Hogwarts Legacy | Diario del...

By MaybeS0m3day

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Ranrok è stato sconfitto, ma qualcun altro sta architettando di impossessarsi della magia antica, dobbiamo sc... More

Introduzione
Una dedica a piè di pagina
°Ritorno a Hogwarts
°Segreti (parte 1)
°Segreti (parte 2) 🔞
°Si torna a lezione
°Non trascurare gli Amici
°Desideri pericolosi (parte 1)
°Desideri pericolosi (Parte 2)
°Desideri pericolosi (parte 3)
°Ritorno alla normalità
° -100 punti
°In punizione
°Isidora Morganach
°All'ombra di Sebastian (parte 1)
°All'ombra di Sebastian (parte 2)
°Serpeverde VS Grifondoro
°Dream
°La chiave
°Imperius (parte 1)
°Imperius (parte 2)
°Garreth 1/2
°Garreth 2/2
°Decisioni avventate
°Alle scale piace cambiare
°Halloween
°Sweeting - Pozioni - Bacchette incrociate
°Il laboratorio di Erbologia
°Non è un gioco per ragazzi
°La riunione
°Non è un appuntamento
°Lettera da Anne
°Ricatto
°Il piano di Sebastian
°Il piano di Natty
°La ricerca
°Lo scontro dei due ragazzi
°Natale babbano part.1
°Natale babbano part. 2
Nuovo arrivo ad Hogwarts
Hogmanay 1892
Missione alla stazione di Hogsmeade
Purezza di sangue
Richiami Arcani: L'Attrazione tra Energie Magiche Affini
Non lo ricordavo così bello San Valentino
Il nuovo professore di Teoria della Magia
Matrimonio Babbano
L'ultimo giorno
Diario del 7° anno 1892 -1893

°Questa notte mi ha aperto gli occhi

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By MaybeS0m3day

14 ottobre 1891

Caro diario,

Sono passati diversi giorni dalla mia dimissione dall'infermeria e posso dire di sentirmi decisamente meglio, almeno fisicamente.
Se ripenso a quella sensazione di impotenza scaturita dalla maledizione Imperius il mio corpo viene travolto da brividi freddi e sento il mio stomaco annodarsi. Spero di non provare mai più nulla di simile.
Per tale motivo, il mio negozio ad Hogsmeade è stato riempito di protezioni, tanto quanto il castello di Hogwarts, così da renderlo effettivamente un posto sicuro per me, Penny e i miei amici.

Aula di pozioni

«Strano, oggi non c'è Garreth?»
Ho chiesto guardandomi intorno, meravigliandomi di non trovare quella matassa di capelli rosso fuoco armeggiare dietro un calderone.

«So che dopo pranzo sarebbe passato velocemente a Hogsmeade, ma ha detto che sarebbe tornato in tempo per la lezione» Mi ha risposto Natty, scrollando le spalle.

«E cosa doveva fare ad Hogsmeade di così urgente da non aspettare la fine delle lezioni?»
«E tu da quando sei diventata la badante di Weasley?» È intervenuto Sebastian, prendendo posto alla mia stessa postazione, creando un variopinto miscuglio di colori di uniformi. 

Anche se ho fatto amicizia con studenti di tutte le casate, durante i laboratori, è abbastanza raro che si venga a creare un certo miscuglio, ma si tende sempre a rimanere con i propri compagni di casa. Per alcuni, è anche una strategia atta a vincere la coppa delle case.

«Voglio dire: non è abbastanza grande per badare a sé stesso?» Ha continuato lui, preparando il calderone per la lezione.

«Ma quale badante? Sono solo sorpresa di non vederlo alla lezione di pozioni, tutto qui! Mi sembra... strano» ho risposto mettendomi sulla difensiva. 

La verità è che avvertivo come una spiacevole sensazione, ma non volevo dar a vedere che la mia recente disavventura ad Hogsmeade mi teneva ancora sulle spine, così, mi scrollai di dosso la tensione accumulata: «Deduco che ti unirai a noi per questa lezione. Imelda, però, non sembra tanto d'accordo con la tua scelta. Ci sta guardando di traverso» indicai con la testa nella direzione della postazione i Imelda e un'altra ragazza Serpeverde.

«Quest'anno ha preso seriamente come obbiettivo quello di vincere la coppa delle case. Ci torchia continuamente! Spero non sia un problema se sto qui con voi oggi... Non c'è nemmeno Infaustus, non avendo preso il voto GUFO per questa lezione...» Sebastian guardò con occhi da cerbiatto Natty, cercando di suscitare compassione, facendo breccia: «Lungi da me tenervi separati a voi due!» alzò le mani Natty, mimando un segno di resa e ridendo sotto i baffi.

«Io so cosa è andato a fare Garreth a Hogsmeade! Ho sentito che ha maturato un certo interesse per la nuova cameriera di Madama Piediburro, sicuramente è ancora lì perché la sua visita è andata meglio di come sperava!» Poppy si chinò verso di noi, con la mano vicino alla bocca, bisbigliando in tono udibile.

«Silenzio e mettetevi tutti ai vostri posti!» Esclamò solennemente il professor Sharp, entrando in aula e mettendo a tacere il mormorio generale che fino ad un attimo prima regnava nella classe.

«Al lavoro! Oggi prepareremo la pozione polisucco. Vi avverto, la sua preparazione è molto lunga e i risultati non li vedremo oggi stesso, ma tra ventidue giorni. Quindi concentratevi e cercate di non sbagliare i primi passaggi!»

Con testa bassa e concentrazione, ci siamo buttati a capofitto lavorando sulla preparazione lunga e certosina della pozione Polisucco [1].

Messo a sobbollire il brodo di sanguisughe, ci siamo apprestati a nel realizzare la salatura dell'Erba Fondente [2] che il professore ci ha fornito.

«Attenzione nel triturare la pelle di Girilacco. È talmente velenosa che anche inalare le sue particelle può causare qualche effetto collaterale» Sebastian, vedendomi in difficoltà, ha lasciato la sua preparazione per venire in mio aiuto.

«Oh, grazie...» ho risposto tra l'imbarazzo e la meraviglia. Questa situazione mi ha riportata alla mente tanti piacevoli ricordi di momenti come questi passati insieme. L'anno scorso ho dovuto studiare e recuperare tante nozioni per arrivare al pari dei miei compagni, e in questo Sebastian mi è sempre stato di grande supporto. Adoro come questa cosa continui ad essere una costante. 

Quando mi sfiora le mani per aiutarmi con il mortaio sento come una piacevole scarica elettrica, i nostri sguardi si incrociano spesso, e un sorriso complice compare sul volto di entrambi.

«Ecco brava, ora stai andando bene!» e, incoraggiandomi con un sorriso soddisfatto, è tornato alla sua postazione. Il mio sguardo si è poi spostato timidamente verso Natty, la quale se la sorrideva sotto i baffi, fingendo di non aver visto nulla.

La lezione è terminata quando abbiamo messo a stufare le mosche di Crisopa, le quali dovranno rimanere a sobbollire per i prossimi ventuno giorni!

Stavamo finendo di pulire gli attrezzi usati, mentre alcuni studenti avevano già preso l'uscita, quando Poppy tornò ad affacciarsi alla nostra postazione: «Ragazzi, non resisto più, devo dirvi l'ultima novità! I miei genitori sono... sono tornati!»  la sua voce era contenuta per evitare di essere sgridata dall'intransigente e serissimo professor Sharp, nonostante si possa vedere quanto sia emozionata.

Resto basita da tale rivelazione, arrivata in modo del tutto inaspettata!*

«All'inizio ero parecchio scettica, quando ho letto il gufo inviatomi da mia nonna ho storto il naso, ma poi... gli ultimi giorni che ho trascorso a casa ho avuto modo di studiarli di persona, di parlarci e hanno giurato di aver abbandonato la vita da bracconieri.»

«Poppy, è fantastico, sono contenta per te!» Natty le rivolse un ampio sorriso, genuinamente contenta per lei, mentre io, lì per lì, non riuscii a dire niente. Stavo ancora processando la notizia.

Sebastian le annuì con un sorriso malinconico: «Sono felice per te, Poppy! Avere la possibilità di ritrovare i propri genitori... è una gran fortuna.» 

Poppy, a quelle parole allargò il suo sorriso, contenta che qualcuno potesse capirla veramente.

«Tua nonna cosa ne pensa?» Domandai, infine, io.
Poppy si voltò con un'espressione sorpresa e poi rispose: «All'inizio era scettica, li ha torchiati di domande, ma mi ha scritto solo dopo essere certa che quella che hanno raccontato sia la verità, ovvero che hanno deciso di cambiare vita, che hanno capito di aver seguito la persona sbagliata e sono molto dispiaciuti dalle decisioni prese in passato. Mi fido del giudizio di mia nonna.»

«Certo, certo. Non lo metto in dubbio! Se si fida lei... se tu... insomma: sono felice per te, Poppy!» Ho concluso con un sorriso incerto, ma non sembrò farci caso e mi rispose con un'espressione di gioia, saltellando sul posto.

Ufficio professor Sharp

Prima di lasciare l'aula, il professore convocò me e Oneiro nel suo ufficio per parlare, ma ci fece entrare uno alla volta.

«Prego Signorina Mayfield, si accomodi!» La voce del professor Sharp era calma e bassa, ma arrivava perfettamente alle nostre orecchie, anche se era comodamente seduto alla penombra della sua scrivania situata nell'angolo più remoto del suo studio e noi stavamo aspettando in piedi davanti alla porta del suo ufficio.

«Scusate se vi ho fatto aspettare, il preside Black mi ha trattenuta per le scale per parlarmi di alcune cose» Si giustificò la professoressa Weasley quando ci raggiunse, chiudendo la porta alle sue spalle, lasciando il ragazzo Corvonero fuori ad attendere il suo turno.

«Come sapete, io e il signor Threecoins siamo andati insieme dalla strega che abita nei meandri foresta proibita, per consegnare la chiave richiesta per la magia che ci occorre, e estrapolare altre informazioni utili»

La professoressa Weasley annuì: «Certo, va' avanti»

Il professor Sharp riprese il racconto: «Ecco, quando siamo arrivati, abbiamo trovato la casa della strega completamente rasa al suolo e di lei nemmeno una traccia. Non è rimasto nulla. Qualcuno ci ha preceduto, temo, e credo che non vogliano che qualcuno indaghi a riguardo.»

«Oh cielo!» La professoressa Weasley si portò una mano davanti alla bocca.

«Ma noi abbiamo già i nomi di alcune persone che possono essere coinvolte o conoscere qualcosa, perché non interveniamo di petto chiedendo a loro?» Chiesi spazientita. 

Dopotutto, sappiamo che Emmett e Octavia fanno parte dell'Halley Comet, così come il padre di Oneiro, è inutile girarci intorno! Questi erano i miei pensieri ricorrenti, ma il professor Sharp mi rivolse un'occhiata sferzante: «Hai idea di quanto sarebbe avventata e stupida una mossa del genere?» Mi chiese il professore.

«Oh, suvvia, la ragazza ha solo fatto un'osservazione! Comunque ritengo che la discrezione sia la miglior cosa. Questa pista poteva essere una notevole scorciatoia, ma ciò non vuol dire che ci è stata preclusa la strada per raggiungere le risposte che ci servono. Ricordiamoci che qui ad Hogwarts abbiamo tutto l'aiuto che ci occorre. Andremo dalla professoressa Onai a chiedere delucidazioni riguardo la divinazione che riguarda il signor Threecoins. La trovo, anzi, la scelta più sicura e autorevole, rispetto all'alternativa precedente.»
La professoressa Weasley parlò con una calma serafica, riuscendo a distendere anche i nervi più tesi.

«Per quanto riguarda i miei due assalitori? Cosa sappiamo?» Chiesi alla mia mentore, la professoressa Weasley, alla quale mi è molto più facile rivolgermi.

«Non molto, solo cose che potevamo già dedurre, ovvero che erano due Ashwinder che lavorano per qualcuno. Erano due tirapiedi, ma purtroppo non ci è stato possibile risalire per chi lavorassero: il primo era già morto quando siamo arrivati sul posto, mentre il secondo, abbiamo provato ad interrogarlo ma...» Il professor Sharp frenò un secondo la sua spiegazione, portò le sue mani vicino al viso, intrecciando le dita e riprese: «Era vincolato ad un patto di sangue, ma non lo abbiamo capito per tempo, e quando ha provato a parlare è morto anche lui.»

Mi scappò un sospiro di frustrazione che attirò l'attenzione dei presenti.

«A proposito di questo. D'ora in poi, abbiamo deciso che è importante che non ti allontani dal castello. Vietato uscire fuori dall'orario consentito in maniera categorica, e se dovrai lasciare queste mura, se proprio necessario, dovrai chiedere il permesso alla professoressa Weasley»

Strabuzzai gli occhi alle parole del professor Sharp, chi gli aveva dato l'autorità di parlarmi così e di prendere queste decisioni? Guardai sbigottita la professoressa Weasley, che con un sorriso di circostanza e, stringendosi nelle spalle, mi rispose: «Riteniamo sia la decisione più saggia»

Non posso crederci!

Poco dopo, ero fuori l'ufficio del professore. Oneiro era appoggiato allo stipite della porta e le braccia incrociate sul petto; l'attesa lo sta divorando, la mascella tagliente era messa in risalto dalla rigidità con cui era serrata e, passandogli accanto, gli rivolsi uno sguardo per indicare che era giunto il suo turno di andare dentro.

Poco prima di raggiungere la scalinata principale, trovai Sebastian camminare avanti e indietro con le mani poggiate sui fianchi. Vedendomi turbata, Sebastian mi avvolse con un abbraccio e, con le labbra curvate verso l'alto, mi sussurrò all'orecchio: «Un penny per i tuoi pensieri».

Il contatto del suo respiro sul lobo del mio orecchio mi faceva il solletico, provocandomi una leggera risata. Stavo per rispondergli, quando un colpo di tosse catturò la nostra attenzione.

«Vedo che avete fatto pace.» Commentò freddamente Oneiro che, per raggiungere le scale che lo avrebbero portato nell'aula di Divinazione, doveva per forza oltrepassarci.

Sciolto l'abbraccio, mi schiarii la gola, risistemando il soprabito nero e scarlatto.

«È un problema per te?» Replicò Sebastian con un tono di sfida e gli occhi fissi sul Corvonero.

«Hai voglia di litigare con me, Sallow? Non credo ti convenga collezionare l'ennesima punizione» Oneiro rispose con un sopracciglio alzato mostrando il suo sorriso ironico, ritrovando il suo modo di fare altezzoso di un tempo: «Se solo volessi potrei farti cacciare da qui così in fretta da non fartene nemmeno rendere conto, ma non lo farò. Sono cambiato.»

«È quello che vuoi far credere, ma chi cambia così velocemente? Dopo tutti questi anni passati a tormentare gli altri studenti insieme alla tua cricca! Non ci credo nemmeno per un secondo che tu NON abbia un secondo fine, ecco perché non mi fido di te. Se poi credi di fare come hai fatto con Costance, che nel momento stesso che l'hai sedotta l'hai buttata via come un vecchio paio di scarpe, hai proprio frainteso tutto!» Continuò Sebastian, pensando di avere la situazione sotto controllo, finché, continuando a stuzzicarlo, il corvo beccò il serpente con un colpo ben assestato: «Ah io ho frainteso tutto? Sì, probabilmente hai ragione. Dovrei aver frainteso quando mi sono ritrovato la tua ragazza mezza nuda in camera.»
Portandosi la mano al petto con fare teatrale e lanciando un'ultima occhiata soddisfatta prima di andare via mi chiese: «Che c'è, non glielo avevi detto?»**

Il mio cuore saltò un battito. Mi girai verso Sebastian, per trovarlo spiazzato e con un' espressione costernata e - per la prima volta -  restò senza parole.

«Sebastian, non è come-»

«Risparmiatelo!» E andando via a grandi falcate urtò volontariamente con forza la spalla di Oneiro, il quale non si scompone e restò con lo sguardo di ghiaccio fisso su di me.

Rimasi solo con lui vicino alle scale. Non so dire se ci fossero altri studenti nei dintorni. In quel momento, mi sono sentita come se ci fosse il vuoto intorno a noi, avvertendo una sensazione gelida che mi penetrava fin nelle ossa.

«E adesso perché?!» Chiesi esasperata a Oneiro, incapace di capire cosa gli sia preso e perché abbia ricacciato questa vecchia storia, che non aveva nulla a che vedere con il contesto in cui l'aveva, perfidamente, inserita. 

Lo credevo un amico, cominciavo a fidarmi di lui, ma evidentemente hanno sempre avuto ragione i miei amici. Ero stata una stupida!

«Perché mi ha veramente stufato il suo modo di fare!» E, irritato, andò via anche lui.

Dormitorio Femminile Grifondoro

Sbattendo la porta della camera alle mie spalle, mi buttai sul letto con il broncio. Incredibile questa giornata!

La cosa migliore era chiudere al più presto questa giornata infernale, così mi sono subito infilata il pigiama per sdraiarmi sotto le coperte. Mi girai e rigirai nella vana speranza di prendere sonno. "Se riesco a dormire e a restare a letto, non potrò fare altri danni" pensavo. Tuttavia, i pensieri che mi assillavano la mente mi impedivano di trovare pace.

Più ripensavo a quella stupida rivalità che c'è tra Sebastian e Oneiro, quelle stupide reazioni di gelosia e machismo da quattro soldi, più sentivo le vene delle tempie pulsare dal nervoso.

Poi, però, riuscii a focalizzarmi sulla soluzione, invece che sul problema. Pensai a come l'indomani mattina mi sarei alzata e, rimboccandomi le maniche, avrei sistemato tutto. Il respiro cominciò a farsi più regolare, prendendo fiducia che facendo del mio meglio tutto si sarebbe risolto. Cominciavo a sentirmi leggera e scivolare verso le braccia di Morfeo.

«Ah ma sei qui!» Esclamò Natty spalancando la porta: «Presto, alzati, è un'emergenza, si tratta di Garreth!»

«Eccone un altro! Che problemi ha anche lui adesso?!» Mi lamentai con voce roca e mi girai dal lato opposto, sforzando di tenere gli occhi chiusi nella vana speranza di riprendere da dove ero stata interrotta. 

"Questi ragazzi... hanno sempre qualche problema! Ma se li risolvessero da soli i loro problemi, per una volta!"  Pensai infastidita portandomi il cuscino sulla testa.

«È preoccupante, abbiamo motivo di credere che... beh ecco, è scomparso, Maeby. Garreth è scomparso.» Balbettò con la voce tremolante Natty.

I miei occhi si spalancarono immediatamente, con la sensazione che non si sarebbero chiusi per un bel po'!

-

***

[1] Pozione Polisucco: serve a dare a una persona l'aspetto fisico di un'altra per un'ora.

[2] Erba Fondente: è una pianta magica membro della famiglia della senape nota per le sue proprietà curative.

[3]

- * Per chi non avesse letto il primo diario, Poppy è una ragazza Tassorosso dedita alla cura degli animali magici. Questa forte dedizione deriva dalla sua infanzia traumatica dovuta dal fatto di avere genitori bracconieri. Poppy ha vissuto con loro finchè un giorno non ha trovato il coraggio di ribellarsi - dopo aver visto l'ennesima tortura inflitta ad un ippogrifo - e scappare dalla nonna, vivendo con lei e troncando ogni rapporto con i suoi genitori, almeno fino ad ora.

- ** Anche questa vicenda è raccontata nel precedente diario, precisamente nel capitolo: "Animagus". 

- Fonte per la pozione polisucco:   Potterpedia.it

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