4° Fantasma

7K 248 83
                                    

Mi strinsi nella copertina di lana mentre mi stendevo meglio sul mio divano. Guardavo annoiata un film in televisione, sorseggiando la mia cioccolata calda.

Sbuffai e spensi il televisore, mi alzai andando verso la finestra. Era tutto bianco, la neve continuava a scendere e vari bambini e genitori camminavo per le strade ridendo. Una coppia giovane si teneva per mano, e mi fecero ricordare di me e il mio ragazzo un anno fa.

Mi voltai notando una nostra foto, sulla parete del mio soggiorno. Mi avvicinai e la presi tra le mani, accarezzandola.

I suoi occhi verdi, impazzivo quando la sera, mi guardavano con malizia facendomi arrossire.

Il suo sorriso infantile contornato da due dolci fossette abbinate a delle labbra a forma di cuore, sempre rosee e carnose.

Quelle labbra che avevano ormai conosciuto a memoria ogni parte del mio corpo, e che ormai non potevo baciare più.

Era il giorno di Natale e mi sentivo così sola, volevo le sue braccia che mi facevano sentire sempre protetta, volevo la sua voce. Volevo sentire la sua voce ancora una volta, che mi cullava la notte. Volevo le sue battutine stupide, che mi facevano ritornare a sorridere.

Volevo lui, volevo il suo amore.

Come un può una così bella persona come te andarsene, in questo modo? Come può il cielo portarti via da me? Che cosa ho fatto, mio angelo?

Non ce la faccio senza di te.

"Mi manchi. Mi manchi da fare schifo, Harry."

Pensai ad alta voce, asciugandomi delle lacrime appene scese prima di sentire un tonfo provenire dalla mia camera.

Mi diressi nella stanza. Il mio gatto, e di Harry, giocava con una mia scarpa.

"Sei stato tu a fare quel rumore, uhm?"

Lo presi in braccio e lo coccolai. Quando vedemmo un libro cadere improvvisamente dalla libreria.

Missy, tra le mie braccia, drizzò il pelo e si nascose tra le mie gambe.

"Missy, tranquilla è solo ..un libro."

Cercai di convicere anche me stessa, ma tutti sappiamo che i libri non si buttano da soli dalle librerie.

Il mio cellulare vibrò.

Nuovo messaggio

- Non piangere, sono qui con te. x

Confusa mi chiedetti chi fosse e quando guardai da chi era stato inviato, mi sentii svenire e il mio cuore cominciò a correre.

Da: Harry

Ma è morto, come fa ad essere lui?

Pensai che dovesse essere la mia testa, che ormai pensava solo a lui e vedevo allucinazioni.

La finestra si aprì di colpo, facendo sollevare le tende da dove entrava vento gelido e neve, che arrivava sul pavimento di legno dove si sciolse in pochi secondi.

Ero impaurita ma allo stesso tempo curiosa. Lasciai Missy sul letto che velocemente scese e corse sotto il letto, osservando i miei movimenti.

Mi alzai andando lentamente verso la finestra, i miei capelli volavano dietro le mie spalle.

"C-chi c'è?"

Il mio letto scricchiolò, abbassandosi da un lato. Il lato dove dormiva Harry.

Anche il suo cuscino di abbassò. Era come se qualcosa o qualcuno si fosse disteso.

"Andiamo, n-non è divertente."

Le mie guance si bagnarono, il pensiero di Harry mi dava alla testa. Stavo impazzendo, lo sapevo.

I fantasmi non esistono, vero?

Chiusi la finestra e rimisi i libri apposto, mi voltai verso il letto, che era ritornato come prima. Ma un anello brillava sul cuscino.

Era il suo anello, il mio preferito con tante scimmiette sopra. Glielo prendevo sempre perché mi piaceva giocarci.

Ma io lo tenevo ormai in una scatoletta, come ci era arrivato lì? Sgarrai gli occhi e mi voltai. La scatoletta era aperta.

Sentii un soffio sul mio collo e avvertii una mano sulla schiena. Di colpo mi allontanai dal letto indietreggiando.

"H-harry?"

Sussurrai prima di inciampare in qualcosa e cadere su di essa.

Le sue scarpe.

"No!" Urlai mettendomi le mani nei capelli e mi alzai andando verso la porta, ma una suoneria molto famigliare mi fermò.

Il mio cellulare squillava sul letto, dove l'avevo lasciato.

ID SCONOSCIUTO

Tremando accettai la chiamata e avvicinai il cellulare all'orecchio.

"P-pronto?"

Qualcuno dall'altra parte del telefono si stava muovendo, sentivo il fruscio.

Nessuno rispose quando parlai per la seconda e terza volta. Chiusi la chiamata e buttai il cellulare sul letto.

Le luci di tutta la casa si spensero, rimaneva quella della luna ad illuminare debolmente la stanza.

Il campanello suonò e cominciai a sudare.

Dovevo andare ad aprire?

Ma è mezzanotte, ed è Natale.

Camminai per la casa, stando attenta a non inciampare in qualcosa. Aprii la porta ma non trovai nessuno, sullo zerbino un mazzo di rose rosse con un bigliettino.

Tramando presi i fiori e chiusi la porta andando in cucina, accesi una candela e aprii il bigliettino.

Buon Natale. Ti amo. Xx

Corrugai la fronte e cominciai a piangere quando riconobbi la sua caligrafia, era leggermente trasandata ma riuscivo a capire perfettamente che era stato lui a scrivere.

Guardai le rose scuotendo la testa.

"Ti amo anche io, davvero tanto. Se solo fossi qui."

Pensai che stessi sognando, non poteva essere vero.

Insomma sto parlando da sola?

Avvertii qualcuno sulla soglia della porta e mi girai, riconoscendo la sagoma alta nell'ombra.

Il suo viso venne illuminato da un raggio di luna, e due pietre verdi brillavano. I suoi occhi erano imbronciati e mi fissavano così forte che mi sembrava di essere toccata. Le sue braccia stavano lungo i fianchi. Sorrisi tra le lacrime e sussurrai.

"Harry."

Le sue labbra si curvarono in un ampio sorriso e si appoggiò allo stipite mentre incrociava le braccia al petto.

Sbattei le palpebre incredula mentre si avvicinava a me. Lo guardai dal basso mentre la sua altezza mi sovrastava.

Chiusi gli occhi quando delle labbra sfiorarono le mie. Aprii gli occhi quando la sua voce roca sussurrò al mio orecchio.

"Devo andare, bambina mia."

Aprì la mia mano posandoci sopra il suo anello lasciato prima sul letto. Le sue soffici labbra si posarono sulla pelle del mio collo, lasciandoci un lungo bacio che mi fece chiudere gli occhi.

Quando il suo tocco scomparve mi guardai intorno, di lui nessuna traccia. La luce era tornata.

Che fosse solo un sogno?

Il suo anello ora era attorno al mio pollice. Sorrisi, mordendomi il labbro.

Imagines Italia || H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora