100 Days || нуυηℓιχ

By fantasMinho_12

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[OMEGAVERSE] "100 giorni per te di innamorarti di me..." "È impossibile" "...e 100 giorni per me per dimostra... More

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By fantasMinho_12

//Jisung//
Hyunjin ha preso il suo tempo nella sua stanza e mentre noi eravamo nella stanza di Changbin hyung, se n'era andato al terzo piano.

Ovviamente l'ho seguito e non ho parlato affatto. Ci siamo lanciati due occhiate da cui abbiamo capito tutto e lui ha fatto i fatti suoi.

Mi sono posizionato all'angolo formato dalla libreria e la parete della porta. Seduto per terra con la schiena appoggiata al muro a guardare il mio amico sfogarsi nella sua danza.

L'ho guardato. L'ho ammirato. L'ho osservato.

Ora ha finito di ballare e sta seduto per terra sui talloni. Respira abbastanza affannosamente e la sua schiena si alza e si abbassa.

Lo fisso come ad aspettare il momento giusto per andargli incontro.

È così sudato che la sua maglia si è del tutto appiccicata alla sua pelle lasciando in bella mostra ancor di più i suoi muscoli.

Ma poi lo vedo sporgersi ancor di più in avanti e aggrotto le sopracciglia allarmandomi un po'; senza però muovermi dalla mia postazione.
Aspetto un cenno da lui, qualunque, finchè appunto lo ricevo.

Sento un piagnucolio, un singhiozzo. E qualche altro a seguire.

Sta... piangendo...?

"Hyunjin.." lo chiamo con un filo di voce alzandomi in piedi e andandogli vicino.

Mi rialzo in piedi andando a chiudere meglio le porte, ritorno da lui e mi siedo a gambe incrociate accanto al suo corpo.
Lentamente lo libero della sua maglia e asciugo il suo corpo prima di abbracciarlo e stringerlo meglio.

"Liberati, Hyun. Tranquillo" lo rassicuro tenendolo stretto tra le mie braccia.

Dio....

* * *

//Felix//
Sono le 23.30 spaccate.

Silenzio più profondo di così tra me e Changbin hyung non c'è mai stato.

Siamo nella sua stanza, io seduto sul letto a gambe incrociate mentre lui è seduto nell'angolo opposto.

Tutto

Non parliamo e rimaniamo così a contemplare ancora il silenzio, entrambi abbiamo finito di parlare, anzi io non ho parlato affatto.

Mi ha raccontato tutto

Al contrario di quelle persone che cercano di nascondere la verità per difendere se stessi, mio cugino ha invece detto tutto.
Non che avessi dubbi certamente.
E con tutto intendo sul serio, letteralmente tutto.

Adesso il silenzio è piu che altro perché ci stiamo facendo i cazzi nostri e non ne stiamo più parlando.

I miei pensieri riguardo alla storia? Nulla.
Non so a che pensare, non so. Boh.

"Sei arrabbiato, Felix?" domanda guardandomi e staccando di poco il mio nome dalla parola prima.

Curvo le labbra verso il basso e inspiro dell'aria.
"No, hyung no." rispondo esalando "Perchè sono contento che hai detto tutto" sorrido leggermente.

"Guardi sempre il positivo Felix... anche quando manco devi" bofonchia abbassando di nuovo lo sguardo.

"Hyung, se sei realmente dispiaciuto a me non cambia, allora sono 'grato' che almeno ti sei reso conto, che quello che hai fatto è stato sbagliato e che non vuoi ripetere lo stesso errore" spiego con un tono di voce pacato e calmo.

"Ma non è lo stesso giusto"

Lo osservo per un attimo, gattono verso di lui e mi siedo vicino, metto una mano sul suo ginocchio prima di sporgermi e abbracciarlo.

"Ti amo tanto lo sai, no?" gli chiedo abbracciandolo forte.

"Sì, anche io pulcino" sorride e ricambia la stretta abbracciandomi anche lui.

Mi stacco un po' sistemando i suoi capelli dietro le sue orecchie, gli sorrido ampiamente e amorevolmente.

Nel momento in cui sto per aprire la bocca, sentiamo un bussare alla porta e entrambi esclamiamo un 'avanti' per lasciar entrare e ci troviamo Han con la sua maglietta grigia... bagnata... davanti.

"Che hai fatto?" ridacchio guardandolo e alternando gli occhi dalla macchia ai suoi occhi.

Il bruno sospira pesantemente guardando con disgusto la macchia.
"Stai zitto e vai da coso. Da Hyunjin." mi dice con uno sguardo che mi porta soltanto a ridere "Io mi do una sistemata"
"E poi è anche tardi quandi a dormire" mi ordina puntando alla porta.

Alzo le mani in segno di resa e dopo un abbraccio a Changbin e ad Han che si era spogliato della maglietta, esco dalla stanza e me ne vado nella mia.

Il mio sorriso intanto svanisce perchè comincio a pensare a cosa fare ora. Sono solo, non ho Han al mio fianco, non ho Seungmin che se mi succede qualcosa mi possono aiutare.

Ok, devo essere forte. Dopotutto non succederà nulla, tanto è semplicemente Hyunjin. Lui a me non farebbe nulla di male. Non potrebbe lo stesso.

Arrivato di fronte alla porta deglutisco, poggio la mano sulla maniglia e la apro addentrandomi nella stanza.

Vengo comunque inghiottito dall'ansia un'ennesima volta.
Con tre respiri profondi mi addentro, finalmente.

I miei occhi finiscono subito sul letto dove si trova il corvino.
Indossa solo dei pantaloncini sportivi e l'elastico dei boxer è visibile.

Versace anche questi. Hai più lui roba di Versace che io di Louis Vuitton a sto punto.

Sì, sono ricco. Ma le cure di mamma ci avevano portato a dare tanti soldi via per i migliori trattamenti.

Non ha nient'altro addosso, sta guardando il telefono e i suoi capelli sono sparsi ovunque.

Guardo un attimo altrove prima di guardare lui. Con qualche passo raggiungo il lato del letto dalla sua parte, lui sposta le gambe piegando le ginocchia stando comodo mentre io ho più spazio per sedermi lì.

Cosa dico... non so che cosa dire. Non posso cominciare una conversazione se non so fottutamente come iniziarne una.

Deglutisco e questa volta faccio una smorfia di dolore in quanto mi faccio male compiendo l'azione.

"Che vuoi fare seduto lì?" chiede facendomi alzare lo sguardo, intimorito, e guardarlo.

"No è che..." tento di parlare strozzandomi con la mia stessa saliva ma ricomponendomi "abbiamo parlato. Io e Changbin" rivelo.

Hyunjin rimane semplicemente in silenzio a guardare il telefono ma so che mi sta ascoltando.

"E ora niente... so quello che magari tu non mi volevi dire" aggiungo mantenendo la voce bassa.

Ancora nulla. Non parla ma poi sposta gli occhi su di me mettendomi terribilmente in soggezione.

Lo sento sbuffare e con un sorriso sposta la mascella di lato.
"La tua reazione che è stata, principessa?" mi chiede "Eri scioccato... arrabbiato... o visto che è tuo cugino non gli hai detto nulla?" chiede quasi come se la risposta già la sapesse.

Lo guardo in quell'esatto momento, quando smette di parlare. Alza le sopracciglia indicandomi anche con il mento.

Il suo sguardo su di me è terribilmente disagiante. Il suo paio di occhi nella mia mente appaiono come tanti altri che mi fissano e guardando male.

Ma non posso tenerlo dentro per tanto perché a sentirsi male sarò io.

Deglutisco e rispondo con voce piana.
"Non ero arrabbiato." inizio e lui mi guarda intrigato assottigliando gli occhi "Non ne avevo motivo perché, allora: si è scusato, ha capito il suo errore e- e n-niente"

Lo guardo voltare la testa verso la tenda chiusa della terrazzina e tendere la mascella. Lo continuo a guardare con delusione osservandolo.

Deglutisce e abbassa lo sguardo sulle sue dita, le sue palpebre tremano leggermente e poi mi guarda distogliendo subito lo sguardo.

Sospiro silenziosamente alzandomi in piedi per andare in bagno, ma anche lui all'improvviso si alza in piedi e mi inchioda senza preavviso al comò stando davanti a me.

Guardo in alto verso i suoi occhi.

"Se fossi stato io al suo posto..." domanda guardandomi negli occhi intensamente "avresti fatto lo stesso?"

Alle sue parole sbatto le palpebre un paio di volte confusamente.
"Ma che vuoi dire? Hyunjin, f-forse l'avrei detto non lo so." rispondo sincero "Changbin è mio cugino ed è anche un'altra cosa che non mi ha 'permesso' di prendermela con lui" ammetto infine evitando il suo sguardo.

//Hyunjin//
Felix è andato in bagno per rinfrescarsi e prepararsi per andare a dormire.

Dopo quello che ha detto io non ho più ribattuto e mi sono spostato lasciandolo andare.

Rimane però il fatto che alle sue parole mi sono un po' offeso, lo ammetto a me stesso.
Ma non posso biasimarlo poichè è giusto che pensi così, del resto pensandoci: l'avrei fatto anche io.

Vado a sedermi nella mia parte del letto sospirando un'ennesima volta in neanche cinque minuti.

Quanto stress

Faccio un respiro profondo e apro il mio cassetto del comodino per assumere le mie medicine quando noto una scatoletta in velluto color perla. La fisso cercando di ricordare perchè ce l'avessi.
Quando mi ricordo e ingrandendo gli occhi mi sbatto il palmo della mano sulla bocca.

Sono così stupido... avevo dimenticato di-

Sentendo uno scatto della serratura, mi massaggio la mascella per non destare sospetti, Felix si siede sul letto e rimane così per un po' di tempo finchè non si sdraia.

Dal riflesso nello specchio riesco a vedere che mi dia le spalle quindi afferro subito la scatola color perla e la apro.

Ok, c'è ancora...

Inspiro l'aria profondamente, mi sdraio col ginocchio sinistro piegato, fisso un attimo il soffitto e poi volto la testa verso destra, verso di lui.

Mi schiarisco la gola prima di allungare la mano e picchiettare sulla sua spalla.
Aspetto che si giri e mi dia la sua attenzione.

Infatti fa come mi aspettavo e si volta guardandomi con uno sguardo neutrale.

"Ho una cosa per te. Dovevo dartela tempo fa però me ne ero del tutto scordato." spiego mostrandogli la scatoletta "Spero che ti piaccia" aggiungo aprendo la scatola e mettendomi seduto a gambe incrociate come anche lui fa.

Osserva la scatola aperta tutt'ora confuso.
"Non sto capendo" dice quindi sorridendo leggermente.

"Allora. Questa è per te" ripeto estraendo il gioiello e mostrandoglielo meglio.

È una collana con un ciondolo di una mezzaluna rovesciata. Spero col cuore che non la rifiuti.
Non può, non deve.

Non è mio

"Non ho parole, Hyunjin." sorride leggermente "È bellissima" sussurra poi allungando esitante la mano volendo toccare la collana, ma ritrae la mano.

"È tua, principessa" gli do e mi avvicino di più facendogliela indossare.

Faccio attenzione a dove e come metto le dita con questa collana perché non posso assolutamente rovinarla.

Attacco il gancetto al giusto anellino e mi sposto guardandolo.
"Ti sta benissimo..." sussurro guardandolo.

Ma quello che lui non capisce dai miei occhi, dal mio sguardo, è che sono mortificato di non avergli dato questa collana prima. Quando più forse ne avrebbe avuto bisogno.

Sono anche sollevato che me ne sono ricordato; sento anche una sensazione strana... che non proprio pena ma... dispiacere tipo.

Lascio stare e sospiro abbozzando un piccolo sorriso vedendolo guardarsi allo specchio dell'armadio.

"Grazie Jinnie" sussurra e mi abbraccia strettamente avvolgendo le braccia attorno al mio collo.

Lo abbraccio anche io nascondendo il viso nell'incavo del suo collo e inspiro il suo profumo.
Un profumo che mi fa sentire bene, come a casa.

Anche se per lui non è così

* * *

È mattina presto, le 6.30 .
Mi sono svegliato e ho subito spento le sveglie per non disturbare la principessa addormentata.

Mi sono alzato, mi sono preparato e ora sono in cucina a prepararmi un caffè.
Orribile.

Sorseggio un po' del caffè schifandomi subito per il pessimo sapore che possiede.
Lo stesso ignoro questo fatto continuando a berlo trattenendo la nausea che provoca nonostante i miei sforzi.

Non posso farci nulla e non voglio svegliare Felix perchè non voglio farmi le scale per salire, entrare in camera, avvicinarmi al letto e urlargli nell'orecchio rovinando la mia voce di prima mattina.
E dire che poi devo andare a lavorare...

Ad un certo punto mi blocco del tutto, con il mio bicchiere a mezz'aria. Dei passi si fanno sempre più vicini e forti. Sono passi di qualcuno che sta camminando scalzo e si sta avvicinando qui.

Guardo verso l'entrata della cucina e aspetto che la persona appaia così la insulto o le parlo o niente.

Nel momento in cui comincio a sentire più tensione, la faccia sorridente di Han sbuca dalla porta con un sorriso fastidiosamente adorabile.

"Brutto stronzo, ho preso un infarto" dico subito espirando l'aria che avevo trattenuto dall'ansia.

Lui al contrario ridacchia mentre si avvicina.
"Sono bellissimo invece"
Si solleva con le braccia e si accomoda sul ripiano del lavandino portandosi su anche le gambe e incrociandole.

Nel mentre io rimango proprio lì accanto a fissarlo e sorseggiare il mio caffè, con sguardo giudicante come è di mia natura.

Lui mi copia l'espressione facendo lo scemo come sempre; ridacchio leggermente e dopo aver finito il caffè getto il bicchiere nel lavandino e mi appoggio su una delle sue ginocchia sentendo un po' la mia stanchezza passare.

La mia medicina

"Come ti senti?" mi chiede. Quasi come se mi avesse letto nel pensiero.

"Non saprei. Bene... meglio" ridacchio ricordandomi, sia io che lui, quando ero svenuto e poi mi aveva chiesto come stessi.

"Anche con..." pausa un attimo guardandomi negli occhi come per mandarmi il messaggio attraverso il contatto visivo "?"

Capendo annuisco e mostro un sorriso 'piatto' riducendo le mie labbra a una linea retta.
"Spero solo che tutto questo finisca presto... comunque sia, io me ne devo andare ora." affermo e sospiro "Rimani o ti lascio a casa?" chiedo.

Cammino verso l'uscio della cucina, con le mani abitualmente nelle tasche dei pantaloni per cui i lembi della mia giacca stanno buttati dietro.

"No rimango. Faccio compagnia ai due e poi vado via da solo" annuisce e scende dal ripiano solo per andare al frigo.

"Fai come a casa"

"Come sempre. Ciao, Hyunjin" mi saluta e ricambio prima di uscire per davvero dalla cucina.

Prendo il mazzetto di chiavi della macchina e scendo in garage, salgo in macchina accendendo il motore e esco in strada guidando sulla strada.
Sono già stanco.

Il solito semaforo mio nemico diventa rosso e quindi mi fermo, intanto prendo il telefono e lo connetto col bluetooth alla radio per poi selezionare una canzone e alzare il volume.

Quando il semaforo diventa verde, riparto e in breve arrivo a destinazione, archeggio la macchina prendendo le chiavi, scendo e mi dirigo verso le scale.

Tengo lo sguardo un po' basso pensando a tante cose. Troppe cose forse.

Scuoto la testa come a voler staccare dei post it dai capelli. I pensieri sono i post it e non sono attaccati ai miei capelli ma al mio cervello.

Mentre cammino salendo le scale con lo sguardo ancora basso, quando alzo gli occhi mi ritrovo Taehyung che mi stava sorridendo in modo strano.

Tiene le mani in tasca, dei pantaloni come me. Vestito con un dolcevita nero, una giacca nera anche questa, pantaloni a sigaretta e stivali. Rigorosamente neri.

Copione

Tranne forse per la collana d'oro che pende dal suo collo.

"Ti sei svegliato e hai deciso di diventare me?" chiedo divertito, senza darlo a vedere.

Lui abbassa leggermente la testa e emette una risatina delicata portandomi a sorridere leggermente.

"Oggi ho voluto essere più formale." risponde "Dopo porto Pamela fuori a pranzo e volevo... boh hai capito" afferma e nel frattempo le sue guance toccano un colorito più scuro del rosato.

Come se le altre volte non lo sia mai , penso fra me e me sorvolandoci.

"Che dici, mi fai entrare?" chiedo facendo tremare la gamba sinistra due volte.
Mando la testa leggermente all'indietro guardandolo e aspettando che faccia qualcosa.

"No guarda." risponde con ironia roteando gli occhi "Dai, andiamo insieme" esordisce prendendomi a braccetto e trascinandomi all'interno della struttura.

Mi lascia molto stranito il suo comportamento. Come mai tutto questo entusiasmo nel vedermi?

"Il tuo nido non ti da più comodità?" chiedo quando noto e mi accorgo che si è fermato al mio piano e sta entrando con me nella sala delle prove vocali.

"Il mio nido mi ha dato modo di farmi un giro per la casa di qualcun altro" risponde guardandomi con le sopracciglia alzate.

Sorrido sbuffando alzando un angolo della bocca e roteo gli occhi.
Sto ragazzo dio... non so se mi dia fastidio o se mi faccia piacere la sua presenza.

Per Felix almeno devo compiere il contrariante sacrificio di familiarizzare con lui.
Ne varrà la pena forse.

In lontananza, verso l'altra parte dell'aula vedo Jihyo controllare le scatole di cibo.

Si rimane anche a pranzo yeee....

Oltre a Jihyo, scorgo la figura di Pamela camminare velocemente nella nostra direzione e abbracciare Taehyung saltandogli addosso, io rimango composto, eretto in piedi a guardare altrove intanto che terminano di congedarsi.

La bionda quindi mi saluta con un cinque della mano e un ampio sorriso felice.
Tale e quale lei.

Poi però, sorprendentemente Taehyung stesso la liquida lontano dicendole di andare a prendere velocemente una bottiglia d'acqua al ritorno in quanto lei stessa stava uscendo dalla sala.

Rimaniamo soli in mezzo a un tratto di pavimento vuoto, io a contemplare il nulla e lui l'uscio.

"Il tuo ex... ho visto il tuo ex l'altro giorno" comunica e subito la rabbia attiva il bollore del mio sangue.

Non dico semplicemente nulla, chiudo gli occhi prendendo un respiro profondo e aspeto qualche attimo prima di aprire bocca e far uscire un suono.

"Ho presente." dico brevemente " Non ne parliamo, sarebbe gradito" aggiungo e giro la testa verso di lui facendo una smorfia di fastidio e assottigliando gli occhi.

Mio dio...

Subito lo noto annuire e zittirsi.
Dopo un po' lui si siede e quasi prendo paura che sia caduto, e invece aveva una sedia dietro di sè.

"Oggi vi guardo. Sono un ospite speciale, un critico, perciò trattami bene" borbotta, incrocia le gambe e unisce le mani incrociando le dita fra di loro.

"Anche... tu" ribatto a denti stretti, girando la sua sedia dall'altra parte col piede, senza distorcere la mia posizione naturale.

Mamma mia

* * *

Finalmente ho concluso con tutti gli impegni di oggi, ma sono a corto di fiato sul serio.

Alla fine di tutto sono andato in palestra e ora sono ancora qui ad asciugarmi il sudore con un panno.
Non c'è più quasi nessuno in quanto se ne stanno andando tutti, uno ad uno.

Deglutisco e mi lecco le labbra abbassando la testa; tengo le braccia a penzoloni coi gomiti sulle ginocchia, quando all'improvviso sento il suono di notifica che ho per gli eventi del calendario.

Prendo il telefono e lo apro controllando cosa mi fosse appena arrivato e i miei occhi rimangono incastrati nello schermo, più precisamente alla scritta, il cosiddetto titolo dell'evento.

Compleanno di principessa🎀
data : 15 luglio

"Mhh..." mugolo e respiro malamente allo stesso tempo.

Dopodomani. Il giorno dopo il giorno della partenza del malessere di suo cugino. Sono sicuro che per questo ci rimarrà di certo malissimo, ma poi lo renderò felice di nuovo.
Spero.... con quello che ho preparato spero col cuore che ne rimanga felice.

Ho anche preso il giorno libero apposta per essere sicuro che vada davvero tutto secondo i piani.

Lo stress...

Mi alzo dalla panchina e stiracchio la schiena inarcandola all'indietro, non mi preoccupo nemmeno di cambiare del tutto che tolgo solo la maglietta a compressione, zuppa e appiccicata al mio corpo per cui sento il tessuto bagnato venir trascinato verso l'alto mentre lo tolgo.

Come il mio asciugamano lo lancio dentro il mio armadietto, prendo un nuovo asciugamano e mi pulisco velocemente, afferro una nuova maglia e la indosso.

Mi sistemo un'ultima volta e con le mie cose esco dal posto salutando la sicurezza e coloro che erano rimasti. Raggiungo la mia macchina, salgo e parto verso casa.

La stanchezza mi sta uccidendo tanto che non riesco a stringere bene il volante manco con una mano.
Ma resisto e più presto di ciò che mi aspettavo arrivo a casa.

Parcheggio velocemente la macchina davanti alla struttura, esco e dopo le poche scale entro e chiudo la porta accasciandomi contro essa, sentendomi per davvero un budino.

Lentamente scivolo seduto a terra e sospiro sonoramente prima di venir colpito da una botta di energia per cui rizzo in piedi e alzo gli occhi verso le scale quando....
All'angolo dei miei occhi, davanti alla sala pranzo alla mia sinistra appaiono delle borse accumulate assieme.

Sono le sue

Mi mordo il labbro inferiore per evitare di esultare. Senza badare troppo a quelli, salgo le scale e entro in camera mia, piano perchè Felix dorme. Me la svigno in bagno, mi lavo solo il torso davanti al lavandino con acqua tiepida.

Mi riasciugo e poi indossando vestiti più adatti vado a letto.
Mi sdraio con delicatezza e cautela, lo guardo per qualche attimo che abbraccia il suo peluche medio.

Piano piano glielo sposto e avvicino il suo corpo al mio abbracciandolo dolcemente.

Buona notte.

''''⛓️''''

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