Sono stata presa dai seguaci di Sebastian, il fratello di Clary.
Non so perché.
Perché io?
Non trovando una risposta a questo cerco di dormire perché è quello che faccio da giorni orami.
Non so nemmeno quanto tempo sia passato da quando sono qui.
Non so se mi abbia presa lui o mi sia fatto prendere apposta.
Non so più cosa pensare.
Forse Sebastian mi piace.
Scuoto la testa, no, Sebastian é uno psicopatico.
Mi assopisco poi sento la porta aprirsi.
Sebastian entra, posando sul tavolino un vassoio con del cibo.
Mi viene la nausea al solo pensiero di mangiare.
Mi versa dell'acqua poi si allontana.
-Sebastian- dico con voce roca mentre vedo la sua sagoma fermarsi.
Non dice niente, si limita a fissarmi.
Sento il suo sguardo bruciarmi addosso.
Mi siedo.
Fa un passo e mi aiuta a stare su quando vede quanto barcollo.
Il suo fiato é sul mio collo.
Brucia.
Mi fa girare la testa.
Gli metto una mano sulla guancia.
-Mangia- ordina e si allontana di scatto, come se avesse paura.
Inizio a mangiare sotto il suo sguardo poi, quando si china per prendere il vassoio vuoto gli prendo il colletto della camicia e lo tiro a me.
Catturo le sue labbra in un bacio passionale.
Scatta sulla difensiva -Cosa ti salta in mente t/n?-
-Sai il mio nome?- domando stupita senza lasciarlo.
Scrolla le spalle.
Lo bacio di nuovo.
Rimane impassibile -Perché lo fai?- chiede tenendomi una mano dietro il collo, ha una presa salda, se volesse potrebbe uccidermi anche adesso.
Ma non lo fa.
Mi bacia il collo.
Le sue labbra sono roventi sulla mia pelle.
-Sebastian- ansimo contro il suo petto.
Inizia a baciarmi il viso, partendo dalla fronte poi scende fino al collo della maglietta e insinua le sue mani al di sotto.
I nostri respiri si uniscono mentre me la sfila dalla testa e mi sgancia il reggiseno.
Strappo i bottoni della sua camicia e inizio al esplorare il suo corpo coperto di cicatrici.
Le sue mani scendono fino all'orlo dei pantaloni e giocano con la cerniera.
Muoio di impazienza -Sebastian- supplico contro il suo collo.
Lui ride e mi sfila i jeans.
Passa un dito sulla mia intimità che pulsa e la solletica.
Poi scende con la testa e inizia a lasciare dei baci nell'interno coscia poi lì.
Dice qualcosa che non capisco.
-Cosa?-
Torna a baciarmi le labbra -Lo sapevo che non eri come loro- ripete.
Rido e gli sfilo la camicia.
È a cavalcioni su di me, lo sento premere.
Apro la sua cintura impaziente.
Sospira e mi si sdraia addosso mentre spinge.
Il suo viso è appoggiato nell'incavo del mio collo -T/n- ansima.
Inizia a muoversi sempre più in profondità.
I nostri corpi diventano tutt'uno.
Gli infilo le dita tra i capelli e lo tiro ancora più verso di me.
Poi faccio qualcosa che lui non si aspettava.
Gli spingo le mani sul petto e mi rovescio sopra di lui.
Chiude gli occhi e mi mette le mani sui fianchi.
Inizio ad ondeggiare il bacino sopra di lui che inizia a genere di piacere.
Ripete diverse volte il mio nome mentre la mia intimità stringe la sua.
-Sebastian- ansimo baciandogli le labbra -Sebastian-
I nostri corpi si muovono all'unisono, io sopra di lui ricomincio a muovermi, lo sento dentro di me.
Quando esce un po' mi manca, sento un vuote dentro di me.
Si sdraia al mio fianco, il suo respiro è affannoso e irregolare come il mio.
Sospiro e appoggio la testa sul suo petto.
Mi percorre la schiena con un dito e un brivido scuote il corpo.
Se ne accorge e mi avvolge con la sua camicia poi mi stringe e poggia la sua testa sulla mia spalla, lasciandomi un bacio sul collo.
-Ti amo Sebastian- sussurro, forse non mi sente, magari si è addormentato.
Sono quasi entrata nel mondo dei sogni quando lo sento strofinare il naso contro la mia schiena -Ti amo anch'io t/n-