Immagina per lucy08novembre2001
Scusa per l'attesa, spero ti piaccia 💚
Bussano alla porta.
-Amore vai tu?- grida Aaron dal salotto, poso il libro, scendo le scale ed apro la porta.
C'è una ragazza, alta, capelli castani e occhi chiari.
In mano ha una foto ingiallita, la riconosco.
Un'ondata di tristezza mi assale.
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Diciassette anni prima
(T/n ha 16 anni)
Ero in bagno, aspettavo impaziente una risposta.
Non sapevo cosa volessi davvero.
Presi un bel respiro e guardai il risultato.
Due tacche rosse.
Ero incinta.
Le lacrime mi offuscarono la vista e chiamai subito Ian.
-Ian?... Stasera possiamo vederci?... Si... Si... Non so, magari vengo da te... Mh mh... D'accordo... A dopo... Ti amo-
Mi guardai allo specchio, tirando su la maglia.
Si notava?
Non ancora, o forse si.
Quella sera andai a cena dal mio ragazzo, prima l'avrei detto a lui, poi ai miei genitori...
Eravamo seduti sul divano, avevo mantenuto il segreto tutta la sera -Ian- gli presi le mani.
-Cosa?- si voltò.
-È da qualche settimana che mi sentivo strana, sai, te l'avevo detto- dissi.
Lui mi guardava storto, ancora non aveva capito -Si-
Non riuscii a trattenere il sorrisone glielo rivelai -Sono incinta-
Lui era scattato in piedi -Cosa?-
-Si, aspetto un bambino-
-Ah.-
-Non sei felice?- il sorriso si spense.
-Si, certo, solo che hai solo sedici anni. L'hai detto a tua madre?- domandò invece di essere contento.
-Non ancora- giocherellai con una ciocca di capelli.
-Forse dovrebbe saperlo-
A casa
-No. Tu non lo tieni t/n-
Non pensavo avrebbe reagito a questo modo.
Era frustrante, perché solo io ero felice?
Avevo una nuova vita in grembo e sembrava che nessuno se ne curasse.
-Non ucciderò qualcuno che deve ancora nascere mamma, mai e poi mai- mi posai una mano sulla pancia.
-Bene allora porta la gravidanza a termine ma nel frattempo trova una famiglia che possa adottarlo. O lo dai in adozione o te ne vai t/n-
E questa era stata la decisione.
Dare lui o lei in adozione.
Avevo trovato una coppia, avevano l'aria di essere brave persone e rispettava tutti i requisiti necessari.
Così, quando era il momento avevo dato alla luce una bellissima bambina, Isabella volevo che si chiamasse.
La guardai l'ultima volta prima che la portassero via da me per sempre, così piccola e indifesa mi stringeva il dito nella sua mano minuta.
Non volevo che la portassero via ma non volevo nemmeno finte sotto un ponte.
Di Ian non c'era niente da dire, se non che era uno stronzo.
Mi aveva chiamata dopo diversi giorni dalla notizia e mi aveva mollata.
-Non sono pronto per diventare padre, né per stare con te per sempre, mi dispiace, ciao- erano state più o meno queste le parole che aveva usato.
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-Mamma?-
-I... Isabella?- non posso crederci.
Non posso credere che mi abbia trovata.
Dopo tutti questi anni, finalmente posso vedere com'è diventato la mia bambina.
È rimasta da noi per cena, avevo raccontato ad Aaron di Ian, di mia madre e di Isabella.
Fortunatamente era comprensivo e aveva accettato subito il fatto che lei ogni tanto venisse da noi.
Va d'accordo con Jack e adora giocare insieme a Luke nonostante siano entrambi molto più piccoli di lei.
Magari, dopo tanti anni, finalmente è la mia occasione di riscatto.
Posso dare ad Isabella la madre che avrei sempre voluto essere per lei.