Dove finiscono le tenebre

By Belle_deLamb

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(COMPLETA) -L'amore richiede il più grande sacrificio, piccola mia- si spinse avanti -non puoi nemmeno immagi... More

PROLOGO
I. VIAGGIO MOVIMENTATO
II. L'INCIDENTE
III. BENVENUTA A CASA
IV. RICERCA NOTTURNA
V. LA DISPENSA
VI. LA LEGGENDA DI CLARISSA
VII. NICALLA
VIII. ATTENTI ALLO STRIGOI
IX. LA FURIA DI KAAS
X. LEZIONE
XI. IL FIDANZAMENTO
XIII. DUBBI
XIV. LA FESTA
XV. TROPPO VINO
XVI. LA CENA CON KAAS
XVII. AVVENTURA NOTTURNA
XVIII. LA VISIONE
XIX. SEMPRE CATERINA
XX. IL BAGNO
XXI. L'INCUBO
XXII. LAVORARE CON KAAS
XXIV. LE LETTERE
XXV. LA LEGGENDA DEL GIARDINO DI LAURINO
XXVI. PEZZI DI CUORE
XXVII. SCOMPARSA (PRIMA PARTE)
XXVII. SCOMPARSA (SECONDA PARTE)
XXVIII. DUBBI, LACRIME E BACI
XXIX. LA CAMERA SEGRETA
XXX. FRANGIPANE
XXXI. IL BALLO
XXXII. PASSEGGIATA NELLA NEBBIA
XXXIII. TAZZE E RITRATTI
XXXIV. BACI IN BIBLIOTECA
XXXV. LA SCOPERTA
XXXVI. SOGNI E STELLE
XXXVII. IL PAVIMENTO DI VETRO
XXXVIII. IL CORAGGIO DI ANDARSENE
XXXIX. UN VOLTO DAL PASSATO
XXXX. COLPI ALLA PORTA
XXXXI. KAAS
XXXXII. LACRIME
XXXXIII. IL MATRIMONIO
XXXIV. TENEBRE
XXXXV. IN CATENE
XXXXVI. LA FINE
XXXXVII. SCONTRO
XXXXVIII. ADDIO... ?
EPILOGO

XII. LA CRIPTA

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By Belle_deLamb

Ludovico le aspettava fuori dalla camera mortuaria, le braccia incrociate, lo sguardo che scrutava il buio. Dorina provò un senso d'inquietudine. Cosa stavano facendo? Era sbagliato.

-Finalmente, ma quanto ci avete messo- Ludovico andò loro incontro, ombre scure che si disegnavano sul suo viso pallido a causa delle luci.

-Oh, sempre il solito rompiscatole- Nicalla sbuffò –ma che fretta c'è? Kaas non tornerà presto-

-Io però finisco il turno tra un'ora e vorrei sapere come potrei spiegare che voi stiate dove non dovrebbe esserci nessuno- Ludovico aveva il viso rosso e sudato. Lanciò un'occhiata oltre le loro spalle. Dorina notò che tremava e si chiese se fosse prudente lasciare uno come lui di guardia. Non sembrava adatto al ruolo.

-Non dubito che con il mio fascino riuscirei a cavarmela-

-Non è che tutti sono sedotti dal tuo fascino- sbuffò.

-Inutile parlare con gli sciocchi- gli posò sulla spalla e lo spinse via. Nicalla avanzò e spalancò la porta. –Siamo arrivate- annunciò.

Amadeo doveva già essere dentro. Dorina sentì il cuore strizzarle in gola. Come una pietra appuntita che avrebbe potuto ferirla. Si costrinse a muovere le gambe per seguire Nicalla dentro la camera. La prima cosa che la colpì fu il freddo. No, freddo era riduttivo. Si gelava lì dentro. Si portò le mani alle braccia e tentò di scaldarsi. Il respiro usciva in nuvolette di condensa. La seconda fu il buio. Non si vedeva nulla.

-Ma buona serata, mie fanciulle- Amadeo le attendeva appoggiato al muro, vestito di nero tanto da confondersi con le ombre. Sorrise a Nicalla, un sorriso con un guizzo divertito. E poi guardò Dorina e il sorriso si spense. -Ehm, ciao-

-Ciao- momento imbarazzante.

-Mio padre mi ha appena detto del nostro... fidanzamento-

Dorina avvampò. Imbarazzante. -Io l'ho saputo da Caterina-

-La biondina che si atteggia a Greta Garbo?-

-Offendi Greta Garbo così- esclamò Nicalla.

-Era tanto per dire-

-Si congela- borbottò Nicalla, le braccia strette al petto.

-Questa è una delle ghiacciaie del castello, è l'unico posto in cui i corpi possono essere conservati senza che si decompongano- Ludovico entrò. Aveva un'espressione tesa.

-Non dovresti rimanere fuori a fare la brava sentinella?- lo punzecchiò Nicalla.

-E perdermi questo?- rise, una risata carica d'angoscia –Sono curioso, lo ammetto-

-Bene, Amadeo, allora siamo nelle tue mani- Nicalla spinse la punta della scarpetta sul pavimento di pietra –possiamo cominciare-

Amadeo si avvicinò a un tavolo sul quale giaceva qualcosa, coperto da un lenzuolo bianco. Dorina tremò. Le venne in mente che il cadavere avrebbe potuto essere in qualsiasi condizione. Anche decomposto. Una vertigine la fece barcollare. Pregò di non cadere a terra. Inspirò ed espirò. Doveva trovare la forza. Lei era una scrittrice.

-Il corpo com'è ridotto?- Ludovico diede voce ai suoi dubbi. Dorina gliene fu segretamente grata.

-Meglio di quanto si possa pensare... ma guardate voi stessi- Amadeo afferrò il bordo del lenzuolo e tirò. Come un prestigiatore che svela il suo trucco. Dorina guardò, il cuore che aumentava i battiti, il respiro corto, l'ansia che le schiacciava i polmoni. Un sospiro di sollievo le sfuggì quando vide.

La ragazza sul tavolo sembrava addormentata. Viso bianchissimo, lunghi capelli biondi, lineamenti rilassati e dolci. Le labbra sembravano boccioli di rosa. Morbide. Delicate, Socchiuse. In attesa di un bacio che mai sarebbe arrivato. Indossava un abito bianco e le braccia erano disposte lungo i fianchi.

-Ma siete sicuri che sia morta?- Ludovico si spinse avanti. Gli occhi ridotti a fessure.

-Non si direbbe, vero?- Amadeo buttò sul pavimento il lenzuolo, che gli si accartocciò ai piedi, come una montagnola –Meravigliosa, ecco la verità-

-Inquietante- Ludovico avanzò fino a quando non fu davanti alla ragazza. –Sembra viva, quasi dovesse alzarsi da un momento all'altro- si sfiorò la gola. Fu solo in quel momento che Dorina vide che aveva un piccolo crocifisso di legno. Se lo portò alla bocca e lo baciò. –Dalle mie parti si dice che sia un sacrilegio-

-Ludovico!- Nicalla si piantò le mani sui fianchi –Non parlare di stupide leggende-

-Gli strigoi sono veri dalle nostre parti-

-Transilvania?- Amadeo sembrava interessato. Appoggiò una mano sul tavolo, le dita che sfioravano il braccio della morta. –Una terra piena di leggende e di gente interessante... non avete quell'Impalatore?-

-Il Principe- si affrettò a correggerlo Ludovico –Il protettore della nostra terra... quando lui regnava si potevano lasciare i vasi d'oro fuori dalla porta e nessuno avrebbe potuto dire qualcosa-

-Avete vasi d'oro?- Amadeo sgranò gli occhi.

-Vlad Trepes aveva un vaso d'oro in cui metteva l'acqua per i viandanti secondo la leggenda- Nicalla si passò una mano sull'abito, come per spolverarlo.

-Dalle nostre parti lo chiamano il Principe- Ludovico era rosso in viso –combatté per il nostro popolo-

-Impalò molta gente- Nicalla sbuffò –non doveva essere proprio una brava persona-

-Immagino di no- Amadeo si staccò dal tavolo direi che possiamo passare all'analisi della parte esterna... mi sono permesso di dare un'occhiata prima del vostro arrivo-

-Oh, non ne dubito, mi sorprenderei se non l'avessi fatto- Nicalla si appoggiò a una cassa –dicci tutto-

-Nessun livido, nessun segno esterno a parte due piccole ferite che si collocano sulla giugulare- spostò i capelli biondi e indicò due punti violacei –non abbastanza grandi da poter essere la causa della morte... apparentemente-

Ad Amadeo piaceva dar spettacolo. Dorina non poté fare a meno di paragonarlo a Kaas, fin troppo calmo e sicuro di sé. Amadeo era luce, follia, vento. Kaas era buio, calma, terremoto. Erano talmente diversi.

-Solo apparentemente?- Nicalla lo imbeccò. Erano una bella coppia, pensò Dorina. La cosa le trasmise fastidio e non capì nemmeno il perché.

-L'apparenza nella maggior parte dei casi inganna-

-Non ne dubito-

L'aria crepitava, come se ci fosse del fuoco invisibile. Ludovico contrasse il viso. A quanto pareva la situazione lo infastidiva. E parecchio. Una sorta di alleato quindi.

-Ho notato una cosa interessante, non c'è livor mortis-

-Che?- Ludovico aggrottò la fronte.

-Il livor mortis è l'accumulo di sangue nel morto- Amadeo sembrava infastidito dalla domanda –quando il cuore smette di pompare il sangue si deposita in una parte del corpo che diventa più scura, lo si può usare per capire se il cadavere è stato spostato-

-Cosa può voler dire la sua assenza?- Ludovico fece una smorfia. Dorina aveva il dubbio che non avesse capito molto della spiegazione di Amadeo, ma che avrebbe preferito farsi fare a pezzi piuttosto che ammetterlo.

-Oh, cose diverse... ma io ho fatto una cosa prima... ho provato a estrarre un campione di sangue-

-Il nostro Amadeo! Ricordami che non devo mai dubitare di te!-

-Mai dubitare di me- Amadeo le strizzò l'occhio, prima di voltarsi verso Dorina e le sorrise, come se improvvisamente si fosse ricordato che era lei la sua ragazza. –Comunque non sono riuscito a prelevare del sangue-

Un silenzio pesante cadde su tutti loro.

-Vuoi dire che... è stata dissanguata?- la voce di Dorina tremò come una candela mossa dal vento. –Da quei buchi sul collo?-

-Strigoi- gemette Ludovico, il tono strozzato, come se stesse soffocando.

-Zitto- lo rimproverò Nicalla, lo sguardo infuocato.

-Io devo sempre stare zitto- borbottò lui.

-Non è stato trovato sangue vicino alla vittima, questo rende tutto molto complesso... è possibile che il sangue sia stato estratto e portato via in qualche modo- Amadeo fissava Dorina. Lei si sentì imbarazzata. Era strano essere sotto quello sguardo.

-Per esempio?- s'intromise Nicalla. Lo faceva apposta? Certo, aveva detto che Amadeo non le interessava, ma Dorina conosceva bene la competizione tra ragazze d'età da marito a Londra. Forse perfino tra quelle montagne innevate le cose non erano diverse.

-Ci sono degli strumenti che vengono usati per preparare i defunti e sfruttano la forza di gravità per estrarre il sangue dal corpo... naturalmente questa è solo un'ipotesi e dovremmo attendere la vera autopsia per sapere qualcosa di certo-

-Allora non sapremo nulla! Kaas non ci dirà cosa verrà fuori-

-Non abbiamo bisogno di Kaas, in quanto io sarò presente domani- Amadeo allargò il sorriso, come se quello fosse uno spettacolo e lui il protagonista principale. Dorina notò il fastidio che attraversava il volto di Ludovico. Amadeo aveva un nemico?

-E tu ci dirai tutto, no?- Nicalla rise, la risata di una bambina. Dorina non aveva mai visto nessuno così. Qualcuno che fosse tanto seduttivo quanto innocente. Adulto e bambino.

-Certo! Non potrei mentire a una... a due belle fanciulle come voi- Amadeo si voltò verso Dorina e le fece un cenno con il capo. Come se si fosse accorto di lei in quel momento. Dorina incassò con un sorriso. Come faceva sempre. Perché era abituata ad essere la seconda scelta.

-Mi raccomando- Nicalla gli diede un colpetto sul braccio, mandando in mille pezzi le barriere invisibili che avrebbero dovuto esserci tra di loro.

-Appena riuscirò a vedervi vi dirò tutto-

-Beh, domani sera c'è il mio spettacolo-

-Quale spettacolo?- Dorina aggrottò la fronte. Sorpresa. La sorpresa scuoteva ogni fibra del suo corpo.

-Mi ero dimenticata di dirtelo!- Nicalla lanciò un gridolino e si portò entrambe le mani alle labbra. Un'attrice. Dorina frequentava gli spettacoli di Londra, ma non ne aveva mai viste di così brave. –Kaas mi ha permesso di organizzare una piccola festicciola durante la quale mi esibirò in un mio... ballo? Non saprei come definirlo- arricciò il nasino. Se non sapeva definirlo lei... -Oh, naturalmente voglio che tu mi dica cosa ne pensi... magari potresti partecipare con me in futuro-

-Ne sarei onorata- frasi da circostanza da dire in momenti simili.

-Bene, per... -

La risata di Ludovico interruppe Nicalla. Tutti gli occhi della sala furono su di lui. –Scusate- alzò le mani in segno di resa –solo che dubito che Dorina vorrebbe partecipare a un tuo spettacolo se sapesse di cosa si tratta-

-Ludovico! Hai proprio una mentalità chiusa- Nicala posò una mano sul braccio di Amadeo. Un gesto intimo. Molto intimo.

Dorina strinse le labbra e incassò di nuovo. Sperò solo che a furia d'incassare non le venissero i lividi.


NOTE DELL'AUTRICE:

Ciao!

Cosa ne pensate di questo capitolo?

A presto ❤

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