"Harry, voglio lo zucchero filato!"
Il mio ragazzo affianco a me rise dal momento che non facevo altro che ridere e parlare a voce alta come una bambina da quando eravamo arrivati al Luna Park quella sera.
"Certo, piccola."
Ci avvicinammo al carretto mentre un bassa signora dai capelli rossi ci sorrise dolcemente mentre con voce calda mi chiese come lo volessi.
"Piccolo o grande, tesoro?"
Senza esitare strinsi la mano ad Harry e risposi sorridendo.
"Quello più grande che riesce fare va benissimo."
Harry si girò verso di me sgarrando gli occhi per poi ridere.
"Quello più grande? Ma lo sai che a te troppo zucchero fa male?"
"Si ma io voglio quello grande!"
Rise di nuovo pagando la signora mentre io presi il mio zucchero filato che era enorme e gli diedi un morso. Il mio naso si ricoprì di zucchero rosa.
Harry corrugò le sopracciglia guardandomi.
Smisi di mangiare e lo guardai confusa.
"Cosa?"
Sorrise.
"Sei sporca qui."
Leccò velocemente la punta del mio naso, prima di ridere ancora.
"E qui."
Leccò parte della mia guancia mentre chiudevo gli occhi.
"E anche qui."
Posò le sue labbra sulle mie in un dolce e lento bacio. Quando si staccò sorrisi mentre continuavo ad ingozzarmi.
"Andiamo sulla ruota?"
Guardò in alto sull'enorme ruota panoramica davanti a noi.
Corrugai la fronte guardandolo, dopo che buttai il bastoncino dello zucchero filato in un cestino.
"No. Lo sai che ho paura dell'altezza."
Mi guardò imbronciato, stessa cosa feci io prima che spostò lo sguardo dietro di me.
"Attenta un'ape."
Sgarrai gli occhi e mi voltai urlando mentre a tradimento mi trascinò alla biglietteria della ruota.
"Sei un grande bastardo."
Rise allegramente pagando la tizia che gli diede due gettoni.
"E tu sei una sciocca."
Mi baciò la fronte e salimmo su una cabina.
Vedevo sempre più lontana la gente e sentivo il mio cuore correre sempre più forte.
Strinsi la mano di Harry che l'intrecciò alla mia e chiusi gli occhi.
"Guarda amore, siamo in alto! Guarda che vista stupenda."
"Non guarderò, Harry."
Mi girò verso di lui quando mi baciò.
"Guardi me, almeno?"
Aprii lentamente gli occhi trovando le sue magnifiche iridi verdi incastrate nelle mie.
"Sei bellissima, ti amo."
Sorrisi arrossendo.
" Anch'io."
Avvertii mal di testa e portai una mano alla fronte.
"Credo che tu abbia ragione sul fatto che troppo zucchero mi faccia male, ora mi fa male la testa."
Rise leggermente e mi baciò la guancia.
"Scendiamo, sciocchina."
Non mi ero neanche accorta che il giro era già finito e che lui era così bello da sembrare irreale.