Siamo GHIACCIO e FIAMME

By thewinterlady01

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Volume 2 Sono passate sei settimane dagli eventi della fabbrica e Bluebay è ormai al centro di una guerra sen... More

DEDICA
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EPILOGO
#EXTRA 1#
#EXTRA 2#

12

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By thewinterlady01

6 settembre

"A presto, Traghettatore!" Dissi senza voltarmi.

"A presto, Lancaster!" Mi rispose di rimando.

Nonostante fosse passata quasi una settimana da quelle parole, non riuscivo a togliermi dalla testa quello che era successo.

Nell'arena avevo avuto modo di parlare con Stone e quello che avevo notato mi aveva lasciata interdetta.
Il modo di provocarci a vicenda, quello che sentivo quando eravamo vicini, il calore del suo corpo, non era cambiato. Sebbene avessi fatto di tutto per odiarlo, per cancellare qualsiasi cosa positiva potessi pensare su di lui, il mio corpo aveva reagito da solo.
Il cuore aveva preso a battere come se stessi correndo una maratona, la tensione, la voglia di avere l'ultima parola con lui, di zittirlo, di impressionarlo, non era diminuita nemmeno un po'.
Sembrava quasi che il mio corpo e la mia mente viaggiassero su due binari diversi che non si sarebbero mai potuti congiungere.

Ovviamente non avevo parlato a nessuno di quello che era successo. Sarebbero tutti andati su di giri e avrebbero fatto storie inutili che non avrebbero certo risolto il problema.

Meno contatti c'erano fra gli uomini di Garreth e i due branchi, meno possibilità ci sarebbero state che qualcuno potesse farsi male. In fondo quella era una guerra e, anche se non era ancora successo, prima o poi ci sarebbero state delle vittime.

Riportai lo sguardo sui bicchieri che stavo pulendo. Ormai eravamo in orario di chiusura al The Hell e stavamo ultimando le pulizie.

Era stato un pomeriggio tranquillo, passato tra la contabilità del locale e gli occhi di Stone che mi perseguitavano.

All'improvviso lo squillo del mio telefono mi fece sobbalzare.

Portai la mano sulla tasca posteriore dei jeans e presi il cellullare. A chiamarmi era un numero non registrato...

<Pronto?>

<Ciao Riley... sono... sono Beth della Biblioteca Regia... forse non ti ricordi chi sono, ma...> La voce di Beth mi giunse agitata e spaventata.

<Certo che mi ricordo di te Beth, dimmi pure.>

<Lo so che... che siamo noi della Biblioteca a doverti un favore, ma... mi servirebbe il tuo aiuto.>

<Che succede, Beth?>

<Degli uomini sono entrati qui e cercano il libro... quel libro.> Si riferiva al libro degli annullamenti che mi aveva dato. <Loro... hanno preso Angus e lo stanno picchiando... vogliono quel libro, ma noi non possiamo darglielo... non so cosa fare.>

Mi tolsi velocemente il grembiule, lo lasciai sul bancone e corsi verso la porta del pub.

"Isabel!! Io sto andando via. Ho avuto un emergenza, ci sentiamo più tardi!"

Una ventata di aria fresca mi colpì il volto.

<Beth, sta tranquilla. Sto arrivando.>

<Grazie... grazie mille... io non sapevo chi chiamare...> La ragazza era scoppiata in lacrime e faceva fatica a parlare.

<Ascoltami bene Beth. Sto arrivando, ma ho bisogno che tu mi dia qualche informazione su quegli uomini. Puoi farcela?>

<Si... si. C'è il Segugio Infernale, una strega dai capelli bianchi e altri tre uomini, due licantropi e uno stregone.>

<Grazie Beth. Sei stata coraggiosa. Ora dimmi c'è qualche ferito?>

<Sì, Angus... lui... è stato picchiato.>

Sentii che a stento tratteneva le lacrime.

<Ok Beth, sto arrivando, non preoccuparti. Resisti.>

<Grazie... grazie Riley.>

Chiusi la chiamata e fermai un taxi.

Sapevo che da sola avrei potuto fare ben poco così chiamai Julian.

<Ciao Cenerentola, tutto bene?>

<Julian, c'è un emergenza. Mi ha appena chiamato Beth dalla Biblioteca Regia. Alysia e il Traghettatore sono lì, stanno torturando Angus per sapere di un libro che loro non hanno. Hanno bisogno di aiuto.>

<Merda!>

<Io sono in taxi. Ho bisogno di una mano, puoi venire?>

<Sto uscendo ora da casa Greens, ci vediamo là.>

<Aspetta Julian... - era rischioso, ma era l'unica cosa da fare - porta con te Med. Ci servirà.>

<Va bene.> Chiusi la chiamata e feci un bel respiro per calmarmi.

Perché diamine Garreth cercava quel libro? E poi perché solo ora? Non sarebbe stato più semplice farlo recuperare ai Blacks quando avevano rubato l'altro?

I pensieri mi affollavo la testa, ma stavo facendo di tutto per evitare di pensare a quello che veramente mi stava logorando...

Il Traghettatore che picchiava un povero ragazzo indifeso per avere delle informazioni...

Era quella la cosa che più di tutte mi aveva colpito della chiamata di Beth.

Continuavo a essere talmente stupida da non rendermi conto che il Caleb che pensavo di conoscere non era mai esistito. Il suo tradimento alla fabbrica, le dure parole al funerale di Charlene, nulla sembrava convincere il mio stupido cuore che doveva dimenticarsi di Stone... si doveva dimenticare di una persona che non era mai esistita.

Il solo pensiero di rincontrarlo mi faceva rabbrividire perché temevo più di ogni altra cosa che avrei continuato a provare quella malsana attrazione per lui. Mi stavo sforzando di odiarlo, ce la stavo mettendo tutta ed era arrivato il momento di mettere un punto alla situazione.

Dovevo confrontarmi con lui.

In breve arrivai alla Biblioteca.

Dall'esterno era tutto tranquillo come se non stesse accadendo nient'altro da quell'altra parte del vortice.

Una Maserati nera parcheggiò velocemente dall'altro lato della strada. Ne uscirono fuori Med, Julian... Kora e Byron. Merda!

"Non guardarmi così Riley – disse Julian incrociando le braccia al petto – prova tu a impedire a un Alfa e a tua cugina di fare quello che vogliono!"

Immaginavo non fosse un impresa facile.

"Non posso crederci che tu non mi abbia chiamato per prima!" Lo sguardo di Kora era infervorato.

"Tini, so quanto odi Alysia, ti pare che potessi chiamarti per dire di venire qui, in una biblioteca, piena di libri infiammabili, per combattere contro di lei?!"

Sbuffò imbronciata come una bambina. "Comunque una mano in più può servire."

Alzai gli occhi al cielo ormai arresa.

"Qual è la situazione?" Chiese Byron mentre entravamo nell'edificio.

"Immagino che Julian vi abbia aggiornato sulla nostra precedente visita qui. Comunque Beth, una delle bibliotecarie, mi ha chiamato dicendomi che il Traghettatore insieme ad Alysia e altri tre sono entrati e hanno preso in ostaggio uno di loro."

Kora sembrava incazzata, Med dispiaciuta, Byron pensieroso e Julian leggermente divertito.

"Cercano un libro che però loro non hanno... e non sono sicura di cosa succederà quando scopriranno che quello che cercano non c'è."

Superammo discretamente la guardiana e ci intrufolammo nella stanza del vortice. In breve tempo fummo catapultati nella vera Biblioteca Regia e lo spettacolo che ci trovammo ad assistere non era dei migliori.

Tutti i maghi-bibliotecari erano ammassati sulla destra rispetto all'entrata. Alcuni erano feriti, altri sconvolti, ma nel complesso sembravano stare tutti bene.

A terra di fronte alle porte d'entrata c'erano i due guardiani privi di sensi, ma fortunatamente vivi.

Al centro dell'immenso ambiente c'era Angus legato con delle manette a una sedia. I suoi vestiti erano strappati, i suoi polsi escoriati. Aveva il viso tumefatto, livido con un labbro spaccato. Sembrava stanco, ma era evidente non avesse intenzione di arrendersi.

"Dimmi dov'è il libro e ti lascio libero. Ti prometto che ce ne andremo." La voce di Stone mi arrivò come un pugno in piena faccia.

Lui era lì di fronte ad Angus. Aveva indossato una camicia nera, di cui aveva arrotolato le maniche lasciando scoperti i bicipiti tatuati. Le sue nocche erano sporche di sangue, segno evidente che fosse stato lui a ridurre in quello stato il bibliotecario.

"Bene – disse Byron poco dopo che Medeleine aveva alzato una barriera del suono – Med tu occupati di Angus, curalo come meglio puoi."La strega annuì. 

"Alysia è mia!" Kora aveva le mani strette a pugno e gli occhi fiammeggianti.

"Se eviti di incendiare la Biblioteca, Alysia è tua."

"Non faccio promesse." Ribatté lei.

L'Alfa alzò gli occhi al cielo.

"Chi si occupa di Stone?" Med diede voce alla domanda che tutti si stavano ponendo.

Gli occhi di Julian saettarono sui miei.

Non ero sicura fosse una buona idea.

"Stone è imbattibile... le sue capacità nell'uso delle armi e nel combattimento corpo a corpo sono ineguagliabili." Iniziò il rosso.

"Non esagerare. Tutti possono essere sconfitti." Era evidente che Kora non lo avesse mai visto in azione.

"Io lo conosco da una vita – disse Byron serio – e non sono mai stato in grado di metterlo KO."

In quel momento ammirai la sua capacità di essere così brutalmente sincero. Non penso che nessun altro Alfa avrebbe mai ammesso di non essere in grado di battere qualcuno.

"È stato Stone ad allenarmi. Tutto quello che so, il mio stile di combattimento è tutto frutto dei suoi insegnamenti... per lui sono come un libro aperto..." Le parole di Julian misero fine alla questione.

"Va bene. Ci penso io a lui."

"Sinceramente Riley, non penso sia il caso... non per sottovalutare le tue capacità, ma se nemmeno Byron riesce a batterlo, tu potresti farti male." Colsi la preoccupazione di Kora, ma non avevo intenzione di tirarmi indietro.

"Dovete fidarmi di me. So quello che faccio. Voi non mi avete mai visto usare i miei poteri e non sapete quali sono le mie capacità. Ma vi posso assicurare che, forse non sarò in grado di batterlo, ma gli terrò testa." Quella era la verità: non avrei potuto usare al massimo i miei poteri senza destare sospetti, ma sapevo di poter riuscire a distrarlo abbastanza.

Erano scettici, ma non avevamo tempo da perdere in inutili speculazioni.

"Fidatevi, Cenerentola sa il fatto suo!" Ovviamente Julian concluse al meglio il <meeting pre scontro>.

Poco prima di entrare nella sala della Biblioteca, lanciai la mia magia sui maghi-bibliotecari. Una nuvola di potere azzurro lasciò il mio corpo per posarsi su di loro, avvolgendoli in una barriera protettiva che gli avrebbe salvati dagli incantesimi di Alysia.

Era da tempo che non usavo sul serio i miei poteri e ogni volta che lo avevo fatto, avevo percepito qualcosa di diverso in me, avevo percepito il mio potere crescere e brillarmi dentro.

Già da quella sera al funerale di Charlene avevo fatto fatica a contenerlo e avevo capito che la maledizione stesse ormai facendo il suo corso. Charlene mi aveva avvisato. Lei e Sato mi avevano avvertito della <spada di Democle> che mi pendeva sulla testa. C'era un motivo specifico se nella storia c'erano stati solo due Lancaster Originali e che uno di questi si era suicidato e l'altro aveva causato una delle due Guerre Mondiali.

Il mio destino era già segnato.

Scacciai quei pensieri e mi accorsi che le punte delle mie dita erano ricoperte di brina. Il mio cuore prese a battere all'impazzata: non era mai successo prima. Avevo sempre avuto una sensazione di freddo penetrante ogni volta che usavo la mia magia, ma mai ero stata tanto vicina dal diventare una statua di ghiaccio.

Strinsi le mani in due pugni sperando che passasse... ma nulla. Sentivo il cuore battermi sempre più forte e il respiro accelerare... Oh mio dio! Non un attacco di panico proprio ora...

Dovevo riprendere il controllo. Serrai i miei scudi, evitando così che chiunque potesse percepire il mio turbamento. Mi focalizzai sul regolare la respirazione, sul contare le espirazioni e le ispirazioni così dal liberare la mente dai pensieri più bui.

Un minuto più tardi ero già più tranquilla e riuscii in qualche modo a ritornare a concentrarmi sulla realtà. Medeleine era corsa vicino ai maghi e li stava aiutando a rialzarsi, controllandoli uno alla volta e curando le loro ferite.

Al mio fianco Kora e Byron erano in posizione di attacco e stavano squadrando malamente i nostri avversari.

Julian era al mio fianco, con i suoi occhi blu notte rivolti verso di me. Aveva capito che qualcosa non andava, ma si limitò solamente a farmi un cenno a cui risposi annuendo.

Quel ragazzo era veramente fantastico.

Le parole del Traghettatore eliminarono completamente ogni traccia di possibile panico. "Vi aspettavamo..."

"Abbiamo scoperto la piccola Beth che chiamava aiuto... avrebbe potuto scegliere meglio che te, Lancaster dell'Acqua!" Continuò sprezzante Alysia che quel giorno indossava una tuta super aderente color rosso fuoco.

"Ti sei portata i rinforzi, Riley... ti facevo più coraggiosa!" Le parole di Stone mi infiammarono. Il gelo che mi avvolgeva fino a poco prima scomparve, sostituito da una ventata di adrenalina non indifferente.

Servirono a poco le mille raccomandazioni che mi ero fatta riguardo al non dargli alcuna soddisfazione, le parole uscirono prima che potessi fermarle: "Da che pulpito deriva la predica!"

Lui mi guardò con quel dannato sorrisetto che metteva a dura prova i miei nervi.

Non ci fu verso di fare un passo indietro e non rispondergli. "Proprio tu parli. Stai picchiando un ragazzo inerme, legato a una sedia mentre minacci i suoi amici. Decisamente un comportamento da impavido!"

Lui si allontanò da Angus, avvicinandosi a me lentamente, un po' come un leone che si avvicina alla sua preda.

"Stai dicendo che sono un codardo, Riley?"

"Ho detto che ti stai comportando da codardo!"

"Quindi sono un codardo?" Continuò imperterrito a impuntarsi su quel dettaglio.

"No, sei uno stronzo!"

Sentii qualcuno trattenere il respiro e qualcun altro ridere sommessamente.

"Non sei la prima che me lo dice." Rispose lui divertito.

"Allora se fossi in te, prenderei sul serio la possibilità di esserlo davvero." Mi avvicinai ancora arrivando a pochi passi da lui.

"Oh Riley, sei così nervosa oggi..." I nostri visi erano vicinissimi e il mio petto toccava il suo.

"Non sono nervosa... sono diversamente calma!"

"Ora basta voi due!" Le grida di Alysia ci raggiunsero.

Facemmo immediatamente un passo indietro, come se, solo in quel momento, ci fossimo resi conto di avere davanti un pubblico e che i nostri battibecchi abituali erano sotto la sguardo attento di tutti.

La strega mi guardava adirata come non mai. Le voltai le spalle e mi avvicinai agli altri.

La prima che vidi fu Kora: aveva la bocca aperta e la fronte aggrottata. Byron al suo fianco era più pallido del solito e i suoi occhi acquamarina erano totalmente spalancati. E poi c'era Julian. Julian era visibilmente eccitato e felice, come se avesse finalmente visto un miracolo realizzarsi.

********************************

Bentornati amic* con questo nuovo capitolo.

Che dire, Riley e Caleb come al solito non si smentiscono mai. La vibrante attrazione e la chimica pazzesca sono evidenti a ogni loro incontro.

Vi anticipo che questo capitolo è la prima parte di 3 capitoli che raccontano lo scontro in Biblioteca. Questo era solo un assaggio di quello che vedremo nel prossimo capitolo fra Riley e Caleb. Preparatevi a scintille, fuoco puro, combattimenti e tanto altro.

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, aspetto i vostri commenti.

Un abbraccio

TheWinterLady

P.S. (SPOILER)Un combattimento, a suoni di lame e magia, fra i mostri due protagonisti non sarebbe potuto certo mancare...😉

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