.» dice Aiden, aggiustando i polsini della giacca.

«E Karol.» dice invece James, spingendolo appena.

«Anche Daphne.» Alexander guarda male Noah.

«Ce ne sono altre?.» chiede, scocciato.

«Sta zitto, cazzone. Non tutti abbiamo la fortuna di avere la ragazza sotto lo stesso tetto.»

«Chiamala fortuna...» sussurro, alludendo a tutte le volte in cui siamo stati interrotti io e Alexander.

«Che dici?.» Aiden si avvicina a me e poggia il braccio attorno alle mie spalle, subito dopo avermi fatto questa domanda.

«No, nulla.» lui annuisce poco convinto e usciamo fuori insieme.

«Quindi prendiamo due macchine?.» domanda James, che ottiene un'immediata risposta da parte di suo fratello Alexander, non molto cortese.

«Certo coglione, le vostre ragazze dove le mettiamo altrimenti?.»

«Sai, puoi dare risposte sensate anche se non rispondi di merda.» scuoto la testa, divertita.

C'è un leggero venticello che mi accarezza le gambe.

Per la prima volta non mi da fastidio.

Ci dividiamo in due macchine e io vado con Aiden e James, obbligata dal primo.

«Allora, cara Kyla...» queste parole uscite dalla bocca di Aiden non promettono nulla di buono.

«Spara subito o non ti garantisco una risposta.» James ride dai posti dietro.

«Come va con Alexander?.» annuisco, per far intendere che va bene.

«Avete...lo sai...» strabuzzo gli occhi e le guance iniziano ad andarmi a fuoco.

Scatto come una molla.

«Oddio Aiden! concentrati sulla strada e sulla tua vita sessuale, per piacere!.» James dietro di me scoppia a ridere, e suo fratello si trattiene dal fare la stessa e identica cosa.

«Dai! è di mio fratello che stiamo parlando.»

«Appunto! non saprai mai nulla.» mi sistemo sul sedile, e Aiden stavolta scoppia a ridere.

«A considerare dal suo livello di nervosismo, si direbbe di no.» deduce James.

«Non sono cazzi vostri, comunque.» finiscono di ridere e io mi ammutolisco, leggermente imbarazzata.

«Mi avete obbligata a salire in macchina con voi per chiedermi domande di questo genere perché sapete che Alexander non vuole?.»

«Devo essere sincero? si.» guardo male Aiden e scuoto la testa subito dopo.

***

Arriviamo tutte alla festa, e inizio a vedere molti visi conosciuti.

Tra cui Leonardo e Brandon.

Mi dirigo verso la loro direzione e li faccio girare, con un leggero colpetto alla schiena.

«Kyla!.» entrambi si girano.

«Sei sola?.» mi chiede Brandon, ma prima che possa rispondere

«No.» pronuncia Alexander, e a giudicare dalle loro facce, ci sono anche gli altri fratelli ad accompagnarlo.

E quando mi giro, ne ho la conferma.

Il mio ragazzo mi circonda la vita con il braccio e rivolge un ghigno malefico verso i miei due amici.

«Sii gentile, per favore.» sussurro al suo orecchio.

Annuisce, ma non sono sicura che mi sentirà.

«Balli?.» mi domanda Brandon, e io annuisco.

Mi stacco da Alexander e quest'ultimo prende per il braccio Brandon.

«Allunga anche solo di un centimetro le mani, e giuro che te le stacco e te le faccio trovare a casa nella cassetta delle lettere.» il mio amico ride, ma Alex rimane serio.

«Non...non stai scherzando?.»

«Ho la faccia di uno che sta scherzando?.» sembra che stia stringendo la presa sul suo polso, ma non ne sono sicura.

Brandon annuisce e Alexander alza appena un lato della bocca.

Quando mi ritrovo il mio amico accanto, lo sento respirare velocemente.

«Quel ragazzo mi spaventa.» sussurra, io stringo le labbra.

«Me lo dicono tutti.» trattengo una risata.

***

«Mi annoio, facciamo un gioco?.» sentiamo dire da una ragazza bionda, infondo alla stanza.

Tutti ci avviciniamo e creiamo una sorta di cerchio attorno ad un tavolo.

«Non ho mai, per chi non conoscesse le regole. chi ha fatto quella determinata cosa, deve bere.» tutti annuiscono, e noto che Alexander e James sono rimasti in disparte.

Richiamo Karol e le indico i nostri fidanzati, dicendole con lo sguardo, di andarli a recuperare.

«Vieni a giocare con me.» dico ad Alexander e lui fa un ghigno.

«Tornado, questa richiesta in altre circostante mi avrebbe fatto scattare come una molla.» scuoto la testa reprimendo un sorriso.

Lo trascino prendendolo dal braccio e lo porto accanto a me.

«Abbiamo l'onore di avere anche Alexander Wood tra di noi? e come mai?.» la bionda che ha iniziato il gioco adesso lo sta sguardando attentamente.

Si conoscevano?

«Alexander? da quanto tempo.» adesso dice un'altra.

«Oddio, Alexander Wood?! cosa ci fai qui?.» sembrano essersi tutte rese conto della sua presenza solo adesso.

«Sei cambiato molto...sei ancora più bello.»

Stringo la mascella e lui mi circonda la vita con il braccio.

«E sono anche più impegnato, quindi per piacere giochiamo.» tutti i ragazzi lo guardano male.

Anzi mi correggo, alcuni lo guardano male, altri lo stanno sbranando con gli occhi.

«D'accordo, iniziamo. Non sono mai stata con un mio professore al liceo.» la bionda guarda un ragazzo in particolare, che dopo aver riso, beve.

Sono in sei a bere.

Adesso tocca alla ragazza alla destra della bionda, sarà così per tutto il turno.

«Non ho mai...scopato con l'ex di una mia amica.» dieci di noi stanno bevendo.

Anche Karol ed Emma.

«Tocco io! non ho mai...fatto sesso.» beviamo tutti tranne lei.

«Oh...» sembra imbarazzata, poverina.

«Non ho mai baciato almeno uno dei ragazzi a questo tavolo.» beviamo praticamente tutti, tranne quattro persone.

Adesso tocca ad una ragazza che conosco.

«Non ho mai...scopato con un Wood.» sospiro.

Perché me lo aspettavo?

Bevono quasi tutte le ragazze a questo tavolo, io non sono tra queste, ma nessuno sembra farci caso, fortunatamente.

Arriva il turno di una delle ragazze che ha riconosciuto Alexander poco fa, e che non ha mai smesso di guardarlo.

«Non sono mai stata a letto con Alexander Wood.» mi blocco di scatto.

Quasi tutte le ragazze che avevano bevuto poco fa stanno bevendo anche adesso.

Ingoio a fatica la saliva, mentre sento tutti ridere.

«Oh tesoro, come mai non bevi?.» sempre quella stronza adesso mi sta parlando.

«Non sono cazzi tuoi.» pronuncio a denti stretti.

«Potete semplicemente giocare ed evitare di far tornare a galla il passato? si chiama così per un motivo.» adesso è Daphne a parlare, perché sul tavolo è caduto il gelo.

Alex mi stringe la mano, provando a farmi calmare, ma non so se ci riuscirò.

Il gioco continua, con frasi che fanno sbollentare gli animi, fortunatamente.

Adesso è il turno di Emma, che è accanto a Karol, ciò significa che dopo quest'ultima, toccherà a me.

«Non ho mai...amato qualcuno.» beve ugualmente e Aiden lo fa insieme a lei.

Si guardano e mi si scioglie il cuore.

Beviamo tutti.

Compreso Alexander.

«Non ho mai...amato più di una persona in tutta la mia vita.» è Karol a parlare, e sembra tesa.

Solo quando James le sorride e beve, sembra tranquillizzarsi.

Con la coda dell'occhio vedo Alexander bere, io faccio lo stesso.

Tocca a me.

«Non ho mai commesso uno sbaglio così grande da far soffrire molte persone.» sono in pochi a bere, ma quelli che lo fanno hanno gli occhi spenti.

Nessuno dei miei amici beve, non lo fa nemmeno Alexander, fortunatamente.

Il turno di James, cosa potrà mai dire?

«Non ho mai scopato nei camerini di un famoso negozio di vestiti, ma vorrei farlo.» sottolinea facendo ridere tutti.

Alexander beve, seguito da molte altre persone.

«Hai scopato nei camerini di un famoso negozio?!.» gli chiedo, incredula.

Annuisce e trattiene una risata.

Il gioco continua, ma le persone iniziano a scarseggiare a causa dell'ora tarda.

Un ragazzo, abbastanza ubriaco, alza la musica a palla e molti si convincono a restare.

Ballo con le mie tre amiche a ritmo di musica spagnola, quando ad un tratto non le vedo più e sento dietro di me una presenza.

Lo riconosco all'istante.

Mi tiene per i fianchi e balla seguendo il mio corpo.

Mi lascia una scia di baci sul collo.

Quando la musica sta per finire, mi giro e lui mi osserva, toccandomi l'anima.

Ho il fiatone a causa del ballo, ma anche perché questo ragazzo mi sta strappando via l'aria dai polmoni senza nemmeno saperlo.

«Tu non puoi essere reale...» sussurra, facendomi sorridere.

Mi cattura le labbra, poggiandoci sopra le sue.

Questo contatto mi fa girare la testa

Stringe la presa sui miei fianchi, mentre continua a far danzare la sua lingua con la mia.

Le nostre labbra sembrano pezzi di un puzzle, si incastrano troppo perfettamente per non esserlo.

Ci stacchiamo e mi guarda.

Sembra che tutto il resto delle persone attorno a noi sia sparito.

E' questo l'effetto che mi fa.

E che mi farà sempre.

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