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Per ilariastoriess

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βπƒπšπ«π€ 𝐫𝐨𝐦𝐚𝐧𝐜𝐞❞ Isabelle Thompson ha diciannove anni e sogna di diventare un'avvocata dall'ottima f... MΓ©s

Introduzione
Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22

Capitolo 13

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Per ilariastoriess




ISABELLE

Si fa l'abitudine a tutto,
anche al continuo peggioramento di ciò che già era ai limiti della sopportazione.
☾John Maxwell Coetzee

Mi chiudo la porta alle spalle e scoppio a ridere.

Come una pazza, s'intende.

Sin da piccola ho sempre creduto di non sapere affrontare le emozioni.
Rabbia, tristezza, euforia, amore... non sono mai riuscita a distinguere le sensazioni e vivere pienamente.
Così, mi sono resa conto di aver una valvola di sfogo inconsapevolmente.

Io rido.

Rido quando sono sotto stress.
Rido quando sono arrabbiata
Rido e piango quando sono triste, il che potrebbe fare di me una che ha bisogno di uno bravo specialista.

Degli ansiti interrompono il flusso dei miei pensieri mentre mi ricompongo.

Cyndi?

Mi avvicino alla sua stanza e noto la porta socchiusa, dallo spiraglio riesco a vedere qualcosa.

Okay, ci danno dentro.

Bentornata a casa, Isabelle.

Mi lascio cadere sul letto all'indietro, portandomi un cuscino in faccia.

Dio mio, che giornata.

Il buio mi travolge e sussulto quando un paio di occhi prendono forma.

Sono azzurri.
Non come il cielo. Non come il mare.

I suoi occhi sono simili alla gemma che indossavano le donne degli antichi egizi come amuleto protettivo: la turchese.

No, no, no!

Scatto in piedi, cercando di concentrarmi sulla serata che ho trascorso con Kevin.

Dovrei essere al settimo cielo, anche se per ora tra noi c'è solo una frequentazione per capire se funzioniamo, e non pensare a Kylian.

Un lamento mi sfugge dalle labbra mentre metto il pigiama e provo a sdraiarmi ancora, con la speranza di riuscire a dormire.

Sto per precipitare nel vortice del sonno e sono talmente stanca da non accorgermi che la porta della mia stanza si apre.
«Okay, sputa il rospo!»

𓍝

«Che programmi hai per stasera?» mi domanda Cyndi, bevendo un bicchiere d'acqua.

«É domenica. Farò le tipiche cose che si fanno di domenica»

Alza il sopracciglio «Tipo sesso con Kev?»

«CYNDI! Te l'ho già detto, non stiamo ancora insieme ed è troppo presto per pensare a quello»

«Isabelle, lo conosci meglio delle tue tasche.»

«Si, ma non sotto quel punto di vista. È ancora tutto troppo nuovo per noi, staremo a vedere»
Sospiro, chiudendo l'argomento mentre l'ultima ciocca di capelli le ricade sulla schiena ed io ammiro soddisfatta il mio lavoro.

Probabilmente sarebbe stato meglio aprire un salone di parrucchieri che studiare legge.

«Grazie mille, sei la migliore del mondo. Ora scappo, Esteban mi aspetta. Ci sentiamo dopo» si dirige verso la porta e mi manda un bacio a distanza.

Finalmente sola.
Finalmente un po' di tempo per me.

Mi fiondo nel bagno e inizio a preparare la vasca per farmi un bel bagno caldo. Ho intenzione di restare a mollo un bel po', quanto basta per lavare via lo stress e l'ansia dell'ultima settimana.

Un suono giunge alle mie orecchie ma non riesco a distinguerlo bene fin quando non risalgo alla fonte.

Mi chiedo come sarebbe la mia vita se il cellulare non esistesse.
Sicuramente in casa mia ci sarebbe un andirivieni di piccioni viaggiatori in stile gufo di Harry Potter.

Penso che Cyndi nella fretta si sia dimenticata qualcosa, poi resto colpita quando leggo il nome sullo schermo.

«Pronto?»

«Buonasera, Isabelle. Disturbo?»

«No, Christian. Dimmi pure»

«So che è domenica sera e avrai sicuramente le tue cose da fare ma ho bisogno di favore personale. La servitù oggi ha il giorno libero per via del Chuseok, una festa tipica coreana, ed io ho un impegno molto importante che non posso rimandare. Sarò fuori tutta la notte e non me la sento di lasciare mia figlia Victoria da sola. Insomma, mi chiedevo se tu potessi farle compagnia...»

Lo interrompo prima che possa aggiungere altro. «Non c'è nessun problema, la raggiungerò volentieri»

«Te ne sono davvero grato, sei preziosa»

«Non è nulla, davvero, lo faccio con piacere. Mi preparo e chiamo un taxi per andare alla villa.»
Mi ringrazia nuovamente, poi riattacca.

Ecco, Cyndi, la mia serata ha avuto una svolta.

Dopo venti minuti sono fuori dal cancello di casa Void.

Indosso una felpa scura e un paio di jeans aderenti con delle sneakers bianche.

Conosco Victoria solo di vista e suppongo sarà strano anche per lei all'inizio, quindi mi stampo un sorriso sulle labbra e mi preparo a tornare adolescente quando la vedo venirmi incontro.

«Ciao» esordisce

«Ehi»

«Papà ha detto che trascorreremo la serata insieme, fin quando non tornerà»
Annuisco, entrando in casa.

La seguo e mi siedo sul divano mentre lei posa la scatola di biscotti che suppongo stesse sgranocchiando prima del mio arrivo.

«Allora... che ti va di fare?»

Alza le spalle «Dimmi qualcosa di te. Hai un ragazzo?»

Okay, Victoria, forse sarebbe stato meglio se a decidere ero io.

«Si, cioè non è ancora nulla di definitivo ma frequento una persona»

«E vi siete mai baciati?»

«Si»

Una strana espressione nasce sul suo volto «Io ho tredici anni e non ho mai baciato nessuno» confessa.

E in un baleno riaffiorano i ricordi.
Mi torna in mente la sensazione di essere sbagliata, diversa, mai al passo con gli altri.

Mi tornano in mente tutte le volte in cui mi ripetevo di essere il problema, dal momento che la gioia dell'amore adolescenziale sembrava trovare tutti ma non me.

Solo ora, col senno di poi, ho capito quanto sbagliavo.

«Sei ancora piccola, Victoria. Hai la vita davanti e tante esperienze da fare. Non portare fretta e goditi i tuoi anni.»

«Ma le mie compagne...»

La interrompo, ripetendole tutto ciò che avrei detto a me stessa «Non c'è cosa più sbagliata di confrontare la nostra vita con quella degli altri. Tu sei unica, ricordalo sempre. Solo, devi trovare qualcuno che sia all'altezza. Ma sai qual è il bello dell'amore? Che arriva e ti travolge, senza se e senza ma. Arriva un giorno in cui guardi una persona e provi strane emozioni, talmente tanto da temere di sentirti male»

«E tu questo lo provi con il ragazzo che frequenti?»

«Beh, sto cercando di capirlo»
Annuisce, convinta dal mio discorso.

«Secondo te esiste un amore come quello di Romeo e Giulietta?»

«Certo. È raro ma esiste»

«Ti va di guardarlo insieme a me?»

𓍝

Spengo la luce dopo aver salutato Victoria e averle augurato una buonanotte e torno al piano di sotto.

Mi siedo sul divano, imponendomi di restare sveglia.

Non mangio niente da oggi pomeriggio e il mio stomaco inizia a sentire una certa fame, così mi dirigo in cucina.

Prendo una fetta della deliziosa torta di Chie che Victoria ha pensato bene di lasciare sul tavolo e la mangio.

Sto per entrare in estasi a causa dell'intenso e travolgente sapore delle albicocche in contrasto con il cioccolato fondente quando un tonfo mi fa sobbalzare.

Sento dei passi avvicinarsi e mi sembra di vedere il cuore uscirmi dal petto quando appare lui.

Si regge a stento in piedi, ha l'aria stanca e gli occhi iniettati di sangue. Indossa la solita felpa nera, un paio di jeans scuri e i suoi capelli perfettamente disordinati gli conferiscono un'aria selvaggia.

Prende posto su uno degli sgabelli dietro la penisola e lascia sprofondare la testa sul tavolo, tra le sue braccia.

Sembra non aver fatto caso a me ed io non so bene cosa fare.
Potrei fare finta di niente, finire la torta e scappare nel salotto.
O dovrei avvicinarmi e...insomma, fare qualcosa per lui.

Si lascia sfuggire un lamento.

«Kylian» sussurro, avvicinandomi cauta.

«No, no, no, no! Cos'è, non ti bastano più i sogni? Lasciami stare»

Cosa? I sogni?

«Ti senti bene?»

Che domanda stupida, Isabelle. Mi pare evidente che non sia così, no?

«Devi lasciarmi in pace, Marte. Mia madre... perché? Andava tutto bene!»

Continua a farfugliare cose che alle mie orecchie non hanno senso mentre io gli riempio un bicchiere d'acqua e glielo porgo.

Lo rifiuta, facendolo cadere a terra.

Sbuffo sonoramente e lui sembra realizzare solo ora che non si tratta di un'apparizione ma sono davvero davanti a lui, in carne ed ossa.

Mi inginocchio a raccogliere i pezzi di vetro, cercando di fare attenzione a non tagliarmi.
Lui mi imita, accovacciandosi di fronte a me.

«Merda» borbotta, quando del sangue inizia a fuoriuscire dal suo indice.

Afferro il primo panno morbido che trovo e lo bagno con dell'acqua, poi lo porto sul suo dito.

Siamo molto vicini, riesco a sentire il suo respiro affannato scivolare sulla mia pelle.
I nostri occhi si incatenano, dando vita ad una battaglia dalla quale nessuno dei due vuole uscire sconfitto.

Sono io la prima a cedere.

«Dove sono i cerotti?»

Lui non parla, si limita ad indicare una credenza.
Trovo il kit da pronto soccorso ed estraggo un batuffolo di cotone, facendo pressione sulla ferita.

Quando la fuoriuscita di sangue sembra essersi fermata scarto un cerotto e lo chiudo intorno al suo dito.

E poi succede tutto così in fretta che non so come mi ritrovo seduta sulla penisola, con Kylian di fronte.

Si piazza con il corpo tra le mie gambe, tenendo però la giusta distanza.

«Chi era il ragazzo con te ieri sera?» chiede con un tono quasi impercettibile.

Smetto di respirare.

È vicino.
Pericolosamente vicino.

Mi guarda la bocca ed inclina la testa mentre io formulo nella mia mente una risposta.

«U-un compagno di corso»

Quasi tremo nell'attesa di ciò che dirà dopo.
Sta succedendo qualcosa, non so bene cosa ma lo avverto chiaramente.

L'aria è intrinseca di tensione crescente e noi siamo immobili, quasi a volerla sfidare, a metterci alla prova per vedere chi cede per primo.

Non sarò io.

Porta il pollice sulle mie labbra, poi le percorre lentamente, non staccando mai gli occhi da esse «E tutti i tuoi compagni di corso ti baciano qui, Isabelle?»



SPAZIO AUTRICE ✍🏻 🤎
Buonasera ragazze, la situazione inizia ad evolversi. Nel prossimo capitolo faranno scintille, tenetevi pronte. Come sempre, vi ringrazio per aver letto. Se vi va, lasciate una stellina per farmi avere un feedback positivo🌟
Di recente è stato creato un gruppo su Instagram per le lettrici con i profili role dei personaggi (sono presente anche io). Per entrare basta scrivere a serendipitywattpad_ e lei provvederà ad aggiungervi.
Vi voglio bene, alla prossima.

Ig: ilariasbooks_
Tiktok: ilariastoriess

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