100 Days || нуυηℓιχ

By fantasMinho_12

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[OMEGAVERSE] "100 giorni per te di innamorarti di me..." "È impossibile" "...e 100 giorni per me per dimostra... More

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By fantasMinho_12

//Hyunjin//
Felix si è svegliato prima di me. Quando mi sono alzato io quasi avrei preso un infarto perché l'ho trovato seduto, immobile, neanche fosse un fantasma o una statua.

Gli ho chiesto che succede.

Non risponde.

L'ho ignorato e sono andato in bagno a prepararmi per andare in agenzia.
Guardandomi allo specchio mi viene da pensare che sia ancora scosso dalla situazione di ieri. Non posso biasimarlo.

Esco dal bagno e vedo il minore ancora seduto ma sta volta con il suo peluche più piccolo abbracciato in braccio.

"Se anche oggi torno ti chiamo, va bene?" domando.

Felix rimane con lo sguardo perso nel vuoto ma lo stesso annuisce lentamente.
Faccio il giro del letto per potermi guardare allo specchio e sistemare i dettagli del mio abbigliamento.

Solitamente lo faccio quando arrivo a lavoro, ma lo stesso mi spruzzo un po' di profumo sul polso battendolo con l'altro leggermente prima di strofinarlo un po' sul collo.

"Che buono" sento alle mie spalle.

Mi volto vedendo l'argento guardarmi negli occhi e poi fare un sorrisino. Alzo le sopracciglia facendo un cenno con la testa.

Metto la boccetta al suo posto dentro l'armadio.
"Principessa..." lo chiamo "mi fai un caffè?"

Mi guarda in silenzio per qualche secondo prima di spostarsi le coperte per metterle sopra al suo peluche che fa sdraiare. Indossa le sue ciabatte e mi supera uscendo dalla nostra stanza.

Lo seguo contento e arrivato al piano, entro in cucina vedendolo preparare la mia bevanda.
Mi accomodo sul ripiano del lavandino come al solito e lo osservo.

Si gira dopo un po' con il mio bicchiere, allunga il braccio, me lo porge e io lo afferro scendendo dalla mia postazione.
"Grazie" gli dico alzando un sopracciglio.

Prendo un piccolo sorso godendomi il sapore della bevanda.
Lo guardo di sfuggita per poi fissarlo: è perso. Ha lo sguardo perso.

E se...

Prendo il telefono e controllo velocemente. Perfetto.
"Vai a vestirti. Ti porto in ospedale" gli dico.

Mi guarda disorientato facendomi quasi tenerezza.
"Puoi starci tutto il giorno. Poi se riesco ti riporto a casa e me ne vado." aggiungo velocemente "Dai, vai"

Subito corre via con un lieve sorriso e gli occhi lucidi.
Sbuffo alzando un angolo bella bocca.
Bevo il mio caffè in fretta e lascio bicchiere nel lavandino.

Esco dalla cucina e vedo Felix prontissimo, vestito di tutto punto con dei pantaloncini corti e una maglia giallo pastello, scivolare sul corrimano del parapetto delle scale.

Si piazza di fronte a me con un ampio sorriso e le mani dietro la schiena. Dondola leggermente sulla punta dei piedi facendomi scuotere la testa divertito.

Esco dalla casa e lui mi segue fin giù al parcheggio interrato. Quando salgo in macchina, sale anche lui e contentissimo si allaccia la cintura e a sottecchi controlla se stessi o meno accendendo la macchina.

Esco dal parcheggio interrato, dall'area di casa. Sceso in strada e trovandola libera abbastanza, accelero.

Alcune volte lancio delle occhiate svelte all'argento per assicurarmi che sia ancora sorridente.
Stringo la mano che ho precedentemente lasciato riposare sulla sua coscia sopra la sua mano.

"Tutto bene, principessa?" domando quando mi fermo al solito semaforo, rosso.

Mai una volta che sia stato verde...

"Sì" risponde girandosi e sorridendo.

Continuo a guardare la strada davanti a me. Non che non abbia notato il suo sorriso solo che non voglio girarmi per guardarlo.

Devo assicurarmi di partire appena scatta il verde così prima lo lascio all'ospedale, prima io arrivo a lavoro e prima lui se ne sta felice.

Tamburello le dita di entrambe le mani e parto immediatamente al comparire del verde.
Alla vista dell'ospedale, una strana sensazione mi pervade e decelero di poco. Giro nella strada per i parcheggi, accosto un attimo la macchina solo per lasciare il tempo a Felix di scendere.

Rispetto a quello che mi aspettavo, ovvero che scendesse e scappasse via, fa qualcosa di taaanto inaspettato: mi prende per il viso, mi tira vicino a sé e mi stampa un bacio prolungato sulla guancia.

"Ciao Hyunjin!" mi saluta prima di scendere e entrare nell'edificio.

Rimango a fissare il vuoto per qualche minuto intero, non capacitandomi ancora di rimuginare quanto appena successo.

Con calma, ancora con gli occhi sgranati, giro e volo in agenzia entrando con la solita tranquillità.

Mentre salgo le scale, vedo il signorino Kim scendere.
Incrocia il mio sguardo però quando mi passa accanto mi evita del tutto.

E ciò mi fa sentire non indifferentemente contento.
Per una volta almeno non devo sprecare fiato a battibeccare con lui.

//Felix//
Non so se piangere o urlare dalla gioia.

Raggiungo la stanza di Yari e quando la vedo il mio sorriso cresce e io dopo il suo permesso entro nella sua stanza.

È ancora qui, in terapia intensiva. Non credo o penso che la spostino più per la sua condizione. Meglio, sinceramente, perché ha bisogno di attenzione e maggiore sorveglianza.

Adesso che la vedo, sta sicuramente molto meglio visibilmente rispetto a ieri.

"Amoreee!" esclama spalancando le braccia come ad invitarmi ad abbracciarla.

Non esito ad avvicinarmi e stringerla attentamente per non recarle dolore in alcun modo.
"Come stai?" domando sedendomi nella poltroncina accanto al letto.

Mi avvicino maggiormente, prendo la mano della mamma nella mia e ci appoggio la guancia.

"Meglio... mi fa solo un po' il corpo però sto bene." annuisce stanca "E tu? Stai bene?"

"Mooolto meglio adesso..." sospiro di sollievo guardandola.

Giro la testa osservando intorno nella stanza.
Non c'è nulla di interessante onestamente. Mi chiedo come ci passerà le giornate rimanendo seduta a far nulla.

"Ma c'è qualcosa da fare qui?" sbuffo e mi accascio sulla poltrona.

"Leggere, parlare con gli infermieri.." elenca facendo spallucce.

"Ma.. puoi scendere da questo letto, no? Voglio dire, dopo un certo punto dovrebbe bruciarti il culo" sorrido.

Lei arrossisce e mi schiaffeggia il braccio.
"Ti paiono cose da dire, Lix? Che cazzo..." mormora piano e sgrana ancor di più gli occhi.

"Ma yah, sul serio. Non puoi sempre stare sdraiata o seduta, prima o poi ti dovrà fare male" ripeto ovvio vedendola coprirsi la faccia imbarazzata.

Yari allora sospira esasperata facendomi divertire ancor di più.

Alzo lo sguardo verso l'orologio vedendo che manca ancora tanto tempo per l'ora di pranzo.

* * *

Tutta la giornata è passata deliziosamente bene stando con mia mamma a gossippare e a fare altro.
È tardi, quasi le dieci di sera. Hyunjin ancora non è venuto a ritirarmi.

In realtà non ho controllato neanche che mi avesse scritto o se fosse già qui..

Prendo per la prima volta il cellulare in mano dopo tutta la giornata, lo accendo e mi ritrovo eeesattamente un messaggio da parte sua. Dice:

Hyunjin:
Sono qui fuori
21.03

Un'ora fa... quasi.

"Cos'è quella faccia amore? Che c'è?" chiede mia mamma e alzo la testa per guardarla.
Non posso negare di essere un po' sorpreso ma non sono sconvolto o roba simile.

"No no, nulla. Solo che..." deglutisco "Hyunjin era venuto a prendermi q-quasi un'ora fa e non ho visto il messaggio" sorrido imbarazzato e aspetto una sua reazione.

"Bambino scemo, ti avevo detto di controllare. Non mi ascolti" scuote la testa e mi spinge leggermente la fronte con le dita.

Roteo gli occhi e mi alzo dalla sedia stiracchiandomi la schiena.
Mi scrocchio le dita e rimango a fissare un punto perso nel vuoto prima di chinarmi a baciare il visetto stanco della mia mamma.
"Ciao Yari" la saluto e ricevo un bacio e un abbraccio caloroso da parte sua.

"Ciao piccolo. Buona notte" mi sorride.

Stringo la sua mano e poi me ne vado.
Faccio una serie di giri confusivi, frettoloso di trovare l'uscita, pronto per incontrare quel fastidioso e perverso ragazzo che è stato tanto gentile da portarmi qui.

Esco finalmente dall'infernale labirinto, aggiungo: migliore della villetta sicuramente; dinanzi a me trovo il vuoto e non la lussuosa macchina di Hyunjin come mi aspettavo.

Ha preferito NON aspettarmi, sto bastardo

Roteo gli occhi, porto le mani ai fianchi e sospiro esasperato.
"È possibile che sei così... argh!" esclamo e arriccio le dita delle mani come a voler stritolare qualcosa.

Il suo collo sarebbe perfetto

Calmatomi leggermente e preso un respiro profondo ad occhi chiusi, prendo il telefono dalla tasca dei pantaloni e digito le prime lettere del suo nome nella casella di ricerca, con aggressività.
E sempre con aggressività premo sul suo contatto chiamandolo.

Porto il dispositivo all'orecchio sentendo il classico suono quando squilla.
Comincio a battere il piede sul pavimento stizzito e finalmente risponde.

«Pronto?» domanda serio come al solito.

"Pronto." lo scimmiotto sussurrando "Sì, caro. Pronto. Dove sei?" chiedo impaziente quasi piagnucolando.

«Ah principessa... sono tornato a lavoro. Non uscivi.» risponde facendomi impazzire «Comincia.. ehh comincia a camminare io cerco di raggiungerti. Ciao»

"Cosa?! 'Ciao' ? Hyun- Hyunjin!?" esclamo guardando il telefono "Stronzo, bastardo, idiota, deficente... 'comincia a camminare'. Ma vai in culo, ti prego" farfuglio arrabbiato al mio telefono come se l'oggetto impersonificasse il corvino.

Sbuffo e comincio a camminare fuori dall'area dell'ospedale.
Canticchio piano e saltello leggermente sul marciapiede con le mani dietro la schiena.

È fresco fuori e mi piace. Adoro camminare fuori di notte o quando è buio. Oltre al fatto delle stelle, il vento e il cielo oscuro è rilassante, silenzioso e tranquillo.

Passano alcune macchine. Nessuna che assomigli alla sua.
Mi fermo dal saltellare e cammino normalmente.

Quasi quasi non sono quasi più arrabbiato. Sarà l'aria dell'esterno che mi avrà calmato.
Un'ennsima auto passa ma essa si ferma e accosta poco distante da me, davanti.
È Hyunjin.

Accorro in fretta e controllandomi le spalle salgo nel veicolo accanto al conducente.
Quando mi allaccio la cintura il maggiore riparte e io mi concedo l'occasione di sciogliermi sul sedile comodamente.

//Hyunjin//
Arrivo a casa e parcheggio nell'atrio per fare prima domani mattina.
Esco dalla macchina e comincio a salire i gradini all'ingresso.

Mi blocco d'un tratto, mi giro, guardo un secondo l'auto e ritorno giù. Apro la portiera di Felix e sbuffo incredulo.

"Principessa." lo chiamo "Hey... hey. Ma che.. come hai fatto ad addormentarti in così poc- yah, svegliati" lo sprono e quasi mi convinco a scuoterlo violentemente.

"Non posso sempre portarti io, sei pesante. Alzati. Se stai fingendo non farlo" lo avverto anche se probabilmente non mi sente.
Roteo gli occhi al cielo e schiaffeggio la sua guancia sinistra aspettandomi che si svegli e invece si accomoda meglio dormendo ancora.

"Yaaah! Alz- mannaggia, maledetto ragazzo" gli slaccio la cintura, lo sollevo in braccio e cammino fino alla porta.

Entro in casa e, al suono del mio telefono squillare, abbandono il suo cadavere sul divano alla hall e esco di casa, consapevole che la chiamata sia di Jihyo.

Incredibile

Rispondo alla chiamata e taglio sbrigandomi a uscire in strada e a raggiungere l'agenzia.

Irrompo all'interno, salgo subito le scale e la incontro sorridente.
"Dimmi" dico subito annaspando.

Mando la testa all'indietro sentendomi già sudare sotto i vestiti e metto una maschera disgustata all'annuncio della donna.
"La festa è stata anticipata, Jinjinie. È tra tre giorni perché i preparativi si stanno concludendo in fretta"

"Mi prendi in giro." bofonchio riprendendo fiato "Mi hai chiamato qui per questo? E basta?!" domando alterato con una mano poggiata sul fianco e l'altra sulla testa.

"Sì caro. Sennò non avresti mai capito. Buona notte" detto questo ritorna dentro una delle stanze.

Appena si allontana, inizio a prendere a pugni l'aria battendo un piede allo stesso tempo.
Brutta stronza...

Mi affretto a ritornare a casa e quando entro vedo la principessa meravigliosamente addormentato sul divano.
Lo spingo sul pavimento e solo allora si sveglia, ma ancora assonnato batte la testa sul pavimento.

"Altro che principessa, tu sei un bradipo. Alzati e vai in camera. E comunque tra tre giorni è la festa di cui ti ho parlato" affermo iniziando a salire le scale.

Non sentendo i suoi passi, mi volto e lo vedo mezzo morto in piedi, tenendosi al corrimano con una mano.

"YAH!"

''''⛓️''''

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