Sweet Hell

By eenJoyyy

81.3K 3.1K 574

Kyla ha sempre avuto una vita ordinaria, niente di nuovo. Sempre i soliti quattro amici, esce una sola volta... More

it's just the beginning
so, you are Kyla?
You're an asshole
A little secret.
What the hell is going on?
I'm surrounded by lies
Blaze.
It's a party, have fun.
Truth or Dare? pt.1
Truth or Dare? pt.2
Don't play, Kyla.
Kyla: 1 Alexander: 0.
Why?
I can't.
Emma.
I still have your shirt.
Girls night pt.1
Girls night pt.2
No love.
Marisa.
The eyes...they never lie.
Alexander.
This isn't your first try.
Privacy.
Feelings.
Are you okay?
Last race.
College.
Noah.
James, what the fuck?
My first College party.
Insecurity.
Study with me.
Welcome back Marisa
Where are we?
It's Always my fault.
The Wood.
If you want, i'm here.
Don't you dare.
I'm obsessed with you.
We missed you.
You saved me.
Please, don't leave me.
Finally you came back.
I wanna see that dress on the floor.
We're six people in one house.
I'll always love you.
Why does everyboy knows him here?
Finally we can go out all togheter.
I'm not cheating on you.
Happy Birthday, Alex. pt.1
Happy Birthday, Alex. pt.2
Let's spend some time togheter.
Go away.
I can do to you everything you read.
Don't you dare.
Don't fight.
Love.
My sweet hell.

So it's a secret?

1.3K 60 13
By eenJoyyy

La mattina dopo la gara è più traumatizzante di quanto mi aspettassi.

E non solo per la gara.

Ma sia per la sbronza sia per...quello.

Il bacio con Alexander mi ha fatta addormentare piena di dubbi ma allo stesso tempo con una serenità tale da farmi chiudere gli occhi col sorriso.

«Signorina Verity, è sveglia? la colazione è pronta.» riconosco la voce di Albert e gli faccio sapere che scenderò tra pochi minuti.

Mi do una sistemata e scendo per la colazione.

«Buongiorno a tutti.» mi siedo salutando con un sorriso i presenti al tavolo, tra questi non c'è Alexander.

«Ma dove si è cacciato quel maleducato? è ancora a letto?.» Eva chiede ad Albert che annuisce.

«Qualcuno di voi lo va a prendere? gli devo parlare.» i Wood scuotono energicamente la testa facendo capire che non ne hanno proprio voglia.

Io sto prendendo un po' di succo quando Eva mi guarda con un ampio sorriso sul volto.

Capisco subito le sue intenzioni e dico subito di no.

«Per favore tesoro!.» sbuffo e mi alzo, accontentandola.

Salgo le scale e arrivata davanti alla porta di Alex, un brivido mi percorre la schiena.

«Alexander? tua madre vuole parlarti.» la porta si apre un poco, e capisco che devo entrare.

Prendo un bel respiro di incoraggiamento ed entro nella stanza semibuia.

Alexander ha un'aria freschissima, come se fosse uscito dalla doccia da poco, e ad aumentare la mia convinzione è il fatto che ha solo il sotto tuta addosso.

«Buongiorno, tornado.» incrocio le braccia e lo guardo.

«Buongiorno, Alex. Devi scendere.» lui annuisce e si alza, continuando a fissarmi.

Mi sorride e si avvicina, dando un brivido al mio basso ventre.

Mi prende dai fianchi e mi avvicina a se.

Mi lascia una scia di baci sul collo.

«Alex...» sussurro il suo nome e provo ad allontanarlo ma non ci riesco, è tutto troppo piacevole.

«Tornado devi capire che se ho un erezione in corso a causa tua, sussurrando il mio nome peggiori le cose.» il suo essere così sincero in queste situazione mi fa diventare le gambe di gelatina.

«Dovresti scendere...o ci verranno a prendere entrambi e ci troveranno in queste...condizioni.» sento il suo sorriso sul collo.

Poi si stacca da lì e mi lascia un lieve bacio a stampo.

«Devo aspettare almeno cinque minuti, sai....» annuisco con le guance in fiamme e lui scoppia a ridere.

«Possiamo però...non-.» mi blocca perché ha capito cosa voglio dire.

«Non dire nulla a nessuno? va bene.» annuisco sollevata e scendo dagli altri che adesso si staranno chiedendo che fine abbia fatto anche io.

«Eccoti, Alex?.» mi schiarisco la voce.

«Mi ha detto di dirvi che scende tra cinque minuti.» Eva annuisce e vedo Noah prendere le sue cose e sparecchiare.

Aiden e James lo seguono a ruota.

Io non avevo molta fame, per questo mangio solo un pancake e bevo un po' di succo.

«Eccoti finalmente.» non mi giro a guardarlo, ma sento che mi sta fissando.

«Guardami quando ti parlo.» ecco la conferma.

Prendo le mie cose e le metto nel lavandino.

«Parlerò davanti a tutti, tanto è una regola che vale anche per loro.» Eva adesso ha l'attenzione di tutti i suoi figli, compresa io.

«Non mi sta più bene il fatto che uscite, tornate quando volete, se tornate, e non fate praticamente nulla tutto il giorno. Questa storia va avanti da troppo tempo.»

«Kyla tesoro, purtroppo anche tu devi metterti in carreggiata, dopodomani inizi a frequentare le lezioni al college, ho già informato la scuola.» rimango pietrificata.

Sapevo che avrei dovuto iniziare...ma non credevo così presto e senza preavviso.

«James e Noah ti faranno compagnia.» loro spalancano la bocca.

«Cosa?! avevamo detto che avevo chiuso con il college.» James protesta ma Eva è irremovibile.

«Avevi detto, è diverso, io non ho mai acconsentito a questa assurda richiesta.» lui sbuffa e si lascia cadere sulla sedia, seguito da suo fratello Noah.

«Aiden e Alexander invece, in quanto più grandi lavoreranno tutti i giorni nell'azienda di famiglia.» Alex serra la mascella e Aiden passa una mano davanti al viso, esausto.

«Posso lavorare da casa almeno?.» Eva annuisce.

«Purché lavori. Ho detto tutto quello che vi dovevo dire, siete liberi di andare.» mi poggio con la schiena al bancone della cucina, poggiando anche i palmi delle mani.

«Chiamerò Leonardo, per capire come funziona, abbiamo gli stessi corsi a quanto ho capito.» dico, guardando James e Noah.

«Menomale, così almeno tu avrai qualcuno con cui condividere le lezioni.» Noah a quanto ho capito, inizia per la prima volta proprio come me.

«Posso chiedergli se conosce qualcuno che fa gli stessi corsi tuoi.» lui annuisce.

«Sarebbe l'ideale.» annuisco e tiro fuori il cellulare, cercando in rubrica il numero di Leo.

«Adesso gli verrà più facile provare ad infilarsi nelle tue mutande.» mi aspettavo un commento da parte di Alexander, perché era ovvio.

«Ma se è un coglione, io lo conosco, è un idiota.» Aiden si alza in piedi e scoppia a ridere.

«Ci aveva provato con Emma qualche mese fa, un caso totalmente perso.» Alexander alza gli occhi al cielo.

«Come volete. Comunque vado a correre, ci vediamo dopo.» lo salutiamo e ognuno di noi fa qualcosa per non restare con le mani in mano.

Io chiamo Leonardo per farmi spiegare bene come funziona in questa scuola.

«Allora Kyla, devi solo procurarti un tablet e un computer, oh e una borsa dove metterli.»

«Tutto qui?.» chiedo, perché mi aspettavo una lista di libri di testo infinita.

«Si, quando arrivi passa dalla segreteria, ti daranno i codici per tutti i libri digitali delle singole materie, che scaricherai sul tablet. Il computer ti servirà per relazioni, temi, tesine eccetera.» annuisco anche se non può vedermi.

«Mi aspettavo qualcosa di più complicato, ma sono felice che non sia così.» lo sento ridere.

«Quindi inizi dopodomani hai detto?.»

«Già, non mi hanno dato molto preavviso ma va bene così.» faccio una piccola risata che lui imita.

«Vuoi...non so che ti venga a prendere io? magari solo per il primo giorno. Non posso permettere che tu ti perda.» ci penso un po' su.

E se accettassi e lui si facesse delle idee sbagliate?

No, non credo che si illuda per così poco, giusto?

«Va bene» sento Leonardo fare un respiro di sollievo.

«Grazie dell'aiuto Leo, adesso però devo andare.»

«Si, tranquilla.» sospiro e mi butto sul letto, a peso morto.


***

«Guardatela...dorme come un angioletto.»

«Non ti azzardare a svegliarla.»

«Prendete un pennarello, vi prego.»

«Smettetela, coglioni, o sarà in ritardo per stasera.»

Sento risate e frasi ma non connetto bene.

Quando apro gli occhi e vedo quattro teste non ci metto molto a collegare.

Mi alzo di scatto.

«No ma dico, siete scemi?! mi sono presa un infarto, non siete un bello spettacolo da appena sveglia.» sto mentendo, ma non c'è bisogno che lo sappiano.

«Oh cara mia, noi siamo la cosa più bella sulla faccia di questa terra, non puoi mentire ai quattro demoni della bellezza.» ovviamente Aiden è montato più della panna, ma il fatto che i suoi fratelli non dicono nulla a riguardo, mi fa capire come tutti lo siano ma solo Aiden abbia il coraggio di dirlo apertamente.

«Va bene demoni, adesso uscite.»

«Tornado, stasera siamo tutti a casa di Mason, quindi preparati che tra poco usciamo.»

«Tutti chi?.» chiedo ad Alexander.

«Tutta la città, praticamente.» mi risponde James, e io annuisco.

Non so cosa mi aspettassi come risposta, ma allo stesso tempo sono scioccata.

«Ah, Kyla, ma hai parlato con Leonardo?.» Noah stava per uscire, ma si è ricordato di Leonardo e si è fermato.

E non è stato l'unico, perché Alexander, aggrappandosi allo stipite della porta, si è tirato indietro rientrando nella stanza.

«Si, ha detto che non abbiamo bisogno di libri di testo, ci basta un tablet e un computer.» annuisce e Alexander esce.

«Oh e si è anche offerto di accompagnarci a scuola, ci viene a prendere domani mattina.» Noah annuisce ed esce seguendo il fratello.

Dovrei prepararmi.

Scelgo di indossare un vestito rosa un po' sopra il ginocchio e gli stivaletti bianchi al posto dei tacchi.


***

Arriviamo a casa di Mason e con mio grande stupore, sembra davvero esserci tutta la città.

Intravedo Karol e corro da lei.

«Ti avevo detto che ci saremmo riviste presto, no?.» lei mi abbraccia quando mi riconosce e cominciamo a parlare.

«Brave stronze traditrici!.» Emma si butta sul divanetto su cui siamo sedute io e Karol e insieme a lei torniamo a parlare di tutto e tutti.

«A proposito...i Wood.» annuisco.

«Dovremmo essere gelose fradice siccome vivi con i nostri fidanzati, ma non lo siamo e sai perché?.» Emma pronuncia queste parole e subito dopo scuoto la testa in segno di negazione.

«Illuminami.» bevo il contenuto del mio bicchiere.

«Perché è palese che tu e Alexander scopate.» ed ecco che mi va tutto di traverso.

Non so se sia per la brutale sincerità di queste due o perché in fondo qualcosa di vero nelle sue parole c'è.

«Non scopiamo! in verità ci odiamo.» loro alzano un sopracciglio, facendomi capire che non se la bevono proprio.

«Non posso farci niente se non mi credete. Perché pensate una cosa del genere poi?.»

«Perché non vi staccate mai gli occhi di dosso.» inizia Emma.

«Poi perché quando qualcuno ti gira intorno lui lo incenerisce con lo sguardo, e a volte anche con le mani.» continua Karol.

«E perché l'aria di tensione sessuale, e anche mentale, che vi gira intorno è unica.» alzo gli occhi al cielo e continuo a bere.

«Voi siete pazze, completamente.»

«Siamo realiste cara mia, a differenza vostra.» Karol continua a bere e ridere.

«Che poi capisco che è stato tradito ma-.» blocco Emma sul nascere.

«Alexander è stato tradito?!.» quasi urlo ed Emma si copre la bocca con la mano.

«Cazzo.»

«Nono, niente "cazzo" adesso tu parli.» lei sbuffa.

«Non l'hai sentito da me ma...Aiden mi ha detto che Brittany l'ha tradito qualche anno, o mese fa, non ho capito bene. Lui dopo questo ha avuto un brutto periodo addirittura è arrivato al punto di drogarsi, per questo ogni volta si preoccupa sempre per tutti e non vuole che nessuno soffra, ha paura che qualcuno possa soffrire come è successo a lui.» non ne sapevo nulla.

«Oh porca troia.» Emma abbassa lo sguardo e io comincio a cercare Alex con lo sguardo.

Non lo trovo.

Sento il bisogno di parlargli, anche se non sono sicura che sia la cosa giusta da fare.

Sto per alzarmi quando Emma mi ferma.

«Kyla, no. Non farlo, potrebbe pensare la qualunque se tu adesso ci vai, se gli dicessi tutto potrebbe pensare che provi pietà per lui e fidati che non ne sarebbe per niente contento.» guardo altrove, ha pienamente ragione.

«Quindi l'unico motivo per cui non voleva starmi accanto era che aveva paura che io potessi soffrire.»

«Ti ha detto che non vuole stare con te?.» adesso le mie amiche sono confuse.

Tanto vale parlargliene.

«Abbiamo parlato spesso di questa nostra situazione, e lui mi ha sempre detto che non possiamo stare insieme perché ci faremmo del male, ma in verità non voleva rivivere il dolore e allo stesso tempo aveva paura che in qualche modo potessi sentirlo anch'io.» adesso collego tutto.

Non era per James o perché effettivamente Alex non mi volesse.

Da un lato sono sollevata di aver scoperto la verità, ma dall'altro sento un peso enorme perché non posso credere che Alexander abbia sofferto così tanto.

«Penso che dovresti parlargliene ma tra qualche giorno, non adesso, sarebbe una scelta avventata e stupida.»

«Concordo pienamente con Emma.» annuisco e mi butto a peso morto sul divanetto.


***

«Come ci organizziamo? James e Noah sono completamente andati.»

«Portali tu, io porto Kyla.» Alexander apre la macchina e io subito entro.

«Mi spieghi perché non posso mai portarla io Kyla? mi devi sempre lasciare gli ubriaconi!.» il maggiore dei due alza le spalle con un piccolo sorriso stampato sul volto.

«Alex così ci scopriranno prima del previsto.» scoppio a ridere e lui mi segue, poggiando la mano destra sulla mia coscia.

«Almeno saprebbero che sei proprietà Alexander Wood.»

«Ma se non stiamo nemmeno insieme» continuo a ridere.

«Beh, hai ragione.» torno seria e lui se ne accorge.

«Kyla, va tutto bene?.» sospiro.

Abbiamo detto che non è il momento.

«Si, certo.» gli sorrido.

«Quindi immagino che tu non mi odi più.» lo guardo, poggiandomi con il braccio al sedile.

«Oh andiamo, sappiamo entrambi che non ti ho mai veramente odiato.» riduco gli occhi in due fessure e lo guardo male.

«Devo ricordati quando il primo giorno mi hai definita "dentro una vasca piena di squali"?.» lui scoppia a ridere.

«Volevo vedere se riuscivi a tenermi testa.»

«E ci sono riuscita?.» lui annuisce.

Poi passiamo il resto del viaggio in silenzio, ma per la prima volta è un silenzio confortevole.

Continue Reading

You'll Also Like

18.1K 1.1K 77
Dopo essere stato separato per quattro anni dai suoi fratelli, Charlie ha la possibilità di riavvicinarsi a loro. Ma James ed Elijah ormai vanno alle...
15.1K 77 16
Evan ha un solo modo per non perdere il trono ed è quello di accontentare il padre dandogli un erede, ma non ha nessuna intenzione di sposarsi, per...
592K 7.9K 35
Clara Larrson, una ragazza inglese che, dopo aver conosciuto nella sua ormai patria Italia "il ragazzo della porta accanto", riesce ad uscire fuori d...
428K 11.2K 37
« Sono tua » dico guardandolo negli occhi. « Ridillo » mi ordina. « Sono tua » ripeto, facendo ciò che mi ha chiesto. « Cazzo se sei mia » mormora pr...