Sweet Hell

By eenJoyyy

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Kyla ha sempre avuto una vita ordinaria, niente di nuovo. Sempre i soliti quattro amici, esce una sola volta... More

it's just the beginning
so, you are Kyla?
You're an asshole
A little secret.
What the hell is going on?
I'm surrounded by lies
Blaze.
It's a party, have fun.
Truth or Dare? pt.1
Truth or Dare? pt.2
Don't play, Kyla.
Kyla: 1 Alexander: 0.
Why?
I can't.
Emma.
I still have your shirt.
Girls night pt.1
Girls night pt.2
No love.
Marisa.
Alexander.
This isn't your first try.
Privacy.
Feelings.
Are you okay?
Last race.
So it's a secret?
College.
Noah.
James, what the fuck?
My first College party.
Insecurity.
Study with me.
Welcome back Marisa
Where are we?
It's Always my fault.
The Wood.
If you want, i'm here.
Don't you dare.
I'm obsessed with you.
We missed you.
You saved me.
Please, don't leave me.
Finally you came back.
I wanna see that dress on the floor.
We're six people in one house.
I'll always love you.
Why does everyboy knows him here?
Finally we can go out all togheter.
I'm not cheating on you.
Happy Birthday, Alex. pt.1
Happy Birthday, Alex. pt.2
Let's spend some time togheter.
Go away.
I can do to you everything you read.
Don't you dare.
Don't fight.
Love.
My sweet hell.

The eyes...they never lie.

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By eenJoyyy

Questi sono gli ultimi personaggi che dovevo farvi vedere, spero che vi piacciano tutti❤️.

James:

Aiden:

Noah:


Adesso, buona lettura

Stasera c'è la gara.

L'ennesima, non ne posso più.

Mi alzo definitivamente dal letto.

Faccio una doccia veloce, metto un jeans a zampa di elefante e il top bianco che ho...mi ha comprato ieri Alexander.

Può sembrare una cosa banale, ma mi è sembrato un gesto super personale.

Scendo giù in cucina e vedo tutti, persino Albert che non vedevo in giro da giorni.

Sono tutti impegnati a conversare tra di loro per accorgersi di Albert e Marisa che stanno palesemente filtrando.

«Buongiorno a tutti.» dico e poi mi siedo accanto ad Aiden, che mi saluta con il solito bacio sulla guancia.

James passa dietro l mia sedia per prendere qualcosa accanto a me, e nel mentre mi lascia un bacio sulla testa dicendo: buongiorno.

Io sorrido.

Di fronte a me si siede Alexander, che mi guarda ma non dice niente.

Noah è al capotavola, distante troppo per poterlo vedere bene.

Sta parlando con Mike, e sembra una conversazione abbastanza accesa, nonostante non si senta nulla di quello che stanno dicendo.

«Buongiorno signorina, ho cucinato un sacco di cose, cosa desideri?.» Marisa mi affianca e io sorrido imbarazzata.

«Grazie per avermelo chiesto. Credo che penderò un pezzo di crostata.» lei fa per prendere il dolce ma io la blocco.

«Tranquilla, Marisa, faccio io.» lei alza le mani e mi sorride.

«Fa sempre così, tranquilla ti ci abituerai.» mi sussurra Aiden, io annuisco e guardo Alexander.

Sentivo che mi stava osservando.

«Non dimenticarti di stasera.» mima con le labbra, e io annuisco sbuffando.

«Non è colpa mia se quella sera ti sei presentata senza il minimo preavviso, ringrazia che per lo meno sei con me e non con quel bastardo di Conner.» sussurra quelle parole che a stento riesco a sentire e lo colpisco sotto il tavolo dandogli un calcio, facendolo sussultare.

«Sta zitto la prossima volta. Se avessi saputo che sarei finita in un giro di gare clandestine, puoi stare sereno che non mi sarei nemmeno avvicinata a te.» lui ringhia e io continuo a magiare.

Si massaggia la gamba ed Eva lo nota.

«Tutto bene tesoro?.» gli chiede, lui guarda me e io rido.

«Si, ho solo sbattuto contro il piede del tavolo.» lei annuisce e torna a sedersi accanto a mia madre.

Finiamo di fare colazione e io rimango in cucina da sola con Marisa.

Tutti sono usciti di casa per fare commissioni.

Tutti tranne Eva e mia madre che stanno lavorando nell'ufficio della prima.

«Allora...a me piace essere diretta, cosa c'è tra te e Albert?.» Marisa si blocca mentre sta posando i piatti e un mezzo sorriso nasce sulle sue labbra.

«Sei sveglia allora.» io rido.

Posa i piatti e si gira completamente verso di me, facendomi capire che le sue attenzioni sono su di me.

«Guarda...ti rispondo, ma tu dimmi, cosa c'è tra te e Alexander?.» io sbianco.

«Tra me e...Alexander? i dispiace ma sei fuori strada. Cosa te lo fa pensare?. Non so cosa tu abbia visto ma non c'è assolutamente niente!.» comincio a straparlare.

«Ragazza mia...non ti ha mai detto che nessuno che gli occhi non mentono?.» io sbuffo.

«Potrei dirti la stessa cosa, ad Albert brillavano mentre parlava con te...o meglio filtrava.» lei arrossisce

«Non stavamo filtrando! non ho più l'età per fare queste cose da adolescenti con gli ormoni alle stelle.» io alzo gli occhi al cielo.

«Perciò mi dirai cosa c'è tra voi due o dovrò tirare a indovinare da sola?.» lei sbuffa

«Stavamo insieme prima che io andassi via, e lui, a quanto mi hanno riferito, ci stava molto male, proprio come me e quindi adesso che sono tornata...»

«Siete tornati anche voi due insieme.» concludo per lei.

Annuisce.

«Però nessun oltre al signorino Aiden sa di questa cosa, perciò non farne parola con nessuno, intesi?.» io annuisco.

«Non sarò io a farlo sapere a tutti, ma credo che ormai sappiano ogni cosa...sai, non era molto difficile capirlo stamattina, ti ripeto che gli brillavano gli occhi, e se avessi avuto la visuale anche dei tuoi, sono sicura che avrei potuto affermare la stessa cosa.» lei sorride e abbassa lo sguardo un attimo.

Ma poi torna a guardare me.

«Io ho parlato, adesso tu mi dici cosa c'è tra te e Alexander.»

«Non c'è nulla, Marisa, davvero.»

«Cioè...nulla nel senso che non vogliamo che ci sia nulla.» lei mi guarda più perplessa che mai.

«Io vengo da una famiglia che in amore ha sempre perso in partenza, tra chi è stato lasciato all'altare, chi è stata abbandonata eccetera...e io ho sempre avuto la paura che mi accadesse una cosa del genere perché è come una maledizione che si tramanda ogni volta, e io voglio metterci un punto. Per questo non mi fidanzo mai, per questo trovo sempre una scusa quando le cose cominciano a farsi più serie, per questo ogni volta che comincia a piacermi seriamene qualcuno soffoco i miei sentimenti.» lei annuisce, rapita dal mio racconto

«E Alexander ha messo in chiaro che non vuole starmi vicino perché quando siamo insieme qualcuno "si fa male".» mimo le virgolette.

«Ma ho capito che in realtà è lui che ha paura di farsi male, non vuole soffrire, proprio come me, devo solo capire quale motivo scaturisce questo suo pensiero...tu non sa nulla immagino.» lei mi guarda semplicemente e poi dice:

«Tu sei sicura che sia perché abbia paura che a soffrire possa essere lui?.»

«Che vuoi dire?.» lei si guarda intorno, come per assicurarsi che a sentire sia solo io.

«Senti, io conosco Alexander da quando è nato praticamene, e si, ha sofferto molto ma quello di cui si preoccupa davvero è di chi lo circonda. Darebbe la sua stessa vita pur di non far soffrire le persone a cui tiene, e posso assicurarti che molte volte ha messo da parte se stesso quando non avrebbe dovuto, solo per proteggere i suoi fratelli.» io rimango pietrificata da quelle parole.

Sapevo che in fondo avesse un cuore dolce, ma non mi aspettavo di certo una confessione del genere.

«Quindi pensi che lui lo stia facendo per il mio bene?.» lei alza le braccia.

«Non so dirti per certo se lo stia facendo per questo...ma è molto più probabile rispetto alla versione di lui che si preoccupa per se stesso.» io annuisco e prima che possa aggiungere altro, la porta d'ingresso si apre e rivela i fratelli Wood.

«Kylaaa, guarda cosa. ti ho comprato!.» Aiden si precipita verso la mia direzione per farmi vedere la borsetta bianca che ha comprato per me.

«Oh! grazie mille Aiden.» lo abbraccio e gli lascio un bacio sulla guancia.

«Kyla devo ricordartelo io che Aiden è fidanzato?.» fronteggio Alexander.

«Che c'è Alex? ti da fastidio che l'abbia ringraziato diversamente da come ho ringraziato te?.» lui si avvicina sempre di più al mio viso e prima che possa ribattere Noah passa tra di noi, facendoci staccare.

«Vi ricordo che dovete essere vivi per stasera, perciò eviterei omicidi.» ci sorride e sale al piano di sopra.

«Comunque no, non mi da fastidio, per me puoi pure scopartelo.» sputa quelle parole con un tale disgusto da far accapponare la pelle.

Esagera sempre.

«Vado in camera mia.» dico ad Aiden, prima di rintanarmi al piano di sopra.

***

E' arrivato il momento, perciò scendo e trovo tutti seduti sul divano.

Quando mi vedono, James spegne la tv e si alzano.

«Vedi di non farci uccidere, grazie.» dico ad Alexander, prima di spintonarlo e uscire di casa.

Entriamo tutti nella macchina di Aiden e ci dirigiamo verso il luogo della gara.

Quando arriviamo, veniamo accolti da Conner.

«Sei pronta per la penultima gara? l'ultima sarà la più stressante...non preoccuparti, se capisci che non riesci a sopportarlo puoi anche ritirarti.» io faccio un mezzo ghigno.

«Oh, così sei sicuro che vincerai? si Conner, bel piano per un cazzo di bambino così insicuro da sperare che l'altro si ritiri.» lui mi guarda male e gli passo accanto evitando anche solo di sfiorarlo.

Questo ragazzo mi da il vomito.

«Sei stata brava, ma ha ragione, purtroppo l'ultima gara sarà la più stressante.» Noah mi circonda le spalle con il braccio destro mentre camminiamo.

Alexander mi affianca dall'altro lato, facendo morire le parole nella mia bocca.

«Va tutto bene, ce la farà, se smettete di farla spaventare.»

Ci troviamo di fronte alla moto di Alex.

«Contro chi gareggiamo oggi?.» lui guarda davanti a se e prendendomi per la maglietta nera che indosso, mi fa girare verso la direzione dei nostri sfidanti.

«Non li conosco.» gli dico, lui sale sulla moto, passandomi il casco in modo tale che possa fare lo stesso, e dice:

«Beh, io si.»

Scuoto la testa e mi aggrappo a lui.

La gara comincia e io mi giro a guardare la ragazza che non indossa il casco.

«Alex, ma quella ragazza può gareggiare senza casco?.»

«Kyla ma hai capito dove siamo?.» giusto.

Però vedo nel volto della ragazza solo...tristezza.

Sembra spenta, non appare come tutte le altre contro cui abbiamo gareggiato, sempre piene di adrenalina.

«Conosci quella ragazza?.» chiedo ad Alex che sbuffa.

«Si che la conosco...siamo stati insieme.»

Ah, adesso si spiega tutto.

Notandolo, in effetti, la ragazza non fa altro che guardare Alexander.

Lascio un pò la presa dal corpo di Alex, ma lui con una mano sola, prende i miei polsi e mi intima di tenermi stretta a lui.

«Kyla smettila, non devi mai staccarti.» io annuisco e lui accelera ancora di più.

Tagliamo il traguardo.

«Non ho sentito nemmeno il brivido della competizione stavolta.» mi dice, mentre scende dalla moto.

«Nemmeno io.» guardo la ragazza, che come sempre non smette di fissare Alexander.

«Continua a fissarti.» gli dico e lui le fa un gesto con la mano a mo di saluto.

«Dovresti andare da lei.» gli dico.

Lui in un primo momento mi fissa, ma poi fa venire Aiden.

«Sta con lei, io devo fare una cosa, se non torno tra mezzora potete andare a casa senza di me.»

Mille scenari di quello che può accadere tra lui e quella ragazza in mezzora, o nell'eventualità anche di più, si insidiano nella mia mente.

«Andiamo direttamente a casa, c'è anche Emma.» annuisco e lo seguo tra la folla.

E come un campanellino che mi avvisa, la vocina dentro di me mi ricorda di quanto io debba tenermi a debita distanza da Alexander.

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