«Ma se andassimo nella casa al lago?.» domando quando entriamo in macchina.
«L'hai ribattezzata così?» annuisco alla domanda ironica di Alexander.
«Va bene.» mi rilasso spalmandomi sullo schienale del sedile, ascoltando la musica.
***
Alexander apre la porta di ingresso e si accorge che la luce è accesa.
«Ma Aiden non era da Emma?.» mi chiede, e io di conseguenza alzo le spalle.
«Aspetta qui.» mi dice, ma io scuoto la testa in segno di negazione.
Salgo le scale insieme a lui, e quando arriviamo davanti alla camera degli ospiti, la apre.
«Porca puttana, che oscenità!.» Alexander si copre gli occhi con una mano, mentre io mi giro di spalle.
Questa nostra reazione è stata scaturita da un Aiden nudo e una Emma sotto di lui.
«Alexander, che cazzo ci fai qui?!.» Aiden si affretta a rimettersi qualcosa addosso e lasciare lo spazio ad Emma di fare lo stesso.
«Mi avevi detto che stavi da Emma tutto il giorno, io e Kyla abbiamo pensato di venire qui per stare un po' da soli.» gli spiega il fratello, mentre quello che è stato beccato si massaggia la fronte con le dita.
«Potevi avvisare.» Alexander lo ribecca.
nel mentre Emma esce dalla stanza e sembra mortificata.
«Tranquilla, sono cose che possono capitare.» la tranquillizzo, o almeno ci provo.
«Fortunatamente ho visto solo il tuo orrendo culo.» Alexander prende in giro il fratello che a differenza di Emma, sembra molto tranquillo.
«Possiamo dimenticarci dell'accaduto? per favore?.» Emma si siede sul divano e accende la televisione.
«Si, certo.» mi siedo accanto a lei e iniziamo a scegliere qualcosa da guardare.
«Ma la smetti? mi incasini tutta la cazzo di cucina!.» i due Wood litigano.
Perché Aiden mette in disordine e Alexander odia il disordine.
«Mamma mia fratello! fatti una camomilla, o una scopata. Da quanto non scopi?.» io giro lo sguardo dall'altra parte.
«Non sono cazzi tuoi, e metti a posto.»
Mesi. Non fa nulla da mesi.
Ancora non siamo riusciti ad andare "oltre"
Abbiamo sempre avuto qualche imprevisto o interruzione.
«Già che ci siamo, che ne dite di farci portare qualcosa da mangiare?.» Aiden se ne esce con questa frase e io annuisco.
«Però posso essere sincera? mi dispiace che siamo solo noi a conoscenza di questo posto. Anche Noah e James dovrebbero essere qui.» Emma continua a guardare il televisore mentre dice queste parole.
Alexander sbuffa.
«In verità non doveva sapere nessuno dell'esistenza di questa casa.» fulmina Aiden con lo sguardo.
«Ah, Kyla va bene ma Emma no?.»
«Io parlavo per te.» Alexander è serio, per questo la combo "espressione-frase" mi fa scoppiare a ridere.
«Fatto sta che adesso siamo tutti qui mentre loro sono a casa ad annoiarsi.» dico, concordando con Emma.
«Va bene, chiamali e mandagli la posizione.» sbuffa, ma il mio ragazzo cede ugualmente.
Perciò prendo il cellulare e avviso James.
«Emma io avviso James, tu pensa a Noah.» lei annuisce e fa uscire il cellulare dalla tasca.
***
«Io mi ritengo tremendamente offeso.» Noah entra e apre le braccia.
«Puoi ritenerti ancora più offeso perché non avevo intenzione di dirvelo..» Alexander non usa mezzi termini.
«La smetti di essere così scorbutico?.» lo rimprovera James, ma al mio fidanzato sembra non importare.
«Kyla non so davvero come tu faccia a sopportarlo.» Noah si posiziona accanto a me sul divano e mi avvolge le spalle con il braccio.
«Con me non è così.» faccio spallucce.
«Si va bene tutto, ma io ho fame.» Aiden sbatte le mani sul tavolo per attirare la nostra attenzione.
«Volete chiamare un fottutissimo fattorino?.»
«Aiden, capiamo la tua fame, ma queste parolacce non si dicono.» James continua a prenderlo per il culo, e stavolta si guadagna una bottiglietta d'acqua in faccia.
«Seriamente, non mangio da stamattina.» gli mostro il cellulare, con il numero del fattorino che sto chiamando.
«Buonasera, vorremmo ordinare sei pizze al salame piccante...si, sei...tra un'ora? d'accordo.» ringrazio il ragazzo dall'altra parte della chiamata e dico ad Aiden che dovrà pazientare un altro poco.
***
«Vado io.» avviso, quando sentiamo suonare al campanello.
Il ragazzo moro che si presenta davanti a me tiene tutte le sei pizze che abbiamo ordinato e mi sorride.
Gli porgo i soldi e ricambio il sorriso.
«Grazie mille.» gli dico, ma lui aspetta a darmi le pizze.
«Se posso permettermi, sei una ragazza davvero bella.» le mie guance si tingono di rosso per l'imbarazzo.
«Grazie.» dico semplicemente, non sapendo come altro rispondere.
«Davvero, hai qualcosa di...particolare.» stavolta mi limito a sorridergli.
Mi porge le pizze e aspetto lo scontrino.
Tira fuori una penna e scrive qualcosa che non riesco a leggere.
mi passa anche questo, al contrario, in modo tale che io non riesca a leggere la scritta.
«Vuoi una mano a portarle dentro?.» indica i cartoni che ho in mano, ma prima che possa declinare l'offerta, Alexander esce di casa, piazzandosi dietro me.
«Non preoccuparti pizza boy, aiuto io la mia ragazza, se ne ha bisogno. Torna a fare consegne con il tuo scooter.» ha le braccia conserte e lo sta uccidendo con lo sguardo.
Il moro davanti a me non sembra intimorito, forse solo un po' imbarazzato.
«Scusalo, grazie ancora.» rientriamo in casa, e vediamo tutti con le facce sorprese, impazienti di conoscere il resto dei dettagli sul "fattorino".
«Non c'era bisogno di essere così scortese, stava solo facendo il suo lavoro.» dico, posando le pizze sul tavolo da pranzo.
«Stava facendo il suo lavoro? divorandoti con gli occhi e provandoci con te? Kyla, per piacere.» prende una bottiglietta d'acqua dal frigo e inizia a berne il contenuto.
Emma ed Aiden iniziano a impiattare le pizze per tutti, mentre James controlla lo scontrino.
«Kyla, qui c'è un numero.» ci giriamo tutti verso James e Alexander prende il biglietto dalle sue mani.
«Com'era? stava lavorando eh?.» mi guarda mentre tiene lo scontrino tra le dita.
«L'ha scritto prima che spuntassi tu.» dico, e lui fa una risata ironica.
«Oh, quindi va bene?.» scuto la testa.
«A prescindere non lo avrei tenuto.» glielo strappo dalle mani e lo butto.
«Peccato, sembrava un bravo ragazzo.» Emma si prende il gioco di Alexander, che in risposta la fulmina.
«Si, bravo ragazzo sto cazzo.» continua lui, facendola ridere.
«Guarda, hai anche fatto la rima.» Noah gli da una pacca sulla spalla dopo aver pronunciato queste parole.
«Perché ti ingelosisci, scusa? non vi capirò mai.» Aiden si siede accanto alla sua ragazza, che lo guarda come se avesse appena sparato una cazzata.
«Mi da fastidio che ci provino, tutto qui.» spiega molto brevemente, Alex.
«Possiamo mangiare e basta?.» chiedo, addentando la mia fetta di pizza.
***
«Voglio guardare un film.» dico ad Alexander.
«Va bene, quale?.» io entro su Netflix e cerco il mio film preferito.
Le pagine della nostra vita.
L'ho visto già così tante volte che ho perso il conto.
«Aspettiamo che gli altri vanno via?.» mi chiede, avvolgendo un braccio attorno alla mia spalla.
Annuisco in risposta.
«Si sta facendo tardi, io devo tornare a casa.» Emma rivolge queste parole ad Aiden.
Lui si alza e piano piano iniziano a seguirlo anche i suoi fratelli.
«Noi andiamo, voi che fate?.» ci chiede James.
«Noi restiamo un altro po', poi veniamo a casa.»
«Va bene.» detto questo, rimaniamo solo io e il mio fidanzato.
Che bello poterlo dire.
«Metti il film.» faccio come dice e mi preparo i fazzoletti accanto.
«Perché i fazzoletti?.» strabuzzo gli occhi alla sua domanda.
«Non hai mai visto questo film?!.» lui scuote la testa con un'espressione innocente stampata sul viso.
«Allora preparati.»
Siamo arrivati al punto di non ritorno, e sono in una valle di lacrime.
Lui è impassibile.
«Ma come cazzo fai, Alex?.» dico, tra i singhiozzi.
«Non ne ho idea, semplicemente provo a non empatizzare con i personaggi.» mi asciuga le lacrime.
«E tu mi spieghi perché ti piace così tanto se ti fa piangere?.» alzo le spalle mentre stacco il film, ormai finito.
«Non lo so. Mi piace rivedere il loro amore, che è unico e speciale, e constatare come nonostante tutto lui sia lì per lei e viceversa. Vedere lei ricordarsi anche se per pochi minuti e osservare il loro amore essere sempre uguale...mi sento talmente coinvolta da piangere ogni volta un po' di più.» piango ancora di più.
«Si, ma ti fa soffrire, perché continuare a guardare qualcosa che ti rattrista?.» sembra un bambino in cerca delle spiegazioni del mondo.
«Spesso le cose che ci fanno soffrire sono anche quelle che ci danno la felicità. Nonostante le lacrime, questo film mi rende felice.»
«Mi capita per i film, ma anche per tanto altro.»
Si, Alex, mi è capitato anche con te.
«Ci sono affezionata, che posso farci?.» chiedo sorridendo.
«Ogni tanto prova ad affezionarti a qualcosa che ti rende solo felice, tralasciando lo step della sofferenza.» mi stampa un bacio sulla testa.
«Grazie, è stata una giornata bellissima. Non ne passavo così da tanto tempo.» mi afferra il viso dal mento con una delicatezza disumana.
Mi accarezza le labbra con le sue, e successivamente mi bacia.
E' un bacio lento e leggero.
Il mio cuore si riscalda piano piano.
E credo che anche Alexander stia sentendo la stessa cosa.
«Possiamo rimanere qui stasera?.» gli chiedo, staccandomi appena.
«Possiamo fare tutto ciò che vuoi.»
Adesso vorrei solo restare con te.